Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Chiantishire, Siena – Tra le meravigliose colline e i vigneti del Chianti è stata presentata la nuova o meglio la nuovissima Maserati Ghibli. Un auto che non solo e’ nuova per Maserati, ma che soprattutto la introduce per la prima volta dopo quasi 100 anni di storia in un segmento, quasi, di massa, ovvero delle berline di classe E. Si scontra quindi con Audi, Mercedes e BMW in un “affollato” segmento di auto da usare tutti i giorni, ma anche di rappresentanza, dal costo dai 60.000 euro in su fino a circa 90.000 euro. Una grande novità anche per il marketing Maserati, che può parlare a più persone, a persone che non sono super ricchi, ma manager, padri di famiglia appassionati del marchio che però non vogliono la super sportiva o l’auto che supera i 100.000 euro.
Altra grande novità i motori diesel: per la prima volta Maserati si avvicina a queste motorizzazioni che sono molto interessanti in Italia ed Europa soprattutto per questa classe, in quanto danno ottime prestazioni e coppia generosa, ma consumi da classe media, sempre in pratica sopra ai 10-12 con un litro. Insomma tante novità tutte da scoprire nel nostro test drive nella “beautiful” toscana, tra paesini incantati, ville, cipressi e vigneti del Montalcino, lo scenario perfetto per esaltare la bellezza estetica della nuova Ghibli e le emozioni di guida, anche se ci sarebbe piaciuto un giretto in pista!
Dove nasce la Ghibli
Ghibli non e’ un nome nuovo in Maserati, infatti a fine anni sessanta era una Gran Turismo sportiva 2 posti che contendeva il mercato a Lamborghini Miura e Ferrari Daytona. Quindi un nome importante che vuole “augurare” buona fortuna alla nuova Ghibli, anche perchè dietro c’è la rinascita dello stabilimento di Grugliasco, Ex Bertone. Dovrebbe dare da lavorare a oltre 500 operai a regime, un'importante realtà economica e di rinascita per Torino, i suoi operai e l’indotto. Soprattutto se con un prodotto di alta gamma, che può andare in giro per il mondo e parlare della qualità costruttiva degli operai ed impianti italiani. Insomma Ghibli, noto vento sahariano, caldo e pieno di emozioni esotiche, speriamo porti un vento di novità e nuova economia in Italia. I motori sono invece costruiti a Cento, Ferrara, i VM turbodiesel, e a Maranello, alla Ferrari, i due 3.000 benzina turbo.
Design italiano ed estetica dinamica per emozionare anche da fermi
La Ghibli come design vuole richiamare la “mitica” Quattroporte , berlina top di gamma, molto amata anche all’estero. La linea della Ghibli emoziona, e a guardarla sembra meno lunga dei suoi 4 metri e 97, ed è un mix tra berlina e coupé, il tutto con un bel tocco di sportività. Il segreto è stato ispirarsi alla Maserati da corsa di Fangio del 1957, usando quindi il fuso centrale, che parte con la generosa “bocca” a griglia Maserati, contornata dalle grandi 4 ruote, che conferiscono dinamismo e muscolosità. Vista da davanti sembra veramente bassa ed aggressiva, invece di lato traspare maggiormente l’eleganza delle forme, anche se non ci ha convinti il passaggio fari anteriori/carrozzeria: li avremmo preferiti un po’ più grandi e allungati. Molto bello invece “l’appoggio” del tetto sulla carrozzeria con l’effetto coupé, ed il corto bagagliaio con i bei fari eleganti e allungati ed i doppi-doppi scarichi che sottolineano (anche con il sound) tutta la tradizione sportiva Maserati.
La nuova Ghibli ha un passo di 2.998 mm, 173 mm più corto rispetto a quello della Quattroporte, e una lunghezza totale che, con i suoi 4,97 metri, è più corta di 29 cm. È anche più bassa di 20 mm rispetto alla Quattroporte ciò gli conferisce un aspetto aggressivo grazie anche alle misure della carreggiata anteriore e posteriore. Entrambe sono più larghe di quelle della Quattroporte: la carreggiata anteriore è 1635 mm (+1 mm), quella posteriore1.653 mm (+6 mm). La vettura è anche più leggera di 50 kg rispetto alla sorella più grande; la Ghibli S pesa 1.810 kg e la Ghibli S Q4 pesa 1.870 kg. La ripartizione dei pesi è 50:50 tra anteriore e posteriore.
