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Significativo upgrade per Civic, che con la versione Tourer conquista uno status finora sconosciuto in termini estetici e per contenuti tecnici: pensata, progettata e costruita in Europa per il mercato continentale, introduce nel segmento C elementi inediti per il comparto station wagon, alla ricerca di una nuova identità per sopravvivere all’offensiva commerciale dei SUV senza trazione integrale, che rischia di comprimerne le dimensioni di mercato a percentuali da allarme rosso.
Quindi, innovarsi per sopravvivere, soprattutto proponendosi a potenziali acquirenti alla ricerca di un’auto di qualità, carattere e presenze tecniche, ma che sappia rivelarsi anche funzionale e versatile, per rispondere alle esigenze di trasporto di bagagli di un certo ingombro, che possono essere anche non solo oggetti; pensiamo per esempio ai cani che sempre più spesso fanno parte del nucleo familiare, ed alle loro specifiche necessità in caso di viaggio in auto.
La Honda Civic Tourer sarà sul mercato italiano dalla prossima primavera ed ancora non sono state decise le versioni in cui sarà offerta, con relativi equipaggiamenti né tantomeno i corrispondenti listini: possiamo solo ipotizzare, facendo riferimento alle dichiarazioni dei responsabili della Casa che indicano la volontà di non distaccarsi troppo dalle quotazioni della versione 5 porte, che si partirà da una base di 23.000 euro.
Com’è fatta: le novità sono sul posteriore
Di fatto indistinguibile dalla Civic 5 porte limitandosi alla vista frontale, la Civic Tourer presenta il completo rifacimento della zona posteriore, che acquista volume con il nuovo disegno del portellone, l’adozione dello spoiler e l’ampia fascia del blocco luci che richiama il profilo di una H estremamente stilizzata. Oltre a creare un profilo esclusivo, per la Tourer uno degli obiettivi perseguiti è stato quello dell’aerodinamica: l'efficienza funzionale, già propria del design della 5 porte, è stata ulteriormente incrementata con un lavoro di affinazione in galleria del vento, riducendo l'attrito grazie allo spoiler posteriore, a quelli laterali ed alla ridisegnata sottoscocca; pur non dichiarata ufficialmente (perché tanta riservatezza?) l’attenzione aerodinamica contribuisce a portare le emissioni di CO2 a soli 99gr/km.
In termini dimensionali, la Tourer cresce di peso di soli 40 kg e ricalca quasi completamente gli ingombri della 5 porte, proponendosi più lunga di 235 mm; questo semplice elemento, accanto al certosino lavoro dei progettisti per sfruttare ogni centimetro disponibile, porta la nuova vettura a presentarsi come una delle station wagon più compatte del segmento C, con capacità di carico leader nella categoria. A sedili posteriori sollevati, infatti, offre un bagagliaio da 624 litri, che diventano 1.668 litri con i sedili abbassati, con livello del pianale a 565 mm, per rendere semplici le operazioni di carico e scarico.
E fin qui siamo nella norma: Civic Tourer offre però lo stesso vano sotto il pianale della 5 porte (un tempo destinato alla ruota di scorta) con capacità innalzata da 75 a 117 litri. Uno spazio utile per trasportare due valigie o, con la copertura regolata nella posizione più bassa, oggetti alti fino a 1 metro. Inoltre, i magic seat presenti a bordo permettono diverse configurazioni per la massima versatilità: si possono abbattere con classica divisione dello schienale 60:40, ma anche innalzare verso l'alto, creando così uno spazio sul pianale per oggetti a sviluppo verticale.
Ancora, la tendina copribagagli con dispositivo ad avvolgimento automatico one-touch può essere alloggiata in un vano sotto il pianale, dettaglio utile quando si trasportano oggetti che superano la linea della tendina avvolgibile. Stupisce, davanti a tanta attenzione per la fruibilità dello spazio interno, che il sedile del passeggero anteriore non possa essere reclinato in avanti, offrendo ulteriore vantaggio nel trasporto di oggetti ingombranti.
