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Mentre stavo per girare l’introduzione al video di Jeep Cherokee Trailhawk, nel mezzo della quarantena imposta per il coronavirus, mi sono reso conto che di fronte a casa mia era parcheggiata un’altra Cherokee. Una Limited. È stata l’ennesima conferma, quanto mai ce ne fosse bisogno, che Cherokee ha una duplice capacità: di cambiare pelle a seconda della versione (ma va?), e di essere un mito. Almeno per me. Da milanese sono cresciuto con i miti delle auto che mia madre portava a casa dalla concessionaria dove lavorava, e in un mondo più grande di oggi Cherokee fu qualcosa di mistico, che sembrò arrivare da un universo parallelo ma distantissimo dal nostro modo di fare e vivere auto. Vabbeh, chiudiamo la fase Amarcord. Sotto gli occhi abbiamo Jeep Cherokee, ma non una versione tanto per…. Qui abbiamo la Trailhawk, che unisce comfort, sofisticatezza e tecnologia. Ha un assetto rialzato di due centimetri, un angolo d’attacco di 30 gradi, di uscita di 32.2, di dosso di 22.9. Tradotto: è qualcosa vicino al mondo offroad, con la possibilità di bloccare il differenziale posteriore, sfruttare le sospensioni anteriori e posteriori indipendenti, e tre sistemi di trazione con le marce ridotte che ti fanno pregare che ci sia una buca nell’asfalto… o che l’asfalto sparisca proprio e al suo posto compaia un paesaggio lunare dove saggiare le doti di questo OFFSUV! Che si alza, si irrobustisce, non è ancora una Wrangler ma diamine, le si avvicina.
Le personalizzazioni Mopar disegnano un SUV insolito, bianconero nella nostra versione, con i nuovi gruppi ottici a LED disegnati da Magneti Marelli. Come scriveva Omar Fumagalli che l’ha guidata: c’è un po’ di Italia in questa Cherokee. Parlavo però di tecnologia e sofisticatezza: sono concetti che passano dal tetto panoramico comandview, dall’ingresso keyless, dal display centrale da 8.5 pollici e dal magnifico impianto Alpine premium, che offre nove altoparlanti e subwoofer, oltre al quadro strumenti TFT da 7 pollici a colori che però, a dirla tutta, non è che un computer di bordo classico - sebbene ben rifinito. Le linee rimangono morbide, le misure non pachidermiche - la lunghezza è di 4 metri e 64, il posto a bordo è tutto sommato sufficiente anche se non abbondantissimo, lo spazio nel bagagliaio va da 448 a 570 litri merito della slitta sulla quale si può muovere longitudinalmente il divano posteriore. Se abbattiamo i sedili arriviamo a 1250 litri.
È il motore la chicca di questa Trailhawk. A disposizione infatti non abbiamo il tipico 2.2 diesel pensato per l’Italia da Jeep su Cherokee, ma un propulsore benzina twin scroll 2.0 litri turbo con doppio albero a camme in testa. Pesa quasi due tonnellate, ma accelera da 0-100 in 7.2 secondi, ha 270 cavalli, una coppia massima di 400 Nm, il cambio a 9 marce e in generale beve che è un piacere. La trazione è integrale, e il selettore delle modalità di guida ci offre svariate possibilità a seconda di quanto abbiamo sotto le ruote. Strappa, è nervosa, spinge questa Cherokee, ed è un peccato non averla potuta provare su Marte o più semplicemente su un terreno più accidentato di quello della Valassina (la superstrada che unisce la Brianza a Milano, ndr). Ottimo anche su questa Cherokee l’approccio agli adas: abbiamo a disposizione ill imitatore attivo di velocità, il Cruise adattivo, la frenata assistita con riconoscimento dei pedoni, il blind spot, l’avviso del traffico posteriore, il lane departure warning, e i sensori di parcheggio anteriore e posteriore che si uniscono a una telecamera utile ma non particolarmente definita. Ottimo il select terreni, come dicevamo, con cinque modalità di guida: auto, neve, sabbia, fango e rocce - quest’ultima utilizzabile solo con le ridotte.
Jeep sforna generazioni di Cherokee dal 1984. Questa Trailhawk è estrema, proprio come dovrebbe essere una Jeep, proprio come secondo me dovrebbe essere una Cherokee. La potenza e i consumi però mi fanno storcere il naso… anzi, faranno storcere il naso a chi si avvicinerà a questo comunque ottimo 2.0 litri da 270 cavalli. Meglio puntare su un 2.2 diesel da quasi 200 cavalli? Probabilmente sì… ma quanto ho fatto il tamarro con questa Trailhawk? E ogni tanto fare i tamarri ci sta (il tamarro è sempre in voga, perché non è di moda mai - cit).
Jeep
Corso G. Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 0426 5337
https://www.jeep-official.it/
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