Interni: comodità ed eleganza artigianale
Appena si apre la porta della Ghibli si entra decisamente in un ambiente “Italian-Style”, design. Qualità e sensazione di unicità sono le prime cose che traspaiono. Bisogna dire che la cura artigianale si vede in ogni dettaglio il che rende molto personale la Ghibli, rispetto alle altre berline executive. Ovvero sembra proprio che l’auto sia fatta su misura, una bella sensazione. La pelle (Frau) del nostro modello in prova, marrone tabacco, era veramente eccezionale, comoda, morbida. In più rispetto ai concorrenti, Maserati offre al momento oltre 15 diversi abbinamenti di colori e pelli, al top del mercato. Ci sediamo, e subito ci si sente “dentro” la Ghibli, pronti per scatenare la cavalleria. Infatti è una seduta comoda ma sportiva, con visibilità di conseguenza non ottimale in manovra, anche se aggiustando il sedile elettrico, volante e anche pedaliera, ognuno può trovare la propria posizione di guida. Volante molto grande, bello, si vedono bene gli strumenti ed adatto alla guida autostradale, un po’ meno per la guida al limite, complice anche il servosterzo un morbido. Belle le leve “paddles” per il cambio a otto marce, in alluminio, che però hanno il difetto di “nascondere” il deviatore frecce e tergi.
Scomodo anche il pulsante start, quasi sotto al volante, che avremmo decisamente preferito sulla destra, magari davanti al cambio. La strumentazione ci è piaciuta molto, chiara, ed adatta alla classe dell'auto, precisa e sportiva. Molto bello e funzionale lo schermo colori TFT da 7 pollici tra i due quadranti con tutte le informazioni necessarie alla guida, consumi, temperature e ovviamente navigatore. La consolle centrale è caratterizzata dal grosso schermo da 8,4 pollici con cui si controllano il sistema multimediale, l'aria condizionata, ed il navigatore. Sistema touchscreen completo ed immediato, anche se con la grafica uguale ad altre auto del gruppo, di classe inferiore. Avremmo preferito qualcosa di più esclusivo. Anche la cornice in plastica con le due rotelline sarebbe da migliorare, magari con dei bottoni a sfioro ed un materiale più “nobile”, tipo alluminio spazzolato. Comodi ed intuitivi i comandi dell’aria condizionata e del flusso. Il cambio a prima vista è bello ed ergonomico, ma poi siamo rimasti un po’ delusi dal materiale, anche qui avremmo preferito “metallo pesante”, tra l’altro non precisissimo nel passaggio da Neutral a retromarcia. Bisogna un po’ abituarsi. Chicca tecnologica il WI-FI HOTSPOT: La Ghibli include la tecnologia WLAN, optional, che la trasforma in un efficiente Wi-Fi su 4 ruote. È possibile collegare contemporaneamente fino a tre dispositivi quali laptop, cellulari e tablet. Il sistema supporta HSDPA, UMTS, EDGE e GSM.
“Appena si apre la porta della Ghibli si entra decisamente in un ambiente “Italian-Style”, design. Qualità e sensazione di unicità sono le prime cose che traspaiono”
Passeggeri in Prima classe
Il bello della Ghibli è guidarla, ma anche farsi portare in giro. Infatti sia il passeggero davanti che i due dietro (il quinto è un po’ sacrificato, causa albero di trasmissione) stanno veramente comodi. Dietro lo spazio è quasi da berlina allungata, ed i materiali sempre ricchi e di qualità. Il bagagliaio, è piuttosto grande 500 litri, ed i sedili possono abbattersi 40/60 dando ancora più spazio a bagagli, sci, sacche da golf. Telaio e sospensioni, giusto mix fra sportività e confort.
La Ghibli si presenta con una meccanica e dei motori di prim’ordine, sia per prestazioni che per consumi e piacevolezza di guida. Si può dire che per quanto pieni di cavalli la loro dote migliore sia l’erogazione, piena e progressiva che su una GT sono fondamentali per quando si fanno tanti chilometri. Probabilmente in pista non sfigura la Ghibli, ma predilige il gran turismo. Per il telaio della Ghibli è stato sviluppato un “carattere” assolutamente originale grazie alla combinazione di sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e sospensioni posteriori multi-link allo stato dell'arte, trazione integrale a inserimento parziale e un potente sistema frenante. Le sospensioni possono avere, in optional, il tasto sport, che le rende molto più prestazionali e rigide.
