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Si completa la gamma Mazda con l'arrivo della nuova CX-30, l'inedita crossover pensata per posizionarsi tra CX-3 e CX-5 all'interno della gamma europea del costruttore nipponico. Non è nuova Mazda in questa categoria, anzi, la CX-4 pensata per i mercati orientali è estremamente apprezzata ma non del tutto in linea con le esigenze dei nostri mercati. Ecco perché, partendo dalla nuova Mazda 3, è stata sviluppata ex-novo la CX-30.
Relativamente compatta nella dimensione (lunghezza 440 cm, passo 266) la nuova Sport Utility compatta porta con sé l'ultima evoluzione del Kodo Design di Mazda e la tecnologia telaistica Skyactiv: questo ha permesso di creare una linea piuttosto moderna - anche se i codolini passaruota pensati per donarle un look più fuoristradistico entrano nel look pulito un po' a forza - ma soprattutto di creare un veicolo leggero (1.320 kg), dotato di un buono spazio nella zona posteriore e di un bagagliaio discreto visto che dai 422 litri della configurazione a cinque posti si arriva ai 1.398 abbattendo gli schienali (purtroppo) nella sola modalità 60/40. Il 40/20/40 vista la versatilità richiesta in questo segmento non avrebbe guastato.
Gli interni sono disegnati riprendendo alcuni dei tratti esterni ma soprattutto vantano uno sviluppo orizzontale della plancia che ben si raccorda con i pannelli porta: un design pulito, piacevole, caratterizzato da buoni materiali ed un mix tra nuove tecnologie e quelle di precedente generazione: la strumentazione, per intenderci, nemmeno nei modelli di punta è completamente virtuale ma nella zona del quadrante centrale è possibile interagire in modo estremamente completo con il computer di bordo. Non manca l'head-up display così come il display del sistema multimediale montato a sbalzo in vetta alla plancia: rispetto al passato è decisamente migliorato, anche se ha perso la funzione touch, e porta con sé (finalmente) Apple Carplay ed Android Auto.
In tema di meccanica l'ultima evoluzione della piattaforma Skyactiv porta in dote la sospensione posteriore a ponte rigido (che in Mazda definiscono migliore del Multilink con questo telaio) ma anche i nuovi motori a benzina Mild-Hybrid (rete 24V) 2.0 Skyactiv-G e 2.0 Skyactiv-X. Il primo ha 122 CV mentre il secondo utilizza una inedita serie di tecnologie firmate dal costruttore giapponese per sfruttare il potenziale del normale motore a benzina e l'efficienza del diesel: a certi regimi ed in determinate condizioni di carico, infatti, Skyactiv-X è in grado di modificare il rapporto di compressione attraverso il sistema SPCCI (SPark Controlled Compression Ignition) permettendo l'autocombustione della verde esattamente come avviene nei motori diesel. Il risultato sono valori di consumo estremamente contenuti visto il dato dichiarato di 4,6 l/100 km.
Per i grandi "stradisti" c'è anche l'opzione diesel: il 1.8, quattro cilindri turbo, vanta 116 CV e 270 Nm di coppia massima a fronte di un consumo medio di 5l/100 km.
La gamma si compone di quattro allestimenti: Evolve offre cerchi da 16" in lega, clima bizona, sensori di parcheggio e sistema multimediale con navigatore. La Executive, invece, con una differenza di 1.400 euro include i fari matrix-led, le ruote da 18", i sensori di parcheggio anteriori in aggiunta a quelli posteriori e l'apertura del portellone elettro-attuata. La Exceed (+2.050 euro) offre le telecamere a 360° ed un pacchetto di sicurezza decisamente più completo mentre la Executive (+2.550) offre interni in pelle, regolazione elettrica dei sedili ed audio Bose.
Tra le proposte di lancio (fino a 30 settembre 2019) c'è anche il Celebration Pack che offre a chi ordina la vettura prima di quella data una estensione della garanzia da 3 a 5 anni e da 100 a 200mila km con cinque tagliandi di manutenzione programmata compresi.
Abbiamo guidato la nuova Mazda CX-30 nella variante 2.0 benzina Skyactiv-G: si tratta probabilmente del motore meno a fuoco per questo SUV compatto per quanto concerne i valori di coppia di cui dispone ma nonostante questo le prestazioni sono tutt'altro che non in linea con le esigenze dell'utenza media di questo segmento: si passa da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi con 189 km/h di velocità massima grazie ad un discreto studio aerodinamico ma anche al peso che è "contenuto" in 1.320 kg. Quest'ultimo valore gioca un ruolo fondamentale anche nella dinamica di guida che risulta piacevole e sicura anche se non esaltante.
A fronte di un buon valore di accelerazione, infatti, lo Skyactiv-G richiede di essere tenuto abbastanza alto di giri per goderne dei vantaggi prestazionali e questo richiede qualche attenzione in più sulla leva del cambio rispetto a quello che avviene con il diesel o con il più potente Skyactiv-X. Nulla di preoccupante, anzi, il quattro cilindri da 122 CV (coadiuvato da un piccolo aiuto elettrico di una decina di CV) ha dalla sua una ottima regolarità di marcia ed una ottima integrazione al corpo vettura, per cui a fronte di prestazioni globali non esaltanti si viene ripagati da un abitacolo molto silenzioso e "fluido" e coccolati da sistemi come l'assistente di cambiata (nel caso del manuale a sei marce) che permettono di evitare contraccolpi nei cambi di marcia.
Un insieme molto completo, che trova anche nella posizione di guida un aspetto interessante: Mazda è da sempre molto attenta alla triangolazione pedaliera, sedile e volante ed anche nel caso della CX-30 si può dire che l'intento di far sentire il pilota tutt'uno con il corpo vettura è centrato. Sotto questo punto di vista, oltre che quello dell'ergonomia dei comandi, la nuova "giapponese" è ineccepibile.
Buona la vita a bordo, come dicevamo, così come è di buon livello lo spazio dedicato a chi siede dietro: si due persone alte 190 cm riescono a prendere posto uno in linea all'altro e questo dimostra come lo spazio sia più che sufficiente. Bene anche il vano bagagli che con i suoi 420 litri viene incontro alle esigenze di questo segmento pur non offrendo il frazionamento 40/20/40 molto utile per chi va a sciare.
Non possiamo parlare correttamente di consumi perché la prova è stata troppo corta ma al termine dei 150 km di strada percorsi abbiamo visto una media di 15,5 l/100 km che è da ritenersi un buon risultato per una vettura a benzina di questa categoria.
La nuova CX-30 è il SUV che mancava nella gamma Mazda perché riesce ad offrire molto più di CX-3 in termini di spazio pur vantando tecnologie e finiture degne di CX-5. Si tratta di un prodotto molto completo che si è comportato bene in abbinamento al motore aspirato 2.0 Skyactiv-G ma che - a nostro parere - va acquistato a gasolio o con il motore Skyactiv-X se cercate qualcosa in più in termini di consumi o prestazioni.