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Per molti una eresia. Scomodare il nome e il marchio Mustang per un SUV. Per di più 100% elettrico. Una mossa azzardata oppure una geniale strategia di marketing? Per scoprire se c’è anche della sostanza iniziamo a capire com'è fatta questa Mustang eretica. Al posto del V8 ci sono due motori elettrici sincroni a magneti permanenti. Uno per asse, per realizzare uno schema AWD. Di potenza c’è n’è in abbondanza: qui ci sono 351 CV pronti a galoppare. La classica pony car in stile coupé, però, qui lascia il posto alle sembianze di un SUV dal taglio sportivo.
Non mancano i tributi alla Mustang originale: oltre ai loghi, ci sono i fari posteriori, inconfondibili. E poi il posteriore in stile fastback. Accentuato con uno stratagemma geniale. Il bicolore infatti crea un effetto ottico: il profilo sembra quello di una vera coupé, quando il tetto in realtà è molto più alto per non togliere spazio ai passeggeri. Rivali? Iniziano ad essercene in quantità: prima di tutto Audi e-tron e Tesla Model Y, che sta per arrivare anche in Italia! E poi ancora un dettaglio: lei incarna una icona americana, ma viene costruita in Messico, nello stabilimento Ford di Cuautitlàn, non distante dalla Capitale.
Per ovviare al problema dell’autonomia hanno optato per montare un pacco batterie veramente enorme. Sulla mia versione, che è la extended range, con l’accumulatore più capiente, abbiamo quasi 100 kWh di capacità nominale. La capacità effettiva, come sempre accade con le elettriche è un po’ meno, ma quello che conta è che, per quanto riguarda l’accumulatore, siamo ai livelli delle Tesla di alta gamma, per intenderci.
Qui abbiamo 376 celle agli ioni di litio, sistemate al di sotto del pavimento tra i due assi. Un accumulatore enorme che, però, ripaga dal punto di vista dell’autonomia. All’interno del nostro ciclo di prova in condizioni reali, il temibile “cappio” di Automoto.it, il nostro ingegnere è riuscito a percorrere in media 410 km. Meno del dichiarato, è vero, ma un valore molto elevato di per sé e superiore a molte delle rivali che si fermano entro la soglia dei 300 km.
Autonomia media |
Dichiarata |
Rilevata |
Mustang Mach-E |
540 km |
410 km |
Il merito è di una buona efficienza, in relazione alle prestazioni. Della serie: ci sono elettriche che consumano meno, ma si tratta di citycar o Suv compatti. Qui invece abbiamo 350 CV e arrivare a fare 4 km e mezzo con un kWh non è così scontato. Anche perché nel nostro ciclo abbiamo percorso parecchi km in autostrada a 130 km/h, un terreno dove di solito le elettriche vanno in crisi. La Mustang, invece, anche ad alta velocità costante è andata bene! Per darvi un termine di paragone vi mostro i valori della Mazda MX-30, che è molto più piccola, leggera e soprattutto molto meno potente di questa Mustang.
Consumo rilevato |
|
Mustang Mach-E |
22 kWh/100 km (4,5 km/kWh) |
Mazda MX-30 |
17,5 kWh/100 km (5,7 km/kWh) |
Conviene viaggiare con un’auto elettrica? Il nostro ingegnere ha fatto un po’ di calcoli e ha scoperto che se caricate a casa, lentamente, i costi di percorrenza possono essere veramente interessanti. E di gran lunga inferiori a quelli di un’auto benzina o diesel. Attenzione, però, perché a casa i tempi di ricarica sono veramente biblici, visto che la batteria è enorme. Quindi potete utilizzare questo metodo solo se dovete ripristinare pochi km al giorno, direi non più di 100.
Se usate le ricariche pubbliche i costi di percorrenza diventano meno interessanti. Con la classica colonnina in corrente alternata i costi di percorrenza diventano simili a quelli di una efficientissima auto diesel. Con le fast in corrente continua, invece, diventa poco conveniente. Queste ricariche super veloci quindi, fino a 150 kW, sono da considerare solo in caso di emergenza e utilizzo sporadico, anche perché, alla lunga, non fanno bene alle batterie.