Il telaio, realizzato intorno alla rigida cellula di sicurezza in acciaio, utilizza una serie di diverse leghe di alluminio e di acciaio per massimizzare la resistenza, minimizzare il peso e conservare la perfetta ripartizione 50:50 dei pesi nei modelli a trazione posteriore della berlina sportiva. Di conseguenza, le quattro porte e il cofano motore, parte delle sospensioni anteriori sono tutti in alluminio. Verso la fine del 2013, per la Ghibli Diesel e la Ghibli S Q4 sarà disponibile un setup sportivo delle sospensioni, optional, basato su un sistema di ammortizzazione fisso e non sul sistema Skyhook optional.
Pneumatici e Cerchi
Le versioni Ghibli e Ghibli Diesel montano pneumatici anteriori e posteriori con le stesse dimensioni (235/50). Le versioni Ghibli S e S Q4 presentano invece pneumatici 235/50 all'anteriore e 275/45 al posteriore. Le ruote da 19", con pneumatici 245/45 all'anteriore e 275/40 al posteriore, sono studiate per ridurre consumi e rumorosità e assicurare viaggi lunghi e confortevoli. Le ruote da 20", con pneumatici 245/40 all'anteriore e 285/35 al posteriore, rappresentano invece il perfetto compromesso tra sportività e comfort, mentre quelle da 21", con una combinazione di pneumatici 245/35 all'anteriore e 285/30 al posteriore, offrono un handling più sportivo.
Motori potenti, ma fluidi e con consumi ottimizzati
La versione più potente del motore V6 benzina, riservata alla Ghibli S a trazione posteriore e alla Ghibli S Q4 a trazione integrale, ha una potenza massima di 410 CV a 5.500 giri/min. e 550 Nm di coppia a partire da soli 1.750 giri/min. Le prestazioni sono di 4,8 secondi da 0 a 100 km/h per la Ghibli S Q4, mentre la versione a trazione posteriore richiede appena 0,2 secondi in più. Per la Ghibli S viene indicata una velocità nominale massima di 285 km/h, superiore di appena 1 km/h rispetto alla Ghibli S Q4. I consumi sono nell’ordine dei 10,4-5 litri per 100 km, nel ciclo combinato.
La seconda variante del motore a benzina V6 offre ugualmente prestazioni brillanti con consumi interessanti. Dispone infatti di una potenza ragguardevole, 330 CV a 5.000 giri e 500 Nm di coppia a 4.500 giri, ma fa registrare consumi nel ciclo combinato di soli 9,6 litri/100 km, senza penalizzare le prestazioni come indica l’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 5,6 secondi. I consumi delle unità benzina sono inoltre migliorati grazie a periferiche on-demand, come la pompa dell'olio a portata variabile che lavora sotto controllo elettrico per migliorare consumi e prestazioni. Il V6 adotta anche un innovativo controllo computerizzato per l'alternatore che monitora il consumo elettrico della vettura e gestisce di conseguenza il carico dell'alternatore.
“La Ghibli Diesel V6 è dotata del più potente motore turbodiesel da 3 litri oggi sul mercato, capace di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e 250 km/h di velocità massima”
La Ghibli Diesel è invece la prima vettura nei quasi 100 anni di storia di Maserati a montare un propulsore non-benzina e noi l’abbiamo trovato un motore molto adatto alla tipologia di auto. Perfettamente in linea con la tradizione Maserati, con i suoi 275 CV e 600 Nm di coppia a 2.000 giri/min. Questo V6 è il più potente motore turbodiesel da 3 litri oggi sul mercato, capace di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e 250 km/h di velocità massima. Le emissioni sono ridotte a 158 grammi di CO2/km e il consumo è di soli 5,9 litri/100 km nel ciclo combinato. Di serie monta anche lo start&stop che può migliorare i consumi fino al 6%, in base al percorso. Per il mercato italiano la Ghibli Diesel sarà disponibile con entrambe e le versioni da 275 CV e 250 CV di potenza, esenti dal superbollo.
