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Oggi è davvero una giornata particolare per noi amanti del fuoristrada, americani in particolare. Abbiamo avuto la possibilità di provare la Ford Bronco sulla Pista di Palagano (MO). Ripassiamo un po' la storia: la Bronco ha visto la luce per la prima volta nel 1967 negli Stati Uniti e ha terminato la serie nel 1996. Non era destinato all'Europa, nelle strategie di mercato dell’ovale blu. Oggi assieme alla Mustang, la Bronco entra a far parte dei veicoli a stelle e strisce importati anche da noi. Modelli che daranno lustro e riposizionano il marchio Ford, in Europa era conosciuto per automobili sostanzialmente da famiglia.
La Bronco sbarca in due versioni: Outer Banks e Badlands. Con un forte spirito americano entra a far parte della famiglia Ultimate Outdoor assieme a Ranger e Ranger Raptor. Le versioni della Bronco si inseriscono in concorrenza diretta ai prodotti di alto livello di Jeep, in particolare la Wrangler. Outer Banks è la versione più equilibrata, perfetto bilanciamento tra comfort, tecnologia e off road. La Badlands è la versione più estrema, per coloro che vogliono dedicarsi al vero fuoristrada. Le sospensioni hanno una struttura rinforzata per affrontare in velocità i sentieri sterrati, e io ho provato proprio lei, la Badlands, quella più cattiva.
Al retrotreno c'è un assale rigido con molle a rigidezza variabile e lunga escursione (215/261 mm), mentre davanti troviamo sospensioni a ruote indipendenti a lunga escursione con braccetti di lega (200/240mm). Ammortizzatori anteriori e posteriori con smorzamento delle vibrazioni e in aggiunta per la versione Badlands (HOSS 2.0) ammortizzatori Bilstein a smorzamento variabile con controllo del fine corsa. La barra stabilizzatrice anteriore è scollegabile. Su asfalto l’assetto di quest’auto per i non avvezzi al fuoristrada spaventa per la sua altezza, però - incredibilmente - non rolla troppo nelle curve veloci. Sembra quasi avere un assetto sportivo e l’auto rimane in traiettoria senza sottosterzi o sovrasterzi particolari.
In fuoristrada - beh che dire - è proprio nel suo ambiente. Lungo la pista abbiamo affrontato, rocce, fango, scaloni, di tutto. La Ford Bronco ha saputo comportarsi egregiamente. Lo schermo da 12 pollici presente nella parte centrale del cruscotto in modalità offroad inquadra la parte anteriore solitamente occultata dal cofano, dandoci un’immagine chiare e definita di dove stiamo mettendo le ruote.
Questa fuoristrada è davvero ricca di tecnologia: infatti permette con le sue “feature” di potersi adattare ai piloti più esperti che vogliono sentire il mezzo come decidono loro, ovvero bloccando uno o entrambi i differenziali (anteriore e posteriore), inserendo le marce ridotte oppure selezionando la modalità 4A, ovvero automatica. In questo caso la Bronco è in grado di capire e selezionare la modalità corretta per il tipo di manovra che si sta effettuando, ad esempio, se ci troviamo su un “twist” dove una ruota non ha aderenza, il sistema bloccherà automaticamente i differenziali. La Bronco è equipaggiata con prese usb e usb c e un caricatore wireless per il telefono inserito nel tunnel centrale dove anche coi più forti scossoni non rischia di scivolare. La lista della tecnologia continua con le Trail Features: Trail Control: controllo ed erogazione della coppia a bassa velocità in situazioni difficili; Trail1-Pedal Drive: controllo del veicolo con il solo pedale dell'acceleratore; Trail Turn Assist: riduzione del raggio di curvatura in spazi ristretti. E su questa voglio soffermarmi perché non si è mai visto nulla di simile su un fuoristrada.
Il sistema tiene frenata la ruota dell’interno curva, ad esempio se curvate a sinistra blocca la sinistra e fa girare la destra; per certi versi ricorda un carro armato, l’auto gira su se stessa in un fazzoletto. È una funzione davvero utile sopratutto se dobbiamo girare la macchina in punti dove non c’è spazio. Mi viene in mente quando si percorre una strada sterrata, impervia e già stretta di suo e s’incontra ad esempio una frana o un’albero caduto che ci impedisce di proseguire e a quel punto oltre al grande rischio di cadere di sotto si perde molto tempo per fare manovra. Con questa funzione è tutto molto semplice. Proseguiamo poi con il sistema di gestione della trazione con 6 modalità G.O.A.T.; ci sono 7 modalità di guida che predispongono l’auto: normal, eco, slippery, mud ruts, sand, baja, rock crawl. La modalità che si addice più al nostro test in fuoristrada nella pista di Dragone è Mud and Ruts.
Ora veniamo al punto forte, il motore. In Europa viene importato un unico motore un V6 da 2,7 litri biturbo Ecoboost a benzina. Quando ci è stato svelato in conferenza stampa ho pensato che fosse un motore sottodimensionato per il tipo di veicolo, per l’indirizzo di utilizzo ma soprattutto per la mole, una massa a vuoto di 2.343 kg non è poca cosa. Però quando mi sono trovato ad avere a disposizione i suoi 335 CV sotto l’acceleratore la paura è passata ed è rimasto il divertimento. La Bronco ha un’accelerazione che incolla al sedile. I consumi che sono riuscito a quantificare in un tratto di strada 30% autostradale e 70% statale sono stati 12,5 l/100km. Tenendo conto che non sono stato parsimonioso nella guida direi che è in linea con altri fuoristrada benzina simili. Un difetto che ho riscontrato è che alle alte velocità, 130 km/h in autostrada, dal tetto si sentiva un forte fruscio aerodinamico, ma per quello che ci riguarda non è da considerarsi un difetto rilevante visto che l’autostrada rimane un luogo poco frequentato da una offroad. Certo la Bronco rimane un prodotto per pochi: i prezzi variano da 77.000 euro per la versione Outer Banks e da 81.000 euro per la Badlands. È comunque un prezzo inferiore a quello della Wrangler più economica (4xe Sahara ibrida 4p.) che viaggia a quota 85.500 euro. La Bronco è già ordinabile da maggio e le consegne inizieranno a luglio 2023.
Ford
Via A. Argoli, 54
Roma
(RM) - Italia
800 22 44 33
https://www.ford.it
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