Tempi e costi di ricarica
Ford Mustang Mach-E |
Tempo |
Pieno |
€/100 km |
Presa domestica, 2,3 kW |
43 h |
20 euro |
4,4 euro |
Colonnina/Wallbox AC |
9 h |
39,5 euro |
8,8 euro |
Fast DC 50 kW |
1h 45’ (da 0 a 80%) |
49 euro |
11 euro |
Fast DC 150 kW |
40’ (da 20 a 80%) |
49 euro |
17,5 euro |
Insomma, una elettrica che di strada ne fa tanta. Ma dal punto di vista delle prestazioni quest’auto si merita il nome Mustang? Secondo i test dell'ingegnere sì. Almeno in accelerazione. Ok, non ci sarà il sound di un 8 cilindri. O meglio, ci sarebbe il suono di un V8 simulabile dalle casse, ma preferisco evitare. In ogni caso l’accelerazione è pazzesca, anche se non siamo riusciti a eguagliare il valore dichiarato, nemmeno a batteria carica. Poco più di 5 secondi per lo 0-100, su un Suv da 2,2 tonnellate sono tanta roba.
Accelerazione |
Rilevata |
Dichiarata |
Mustang Mach-E |
5,7 secondi |
5,1 secondi |
BMW 330d |
5,7 secondi |
5,2 secondi |
L’erogazione è consistente, corposa e piena fin da subito. Ma non inutilmente brutale come accade con altre elettriche concorrenti, a partire dalla Jaguar I-Pace. Secondo me è giusto, anche perché se volete la variante estrema arriverà anche la più gagliarda versione GT. I 580 Nm di coppia non sono soltanto una enormità. Ma sono subito disponibili e rendono la ripresa spaventosa. In meno di 4 secondi si passa da 80 a 120 km/h. Meglio di una 330d, che però è molto più leggera di questa Mustangona.
Ripresa 80-120 km/h |
Rilevata |
Mustang Mach-E |
3,9 secondi |
BMW 330d |
4,1 secondi |
Degna di un cavallo di razza anche la frenata. Bastano 37 metri per fermarsi da 100 km/h, roba da supercar, visto che il valore ideale è intorno ai 40 m! In più l’impianto, che sfrutta pinze freno a quattro pompanti, non ha presentato particolari segni di affaticamento nei ripetuti test dell’ingernere.
Frenata 100-0 km/h |
Rilevata |
Mustang Mach-E |
37,2 m |
*Test eseguito con gomme estive, pista asciutta e 11°C
Insomma, questa Mustang Mach-E è capace anche di andare forte e sorprendere. Ma com’è da guidare? Intanto, deve fare i conti con una massa veramente importante. Il pacco batterie enorme garantisce tanta autonomia ma poi deve fare i conti con un peso notevole. Solo lui pesa quasi 600 kg. E si sentono tutti, anche se piazzati in basso. Gli ingegneri Ford hanno previsto una taratura più rigida dell’assetto per il pubblico europeo, rispetto a quello americano. E in effetti c’è comunque una certa agilità, considerati peso e dimensioni. Quando si forza il ritmo però è inevitabile che si manifesti un po’ di rollio.
Insomma la Mustang tradizionale è sicuramente più snella e rapida nei cambi di direzione. Complice anche lo sterzo di questa Mach-E, che è un po’ all’americana. La precisione c’è, ma avrei voluto trovare un filo di prontezza in più. E poi c’è un vuoto al centro piuttosto evidente che va bene se devi fare 100 miglia su una highway senza curve. Magari un po’ meno alle nostre latitudini.
Quanto alla prova parcheggio, non è l’auto più semplice da posteggiare. Le dimensioni iniziano a essere importanti e il raggio di sterzata non è da record. Per fortuna ci sono telecamere davanti, dietro e a 360 che aiutano molto e hanno una buona risoluzione. E i montanti non impediscono più di tanto la visibilità in manovra o durante la svolta. Peccato solo che la frenata rigenerativa intervenga in maniera troppo brusca. E quando bisogna fare manovre al millimetro risulta un po’ fastidiosa.
Per tanti aspetti si sente che quest’auto sia pensata un po’ all’americana. E in effetti,gli ammortizzatori, anche se sono stati irrigiditi per noi europei, risultano comunque comodi anche sulle sconnessioni più importanti. Non siamo ai livelli di una molla ad aria, ma il comfort è comunque assicurato. Merito anche di una buona insonorizzazione, come rivelano i nostri test. Anche ad alta velocità l’abitacolo resta silenzioso, con valori ai vertici di quelli registrati fino ad ora nei nostro Pro e Contro.