Sound sportivo per sentirsi piloti
Secondo una piacevole trazione, ogni Maserati può essere identificata istantaneamente dal sound del suo motore: Ghibli Diesel con nuovo sistema Maserati Active Sound, non fa eccezione! Due attuatori acustici, installati vicino ai tubi di scarico, accentuano i toni più distintivi del motore e li modulano con precisione in base alla modalità di guida della vettura. Quando il pilota preme il pulsante Sport sul tunnel centrale, il sound diventa ancora più intenso ed emozionante. I motori Benzina, invece, hanno un loro sound caratteristico che può essere accentuato con il tasto “sport”. Scendendo ancor più nel dettaglio, il sound e le prestazioni del sistema di scarico della Ghibli sono controllati da valvole pneumatiche nei condotti di ciascuna bancata e dal passaggio attraverso il Maserati Sound Tank, unico nel suo genere, per mantenere il classico e ricco timbro del marchio. Nella modalità Normal predefinita, le valvole di bypass sono chiuse per assicurare un sound del motore confortevole e discreto proveniente dai quattro terminali di scarico sportivi. In modalità Sport, l'auto regola numerosi parametri di handling e le valvole si aprono per ottenere il percorso più corto possibile dei gas di scarico, assicurando così massime prestazioni e l'inconfondibile “musica” del motore della Maserati Quattroporte.
Cambio 8 marce molto progressivo ed attento ai consumi
Tutte le versioni della Ghibli sono equipaggiate con lo stesso cambio automatico a otto rapporti ZF AT8 - HP70, che si è già affermato sulla nuova Quattroporte. Pre-ingegnerizzato per la tradizionale trazione posteriore e per il nuovo sistema di trazione integrale Q4, questo cambio aumenta il comfort, permette cambi marcia più rapidi e riduce i consumi. Lo schema tradizionalmente scelto da Maserati prevede cinque modalità di cambiata specifiche: Auto Normal, Auto Sport, Manual Normal, Manual Sport e I.C.E. per condizioni meteo estreme. Auto Normal è l'impostazione predefinita della Ghibli ed esegue cambi marcia fluidi ai bassi regimi per enfatizzare il comfort dell'auto e ridurre al minimo i consumi. In modalità Auto Sport la trasmissione permette cambi marcia più rapidi ai regimi più elevati, assicurando un innesto preciso dei rapporti per un feeling decisamente sportivo. In entrambe le modalità l'auto riconosce numerose condizioni dinamiche, come tratti in salita o in discesa, brusche frenate o curve impegnative, e seleziona di conseguenza il rapporto e la tipologia di cambiata più adatti. La trasmissione può anche essere controllata manualmente selezionando il pulsante M sul tunnel.
Differenziale Posteriore Sportivo
Chicca sportiva che rende unica la Ghibli nella sua classe è il differenziale a slittamento controllato di serie. Anche la Ghibli, come altri modelli del Tridente, utilizza un differenziale meccanico posteriore a slittamento limitato sia nelle versioni a trazione posteriore, sia a trazione integrale. La coppia di riduzione dell'unità asimmetrica consente un bloccaggio del 35% sotto carico e del 45% in rilascio.
Trazione integrale 4x4
Ad oggi disponibile solo sulla versione più potente da 410 cv, Il sistema Q4 combina la reattività della trazione posteriore con la sicurezza aggiunta che solo una trazione integrale può garantire in situazioni critiche, e questo senza aumentare i consumi. Il sistema mantiene passive le ruote anteriori, che intervengono istantaneamente e con intelligenza quando è necessario per assicurare la trazione. L'architettura del sistema si basa su una frizione multidisco a controllo elettronico, installata in una scatola di rinvio collegata all'assale anteriore mediante un semiasse.
“Il motore diesel, tutta–coppia, spinge molto bene da 1.800 giri fino a oltre 4.000, ma guidando normalmente difficilmente si sale oltre i 3.000 giri anche grazie all’ottimo cambio a 8 marce”
In caso di perdita di trazione dovuta a eccessive velocità in curva, brusche accelerazioni o bassissimo grip sull'asse posteriore, il sistema richiede soli 150 millisecondi per passare dall'erogazione del 100% della trazione alle ruote posteriori ad una ripartizione in rapporto 50:50 tra gli assi. Tuttavia le sospensioni posteriori multi-link assicurano una tale aderenza che raramente il Q4 deve inviare più del 35% della trazione alle ruote anteriori.