Abitacolo: sottolineata l’impronta sportiva
Honda guarda con rinnovato interesse al mondo dello sport: oltre gli annunci ufficiali (il ritorno in Formula Uno, la partecipazione al WTCC nel prossimo anno con la Civic in configurazione 5 porte, la Tourer Racing già pronta per correre nel campionato BTCC, l’arrivo della Type R nel 2015), questa attenzione si percepisce dai dettagli presenti sulla nuova vettura. Cornici cromate, finiture in pelle, sedili di taglio sportivo, in aggiunta alla pedaliera in lega leggera ed al volante con presa facilitata: senza eccedere, la Tourer attesta un cambio di rotta.
Soprattutto, offre uno degli abitacoli più spaziosi del segmento C: ci sono 1.431 mm per le spalle tra conducente e passeggero anteriore e 795 mm tra il sedile del conducente e quello posteriore, mentre la linea del tettuccio alzata assicura più spazio per le teste dei passeggeri posteriori. Nutrita la presenza di interruttori e pulsanti, necessari ad attivare i tanti dispositivi elettronici disponibili; consigliata una ricognizione preventiva a vettura ferma, per poter focalizzare le principali funzioni e rendere così più fluida e senza incertezze la marcia. Alcuni potrebbero essere migliorati, come il comando dell’hazard fin troppo vistoso. Da riportare la buona visibilità posteriore grazie all’ampia conformazione del lunotto, sotto accusa invece il pulsante di sblocco per lo sportello del carburante, posto in basso a sinistra del volante. Se non vi dicono dov’è, è come cercare un ago nel pagliaio.
Debutta il sistema adattivo
Come sbandierato, Honda Civic Tourer è la prima vettura di serie al mondo dotata di controllo adattivo degli ammortizzatori posteriori, sistema elettronico che regola automaticamente la forza di smorzamento in un niente (gli impulsi sono registrati ogni 20 millisecondi), in base alle condizioni di guida. Questo permette, grazie alle tre modalità disponibili, alla Tourer di restare confortevole in piena velocità in autostrada, e più agile quando sono richieste elevate prestazioni. Il sistema è settabile sulle tre impostazioni (Comfort, Normale e Dynamic), ciascuna capace di migliorare la stabilità in diverse condizioni di carico e di guida.
“Honda Civic Tourer è la prima vettura di serie al mondo dotata di controllo adattivo degli ammortizzatori posteriori, un dispositivo elettronico che regola automaticamente la forza di smorzamento in base alle condizioni di guida”
Gli ammortizzatori sono anche dotati di un'elettrovalvola che comanda il flusso d’olio, per controllare la forza di smorzamento. La centralina ECU calcola il movimento della vettura monitorando sensori a 3 assi e comanda la forza di smorzamento dell'assale posteriore applicando più o meno corrente all'ammortizzatore.
Selezionando la modalità Comfort, si crea una base degli ammortizzatori più morbida, che con la Dynamic risulta più rigida, per una maneggevolezza dinamica. Indipendentemente dall'impostazione selezionata, il controllo adattivo regola la forza di smorzamento in base all'input del conducente e alle condizioni di guida. Il sistema, sviluppato per Civic Tourer, si prevede possa essere presto trasferito su altri modelli della gamma.
La Tourer presenta il sistema di sospensioni anteriori McPherson e la barra di torsione posteriore già all’opera sulla 5 porte, con piccole modifiche di aggiornamento degli ammortizzatori anteriori per un migliore comfort di guida generale. Altri perfezionamenti del servosterzo tramite la regolazione elettrica hanno reso la sterzata della Tourer più reattiva e prevedibile su strade tortuose ed alle alte velocità, mentre i nuovi montanti posteriori e l’efficienza aerodinamica garantiscono un maggior senso di sicurezza.