Silenziosità (dB) |
50 km/h |
90 km/h |
130 km/h |
Kick-down |
Mustang Mach-E |
59,5 |
65,5 |
69,5 |
77 |
Si viaggia piuttosto in alto dal suolo, ma senza esagerare. E infatti la posizione di guida, pur essendo un po’ rialzata, - del resto siamo pur sempre su un Suv - ha comunque un accenno di sportività. Insomma non si è appollaiati in alto come capita sugli sport utility meno sportivi. E questo di sicuro aiuta, almeno un po’, a giustificare il nome Mustang. Anche l’abitabilità renderebbe soddisfatto il cliente americano medio. Lo testimoniano in maniera scientifica le rilevazioni del nostro ingegnere. Che ci parlano di un abitacolo veramente spazioso, per quattro passeggeri.
I cm a disposizione per le ginocchia sono più che sufficienti. Così come quelli per la testa, grazie al trucco del tetto con effetto ottico. La Mach-E sembra una coupé, ma lo spazio effettivo è quello di un Suv normale. Qui l’idea di viaggiare in cinque non è così assurda. È vero, in larghezza c’è meno spazio, ma non c’è alcun tunnel il pavimento è piatto. E poi ci sono due bocchette di ventilazione dedicate, anche se prive di regolazioni. E due prese Usb. Comodissimo montare i seggiolini. L’accessibilità è ottima e gli agganci Isofix sono ben accessibili.
ABITABILITÀ ANTERIORE
Larghezza anteriore |
147 cm |
Altezza da sedile ant. a tetto |
84 - 104 cm |
ABITABILITÀ POSTERIORE
Larghezza posteriore |
138 cm |
Altezza da divano post. a tetto |
98 cm |
Spazio ginocchia con sedile davanti a 50% |
30 cm |
Un po’ meno Yankee il baule. Perché il valore totale tiene conto anche di un piccolo vano anteriore dove, di fatto, c’è giusto il posto per riporre il cavo di ricarica. Ma se consideriamo soltanto il bagagliaio vero e proprio i litri a disposizione sono meno di 400. Non poi così tanti per un Suv di 4,7 metri.
Capacità baule |
Rilevata |
Dichiarata |
Mustang Mach-E |
450 litri (385 + 65) |
483 litri |
Honda CR-V |
450 litri |
497 litri |
E infatti siamo riusciti a caricare soltanto tre valigie cinesi. Più due borsoni morbidi e uno zainetto. Insomma per la vacanza a pieno carico sarebbe comodo poter caricare qualcosina in più. Il vano ha una sponda piccolina e il fondo è configurabile su due diverse altezza. Ci sono un po’ di ganci e una presa a 12 volt. Il doppiofondo è veramente piccolo, ci stanno solo il kit di emergenza e riparazione. A proposito, niente ruotino di scorta, quindi se tagliate una gomma occorre il carro attrezzi! Per fortuna l’apertura elettrica è di serie e la moquette è piuttosto abbondante. Il tendalino è simile a quello della Kuga ma qui è realizzato meglio e quindi non tende a sganciarsi di continuo.
All’interno la plastica abbonda, è vero. Ma i progettisti sono stati furbi, perché pur utilizzando materiali duri, per contenere i costi, sono riusciti a mascherarli in maniera sapiente. Rivestendo alcune delle parti più esposte in stoffa, per esempio. Oppure in pelle. L’effetto è positivo. Si vede che in generale l’abitacolo è semplice e bada al sodo, come su tutte le Ford, ma non rinuncia a qualche furbata. Gli assemblaggi peraltro sono molto buoni. Non ci ha convinto soltanto la finitura che sembra voler simulare la fibra di carbonio, ne avremmo fatto volentieri a meno.
Comodi i sedili, con una pelle piuttosto morbida. Non sono molto contenitivi e considerate le prestazioni avremmo preferito qualcosa di più definito, anche se non siamo sulla versione GT più potente. Anche fuori la costruzione è rigorosa, nel complesso. L’ingegnere ha trovato soltanto qualche imprecisione nella zona del portellone. Bellissimi i fari full led anteriori, ma soprattutto quelli posteriori che ricordano da vicino i tre moduli tipici della Mustang.
La prova portiera restituisce un suono piuttosto ovattato, anche se non perfetto. Mi sono piaciute moltissimo poi le portiere che si aprono attraverso questo tasto. Davanti ci si aiuta con questo appiglio, dietro bisogna aspettare che la portiera fuoriesca elettricamente. Ma ci si abitua in fretta.
Quest’auto sembra volerlo dire in tutti i modi: non sono una semplice Ford. E infatti qui c’è uno schermo - o forse dovrei chiamarlo televisore - che non troverete su nessun’altra Ford in commercio. 15,5 pollici a sviluppo verticale, una enormità. La risoluzione è molto buona, così come la risposta al tocco. Tutte le informazioni sono chiare e ben distribuite. Non mi ha convinto soltanto la regolazione del clima, anche lei affidata al touch. Un dettaglio che rischia di provocare eccessive distrazioni.
