Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Caratterizzata come la cugina i20 da una profonda rivisitazione stilistica operata nel segno dei dettami imposti dalla “Scultura Fluida”, la Hyundai i10 (commercializzata in oltre 65.000 esemplari in Italia dal 2008 ad oggi) si presenta con questo restyling come una vettura più moderna e maggiormente incline a strizzare l’occhio al pubblico europeo ponendosi lo scopo di distogliere l’attenzione di questo da competitors quali Peugeot 107, Citroen C1, Toyota Aygo e Volkswagen up!.
Proposta ad un prezzo che parte da 8.950 euro, la Hyundai i10 si rivolge a tutti coloro che necessitano di una vettura in grado di assecondare gli spostamenti cittadini mantenendo al contempo contenuti i consumi.
Principali tratti stilistici
Fulcro del design esterno è la calandra bipartita esagonale che domina la sezione anteriore e che permette di osservare al suo interno una griglia a nido d’ape. Ai lati di questa si stagliano gli ampi gruppi ottici che danno origine, insieme al profilo del cofano, alle linee fluide e omogenee delle fiancate che permettono di osservare i quattro accessi a bordo laterali, alle cui spalle si erge la sezione di coda dominata da un paraurti sporgente e dal portellone posteriore i cui lati sono delimitati.
Caratteristiche interne
Aperta la portiera si viene accolti da un ambiente globalmente sobrio la cui bipartizione dell’abitacolo viene scandita, oltre che dal tunnel centrale, da una plancia con conformazione ad onda al di sotto della quale si stagliano degli inserti in plastica lucida che impreziosiscono l’insieme generale.
Elettronica on board
L’interfaccia grafica preposta alla gestione dei sistemi multimediali trova posto al centro della plancia, dove un display a cristalli liquidi permette di osservare e gestire le funzioni legate al multimedia, come la radio con lettore CD/MP3 (proposta di serie e con 6 speaker) e la lettura dei dispositivi esterni tramite ingresso AUX o USB, e la connessione tramite Bluetooth, il tutto gestibile tramite comandi al volante, questi ultimi – come le prese per il collegamento con i dispositivi esterni e la connettività senza fili - proposti però di serie solo a partire dall’allestimento Classic. La dotazione “entry level” Like è infatti più “basica” e comprende, oltre alla radio CD/MP3, il solo sistema Immobilizer.
Dimensioni e tecnica
Lunga 3.580 mm, larga 1.590 mm, alta 1.540 mm e con un passo di 2.380 mm, la Hyundai i10 è dotata di sospensioni di tipo Mc Pherson all’anteriore e con barra di torsione al posteriore, che a loro volta reggono dei cerchi con diametro che spazia dai 13 ai 15 pollici di diametro al cui interno vengono collocati a disco autoventilanti all’anteriore e a tamburo (o a disco a seconda delle versioni) al posteriore. Lo sterzo propone invece una soluzione a pignone con cremagliera e la servoassistenza viene proposta di serie.
Sicurezza attiva e passiva
Alla voce sistemi di sicurezza la Hyundai i10 propone di serie il sistema di frenata antibloccaggio (ABS) dotato del ripartitore elettronico della frenata (EBD), mentre l’abitacolo propone gli airbag full-size per guidatore e passeggero anteriore (quest’ultimo disinseribile), oltre agli attacchi Isofix per il fissaggio dei seggiolini per i bambini.
Motorizzazioni disponibili
Tre le motorizzazioni disponibili al di sotto del cofano della Hyundai i10, tutte omologate Euro 5, ovvero l’unità da 1.0 litro 12 V BlueDrive, il propulsore da 1.1 litri BlueDrive bi-fuel a benzina e GPL ed il 1.2 a 16 valvole. Vediamoli nel dettaglio. L’unità da 1.0 litro 12 valvole BlueDrive (guidabile anche dai neopatentati, così come anche la motorizzazione da 1.1 litri) propone un’architettura a tre cilindri disponibile in abbinamento alla sola trasmissione manuale a cinque marce. Questa promette fino a 69 CV di potenza massima disponibili ad un regime di 6.200 giri/min e una coppia di 95.1 Nm a 3.500 giri/min.
