E' stata una delle prime interpreti dell'universo delle SUV moderne ed oggi, a 17 anni dal primo modello ad entrare in concessionaria, Honda CR-V presenta in una veste completamente rinnovata al debutto della quarta generazione.
Colonna portante della strategia Honda in Europa il CR-V è molto cambiato dal 1995 ad oggi: di generazione in generazione ha via via abbandonato lo spirito off-road, chiaro nella presenza della ruota di scorta esterna messa da parte solo con l'avvento della terza generazione, per andare incontro alle esigenze di confort dei clienti che sempre più arrivavano da vetture di tipo tradizionale.
Nel corso degli anni, insomma, CR-V è diventato sempre più crossover tanto che oggi, proprio per ampliare al massimo il bacino d'utenza (passa dal 40 al 78% del mercato SUV), viene proposta una versione a due ruote motrici pensata per tutti coloro i quali sognano l'estetica e la versatilità di un SUV pur mantenendo il prezzo d'acquisto ed i costi di gestione vicini a quelli di una station wagon.
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Con il nostro confronta modello si possono paragonare le caratteristiche delle CR-V di precedente generazione in un solo click
Nuova generazione. Anche di clienti
Clienti, quest'ultimi, che in Honda hanno descrivono come di stato sociale medio, single o giovani coppie, precedenti possessori di berlina o MPV. In una vettura cercano prezzo, spazio e facilità di guida e non richiedono le quattro ruote motrici.
Honda, però, con la quarta generazione non poteva abbandonare la clientela storica: le versioni a quattro ruote motrici sono state migliorate per venire incontro alle esigenze dei target più elevati, che da un SUV vogliono tecnologia, sicurezza, design, versatilità ed immagine premium.
Persone, quest'ultime, che Honda si promette di seguire con grande attenzione facendo leva sui contenuti del nuovo modello, che non nasce su una piattaforma completamente nuova ma, alla stregua di Civic 8 e 9, evolve in modo profondo quanto di buono era già stato pensato per il vecchio modello rendendolo estremamente moderno e funzionale.
Più compatta ma con più bagagliaio
Lunga 4.570 mm, larga 2.096 (compresi specchietti) ed alta 1.685 la nuova generazione del SUV Honda si presenta dunque 30 mm più corto e 5 mm più basso che in passato, pur mantenendo identico il valore di passo che si attesta sin dalla prima generazione a quota 262 mm.
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Il vano bagagli della CR-V è capiente e sviluppato in modo molto lineare. E' in grado di ospitare oggetti molto lunghi, come due mountain bike
Un valore sin dall'origine in linea con le esigenze attuali detta categoria, tanto che senza particolari giochi stilistici i tecnici Honda sono riusciti a fare comodamente spazio a cinque persone e 589 litri di bagagliaio, ovvero 147 in più della precedente generazione.
Un vano dallo sviluppo lineare, ben sfruttabile grazie ai sedili posteriori dotati di schienale reclinabile e seduta ribaltabile attraverso l'azionamento di una semplice leva: un plus che spinge il valore di carico sino a 1.648 litri con una profondità di carico che si spinge a 1.570 mm. Un valore, quest'ultimo, che permette di inserire verticalmente due mountain bike in posizione verticale affiancate semplicemente smontando le ruote anteriori.
Interni completamente ridefiniti
I dati di carico, al vertice della categoria, sono indubbiamente la cartina tornasole dell'impegno del costruttore nipponico nella ridefinizione degli interni, che ora sono puntano maggiormente su stile ed ergonomia. Sotto il profilo stilistico è la plancia ad onda, sottolineata da un inserto a contrasto, a dominare la scena ma è evidente come la ricerca abbia puntato a fare spazio alla tecnologia che ora si fregia di un display intelligente Multi-Information (i-MID) da 5" attraverso il quale pilotare tutti i sistemi multimediali: navigazione, audio, smartphone sono perfettamente integrati e pilotabili anche attraverso i comandi al volante, che affollano la corona con numerose funzioni in particolar modo nelle versioni al top di gamma.
Honda ha lavorato molto, alla voce confort di bordo, anche sul tema della rumorosità: grazie a numerosi interventi su guarnizioni e materiali fonoassorbenti, il differenziale medio di 3 db tra il nuovo ed il vecchio modello avvicina la quarta generazione ai valori di una comune station wagon.