On the road: sound e guida dinamica
Finalmente spingiamo il tasto start, ed ecco il sound Maserati, già questo ti mette un bel sorriso. Ci concentriamo sulla versione Diesel, molto interessante per il mercato italiano. In modalità ICE (Increased Control Efficiency), ovvero economy & relax, l’auto è molto silenziosa e morbida. Il motore diesel, tutta–coppia, spinge molto bene da 1.800 giri fino a oltre 4.000, ma guidando normalmente difficilmente si sale oltre i 3.000 giri anche grazie all’ottimo cambio a 8 marce, che appunto tende a cambiare per tenere bassi i consumi. Dopo diversi chilometri, proviamo il tasto Sport, il sound, grazie agli attuatori, diventa cupo, quasi come un V8, e spingendo l’acceleratore sentiamo l’auto molto più reattiva, anche di sospensioni, cambiate più rapide. La Ghibli è molto precisa, anche se il volante “ampio”, non aiuta . Frenata potente e sicura grazie ai freni Brembo anteriori da 345 mm con pinze fisse a quattro pistoncini e dischi posteriori da 320 con pinze flottanti.
Il Motore regge bene anche la guida sportiva, fino a circa 4.400 giri, dove poi il motore fa “muro” e quindi bisogna cambiare, magari aiutandosi con le palette, fisse, dietro al volante. In modalità manuale abbiamo trovato il cambio abbastanza rapido in salita e invece un po’ lento in staccata, ma stiamo parlando di guida molto sportiva. Per il resto, guidando normalmente, non si sentono neppure le cambiate. I consumi che abbiamo osservato sono molto interessanti per una berlina da quasi 2 tonnellate, ovvero sempre oltre i 10 con un litro e con punte di 13, sempre su strade statali con saliscendi. Nella guida sportiva al limite siamo sui 7,5 litri per 100 km, niente male.
Abbiamo poi provato brevemente i motori benzina, 3.000cc con doppio turbo, uno per bancata, da 330 e 410 cv, l’ultima, la Q4S, ovvero la versione con trazione integrale. Il 330 cavalli e molto progressivo e piacevole da guidare, anche schiacciando giù tutto, la potenza non è mai troppa e la progressività della coppia rende piacevole e quasi “musicale” la guida essendo anche molto silenziosa. I consumi a velocità costante vicino ai 10 km con un litro. La versione sportiva da 410 cv è invece più impegnativa e con un sound rauco splendido, da vera sportiva. Neanche da provare in modalità Normal, mettiamo subito Sport, facciamo ruggire il motore sopra i 5.000 giri, e giochiamo con il cambio 8 marce grazie ai Paddles in alluminio. Il motore tira fino a oltre 6.500 giri, dando emozioni quasi da pista. La trazione 4x4 praticamente “incolla” l’auto all’asfalto ,e quindi la guida è molto sicura, anche scaricando tutti i 410 cv a terra. Solo il cambio ci è sembrato sottotono, avremmo preferito un bel doppia frizione, magari di derivazione Ferrari, pensiamoci… ! I consumi, sono abbastanza alti, ma andando tranquilli si superano gli 8 km al litro.
Conclusioni
La Maserati Ghibli è veramente un prodotto unico ed emozionale nella classe E. Quasi supersportiva, ma con caratteristiche di comodità ed equipaggiamento al pari delle tedesche. Certo con un marchio come Maserati il sound sportivo, ed un estetica sexy non passa inosservata. La turbodiesel ci è sembrata molto equilibrata, divertente e con consumi molto buoni, oltre che silenziosa e comoda sui lunghi tragitti. Le versioni benzina, sono per chi fa pochi chilometri, la 330 cv, oppure chi cerca emozioni vere con i 410 cv (made in Maranello), ma accetta consumi alti. I prezzi, soprattutto per la diesel, sono molto interessanti, 66.000 euro, con un equipaggiamento di livello, ad esempio gli interni in pelle ed il cambio automatico di serie.