Hyundai Santa Fe

Hyundai Santa Fe
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In listino a partire da 27.900 euro la nuova Hyundai Santa Fe entra in concessionaria con un reparto dinamico a livello delle migliori competitor ed uno stile che è la nuova evoluzione del Fluidic Design già celebre su i40, i-30, ix-35 ed ix-20
14 gennaio 2013

Giunta alla sua terza generazione, la nuova Hyundai Santa Fe giunge a completa maturazione rappresentando per la prima volta un'alternativa al blasone ed alla qualità delle Sport Utility tedesche.

 

In listino a partire da 27.900 euro e tra le poche, assieme a Veloster e Genesis, a non utilizzare la sigla "i" o "ix" seguita da un numero nel contesto della gamma Hyundai, Santa Fe rappresenta l'ultima evoluzione dello stile Fluidic Sculpture, che è stata una delle chiavi del recente successo del costruttore coreano dopo anni di vetture anonime ma, soprattutto, di scarsa coerenza stilistica tra un modello e l'altro.

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Santa Fe propone l'ultima evoluzione dello stile Fluidic Design

Design: evolve il Fluidic Design

Questo non significa, però, che nel contesto di ogni nuovo modello non vi siano accorgimenti stilistici specifici, pensati da un lato per caratterizzare la vettura "in oggetto" e dall'altro per evolvere uno stile che, altrimenti, correrebbe il rischio di invecchiare precocemente. Tra gli elementi inediti rispetto al resto della gamma si fanno notare la generosa calandra esagonale "segnata" da tre listelli in contrasto cromato/brunito in cui è stato incastonato il logo Hyundai, ma anche i gruppi ottici anteriori e posteriori a LED dal profilo più tagliente e la raffinata integrazione dei gruppi fendinebbia al paraurti.
 
Molto interessante è l'uso delle nervature sul cofano ma soprattutto sulla fiancata: la linea inferiore sottolinea i muscoli e, spostando l'attenzione verso il basso, fa sembrare Santa Fe più bassa ed "atletica" mentre quella superiore si prende l'onere di raccordare i volumi anteriori a quelli posteriori passando elegantemente attraverso le maniglie delle porte.
 
Una cura per il dettaglio davvero maniacale, che sottolinea da un lato la volontà di proseguire nell'affermazione del brand sui mercati europei ed americani e dall'altro dimostra una volta di più lo status tecnologico di spicco raggiunto da Hyundai negli ultimi anni. Uno status che non emerge solamente dalle forme contenute nei 469 cm (+3 cm rispetto alla vecchia) di lunghezza, 188 cm di larghezza e 168 d'altezza (passo 270, invariato): anche gli interni, infatti, sono stati completamente rivoluzionati per fare spazio a design, tecnologia e comfort di bordo.
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Gli interni sono molto spaziosi e curati da un punto di vista stilistico. con 1.200 euro in più si possono avere sette posti

Interni: stile sinuoso e tecnologia

Caratterizzata da uno stile molto sinuoso la plancia della nuova Santa Fe vanta l'ormai classico cruscotto Hyundai a binocolo nel mezzo di cui è posizionato lo schermo LCD del computer di bordo. Al centro della plancia trovano posto, nella parte alta, il display a colori con retrocamera di parcheggio (schermo da 7" se si sceglie il navigatore) circondato dalle bocchette d'areazione a boomerang disposte verticalmente ed i comandi del sistema multimediale e del climatizzatore bi-zona. Più sotto, nel pozzetto, trovano posto due prese da 12 V (una personalizzazione italiana), la porta Aux-in e un'USB mentre scorrendo il tunnel centrale, appena dietro la cloche del cambio, è stato posizionato il bracciolo al di sotto del quale si cela un vano molto generoso.

Spazio per 7 persone

Nulla è lasciato al caso anche dietro dove ci sono 4 cm di spazio in più per le gambe, gli schienali regolabili nell'inclinazione e le bocchette d'areazione poste sui montanti B. C'è spazio anche per un'ulteriore coppia di sedili (opzionale), che può essere sollevata ed utilizzata senza limitare troppo il vano bagagli: in configurazione 7 posti (1.200 euro), infatti, sono 516 i litri disponibili contro i 585 litri della 5 posti. Un vano che permette di essere ben sfruttato anche grazie al doppio fondo (51 litri sotto al pavimento) e progressivamente sfruttando i 25 cm di scorrimento longitudinale indipendente di ogni sedile. Sedili che, naturalmente, permettono l'abbattimento progressivo degli schienali in modalità modalità 40/20/40 per un volume totale di 1.680 litri.