Tali valori permettono a questo propulsore di far scattare la Hyundai i10 verso i 100 km/h con partenza da fermo in un tempo di 14.8 secondi per una velocità massima di 149 km/h, mantenendo al contempo i consumi entro valori pari a 3.8 l/100 km nel ciclo extraurbano, 4.2 l/100 km nel ciclo misto e 5.0 l/100 km nel ciclo urbano mentre le emissioni inquinanti si attestano a 99 g/km di CO2.
Il propulsore da 1.1 litri BlueDrive con doppia alimentazione a benzina e GPL è invece un’unità a quattro cilindri in linea affiancabile sia da un cambio manuale a cinque marce che da un automatico a quattro rapporti. La potenza massima promessa è in questo caso sempre di 69 CV, disponibili però a 5.500 giri/min, mentre la coppia si attesta invece su un valore di 99 Nm a 5.500 giri/min.
La velocità massima è qui pari a 156 km/h con trasmissione a 5 rapporti manuale, 149 km/h invece con il cambio automatico a 4 rapporti. 15 i secondi di tempo necessari per coprire l’accelerazione 0-100 km/h, mentre i consumi si attestano a quota 5.8, 4.1 e 4.7 l/100 km nei cicli urbano, extraurbano e combinato per 110 g/km di CO2.
“Aperta la portiera si viene accolti da un ambiente con plastiche a contrasto di differente finitura. La plancia pone al centro visivo una sezione esagonale volta a richiamare la calandra frontale che ospita sia l’impianto audio con display preposto alla gestione del sistema di infotainment, che due delle sei bocchette d’aria”
La terza e ultima motorizzazione, il 1.2 a 16 valvole propone , in maniera analoga alla precedente, un’architettura quadricilindrica in linea sempre abbinabili a due tipologie di trasmissione, ovvero quella manuale a cinque velocità e quella automatica a quattro rapporti. Il valore di potenza massima è in questo caso pari a 85 CV (disponibili a 6.000 giri/min) mentre la coppia equivale a 120.6 Nm (disponibile ad un regime di 4.000 giri/min).
Questi valori si traducono in uno scatto verso i 100 km/h con partenza da fermo in 12.2 secondi di tempo per una top speed di 169 km/h con trasmissione manuale a 5 marce, o 160 km/h con il cambio automatico a 4 rapporti. I valori di omologazione sono in questo caso pari a 5.6 l/100 km nel ciclo cittadino, 4.1 l/100 km in quello autostradale e 4.6 l/100 km nel ciclo combinato, mentre le emissioni inquinanti si attestano qui a quota 108 g/km di CO2.
Dal vivo: com’è fuori
Passeggiando intorno alla vettura lo sguardo del fruitore viene indubbiamente attirato sulla sezione frontale, ora più “muscolosa” rispetto al passato grazie ad un’ampia calandra volta ad accumunare il linguaggio stilistico della segmento A coreana con il design adottato dai più recenti modelli del marchio. Profili cromati e griglia a nido d’ape a contrasto creano infatti un piacevole effetto visivo nei confronti delle linee tracciate dalla stessa, queste ultime ulteriormente demarcate da quelle dei gruppi ottici e dei fari fendinebbia posti ai lati nella porzione alta e bassa della vettura.
La vista laterale mette in evidenza i quattro accessi a bordo disponibili sui fianchi e le superfici trasparenti tripartite contornate da un profilo nero nella porzione inferiore. Di stampo più tradizionalistico, rispetto alla vista anteriore ma in linea con quella di profilo, la sezione posteriore, che presenta un portellone la cui linea di mezzeria ideale viene tracciata da un profilo cromato atto ad ospitare il logo del costruttore ed idealmente “separato” dal resto del corpo vettura grazie a linee più sporgenti presenti ai lati e nella porzione inferiore.