Due motori ad alta efficienza
Le opzioni di scelta per i propulsori sono ridotte al motore i-DTEC diesel da 1,6 litri da 120 CV (88 kW) a 4.000 giri o al i-VTEC a benzina da 1,8 litri, che esprime 142 CV (104 kW) a 6.500 giri. Il diesel è il primo della generazione Honda Earth Dreams Technology ad essere introdotto in Europa, presente già sulla più recente versione della CR-V e sui modelli Civic a 5 porte. La filosofia sottesa alla tecnologia Earth Dreams consiste nel garantire un grande equilibrio tra il risparmio di carburante e le prestazioni.
Il 1.6 i-DTEC è il più leggero della categoria, offre 300 Nm di coppia ed emissioni a partire di soli 99 gr/km. Comprende una testata di alluminio unita a un blocco di alluminio scoperto e pesa 47 kg in meno rispetto al già noto propulsore i-DTEC da 2,2 litri. Ogni singolo componente è stato riprogettato per ridurre al minimo peso e dimensioni. Lo spessore delle pareti dei cilindri è stato ridotto a 8 mm, rispetto ai 9 del 2,2: un risultato notevole per un motore diesel. Inoltre, sono stati utilizzati pistoni e bielle più leggeri.
A sua volta, il motore a benzina, abbinato ad un cambio manuale o automatico e con emissioni di CO₂ a partire da 148 g/km, vanta la tecnologia VTEC ed i consueti sistemi Honda di gestione del motore. La Civic Tourer offre la tecnologia Honda Eco Assist per guidare in modo efficiente, che in base ai diversi stili di guida si traduce in risparmi fino al 15% del consumo di carburante. Basta controllare il tachimetro: se l'auto viene guidata in modo economico, la plancia diventa verde, quando si supera leggermente il livello ideale la plancia diventa bianco/verde e nel caso di brusche accelerazioni bianca.
Il sistema è ulteriormente migliorato dalla modalità ECO opzionale, che tagliando in alto altera la mappatura del sistema di accelerazione drive-by-wire e garantisce un aumento regolare della coppia, per una guida più rilassata e risparmio di combustibile.
Infine, su tutti i modelli di Tourer con cambio manuale è prevista di serie la funzione di spegnimento automatico al minimo, sistema in grado di contribuire ad un risparmio fino a 5 gr/km di CO2 per il motore diesel. Quando il conducente arresta la vettura e porta il cambio in folle, il motore si spegne automaticamente al rilascio del pedale della frizione, per riavviarsi quando viene premuta la frizione per selezionare una marcia. Una spia sul display indica il funzionamento del sistema, che può essere disattivato da un pulsante sul cruscotto.
Sicurezza per tutti: impegno prioritario
Lo slogan “Sicurezza per tutti” è per Honda un imperativo: pilota, passeggeri, pedoni e tutti i soggetti presenti sulla strada sono al centro delle attenzioni, con un’articolata gamma di dispositivi attivi e passivi studiati per prevenire o limitare incidenti e lesioni. Insignita - come la 5 porte - delle cinque stelle nei test Euro NCAP, Tourer utilizza una combinazione di telecamere, radar laser a corto raggio (lidar) e tecnologie radar per offrire un elevato standard di sicurezza in tutte le condizioni.
Ben otto sistemi totali, tra i quali si segnalano quello attivo di frenata in città, basato su radar laser che scansiona la strada e aziona automaticamente i freni se rileva un rischio di impatto; funziona a basse velocità (fino a 32 km/h) e rileva la presenza di vetture e camion, effettuando una frenata preventiva con segnalazioni acustiche e visive. Ci sono poi i sistemi di segnalazione di rischio d’impatto frontale, quello della gestione dei fari abbaglianti, il riconoscimento della segnaletica stradale, quello che avvisa del cambio di corsia effettuato senza indicarlo, quello che rileva la presenza laterale ravvicinata di altri veicoli. Un imponente pacchetto tecnologico che si somma alla dotazione VSA di controllo della stabilità della vettura, che aiuta a mantenere il controllo nelle curve e durante accelerazioni e manovre improvvise, azionando i freni su qualsiasi ruota se richiesto e modulando la coppia del motore.
