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Passi in avanti tangibili per Jeep Renegade, che nel model year 2019 offre alcune soluzioni in grado di renderla non solo alternativa intrigante e radical chic ad altri modelli, ma prima scelta a livello familiare.
Davanti agli occhi abbiamo sempre una vettura da quattro metri e 24 con le tipiche proporzioni che abbiamo imparato a conoscere nel tempo. Il passo in avanti nel look passa dai fari diurni a LED circolari e in alcune scelte della scocca, che consente al cliente finale una gustosa personalizzazione e, nel nostro caso, di avere un bel colore blu che si alterna a cromature argentate, per esempio negli specchietti. Calandra massiccia, angolo d'attacco importante, un'idea di abitabilità che passa anche dalla prima occhiata.
Dentro è spaziosa, il giusto per quattro occupanti e con un bagagliaio adeguato per la più tipica delle gite fuori porta. Si punta sul pragmatismo più che sull'accezione premium, ma questo è del tutto normale. Le impostazioni dei sedili ci consentono di trovare agilmente la posizione giusta di guida, complice la più che sufficiente escursione in profondità e altezza soprattutto del volante. Il cambio è manuale, il display centrale molto ampio, forse è il cruscotto a meritare una rivisitazione più marcata, anche se al centro trionfa comunque il display LCD con il computer di bordo. Dietro si sta comodi soprattutto con la testa, e nonostante non ci vengano offerti binari comodi gli agganci isofix sono piuttosto sporgenti. Il volante è organizzato come sempre sui modelli del gruppo FCA, con i comodissimi comandi di scelta traccia e volume inseriti dietro (da schiacciare quindi come fossero paddle), e un'organizzazione del resto delle funzioni piuttosto razionale. Il bagagliaio offre da 351 a 1297 litri.
A disposizione per questa prova abbiamo un insolito motore da 1.0 litro, benzina, tre cilindri, quello che di solito abbiamo trovate su veicoli più compatti di Jeep Renegade. Ben inteso: è sufficiente a spingere la vettura, ma la trazione è anteriore e perdiamo l'ambito fuoristrada, e soprattutto ci manca un pizzico di potenza in alto. La coppia massima è di 190 Nm, ma le prestazioni non vanno oltre i 185 chilometri orari in termini di velocità di punta, e gli 11.2 secondi sull'accelerazione 0-100. E' quindi un modello da guidare soprattutto in ambito stradale, fatte salve alcune strade bianche, senza la pretesa di trovare lo spunto. Diversamente dall'ultima Renegade provata, circa 3 anni fa, questa non si è alzata in frenata di emergenza. Alleggerita sì, ma l'arresto è gestibile in totale sicurezza.
Se dal punto di vista del design questa Renegade ci piace e non poco, in ambito consumi poteva essere fatto di meglio; invece il tre cilindri ci permette di percorrere otto chilometri con un litro in città, 13 a 110 orari, 12 a limite autostradale. Sinceramente ci saremmo aspettati qualcosina di più. Dal punto di vista dinamico, lo spostamento dei carichi e il beccheggio entrano con convinzione nella nostra guida di tutti i giorni, ogni qualvolta proviamo a chiedere alla nostra Renegade qualcosina di più rispetto all'ordinario. Lo sterzo è quello che ti aspetteresti, e bisogna giocare con il cambio per riuscire a trovare un po' di spunto. A proposito: abbiamo a disposizione un'unità a sei marce, manuale, con i rapporti ben spaziati ma con una frizione piuttosto pesante, ed era da un po' di tempo che non facevamo così fatica. Tutto relativo, comunque, perché la visibilità è invece sempre al top, e anche il posteriore non è claustrofobico. Non ci impediscono una buona visuale nemmeno i montanti posteriori, che però sono molto abbondanti.
Abbiamo a disposizione il lane assist attivo, e anche il cruise control, che può essere impostato o meno in chiave adattiva. A farci storcere il naso non è tanto la taratura, quanto l'avvisatore sonoro, che è particolarmente acuto ed entra molto spesso. Tra gli altri optional, ottima la compatibilità con Android Auto e Apple Car Play, con la possibilità di mantenere la strisce di applicazioni anche quando questi programmi sono attivati. Per intenderci, non saremo costretti a uscire da CarPlay/Android Auto per tornare al menù dell'infotainment canonico. A disposizione abbiamo la telecamera posteriore, niente di che da un punto di vista di qualità ma sempre molto utile; bellissimo il tetto in vetro, che si apre per una grande porzione e porta un'eccezionale luminosità nell'abitacolo. Meglio, perché questo ci consente di ammirare ancora meglio le plastiche che anche alla prima occhiata appaiono ben solide.
L'abbiamo scritto all'inizio: la famiglia, ma anche il trentenne che vuole una guida sospesa da terra, perché a questa associa un senso di maggiore sicurezza. Si parte da circa 25.200 euro per la nostra Limited, e con un listino optional piuttosto lungo si arriva a 35.000 euro.
Motore In prova
Cilindrata: 1.0 benzina
Numero cilindri: 3 in linea
Potenza: 120 cavalli
Coppia: 190 Nm a 1750 giri
Cambio: manuale a 6 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 8 in città, 13 a 110, 12 a 130
Emissioni CO2 per km: 132 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 185 chilometri orari
0-100: 11.2 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 424/181/167
Passo: 257 centimetri
Bagagliaio: 351-1297 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1320 chilogrammi
Jeep
Corso G. Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 0426 5337
https://www.jeep-official.it/
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