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E' passato solo un anno e mezzo dal lancio europeo della nuova Jeep Cherokee ma in FCA hanno ben capito che, soprattutto con i brand più importanti della sua galassia, non bisogna dormire sugli allori e continuare a proporre novità che tengano viva ed aggiornata una gamma molto interessante ed apprezzata.
E così, non più soddisfatti dei "soli" 170 CV del 2.0 turbodiesel di precedente generazione, che rimane nella declinazione da 140 CV, i vertici del brand italo-americano hanno deciso di fare richiesta al loro reparto motori di un quattro cilindri più potente, in grado di compensare quel gap di potenza che ormai iniziava a farsi "interessante" nei confronti di alcune competitor.
Detto e fatto, a Torino, partendo dall'esperienza del "precedente" duemila, hanno sviluppato una nuova unità che mantiene molte delle caratteristiche del precedente motore pur evolvendolo in numerosi punti chiave: la cilindrata, innanzitutto, è ora di 2.184 cc mentre la potenza massima si attesta a 200 CV a 3.500 giri nella versione più potente ed a 185 in quella meno prestazionale. Numeri interessanti (+25% di coppia massima rispetto al 2.0) che si accompagnano ad un valore di coppia massima di 440 Nm a 2.500 giri ed a valori di consumo di 5,7 l/100 km (150 g/km di CO2).
Omologato Euro 6, il quattro cilindri italiano realizzato per Jeep Cherokee non ha nulla a che fare col 2.2 turbodiesel che in VM stanno preparando per la nuova Alfa Romeo Giulia e rispetto al duemila è stato completamente rivisto a livello di manovellismi (bielle più lunghe), alesaggio, corsa, oltre che a livello di testata (16 valvole) e di turbocompressore che è stato riprogettato ed è ovviamente a geometria variabile. Novità riguardano anche l'alternatore, che è di tipo intelligente e si attiva solo in frenata, oltre che la pompa dell'olio che è a cilindrata variabile per limitare gli assorbimenti d'energia.
Abbinato al solo cambio automatico a nove marce (con ridotte) ed alla trasmissione integrale Active Drive a controllo elettronico (Auto, Snow, Sport, Sand/Mud, Rock + rear-lock), la nuova Jeep Cherokee abbinata al motore 2.2 Multijet II passa da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi toccando una velocità massima di 204 km/h.
In Italia la nuova Jeep Cherokee 2.2 Multijet II viene proposta negli allestimenti Longitude (185 CV), Limited e Limited+ a partire da 45.900 euro ma di base la dotazione è molto ricca, con tanto di navigatore satellitare e sistema multimediale molto completo con display touch da 8,4".
Nella dotazione di serie spono compresi anche oltre 70 sistemi di sicurezza, i più importanti dei quali sono il sistema anticollisione, il controllo di abbandono involontario della carreggiata ed il cruise control attivo che, intelligentemente, offre anche la possibilità di essere utilizzato come normale regolatore di velocità passivo.
Lunga 462 cm, larga 190 ed alta 171 (passo 270) la nuova Jeep Cherokee vanta un bagagliaio che può variare da 412 a 500 litri (in base alla posizione dei sedili posteriori) toccando un picco di 1.267 litri quando si abbattono progressivamente gli schienali.
Dal vivo: com'è fuori
La nuova Jeep Cherokee può piacere o non piacere, ma di fatto ha una forte presenza scenica e non lascia indifferenti. I segreti sono da ricercare nello sguardo che gli stilisti Jeep hanno voluto fortemente legato al passato, con la classica calandra a sette fori con cornici cromate, ma allo stesso tempo proiettato al futuro con gruppi ottici decisamente affilati e moderni nell'architettura interna. Anche lateralmente il legame con l'universo Jeep "tradizionale" è evidente: i passaruota, ad esempio, sono stati disegnati secondo uno schema "trapezoidale" caro anche a vetture oggi ancora in gamma come Wrangler. Dove stupisce meno è nella zona posteriore dove i gruppi ottici sono tendenzialmente tradizionali come del resto la linea di coda.