Se state già pensando di giocare ai videogame su questo display scordatevelo. A differenza della Tesla qui non si uò fare, nemmeno a veicolo fermo. In generale questo schermo mi è sembrato fin troppo grande. Una scelta un po’ fine a se stessa, più per attirare l’attenzione che per rendere disponibile una reale utilità. Se fosse stato la metà avrebbe funzionato comunque alla grande. E magari avrebbe comportato qualche distrazione in meno alla guida. Anche perché qui c’è un altro display, da 10,2 pollici, dedicato al guidatore. Semplice, pulito, non è personalizzabile ma offre le informazioni essenziali in maniera chiarissima. Così come dovrebbe essere.
Per quanto riguarda gli assistenti alla guida c’è tutto ciò che si possa desiderare. L’auto realizza un livello II, quindi assistenza completa, con cruise adattivo e mantenimento di traiettoria. I sistemi funzionano bene, soltanto la frenata automatica a volte interviene con un eccesso di zelo, quando magari non ce n’è realmente bisogno. Fantastico il fatto che tutte queste tecnologie siano offerte di serie.
Un Suv elettrico, insomma, che cerca di rendere onore al blasone Mustang, con alte prestazioni, tanta tecnologia e una linea che attira gli sguardi. Tra parentesi in tantissimi si sono voltati a guardarla in questi giorni durante la nostra prova. Ma quanto costa questa elettrica? Come sempre noi vi portiamo al di là dell’inutile prezzo di listino. Ufficialmente il prezzo della nostra versione parte da circa 77.000 euro. Sul mercato abbiamo trovato auto reali, in vendita, a partire da 70.000.
In ogni caso se rinunciate alla batteria più grande e al doppio motore potete portarvi a casa la versione a trazione posteriore a circa 50.000. Ed è proprio questa la versione che consigliamo. Anche perché così potete accedere all’incentivo statale che, in caso di rottamazione, fa scendere il prezzo di altri 10.000 euro. Si può avere anche a rate. La versione base, per esempio, ve la portate a casa con 380 euro al mese e un anticipo di 13.000 euro. Costi di mantenimento? Interessantissimi, soprattutto perché in molte regioni non si paga il bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Un bel vantaggio, soprattutto per auto così potenti che, dotate motore termico, sarebbe afflitte dal superbollo!
Total cost of ownership |
I tagliando |
Bollo |
Assicurazione |
Totale |
Mustang Mach-E |
Non disponibile |
0 (per cinque anni) |
480 euro (≃) |
? euro |
Pregi
Prestazioni, sono degne di una Mustang
Autonomia ed efficienza: non soffre, nemmeno in autostrada
Difetti
Peso: la maxi-batteria si fa sentire quando si alza il ritmo
Sterzo: prontezza e precisione sono sufficienti, ma il vuoto al centro è eccessivo per gli standard europei
Scheda tecnica
Ford Mustang Mach-E AWD Extended Range
Alimentazione: elettrica
Potenza: 351 CV
Coppia: 580 Nm
Cambio: riduttore a rapporto fisso
Trazione: integrale elettrica, doppio motore
Lunghezza: 4,71 m
Larghezza: 1,88 m
Altezza: 1,63 m
Passo: 2,98 m
Peso: 2.182 kg
Batteria: 98,7 kWh nominali (88 utilizzabili)
Prodotta a Cuautitlàn, Messico
Pagellone |
Voto 0-10 |
|
Autonomia |
8 |
|
Accelerazione |
8 |
|
Ripresa |
9 |
|
Frenata |
9 |
|
Motore |
8 |
|
Sterzo |
5 |
|
Ricarica |
8 |
|
Comodità (sosp+insonoriz.) |
8 |
|
Visibilità/agilità/Park |
7,5 |
|
Spazio |
7,5 |
|
Bagagliaio |
5 |
|
Qualità |
6,5 |
|
Tecnologia |
7,5 |
|
Assistenza alla guida |
8 |
|
Costo/noleggio |
6 |
VOTO: 74/100
Foto by Leda Paleari. Si ringraziano https://www.ecolibera.it/ e https://www.ideabuilding.it/ per la location del servizio fotografico
Ford
Via A. Argoli, 54
Roma
(RM) - Italia
800 22 44 33
https://www.ford.it
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