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Una vettura del segmento B che si rinnova e si rivede nel look, pur mantenendo tutti i crismi destinati alla maneggevolezza della guida in città. Ecco a voi Hyundai i20.
Più adulta, e anche capace di trasmettere buone sensazioni. Restano a poco più di quattro metri di lunghezza, Hyundai i20 si identifica soprattutto nella calandra Cascade Grille, che la spinge verso il basso rendendola moderna e giovanile. Quest'ultimo aspetto passa dal nostro colore sgargiante, certo, ma anche dalla possibilità di puntare sulla variazione bicromatica della carrozzeria (pensateci, nel caso!). Fuori i gruppi ottici sono alogeni ma non dispiacciono i fari diurni a led, che possono essere compresi anche dietro (optional). Il taglio posteriore ha gruppi ottici stretti, e un'idea armoniosa di design che dà molta pulizia. Il portellone è manuale.
Qualche plastica sembra tradire, ma almeno non abbiamo scricciolii nei chilometri macinati a bordo. Gli interni sono sobri, senza fronzoli né sussulti. Il cruscotto è analogico, al centro un piccolo e completo computer di bordo. Il display centrale dell'infotainment offre la compatibilità con Carplay e Android Auto, oltre a una bella velocità che passa dall'assenza di lag. Il tunnel non è pronunciato, c'è spazio sufficiente per quattro occupanti, a patto che non si sia extralarge. Buone notizie dalla posizione di guida, con impostazioni manuali che ci permettono di stare comodamente, e soprattutto con sedili che ci supportano al meglio nelle manovre; non ci si sprofonda, e ci sono anche alette profilate che ci tengono al posto giusto. Tanti i vani a disposizione, manuale il climatizzatore, ma non c'è molta cubatura da scaldare o raffreddare. Il bagagliaio offre 326 litri di carico, con un'altezza di sponda vagamente pronunciata.
1.2 benzina, quattro cilindri, 84 CV, molto in alto, con 121 Nm di coppia che dicono chiaramente: guida tranquillo. Per chi vuole lo spunto, meglio declinare tutto sul 1.0 tre cilindri da 100 cavalli. Qui viene premiata l'uniformità di guida, ma le doti stradali ci sono, in un comportamento tutto sommato prevedibile: vagamente sottosterzante, con una tenuta che però non ha molto da individuare alle pari grado. 13.5 chilometri in città, 15 a limite autostradale, 19 intorno ai 110, per una praticità di utilizzo che passa dalla maneggevolezza di un volante forse dal diametro troppo grande. Ritroviamo il cambio manuale, a cinque rapporti ben spaziati con una frizione che forse stacca leggermente alta (o siamo noi a non essere più abituati?). Lo sterzo è abbastanza preciso.
L'assistente di corsia bippa fino a 60 orari, e poi diventa attivo, tanto da tenerci in mezzo alla carreggiata nella guida autostradale. C'è la frenata di emergenza, c'è il cruise control non adattivo, manca invece la protezione dell'angolo cieco. Ottime notizie dal climatizzatore, che riscalda bene pur essendo monozona e manuale, bene la compatibilità con i nostri smartphone e anche la telecamera posteriore che abbiamo a disposizione. Trattandosi di Hyundai, non abbiamo un listino di personalizzazioni penetrante, ma in sostanza non manca niente se non la radio DAB e poche altre cose inseribili nel Delux Pack da 1750 euro.
Si parte da poco meno di 15.000 euro, si arriva con la nostra a 18.750. Cifre in linea vista la destinazione di utilizzo del modello.
Motore In prova
Cilindrata: 1.2 benzina
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 84 cavalli
Coppia: 121 Nm a 4000 giri
Cambio: manuale a 5 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 13.5 in città, 15 a 130, 19 a 110
Emissioni CO2 per km: 132 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 170 chilometri orari
0-100: 12.8 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 404/173/147
Passo: 257 centimetri
Bagagliaio: 326-1042 litri
Pneumatici: 15 pollici
Peso: 1055 chilogrammi
Hyundai
Via Giovanni Bensi, 1/1
Milano
(MI) - Italia
800 359 127
https://www.hyundai.com/it.html
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