Non è nulla lasciato al caso anche dietro dove ci sono 4 cm di spazio in più per le gambe, gli schienali regolabili nell'inclinazione e le bocchette d'areazione poste sui montanti B

C'è molto di serie già nel Classic

Quattro i rivestimenti disponibili, nero o beige in tessuto o in pelle ed interessanti le soluzioni per rendere più confortevole e sicura la vettura, molte di queste già disponibili nell'allestimento base, Classic. Di serie vi sono 7 airbag, “clima” manuale, cruise control, fendinebbia, luci diurne a led e la garanzia Tripla 5. La Comfort propone i cerchi da 18", la radio più completa con schermo da 4,3" e retrocamera, i sensori di parcheggio, il climatizzatore automatico, i sedili anteriori riscaldabili ed il bluetooth. La Style aggiunge il navigatore con display da 7", i rivestimenti in pelle dei sedili e la regolazione elettrica della seduta.
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Due prese 12 V, una USB ed un Aux-In permettono una grande versatilità d'uso di dispositivi tecnologici esterni. Non manca il viva voce bluetooth

Pochi ma buoni gli optional

Opzionale per tutte le versioni la vernice metallizzata (750 euro), il sistema di navigazione (1.200 euro) ed i 7 posti (1.200 euro) sulla Confort ed il tetto panoramico, disponibile a 1.200 euro solo sulla Style. Per l'allestimento top di gamma sono inoltre disponibili l'Exterior Pack (2.200 euro) comprensivo di cerchi in lega leggera da 19” gommati 235/55, i fari allo Xenon autoadattativi ed il tetto elettrico panoramico. Per chi vuole il massimo, sempre partendo dalla Style, con 3.000 euro si acquista il Deluxe Pack che comprende cerchi da 19” gommati 235/55, display a colori Cluster Super Vision, fari allo Xenon auto-adattivi, funzione memoria della posizione di guida e della regolazione degli specchietti retrovisori, pulsante d’avviamento “Start Button” con Smart Key, sedile passeggero con regolazione elettrica, sedili posteriori riscaldabili, sistema di monitoraggio pressione gomme e tendine posteriori laterali parasole.

Sicurezza da prima della classe

Alla voce sicurezza, a fianco dei numerosi sistemi di controllo della dinamica, la nuova Santa Fe si prende cura degli occupanti con 7 airbag (anche ginocchia) e dei pedoni, che protegge sollevando leggermente il cofano in caso d'urto creando una sorta di effetto materasso. Tra gli elementi di sicurezza attiva interessanti si fanno notare anche i fari allo Xenon auto-adattativi, in grado di regolare la direzione e la profondità del fascio luminoso in base alle condizioni di guida.
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Il motore 2.2 turbodiesel da 197 CV

Tre motori: da 150 a 197 CV

Tre le motorizzazioni disponibili in Italia. Per quanto concerne i benzina la scelta è limitata al quadricilindrico a benzina da 2.4 litri Theta GDI. Alimentato per mezzo di un sosfisticato sistema di iniezione diretta, vanta una potenza massima di 192 CV (242 Nm) ed un livello di emissione pari a 202 g/km a fronte di un consumo medio dichiarato di 8,7 litri/100 km. Disponibile con la sola trazione anteriore, il benzina della SUV coreana può essere abbinato ad un cambio manuale o un automatico, entrambi a sei marce. Le prestazioni parlano di 190 km/h di velocità massima e una accelerazione da 0 a 100 km/h effettuabile in 10,7 secondi.
 
Più ampia la scelta in ambito gasolio. Alla base della gamma trova posto il 2.0 CRDi VGT da 150 CV a 4.000 giri e 383 Nm di coppia massima (187 km/h, 0-100 in 11,2 s) mentre al top di gamma viene confermato il 2.2 CRDi VGT da 197 CV a 3.800 giri e 421 Nm di coppia massima: in questo caso le prestazioni parlano di 190 km/h di velocità massima e 9,8 s per il passaggio da 0 a 100 km/h. Per quanto concerne l'unità da 150 CV è disponibile la versione dotata di sola trazione anteriore (consumo medio 6,1 l/100 km, 165 g/km il CO2) o quella a trazione integrale a gestione elettronica TOD (Torque On Demand): in quest'ultimo caso i consumi salgono a 6,4 l/100 km e le emissioni a 168 g/km. Unico cambio disponibile il manuale a sei rapporti per entrambe le trazioni.