Dal vivo: com’è dentro
Aperta la portiera si viene accolti da un ambiente con plastiche a contrasto di differente finitura. La plancia pone al centro visivo una sezione esagonale volta a richiamare la calandra frontale che ospita sia l’impianto audio con display preposto alla gestione del sistema di infotainment, che due delle sei bocchette d’aria.
Al di sotto di questa troviamo invece la leva del cambio, alle spalle della quale, in una sezione separata, si stagliano sia il freno a mano che quattro vani portaoggetti (che si aggiungono ai 4 presenti ai lati delle portiere e a quello canonico posto dinnanzi al sedile del passeggero) ed una seconda presa accendisigari che fa il paio con quella posta nella cavità situata di fronte al cambio.
Alle spalle del volante a tre razze, caratterizzato nei volumi da una serie di forme circolari, si staglia una strumentazione tripartita a sua volta sormontata da una palpebra a tre archi. Il quadro strumenti ospita due indicatori analogici che mantengono informati su velocità e giri del motore, mentre un display digitale mostra i parametri quali i km percorsi, sia totali che parziali ed il consumo immediato e istantaneo. La stessa sobrietà stilistica proposta per le file anteriori si ritrova in quelle posteriori, le cui sellerie propongono trame a contrasto ed il cui accesso è comodamente consentito dalle apposite portiere.
Bagagliaio e visibilità
Lo spazio destinato ai bagagli presenta un pavimento più basso rispetto a quella della soglia del portellone (la cui apertura avviene tramite normale scorrimento verso l’alto) e permette di riporvi al suo interno fino a 225 decimetri cubi di bagagli, uno spazio questo che può crescere fino a 910 dm3 abbattendo gli schienali delle file posteriori sfruttando così l’intera volumetria della zona posta alle spalle di guidatore e passeggero anteriore. Volgendo lo sguardo verso questa zona della vettura, girando all’indietro la testa dal posto di guida, si può godere di una buona visibilità in fase di retromarcia, sia dal lunotto che sulla ¾ posteriore, facilitando quindi le manovre sia posteriori che laterali.
Posizione di guida ed ergonomia
Una volta preso posto sul sedile del conducente è possibile regolare la triangolazione di guida grazie allo scorrimento in altezza ed in profondità del sedile, mentre il volante presenta la sola possibilità di essere alzato o abbassato. I sedili sono comodi e non affaticano anche nell’uso continuativo, andando inoltre a braccetto con l’ottima abitabilità proposta a bordo (al contrario di quanto le dimensioni compatte della vettura facciano immaginare) e con la facilità di accesso promessa dalle cinque porte che ben si accostano anche alle necessità di una famiglia.
“I sedili sono comodi e non affaticano anche nell’uso continuativo, andando inoltre a braccetto con l’ottima abitabilità proposta a bordo e con la facilità di accesso promessa dalle cinque porte che ben si accostano anche alle necessità di una famiglia”
Facilmente raggiungibili i comandi, che nella versione da noi provata (Hyundai i10 1.1 BlueDrive Sound Edition, con la quale è possibile accedere gratuitamente nelle zone a traffico limitato come l'Area C di Milano) propone i comandi al volante sia per la gestione dell’impianto audio che per la telefonia mobile, la cui gestione di quest’ultima risulta in verità poco intuitiva, anche per il fatto che la capacità di interfacciarsi con i dispositivi mobili sarebbe da migliorare. Molto comodo invece il sistema di navigazione satellitare firmato Garmin, peraltro removibile dalla sua sede, che risulta preciso ed intuitivo nell’utilizzo.