“Tanto dentro quanto fuori gli stilisti Honda hanno cercato di rendere più moderno ed attraente il look del loro SUV: lo sguardo riprende a piene mani dallo stile introdotto con la nuova Civic, apparendo decisamente meno femminile e più aggressiva che in passato”
Look moderno e aerodinamica migliorata
Tanto dentro quanto fuori gli stilisti Honda hanno cercato di rendere più moderno ed attraente il look del loro SUV: lo sguardo riprende a piene mani dallo stile introdotto con la nuova Civic, apparendo decisamente meno femminile e più aggressiva che in passato. Tra gli elementi di pregio, che distinguono a prima vista il SUV nipponico, oltre al profilo delle luci diurne a led c'è un interessante gioco di incroci tra i gruppi ottici e la calandra, sviluppata su tre listelli "a tutta larghezza" cromati di chiara ispirazione americana.
Dietro, invece, lo stile non è molto diverso da quanto visto in precedenza, almeno in apparenza: in realtà cambia un po' tutto, dai gruppi ottici a led ai lamierati per arrivare al paraurti, ma l'impostazione rimane sostanzialmente la stessa, ovvero con i fari che seguono il profilo del montante C correndo elegantemente ai lati di un portellone di generose dimensioni.
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Grazie a numerosi accorgimenti tecnici i motori della CR-V consumano meno e, nel caso del benzina, sono anche più potenti rispetto alle unità di pari cilindrata utilizzate sulla terza generazione
In Honda Europa hanno lavorato sodo anche dove non si vede: come per Civic, sviluppata nella stessa sede (Honda Europa), i tecnici hanno messo a punto un fondo piatto in grado di migliorare del 6,5% il coefficiente aerodinamico, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi e delle emissioni.
Due motori più puliti
Molte le novità presenti anche nella scheda tecnica. Le motorizzazioni rimangono le collaudate 2.2 i-DTEC da 150 CV (350 Nm di coppia massima) ed il benzina 2.0 i-VTEC. Rispetto al passato, però, il diesel vede scendere i valori medi di consumo sino a 5,6 l/100 km (6,6 con cambio automatico a 5 marce) e di emissioni a 149 g/km di CO2 (-12%), mentre il benzina guadagna 5 CV di potenza massima consumando 7,4 litri di verde ogni 100 km ed emettendo 173 g/km.
I valori di consumo ed emissione della versione a benzina 2WD, disponibile solo con cambio manuale a sei marce, sono ovviamente più bassi rispetto a quelli della versione standard 4WD: il consumo medio è nell'ordine dei 7,2 l/100 km mentre il livello di emissione è pari a 168 g/km.
Tutte le versioni, ad eccezione della benzina automatica (182 km/h), toccano una velocità massima di 190 km/h ed acceleraziono da 0 a 100 km/h in valori prossimi ai 10 secondi: 9,7 il turbodiesel manuale, 10,6 il turbodiesel automatico, 10 netti il 2.0 i-VTEC 2WD mentre il 2.0 benzina 4WD oscilla tra i 10,2 della versione manuale ed i 12,3 di quella automatica.
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Gli interni della CR-V
A breve il millesei diesel
E' possibile che arrivi un motore diesel più contenuto nel prossimo futuro (il millesei presto su Civic) ma non è ancora stato definito quando e come. Per quanto riguarda l'ibrido, invece, nonostante Honda sia una delle aziende che più crede in questa tecnologia non si vedrà un CR-V ibrido: la piattaforma, infatti, non è prevede tale declinazione.
Per tutti i motori con cambio manuale è prevista di serie la funzione start&go mentre anche per le automatiche è disponibile il driving mode ECO con Eco-Assit: attraverso apposite indicazioni sul quadro strumenti, che cambia colore, ed una diversa impostazione degli elementi accessori è possibile ottenere considerevoli risparmi di carburante rispetto ad una normale guida in modalità standard.
“Novità riguardano anche la trazione integrale, che abbandona il precedente sistema dual-pump introducendone uno a pompa singola controllata elettricamente: se non vi sono perdite di aderenza, ora, lavora come fosse una 2WD”
Trazione integrale a controllo elettronico
Novità riguardano anche la trazione integrale, che abbandona il precedente sistema dual-pump introducendone uno a pompa singola controllata elettricamente: ora la vettura si comporta come una 4x4 in partenza o in accelerazione ma se il sistema, attraverso i sensori dell'ESP, non rileva perdite di aderenza fa lavorare la vettura come fosse una normale 2WD, a tutto vantaggio dei consumi.
