Jeep Avenger: la prima prova strumentale è di PRO&CONTRO [VIDEO]

Lo spazio interno

Dopo una bella occhiata fuori, che conferma le dimensioni molto compatte da 408 cm di lunghezza e 172 di larghezza, si notano il livello di finiture ben curato e giunzioni fra lamiere costanti. Gli interni, pur utilizzando plastiche rigide, riescono a dare un'impressione di buona qualità, perché per la più parte sono in zone dove non si arriva con la mano oppure sono verniciate. Un dettaglio che potrebbe far arricciare il naso agli esteti: il fascione della plancia è sempre giallo. Sulla nostra versione fa un bel riscontro con la carrozzeria, ma sulle versioni di colore diverso non è altrettanto coordinato. Comunque riguarda solo la versione Summit, la più ricca. Molto pratico il tascone a larghezza quasi totale con il fondo rivestito di gomma, volante rivestito di pelle di dimensioni compatte e molte componenti prese direttamente dal gruppo PSA come le bottoniere sulle porte.

Al centro lo schermo per il controllo delle funzioni e dell'infomobilità è dominante ma reca per fortuna molti pulsanti al di sotto per le funzioni di uso più comune come il clima. Più moderno e aggiornato rispetto ad altri sistemi di Stellantis, è veloce e personalizzabile con connessioni senza fili per Android Auto e Apple CarPlay. I sedili non sono particolarmente contenitivi e si regolano sempre manualmente, ma con precisione. Anche scegliendo la posizione più bassa, la seduta è sempre leggermente più alta della media, cosa che si addice ad una piccola suv. 

Sul divanetto posteriore la piccola Jeep si difende bene rispetto alle concorrenti, per le ginocchia è più spaziosa di una Renegade e anche di una Opel Mokka, che sono entrambe più lunghe; la quota da tenere d'occhio semmai è la larghezza che è più ridotta delle concorrenti. Non ci sono bocchette dedicate per il clima (che è monozona) a parte quelle sotto il sedile e nemmeno portaoggetti o portabibilte, solo una presa Usb e una piccola tasca sullo schienale. Non sono previste tasche sulle porte e un quinto passeggero è infastidito dal pavimento che reca un tunnel piuttosto alto raccordato con il mobiletto centrale.

Come si viaggia: il confort e il carico

È ben filtrata per quanto riguarda i rumori esterni anche se il nostro test rivela che alle alte velocità e ai regimi più elevati il tre cilindri diventa più rumoroso, cosa abbastanza comune con questo tipo di frazionamento, anche se nel suo caso il livello non è così male in rapporto alle concorrenti. Nonostante le ruote da 18 pollici ribassate a 55 la Avenger è abbastanza comoda per la taratura data sia al MacPherson anteriore sia al ponte torcente posteriore.

Aperto il vano bagagli, che è con comando elettrico (optional non comune) scopriamo che i litri reali a disposizione misurati secondo la norma VDA sono 250, decisamente meno rispetto ai 380 dichiarati. Per fortuna c'è un doppio fondo ma non il frazionamento centrale del sedile per caricare gli oggetti lunghi.  

ADAS e tecnologie, come va su strada

La versione a benzina per ora non ha il cambio automatico nemmeno a richiesta, quindi non è previsto un sistema di assistenza alla guida di livello 2, solo il cruise control adattivo, il monitoraggio degli angoli ciechi e avviso di uscita di corsia. Il motore 1200 PureTech di origini francesi è uno dei migliori tre cilindri del momento, ha 100 CV e persino una modalità di guida Sport con la quale abbiamo staccato un tempo sullo zero-cento di 11,6 secondi (1 secondo oltre il dichiarato) ma tutto sommato va come le sue concorrenti più dirette che si piazzano fra 11,3 s (T-Cross) e 11,9 s (Yaris Cross). La ripresa in V da 80 a 120 è abbastanza lenta (13,2 s) e il consiglio è di scalare in IV se serve scattare per un sorpasso.

Frenata sull'asciutto del tutto paragonabile alla media delle concorrenti: meno di 42 metri da 100 km/h che vanno attribuiti principalmente al fatto che in questa stagione si fa riferimento ai pneumatici invernali, che perdono un po' di mordente dopo la prova di affaticamento. Alla fine del test lo spazio è cresciuto di circa un metro.

Nella guida la Avenger è una piccola sorpresa, senza troppo dondolamento dovuto all'altezza, che risponde con proporzionalità e lascia ai controlli elettronici un intervento misurato senza brusche interferenze, segno di un telaio sano nei fondamentali. Così sano che mi verrebbe da chiedergli più cavalli, che sarebbero i benvenuti per una guida ancora più brillante. Sterzo leggero in modalità Normal, un poi' più carico in Sport, ma nell'insieme un comando ben adattato allo spirito del modello, B-suv urbana, consistente con un leggero vuoto al centro. 

Il consumo sul misto e in autostrada

Il nostro ciclo di prova è urbano ma anche ad alta velocità in autostrada, e la media è in pratica di 15 km/litro, non male considerando che non ha alcun tipo di ibridazione elettrica. L'autonomia è piuttosto alta grazie ai 48 litri del serbatoio, si fanno più di 700 km con un pieno.