Alla guida: com’è la Hyundai i10 1.1 BlueDrive Sound Edition
L’unità da 1.1 litri pulsante al di sotto del cofano della Hyundai i10 oggetto della nostra prova si dimostra pienamente in grado di assecondare gli spostamenti urbani. L’erogazione si dimostra infatti progressiva e particolarmente vocata a soddisfare le esigenze cittadine (con questa vettura è possibile infatti accedere alle zone a traffico limitato come l’Area C di Milano) ed in grado di esprimere il meglio di sé a regimi compresi tra 2.000 e 3.500 giri/min.
Il motore gira bene ed ha un arco d’erogazione omogeneo. Chiaramente essendo una vettura pensata per muoversi soprattutto all’interno del traffico urbano non dimostra grandi predisposizioni all’allungo, ma non nasce per questo motivo e quindi tutto è disponibile da subito risultando così di gradevole utilizzo sino a quando si resta nella fascia bassa del contagiri.
Più ostica invece la frizione, che offre un basso feeling e che stacca tardi, complessivamente preciso negli innesti invece il cambio, che sarebbe perfetto se dotato anche di sesta marcia. I limiti dell’unità da 1.086 cc vengono invece evidenziati quando il ritmo inizia a salire, in quanto se si va a mettere il propulsore sotto stress per un tempo prolungato questo cambia poi repentinamente il range di rotazione in maniera anomala da basso ad elevato (anche se probabilmente tale inconveniente può essere attribuibile a qualche inconveniente legato allo specifico esemplare in oggetto della nostra prova) quando la vettura è ferma al semaforo.
Ottimi invece i consumi, che risultano essere particolarmente contenuti. Anche calcando il piede sul pedale dell’acceleratore si resta nell’ordine dei 5 l/100 km, così come buono risulta essere anche l’assetto, che si dimostra - alle basse velocità - in grado di assecondare la precisione di percorrenza delle traiettorie e l’assorbimento delle imperfezioni del manto stradale, facendo emergere qualche limite solo in caso di innalzamento del ritmo di marcia.
Complessivamente abbastanza buona l’insonorizzazione dell’abitacolo, che evidenzia però i suoi limiti sia ai bassi regimi per via della rumorosità di alcuni assemblaggi della plancia, che alle andature autostradali, al cui culmine delle percorrenze di queste ultime è possibile notare, in fase di pagamento del biglietto, l’assenza del blocco automatico di salita e discesa del vetro che farebbe invece comodo in tale circostanza.
Perfettibile la visibilità notturna, in quanto lo spettro di luce offerto dai gruppi ottici anteriori risulta un filino limitato, così come anche il funzionamento degli ugelli preposti al lavaggio del cristallo anteriore, che dimostrano soffrire le basse temperature ghiacciandosi nonostante la presenza del liquido antigelo nella vaschetta.
Conclusioni
La Hyundai i10 è una vettura particolarmente adatta ad assecondare gli spostamenti urbani. Presenta dimensioni contenute ed un’ottima abitabilità interna oltre a consumi davvero irrisori dimostrandosi quindi come una valida alternativa ad alcune dirette competitors per chi necessita di un’auto capace di coniugare la fruizione familiare con quella quotidiana nel tragitto casa-lavoro. Il tutto con una dotazione che nell’arco di 3.850 euro permette di passare da un allestimento basico all’avere a bordo più di quanto necessario in una city car. Inoltre la Hyundai i10 gode, come tutte le vetture del costruttore coreano, della cosiddetta "Tripla Garanzia a Chilometraggio Illimitato", ovvero di 5 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale e 5 anni di controlli gratuiti. Un'esclusiva nell'ambito delle vetture di segmento A.
Pregi
-Consumi contenuti; -Abitabilità interna
Difetti
-Insonorizzazione alle alte velocità; -Bassa propensione al mantenimento dei regimi elevati
Hyundai
Via Giovanni Bensi, 1/1
Milano
(MI) - Italia
800 359 127
https://www.hyundai.com/it.html
Hyundai
Via Giovanni Bensi, 1/1
Milano
(MI) - Italia
800 359 127
https://www.hyundai.com/it.html