Magna, tecnologia da Ferrari (ma anche Jaguar, BMW M, Audi RS3, Mercedes G, Toyota)

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Un Vlog da Arvidsjaur, in Lapponia, appena 100 km sotto al Circolo Polare Artico per raccontare com'è fatta la tecnologia di Magna, uno dei player globali sul mercato dei componenti. E via di drift sul ghiaccio...
3 aprile 2022

Ci sono aziende come Bosch, come ZF, come Continental che hanno un ruolo a dir poco fondamentale nel funzionamento e nella dinamica di guida di una automobile. Il loro lavoro, infatti, si insinua nel profondo dei sistemi di molte auto moderne, che siano esse elettriche, ibride o termiche pure e nel caso di MAGNA quello che stupisce è che alcune delle loro "invenzioni" facciano parte della tecnica di auto straordinarie per prestazioni, come nel caso di Ferrari ma anche di BMW o di Audi. Per la Casa di Maranello, oltre a decine di componenti "meno interessanti" quello che l'azienda multinazionale con sede a Toronto realizza è prima di tutto il cambio a doppia frizione che troviamo sui V12, sui V8 e sui nuovi V6: un cambio velocissimo, un vero e proprio punto di riferimento, che nelle ultime declinazioni lavora a fianco di una stretta elettrificazione che ha permesso nelle ultime declinazioni elettrificate di rinunciare anche alla retromarcia; minor peso, minori attriti, più prestazione. 

Ma non c'è solo Ferrari nelle alte prestazioni: c'è il magico sistema di trazione integrale delle BMW M, con l'anteriore disinseribile a piacere, c'è il differenziale posteriore della Audi RS3 - quello del drift mode... - ma ci sono anche soluzioni ibride furbe, come quelle della nuova Alfa Romeo Tonale e Jeep Compass/Renegade che permettono ad un sistema ibrido light (48 volt) di lavorare come se fosse un full-hybrid andando ad elettrificare la scatola del cambio con una soluzione che un tempo sarebbe stata definita mild ma che oggi, per efficacia, è di fatto una evoluzione del full-hybrid in chiave leggera. Ma c'è molto altro, come nel caso della nuova generazione di plug-in hybrid con cambi a 5 marce, in cui l'elettrico usa solo pochi rapporti per migliorare l'efficienza o le nuove soluzioni per "efficientare" i motori elettrici - disaccoppiandoli attraverso una frizione dai semiassi - a tutto vantaggio dell'autonomia di vetture in cui questo fattore è fondamentale: emblematico è il caso della Jaguar i-Pace prototipale che ho guidato in questo evento e che porta l'autonomia complessiva da 480 a 615 km a parità di batteria e prestazione.

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Una azienda tecnologicamente avanzatissima in cui l'R&D sforna gioielli di tecnica e meccanica sofisticatissima in cui si guarda di buon occhio all'auto del futuro ma anche alla costruzione stessa dell'auto: in Austria, per intenderci, Magna Steyr produce per conto di BMW la Z4, per conto di Toyota la Supra e per conto di Mercedes la Classe G...senza considerare i prototipi pre-serie di numerose aziende automotive e molte altre vetture nella recente storia passata, come la Mini Countryman. 

Magna International Inc. è speciale anche nel modo di stare "al mondo": quotata alla Borsa di New York e alla Borsa di Toronto, ha 169.000 dipendenti in 338 stabilimenti di produzione e 89 centri di sviluppo, ingegneria e vendita in 28 paesi. E' governata da una costituzione societaria che prevede la distribuzione degli utili a dipendenti (10% degli utili ante imposte) e azionisti. I termini di questo contratto sono considerati un "sistema aziendale equo" secondo il fondatore dell'azienda Frank Stronach.

Una vera e propria scoperta anche per me ed un piacere aver provato tecnologie del futuro e soluzioni del presente che si ripresentano dal passato: giusto per intenderci il sistema 6x6 della Mercedes Classe G, che vedremo presto assieme al 4x4 "al quadrato", nascono dalle esperienze dello Steyr Puch Pinzgauer...scopritelo in questo video.

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