La FIAT 130 degli anni di PIOMBO: blindata con l'ACCIAIO contro attentati e rapimenti

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L'ammiraglia Fiat 130 è stata per molti anni un'auto destinata ai VIP, protetta con blindature e altri dispositivi, scopriamo com'era fatta
28 dicembre 2024

La nostalgia gioca talvolta brutti scherzi. Per esempio, sul fronte della criminalità, si è portati a pensare che una volta si fosse più tranquilli. Invece, purtroppo, la malavita era forse più efferata negli anni ’70 ed ’80, specialmente per quanto riguarda i rapimenti e gli attentati a scopo politico. A rileggere le pagine di cronaca si sprofonda in un film dell’orrore, con sequestrati uccisi a bruciapelo o lasciati morire di fame in qualche buca dell’Aspromonte, bambini sottratti da casa per anni, torture di ogni tipo.

Crimini cui si aggiungevano le efferatezze dei brigatisti, e nel video ricordiamo l’ing. Giuseppe Taliercio per conoscenza personale, uomo coraggioso che si oppose a qualsiasi collaborazione con le brigate rosse, ma furono decine e decine i dirigenti d’impresa, magistrati, poliziotti, giornalisti e finanche operai come Guido Rossa che pagarono con la vita le proprie idee ed opinioni.

Di conseguenza, le vetture blindate avevano un mercato florido: ammiraglie come la Fiat 130 del Conte Agusta facevano la fortuna di carrozzerie specializzate, ma si operava anche sulle vetture di consorti e figli (bersagli prediletti dai sequestratori), quali Autobianchi A112 e Fiat 127. Il termine “blindata” era allora quantomai azzeccato, perché in mancanza di materiali compositi, la vettura veniva ricoperta di acciaio, oltre ad altri ingegnosi accorgimenti. Una Alfa Romeo Alfetta blindata, per esempio, salvò nel 1982 Luciano Benetton. La 130 del servizio è di proprietà della Automobili Pirovano, un'istituzione nella cura di vetture d’epoca.

La storia del conte Corrado Agusta e la sua Fiat 130

Questo specifico esemplare di Fiat 130 Berlina apparteneva a Corrado Agusta, erede della celebre azienda di elicotteri e motociclette Agusta. Il conte, noto per la sua vita nel jet set, commissionò la blindatura alla carrozzeria Boneschi, scegliendo un livello di protezione di classe 3, capace di resistere ad armi a canna corta e fucili. Con un peso che supera i 20 quintali, questa Fiat 130 blindata riflette il lusso e la necessità di sicurezza di un periodo storico pericoloso.

Tecnologia e sicurezza della Fiat 130 blindata

La tecnologia di blindatura della Fiat 130 include vetri antiproiettile tripli, rinforzi contro lo sfondamento nei parafanghi, e pneumatici run-flat con struttura interna rigida. Le portiere sono dotate di un doppio sistema di chiusura e spie di sicurezza, mentre il bagagliaio è rinforzato e apribile solo dall’interno. Un sofisticato sistema di estintori, comandato dall’abitacolo, proteggeva la vettura da incendi intenzionali, rendendola un esempio di ingegneria avanzata per l’epoca.

Interni e motorizzazione: comfort e protezione

Gli interni della Fiat 130 sono arricchiti con comandi elettrici per specchietti e finestrini, un microfono per comunicare con l’esterno, una sirena e un telefono di bordo. Il motore è protetto da barre antisfondamento e altre soluzioni di sicurezza, mentre sospensioni, freni e ammortizzatori sono stati potenziati per sostenere il peso della blindatura, garantendo prestazioni affidabili anche in situazioni di emergenza.

La bonus track di questo video l'ho tenuta per la fine: nell'officina di Pirovano ho scoperto una straordinaria auto 8 cilindri raffreddata ad aria, forse unica in Italia! 

 

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