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L'avevamo già provata in versione benzina... anzi, non solo provata, eravamo anche riusciti a farcela rubare. Stavolta invece tutto bene per la versione station wagon: nessun furto ma tanta eleganza, sobrietà, tecnologia, e anche una fase dinamica tutta da raccontare.
Un coefficiente di penetrazione dell'aria particolarmente basso, un baricentro che schiaccia a terra la vettura, i consueti dettami del KODO Design che declinati su questa station wagon cancellano il rischio del posteriore abbondante. Linea molto filante, una calandra in perfetto sapore Mazda con il perfetto assemblaggio e nascondiglio del radar del cruise control adattivo, e i fari full LED a dare una bella illuminazione all'ambiente circostante. In taglio laterale le poche nervature si inseriscono in un contesto che premia la sobrietà, con l'ingresso keyless a favorire le operazioni di tutti i giorni, e i cerchi da 19 che conferiscono all'idea di insieme anche un certo piglio aggressivo. Dietro il lunotto è molto inclinato, e alto, segno che servirà minimo una telecamera posteriore. Posteriore dove il meccanismo dell'apertura del bagagliaio è manuale. Le dimensioni e le proporzioni? Da tipica station wagon. Nell'accezione positiva del termine.
Gli interni richiamano con convinzione la sobrietà degli esterni, grazie a un sinuoso avvicendamento di chiaro e scuro; la pelle non manca, così come una posizione di guida che lascia poco spazio per la testa solo per i più alti, ma che offre due posizioni di memoria per i sedili, e la possibilità di muovere il volante in altezza e in profondità. L'ampio tunnel non osta la posizione di guida, e il driver può anche contare sull'head up display, che finalmente compare direttamente sul parabrezza e non sul supporto plastico che abbiamo imparato a conoscere su Mazda. Dietro ci si siede abbastanza comodamente, e si possono anche gestire le bocchette del climatizzatore. Sul tunnel ampio troviamo la consueta organizzazione del sistema infotainment, che passa per il display centrale che risulta inaccessibile in termini di touchscreen; il passo in avanti è rappresentato dalla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, che segnano una svolta rispetto a un sistema infotainment che è sì completo ma che iniziava a risentire degli effetti del tempo. Il cruscotto davanti agli occhi del driver ospita un display LCD che non lascia molto spazio alla fantasia, ma certamente alle informazioni utili. Le razze del volante ospitano vari comandi distribuiti razionalmente, il bagagliaio è il vero valore aggiunto come su ogni station wagon grazie a una capacità che va da 522 a 1664 litri. Bassissima la soglia di carico, comodo l'abbattimento del divano posteriore, sotto il pianale troviamo il kit di riparazione degli pneumatici.
Mazda ci è sempre piaciuta perché al downsizing estremo ha prefeti motori ben dimensionati rispetto alle esigenze del driver. Non fa eccezione questa Mazda6 station wagon, che sforna un propulsore da 175 cavalli con 420 Nm di coppia massima già disponibile in basso. Al primo utilizzo abbiamo fatto fatica a capire se si trattasse di un benzina o di un diesel: zero vibrazioni, grande fluidità in fase di marcia, è solo la coppia ad averci fatto vedere subito chiaro. Le prestazioni non mancano: 215 chilometri orari di velocità di punta, e un'accelerazione sullo 0-100 che ferma il crono a meno di nove secondi. Anche i consumi parlano chiaro: è un modello risparmioso, con i suoi 12.5 chilometri percorsi in città con un litro di gasolio, 17 a limite autostradale, 20 a 110. Le sensazioni di guida parlano di un assetto neutro che non è colto per nulla da momenti di nervosismo, e che anzi si dota pure di una fluidità insperata. Tanta insonorizzazione in ordine di marcia, e sensazioni di guida che parlano di ampia sicurezza. Lo sterzo si declina su un volante non grande, e risulta diretto il giusto rispetto alle dimensioni della vettura; il cambio è un'unità automatica a sei rapporti che appare intelligente il giusto pur non essendoci le diverse modalità di guida impostabili. A disposizione ci sono solo i paddle e la modalità manuale.
Sistemi di sicurezza disponibili, con il sensore dell'angolo cieco, il cross traffic alert, il cruise adattivo che porta fino a zero con il cambio automatico, l'assistente di corsia che fa vibrare il volante. Non mancano le compatibilità con i nostri smartphone, come raccontavamo prima, ed è più utile che bella la telecamera a 360 gradi, in cui gli stitch sono forse troppo incongruenti. Poco male, è comunque una scelta premiante. Il climatizzatore è sdoppiato, i sedili molto comodi, e sono anche rinfrescati, oltre che riscaldati.
Ci ha convinti. Forse anche grazie alla qualità, oltre che grazie al prezzo. La consueta politica di optional di Mazda ci mette tra le mani una vettura che praticamente ha tutto. Si parte da 36.350 euro e si arriva a quasi 43.000. La sceglieremmo perché insolita, la sceglieremmo perché l'abbiamo provata. Fatelo anche voi: scoprirete un'alternativa di gusto e qualità.
Motore In prova
Cilindrata: 2.2 diesel
Numero cilindri: 4 cilindri in linea
Potenza: 175 cavalli
Coppia: 420 Nm a 1750 giri
Cambio: automatico a sei rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 12.5 chilometri in città, 17 a 130, 20 a 110
Emissioni CO2 per km: 129 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 215 chilometri orari
0-100: 8.6 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 481/184/145
Passo: 275 centimetri
Bagagliaio: 522-1664 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1485 chilogrammi
Mazda
Viale Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 062 932
https://www.mazda.it/
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