Quasi superfluo riportare che la Tourer è dotata di sistema ABS, completato dal Ripartitore elettronico di frenata (EBD), che bilancia l’intervento tra avantreno e retrotreno per ottenere le massime prestazioni di frenata e conservare la stabilità, supportato dal Sistema di arresto di emergenza (ESS), che attiva automaticamente freni e luci di emergenza quando rileva una situazione di pericolo, segnalando ai veicoli in transito che la vettura si sta arrestando bruscamente, riducendo così il rischio di impatto.
“Su tutti i modelli di Tourer con cambio manuale è prevista di serie la funzione di spegnimento automatico al minimo, sistema in grado di contribuire ad un risparmio fino a 5 gr/km di CO2 per il motore diesel”
Nuova dimensione del concetto wagon
La scelta di Roma come location per il contatto dinamico per la stampa europea ha consentito di allestire un percorso articolato di prova, con trasferimenti veloci, situazioni più guidate e incursioni nel flusso urbano spesso caotico, per una verifica diretta delle qualità promesse dalla vettura in sede di presentazione. Esame superato a pieni voti: la Civic Tourer mossa dal 1.8 VTEC si rivela godibile, equilibrata e molto confidenziale, con un incremento del comfort garantito dall’esordiente sistema delle sospensioni a controllo elettronico.
Il loro funzionamento si apprezza in autostrada, quando con l’acceleratore si sondano velocità ben superiori a quelle previste dal Codice senza rivelare disagi ed anzi con una costante sensazione di controllo; la modalità Dynamic, attivata sui saliscendi che si inerpicano dalla costa di Civitavecchia verso Tolfa, oltre alla corretta digestione delle sconnessioni presenti sull’asfalto, comunica un elevato feeling al volante (quando si lavora molto con le braccia la visibilità del tachimetro diventa problematica), e la Tourer si rivela agile nei cambi di direzione, incollata al suolo ed esente da ogni accenno di reazioni scomposte alle direttive del pilota.
Il cambio manuale a sei rapporti, con innesti diretti e con corsa corta della leva, asseconda una guida che, se non proprio sportiva, possiamo comunque classificare come allegra e disinvolta. Chi legasse ancora il temine wagon all’immagine di vetture penalizzate dal grande vano posteriore, che in cambio dello spazio prevedeva un comportamento dinamico spesso problematico, alla luce di quanto offerto dalla Tourer dovrà rivedere le sue convinzioni.
Il passaggio urbano (Roma sarà anche la città più bella al mondo, ma è afflitta da un traffico refrattario ad ogni regola e comportamento dettato dal buon senso) non crea affanni, ma piuttosto mette in crisi i sistemi di bordo, che rischiano di impazzire considerate le manovre spericolate, i cambi di direzione al millimetro, gli incolonnamenti che non contemplano il concetto di distanza di sicurezza. Vero che diventando troppo invasive possono essere disattivate, ma in generale le funzioni di sicurezza poco si adattano alla giungla di città. Ecco, la Tourer è fin troppo raffinata ed aristocratica per poter essere a suo agio nel traffico plebeo che circonda Castel Sant’Angelo e si muove pigro lungo il Tevere. Ma, capirete bene, la colpa non è affatto sua, quanto di chi le sta intorno in modalità così aggressive e poco urbane.
Pregi:
-Spazio per bagagli
-Sistema sospensioni adattive
-Feeling di guida in ogni contesto
Difetti:
-Accessibilità pulsante sportello carburante
-Visibilità limitata del tachimetro
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Via della Cecchignola, 13
Roma
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