Dal vivo: com'è dentro
Come altre Jeep è evidente anche in Cherokee la volontà da parte di FCA di lasciare molto "americana" l'impostazione degli interni della vettura. Comandi chiari, semplici e tanto spazio a bordo sono gli elementi chiave di un arredamento che nonostante la semplicità appare ben fatto anche se con qualche plastica un po' troppo dura nella parte bassa della plancia.
Ben fatto il sistema multimediale, molto completo e facile da usare, Cherokee propone anche un enorme display a colori a completamento della strumentazione ed un volante multifunzione ricco di tasti fortunatamente posizionati con una certa logica e quindi non complicati da usare.
Lo spazio a bordo è eccezionale. Si sta molto comodi sia davanti che dietro ed anche in termini di bagagliaio, levata una soglia di carico un po' alta da terra, si può davvero pensare in grande anche grazie a numerosi accessori pensati per fermare il carico
Lo spazio a bordo è eccezionale. Si sta molto comodi sia davanti che dietro ed anche in termini di bagagliaio, levata una soglia di carico un po' alta da terra, si può davvero pensare in grande anche grazie a numerosi accessori pensati per fermare il carico. Interessante la presenza del servomotore che apre e chiude elettricamente il portellone.
Come si guida
La principale differenza rispetto alla Cherokee che abbiamo già guidato nel corso del lancio internazionale è naturalmente nel motore. Rispetto al duemila da 170 CV i nuovi 2.2 turbodiesel vantano una notevole dose di coppia ai bassi regimi in più, che rendono il motore molto più fluido che in passato e decisamente più in linea con le esigenze di una vettura che con la gommatura adatta strizza ancora l'occhio all'offroad - di serie vengono fornite gomme estive Michelin Primacy3 - pur ben sapendo di dover passare gran parte della sua vita su normale asfalto. Gli angoli d'attacco, infatti, sono elevatissimi e la presenza delle ridotte (negli allestimenti top) e di programmi di gestione della trazione in base al tipo di terreno che si sta percorrendo permettono a Cherokee di andare ben oltre le possibilità di un "normale" SUV quando c'è da fare sul serio in fuoristrada.
E' chiaro però che gran parte dell'utenza di questa vettura si "darà da fare" su strada e, complice anche il cambio a nove marce, a fianco di una notevole fluidità di marcia Cherokee viene incontro alle esigenze stradali con consumi contenuti - noi abbiamo registrato 8,9 l/100 km in un percorso decisamente montano - vibrazioni "azzerate" rispetto al duemila ed una silenziosità di marcia sconosciuta alla precedente unità due litri da 170 CV.
Insomma, un motore decisamente prestazionale e dotato di caratteristiche di confort nettamente migliorate rispetto al passato, che permettono a Cherokee di innalzare il suo livello qualitativo oltre che la capacità di giocarsela ad armi pari con le migliori rappresentanti tedesche della categoria.
In conclusione
La nuova Cherokee è una vettura che si fa notare ma soprattutto che riesce a combinare spazio, buone capacità fuoristradistiche e ottimo confort. Alcune finiture sono "americane", quindi apparentemente poco curate rispetto ad una vettura europea, ma la qualità della vita a bordo è eccezionale e questo la rende particolarmente interessante per chi fa di questa vettura anche un utilizzo professionale.
Pro
- Look: si fa notare
- E' spaziosa ed ha un bagagliaio generoso e ben strutturato
- Motore 2.2 turbodiesel: è il Multijet perfetto
Contro
- Alcune plastiche sono troppo dure
- I sedili hanno poco contenimento laterale
- La soglia di carico è un po' alta
Jeep
Corso G. Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 0426 5337
https://www.jeep-official.it/
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