Il 2.2 diesel da 197 CV è disponibile solamente a trazione integrale con cambio automatico o manuale. Diversi, naturalmente i valori di consumo: si va rispettivamente dai 6,1 ai 6,8 l/100 km

 
E' disponibile solamente a trazione integrale, invece, il 2.2 da 197 CV. In questo caso è possibile la scelta tra il manuale e l'automatico (entrambi a sei rapporti) pur con alcune differenze alla voce consumo: con il manuale la media è di 6,1 l/100 km (159 g(km) mentre con l'automatico si passa a 6,8 l/100 km con una media di emissione pari a 178 g/km.

Dal vivo: com'è fuori
Come i40, i30, ix20 ed ix35 anche Santa Fe non lascia indifferenti in termini di stile. Il passo avanti di Hyundai sotto questo punto di vista è evidente e l'aver introdotto una linea guida comune tra i nuovi modelli che man mano entrano in gamma sta portando enormi vantaggi in termini di riconoscibilità da parte dell'utente medio. Riconoscibilità che fa rima con buona precisione degli assemblaggi, degli stampaggi delle lamiere ma anche della cura con cui vengono realizzati alcuni elementi, come nel caso della calandra "a contrasto cromatico" o dei gruppi ottici la cui architettura, nelle versioni di punta, è molto complessa.
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Il vano bagagli della SantaFe è davvero molto ampio e ben sfruttabile. Gli schienali si abbattono attraverso pratiche leve sulle sponde del vano stesso

Dal vivo: com'è dentro

Quello che sorprende di più di Hyundai non sono solamente i passi avanti che l'azienda sta compiendo in termini di design esterno: dalla ix35 in avanti, infatti, anche gli interni di ogni modello sono sempre più vicini a quelli che oggi sono presi ancora come punto di riferimento (i tedeschi) e fa impressione notare come anche in termini di qualità di materiali il gap non sia più quello di un tempo. Certo, su elementi come la pelle o sulla resa tattile di alcune plastiche (tunnel centrale e parte bassa pannelli porta) si può ancora lavorare, ma è evidente che oltre al look inizia ad esserci anche molta sostanza ed in alcuni ambiti anche più attenzione verso le esigenze dei clienti.
 
Parliamo, ad esempio, della disponibilità di una doppia presa accendisigari nel pozzetto alla quale se ne combina un'altra nel vano bagagli. Elementi apparentemente banali ma che possono far comodo quando, in viaggio con la famiglia, la solita presa 12 V non basta per ricaricare un telefono mentre si scalda il biberon di un bambino. Il tutto senza andare ad occupare la presa USB o aux-in, che viene lasciata libera per ascoltare musica proveniente da una sorgente esterna.
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C'è tanta tecnologia nella Santa Fe ma anche qualche disattenzione. Mancano, ad esempio, i sensori di parcheggio anteriori 

Le piacciono le famiglie

Santa Fe, anche nelle versioni a cinque posti, è dunque una vettura fortemente orientata alla famiglia, non solo per la capacità del bagagliaio: i 534 litri disponibili hanno uno sviluppo molto regolare e sono semplici da sfruttare grazie anche al piano di carico posto a 78 cm da terra ed alla possibilità, nel caso di visite all'Ikea, di abbattere direttamente dal bagagliaio gli schienali senza alcuna fatica. Peccato solamente che, vista l'altezza raggiunta dal portellone una volta aperto, non sia stata prevista una servoassistenza che ne facilita le operazioni di chiusura.

Tecnologia: scelte contrastanti

Un plus, quello del portellone servoassisitito, che manca alla stregua di altri sistemi tecnologici che Hyundai stranamente ha e propone su altre vetture di gamma inferiore: parliamo del cruise control attivo, del controllo dell'angolo cieco degli specchietti, del radar anticollisione e di altre tecnologie che ci si aspetterebbe di trovare in un prodotto di questo genere. Paradossalmente, a fronte della retrocamera di parcheggio e degli specchietti che si abbassano automaticamente quando si innesta la retro (entrambi di serie già dall'allestimento intermedio), anche sul modello top di gamma da noi provato non sono presenti i sensori di parcheggio anteriori.

Su strada: comoda e sicura

Ci sono tante altre cose, però, per cui Santa Fe si fa volere bene, in particolar modo se si acquista la versione al top di gamma e si spunta dalla lista degli optional il Deluxe Pack: parliamo di elementi come la seduta che arretra quando si scende e torna automaticamente in posizione quando si avvia il motore o della possibilità di riscaldare non solo i sedili anteriori ma anche quelli posteriori, che si combina alla possibilità di inclinare gli schienali o sfruttare specifiche bocchette dell'aria per una migliore climatizzazione locale.