Alcuni accorgimenti hanno interessanto anche le sospensioni, riviste come geometrie e taratura dai tecnici di Honda Europa, e lo sterzo che oggi è servoassistito elettricamente e non più attraverso un sistema idraulico.
Quattro livelli di allestimento
Quattro gli allestimenti: Comfort, Elegance, Lifestyle ed Executive. L'equipaggiamento di serie offre cerchi in lega da 17", cruise control, controllo di stabilità, aiuto alla frenata di emergenza. In opzione il cruise control attivo, il dispositivo che aiuta a mantenere la vettura in carreggiata intervenendo automaticamente sullo sterzo ed il cambio automatico.
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Il look della CR-V è stato reso più maschile. Le dimensioni sono state leggermente ridotte rispetto al passato
Dal vivo com'è fuori
Come Civic anche la nuova generazione di CR-V vanta una stretta parentela nominale con il telaio progettato per la terza generazione. In realtà gli interventi sono talmente profondi da rendere la SUV giapponese completamente nuova rispetto al passato. Meno femminile, il nuovo è evidentemente studiato per apparire più moderno, raffinato, più vicino all'universo delle station wagon. Un elemento che si combina alla perfezione con la disponibilità della versione a sole due ruote motrici, pensata proprio per andare a conquistare i clienti che arrivano da segmenti tradizionali.
Dal vivo com'è dentro
I giapponesi lavorano da sempre molto bene in termini di qualità dei materiali e di assemblaggio. Sulla nuova CR-V, poi, è evidente la mano del centro stile europeo che ha saputo coniugare le esigenze di modernità (molto ben integrato il display da 5") a quelle di un design pulito.
Discreta la strumentazione: non ci sono i display LCD di alcuni prodotti di questa fascia di prezzo di ultima generazione ma la chiarezza nel fornire informazioni è totale grazie al display digitale contenuto all'interno del quadrante circolare del tachimetro.
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La strumentazione è molto completa. Cambia colore, diventando verde, quando si attiva la modalità ECO
Molto piacevole il profilo ad onda della plancia così come ci sono piaciuti i sedili, che offrono una seduta più bassa rispetto al passato: non certamente "estremi" come contenimento laterale permettono di ritagliarsi una posizione di guida su misura lavorando d'accordo con il posizionamento del volante, che vanta una corsa in profondità ampliata di 1 cm rispetto al precedente modello. La posizione di guida rimane sempre molto rialzata, con le gambe un po' piegate nel più classico degli stili SUV, ma lo sforzo per avvicinare il posto guida a quello di una normale berlina è evidente ed apprezzabile.
Altrettando apprezzabile è la disponibilità di spazio per le spalle di chi siede davanti, per gli oggetti di tutti i giorni nel pratico mobiletto che funge anche da bracciolo, ma anche per le gambe di chi siede dietro: si viaggia comodissimi in quattro senza sacrificare troppo il quinto.
Molto bene anche il vano bagagli. Spazioso e regolare può essere ampliato abbattendo schienale e seduta della fila posteriore senza alcuno sforzo: basta tirare una leva. L'accesso è regolato da un portellone molto pratico: può essere anche elettroattuato.
Elegante, infine, l'illuminazione a led soffusa dell'abitacolo, che si concentra nelle zone dei piedi ed all'interno delle tasche portaoggetti delle porte, che riprende le luci di cortesia installate negli specchietti esterni per fare luce sul primo passo quando si scende o si sale in vettura.
“Molto "avanti" i sistemi elettronici di assistenza alla guida: cruise control attivo e di lane keeping permettono di seguire a distanza di sicurezza la vettura che precede fino da velocità autostradali sino ai 20 km/h mentre il secondo riconosce le linee di carreggiata ed interviene delicatamente sullo sterzo per riportare autonomamente in traiettoria la vettura”
Tecnologia per la sicurezza e non solo
Tra le novità della nuova CR-V ce ne sono diverse legate all'elettronica. Il sistema multimediale fa onestamente il proprio mestiere pur senza essere esagerato nelle funzioni: alcuni competitor fanno meglio, in particolar modo per quanto concerne gli aspetti scenografici, ma l'i-MID fa tutto quello che serve in termini di navigazione satellitare e di interazione con il telefono.
