Griiip G1, la monoposto con il motore Aprilia RSV4 da 201 CV [Video]

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La Griiip G1 è realizzata da una giovane azienda israeliana con la stretta collaborazione di Aprilia Racing, che ha sviluppato una versione "automobilistica" del 998 cc a V di 65°, che vanta 201 CV a 13.000 giri e spinge una monoposto da 390 kg. Eccezionali le prestazioni studiate per la Formula 1000
21 luglio 2017

Si parla sempre di fuga di cervelli dall'Italia ma in realtà, alcune volte, succede anche il contrario: è il caso della Griiip, giovane azienda israeliana diretta da Tamir Plachinsky, che ha scelto Varano de' Melegari e le eccellenze (Dallara e Haas F1) di quella zona per realizzare il proprio sogno: costruire macchine da corsa con il proprio marchio, la Griiip.

Un team di persone molto affiatato che ha dato vita ad una prima generazione di monoposto assolutamente incredibile, perché da un lato costa "pochissimo" (53.900 euro) ma anche perché è stato intelligentemente scelto di dotarla di uno dei motori più incredibili che la storia del motociclismo abbia conosciuto sino ad oggi: l'Aprilia 1.000 firmato Claudio Lombardi tutt'ora in forza alla RSV4 sia nel prodotto di serie che, ovviamente, nel Mondiale Superbike.

Un motore estremamente compatto, caratterizzato dalla caratteristica V di 65° tra le bancate che lo rende unico nel suono ed estremamente caratteristico nella presenza all'interno del telaio, che esso sia motociclistico o...automobilistico: una scelta sicuramente interessante perchè questo motore è molto compatto oltre che dotato di cambio estraibile, elemento non da trascurare visto e considerato che il reparto trasmissione (viene mantenuto il cambio originale) è sicuramente un elemento molto stressato all'interno di una vettura che fa forza su questo elemento "spingendo" con più massa e con il grip offerto 500 mm di gomma posteriore a terra: ben di più delle quattro dita con cui usualmente si muove una moto.

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Un progetto eccezionale, dicevamo, perché in Griiip non si sono persi in complesse strutture in fibra di carbonio ma hanno scelto di realizzare il telaio "come una volta" sfruttando il potenziale del traliccio di tubi d'acciaio 4130 abbinato a sospensioni push-rod attuate da ammortizzatori racing e barre antirollio: un telaio progettato con intelligenza, dicevamo, perché da un lato ha permesso di mantenere bassi i costi e dall'altro ha consentito una più facile installazione del motore Aprilia che per l'occasione è stato rivisto dai tecnici del Reparto Corse per adattarlo all'uso automobilistico.

Mario Manganelli, Responsabile dei motori di Aprilia Racing, ci ha infatti spiegato che dopo le esperienze nel prodotto di serie, in SBK ed in MotoGP con i progetti CRT e MotoGP15, questo sembrava aver molto da dire anche all'interno di un progetto automobilistico e così assieme alla Griiip i tecnici di Aprilia Racing hanno ripreso il progetto del V65 adattandolo allo scopo: molte le modifiche apportate, ma la più sostanziale riguarda sicuramente il rifacimento della circuitazione dell'olio visto che sparisce il carter umido per fare posto ad una soluzione che ha permesso di abbassare l'installazione del motore e quindi il baricentro stesso della vettura: il carter secco. Rifatti sono anche i sistemi di raffreddamento ed altri dettagli elettronici che permettono di interagire con il sistema di telemetria onboard.

200 CV a 13.000 giri, 395 kg di peso senza pilota, la Griiip G1 ha un passo di 2.500 mm, è lunga 3.950 e poggia su ruote Pirelli PZero da 13" con misura di 200 mm davanti e 250 mm dietro: le stesse della F4. In comune con la F4 anche i freni che sono dotati di pinza a doppio pistoncino con disco da 256 mm di diametro. Il cambio rimane il 6 marce di serie della Aprilia RSv4 ma la trasmissione finale è affidata ad un differenziale autobloccante, installato all'interno di una campana fusa in terra, all'interno della quale la coppia viene trasferita per mezzo di una camma collegata a quello che sulla moto sarebbe l'albero del su cui si installa il pignone. Le prestazioni non possono che essere impressionanti: tocca i 255 km/h e l'accelerazione, anche se non dichiarata, vanta certamente numeri in grado di far impallidire numerose supercar.

La Formula 1000 di Griiip ha anche una sofisticata aerodinamica: quello che abbiamo provato a Varano è solamente il primo step, con le ali in alluminio, ma già così la vettura è in grado di generare 200 kg di carico a 180 km/h. Niente male davvero.

La guida della G1 è da vera monoposto: è estremamente agile nei cambi di direzione e gode di un appoggio in curva davvero eccezionale che aumenta con l'aumentare della velocità grazie al lavoro dell'aerodinamica. Ottimo il comportamento dei freni: il sistema racing è addirittura sovradimensionato rispetto ai 200 CV disponibili e si può affondare notevolmente la staccata sicuri di avere ancora del margine: andare oltre è roba da veri piloti.

La vettura, però, è molto speciale per la vibrazione che la caratterizza: non è nulla di fastidioso ma il V65 firmato da Claudio Lombardi e sviluppato nel corso degli anni dal team di sviluppo Aprilia (diretto dall'ing Manganelli) ha una sua presenza scenica sia nel contesto della moto che in quello di questa G1, con una tipica onda dettata dalla sequenza di accensioni che la rende davvero "viva" ed emozionante, quasi volesse far sentire lo sforzo ingegneristico e progettuale fatto attorno ad un motore che è stato pensato prima di tutto per essere vincente in gara e poi su strada.

I ragazzi di Griiip ci hanno chiesto di segnalarvi che è possibile per tutti provare la vettura a Varano de' Melegari con una spesa relativamente contenuta (250 euro) per un turbo: è sicuramente una ottima occasione per mettersi alla prova e vedere quanto bello possa essere guidare una monoposto. Per tutte le informazioni www.griiip.com

Da Moto.it

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