Sono tanti gli elementi per cui SantaFe si fa volere bene, in particolar modo se si acquista la versione al top di gamma: parliamo di elementi come la seduta che arretra o avanza automaticamente per agevolare l'accesso a bordo o dei sedili posteriori riscaldabili

Il 2.2 spinge ed è silenzioso

Su strada il 2.2 CRDi da 197 CV vibra pochissimo e ha dimostrato di essere sufficientemente brillante nonostante l'aggravio del peso e della trazione integale ma soprattutto di non richiedere troppa assistenza da parte del cambio per ottenere buone ripartenze o affrontare un sorpasso. Ci si muove sfruttanto la coppia a tutto vantaggio del piacere di guida, della silenziosità di marcia e dei consumi, che in relazione alla mole e la massa della vettura sono contenuti.

Non consuma troppo

Il cambio automatico ed il suo software di gestione sono naturalmente una delle chiavi di quest'ultimo "valore", che in città si attesta attorno ai 9,5 l/100 km per scendere fino a 7,8 l/100 km quando si prendono strade extraurbane. Consumi contenuti per una vettura di questa stazza, resi possibili anche da un sistema di trazione integrale che chiude la frizione facendo lavorare anche l'asse posteriore solo quando ci sono effettive perdite di aderenza o quando il software "TOD" prevede che il passaggio di parte della coppia al posteriore possa favorire la trasmissione a terra della coppia richiesta.
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Nelle versioni top l'accesso all'abitacolo e l'avviamento del motore sono di tipo Keyless

Fuoristrada oltre la media

Un sistema, quest'ultimo, che ha dimostrato un notevole potenziale anche sulla neve - complici le invernali Pirelli Sottozero - assicurando tutta la trazione necessaria e la sicurezza per arrivare ben oltre le necessità di un'utenza media di SUV: per chi volesse spingersi oltre non sono disponibili le ridotte ma per i fondi molto scivolosi è possibile limitare l'intervento dell'elettronica bloccando al 50/50 la ripartizione della coppia.

Su asfalto è "solida"

Su asfalto la dinamica della nuova Santa Fe dimostra un notevole passo avanti rispetto alla precedente generazione: lo sterzo, indipendentemente dalla possibilità di regolazione manuale della servoassistenza (Confort, Normal o Sport) dimostra di essere nettamente più preciso e "solido" e molto più diretto. La vettura ora "si sente" meglio e dà la sensazione di essere più reattiva e pronta ad accettare una guida più sportiva che in passato. Rimane un accenno di sottosterzo se si forzano troppo le entrate in curva ma la sensazione è quella di un'auto stabile, in grado di assicurare una buona tenuta di strada e grande sicurezza. Una sensazione, quest'ultima, esaltata anche da un assetto che si dimostra di gusto "europeo" tra le curve pur conservando una prima parte di escursione più vicina ai gusti soft della clientela americana.
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In conclusione

E' forse finito il tempo delle coreane che costano poco ma sotto certi punti di vista Santa Fe conferma che è iniziato quello delle Hyundai che costano il giusto, ovvero qualcosa meno delle tedesche, pur offrendo soluzioni interessanti sotto il profilo tecnico, un design che può piacere o non piacere ma di certo non lascia indifferenti ed una garanzia che non ha rivali: 5 anni a chilometraggio illimitato con controlli gratuiti ed assistenza stradale.
 
La motorizzazione 2.2 dimostra di essere in grado di assicurare un giusto mix tra performance e consumi. Noi non abbiamo provato la 2.0 diesel ma è probabile che, soprattutto se non si percorre molta strada sulla neve e non si hanno particolari interessi nei confronti del cambio automatico, possa essere anch'essa una scelta azzeccata soprattutto in funzione del prezzo d'acquisto: a parità di allestimento "Comfort", infatti, la differenza tra le due motorizzazioni è di 4.500 euro (33.900 contro 38.400 euro). 

Pro
- Design moderno
- Interni spaziosi e comfort di bordo
- Silenziosità
- Prestazioni del motore 2.2 diesel
- Consumi contenuti

Contro
- Non sono disponibili radar anticollisione, specchietti con controllo angolo cieco e cruise control attivo
- Assenza sensori di parcheggio anteriori
- Rivestimenti in pelle e qualche plastica non ancora al top
- Il portellone posteriore non si può avere elettroattuato
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  • Prezzo da 49.600
    a 61.450 €
  • Numero posti da 5
    a 7
  • Lunghezza 483 cm
  • Larghezza 190 cm
  • Altezza 177 cm
  • Bagagliaio da 628
    a 2.032 dm3
  • Peso da 1.920
    a 2.040 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
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