Molto "avanti", invece, i sistemi elettronici di assistenza alla guida: non parliamo, in questo caso, di ESP ma di cruise control attivo e di lane keeping. Il primo permette di seguire a distanza di sicurezza la vettura che precede fino da velocità autostradali sino ai 20 km/h (si riattiva manualmente dopo i 40) mentre il secondo riconosce le linee di carreggiata ed interviene delicatamente sullo sterzo per riportare autonomamente in traiettoria la vettura.
La combinazione dei due sistemi è talmente efficace che potrebbe davvero far lavorare autonomamente l'auto in situazioni autostradali: noi l'abbiamo fatto e per una decina di km - pur mantenendo un occhio vigile - siamo riusciti a viaggiare senza toccare sterzo ed acceleratore. Incredibile.
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Il vano di carico può essere ampliato abbattendo gli schienali ed alzando la seduta della fila posteriore. E' un'operazione molto semplice: basta tirare una leva
Il motore 2.2 diesel
Il quattro cilindri nipponico è sin dalla nascita uno dei più bei motori a gasolio in circolazione. L'erogazione è piena, corposa sin dai regimi più bassi e, nonostante gli over 2 litri di nuova concezione siano ben oltre i 200 CV di potenza massima, si dimostra assolutamente in linea con le esigenze prestazionali di una vettura che non nasce certamente per lo "sparo" al semaforo ma più per una guida rilassata e confortevole.
Più silenziosa rispetto alla terza generazione la CR-V mantiene qualche fruscio aerodinamico alle alte velocità, che però non limita l'ascolto della musica ad un volume "normale" o la chiacchierata.
Molto confortevole il cambio automatico, che preve anche una modalità Sport pensata per lavorare il motore a regimi più favorevoli: si tratta di un'unità a cinque marce a convertitore di coppia e tra gli elementi positivi non ha certamente quelli di una cambiata veloce. Il feeling di guida è comunque piacevole per via di una "presenza" in rilascio ben orchestrata da un'elettronica che lavora per capire al meglio lo stile di guida di chi è al volante.
“In termini di guida la CR-V riprende quanto di buono fatto con la precedente generazione introducendo però alcune novità pensare per ridurre gli sprechi di energia ed avvicinare, allo stesso tempo, ancor di più la guida ai gusti europei”
Come si guida
In termini di guida la CR-V riprende quanto di buono fatto con la precedente generazione introducendo però alcune novità pensare per ridurre gli sprechi di energia ed avvicinare, allo stesso tempo, ancor di più la guida ai gusti europei: la taratura delle sospensioni rimane tendenzialmente morbida ma rollio e beccheggio sono limitati, a tutto vantaggio della guida su strade ricche di curve veloci. Non abbiamo avvisato particolari movimenti della vettura nemmeno sui curvoni delle autostrade tedesche percorsi a velocità "libera".
Sullo stretto il CR-V si dimostra agile e piacevole da condurre: la nuova servoassistenza elettrica trasmette feedback più asettici relativamente a quanto corre sotto le ruote ma è ben studiata come rapportatura e progressività, tanto che nella percorrenza di tornanti o nei cambi di direzione la sensazione è quella di essere alla guida di una station wagon.
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L'elettronica della CR-V controlla anche il mantenimento della carreggiata: nel caso di leggeri sbandamenti applica coppie di correzione allo sterzo mantenendo la traiettoria sicura
La trazione integrale, ora controllata elettronicamente, appare molto efficace nel gestire i 150 CV disponibili anche su sterrato: la vettura si comporta sostanzialmete come una trazione anteriore ma quanto le ruote perdono aderenza parte della coppia viene trasferita dietro rendendo sicure ed ed efficaci le ripartenze o le accelerazioni anche su fondi difficili.
Molto vigile il comportamento dell'ESP, all'evenienza disattivabile: il suo funzionamento è molto progressivo ma di lui si perdono le tracce in quasi tutte le condizioni d'uso. Solo se si forza esageratamente la mano interviene in via precauzionale rimettendo le cose in ordine, ma si tratta di situazioni spiccatamente al di fuori degli obiettivi progettuali di questa vettura.
In conclusione
Valida alternativa ad X1 ed Audi Q3 la CR-V si propone in concessionaria con contenuti tecnici, dinamici, estetici ed elettronici estremamente interessanti. Il prezzo di listino, non ancora comunicato, dovrebbe accontentare un poì tutte le fasce di mercato: peccato solamente che la versione a trazione anteriore non sia disponibile con la motorizzazione a gasolio.