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Mancava dai tempi della Barchetta, Fiat, nell'universo delle spider. E' tornata tre anni fa, nel 2016, quando a Los Angeles presentò la nuova 124 Spider. Bella, bellissima da vedere, e da riscoprire.
Davanti le nervature danno idea di grande sportività, sebbene non sia massiccia come le spider americane (e meno male). Dietro il posteriore a coda di rondine offre particolare dinamismo. Le proporzioni sono quelle tipiche da cabrio, con un cofano molto pronunciato, la bella calandra, i fari LED con la firma luminosa senza spigoli, e l'altezza da terra particolarmente ridotta. Dietro bello l'innesto della carrozzeria nei gruppi ottici, mentre in fiancata le minigonne non sono così pronunciate. La capote è ovviamente in tela, e si apre in un amen. Niente sofisticati elementi elettronici ma una maniglia che si sgancia e ci permette di aprire tutto anche mentre siamo in movimento. Le dimensioni: poco più di quattro metri di lunghezza, uno e 74 di larghezza, e un'altezza di uno e 23. Il passo? 231 centimetri, per questa due posti secchi che non offre molto spazio.
Dentro è spartana, e sente molto della collaborazione con Mazda (è sorella maggiore, di qualche centimetro, di MX-5). L'infotainment, per esempio, è di marca giapponese, così come l'orientamento del cruscotto, con il grande contagiri centrale che trasferisce al driver un'idea di sportività marcata. Gli spazi sono organizzati tutto sommato bene... se ci fossero! Scherzi a parte: il cockpit è piccolo e stretto, poco adatto agli extralarge, e non c'è molto spazio né per le gambe né a livello di vani portaoggetti. Si tratta di una spider dedicata a occupanti alti al massimo un metro e settanta, un metro e settantacinque. Spartana perché? Perché l'organizzazione non lascia spazio al lusso se non alle impunture a contrasto dei sedili in pelle che sono piuttosto comodi, ma anche perché le plastiche danno più idea di solidità che di ricchezza. Si tratta più di guidarla, che di viverla come facciamo con una berlina piena di sistemi di sicurezza. I meccanismi del sedile del driver sono manuali, così come il volante che si muove in altezza e profondità senza però dare tanto angolo. Il bagagliaio? Da gita fuori porta, con i suoi 140 litri.
1.4 benzina, turbo, non aspirato quindi, con un conseguente turbo lag che si fa sentire. Manca il differenziale posteriore autobloccante, quindi possiamo fare gli scemi fino a un certo punto. La trazione è posteriore, rimane una vettura divertente, che può essere spinta oltre un certo limite anche se in totale sicurezza. 140 cavalli, 4 cilindri in linea, una coppia massima di 240 Nm a 2250 giri, con prestazioni molto interessanti dal punto di vista dell'accelerazione 0-100 (7.5) e della velocità massima (215 orari). Va guidata in alto, per cercare lo spunto e tutta la coppia che questo motore utilizzatissimo da Fiat ha da offrire. La maneggevolezza non manca, e la pedaliera è disposta in maniera strategica per favorire il punta-tacco. Il freno non è spugnoso, la frizione piuttosto leggera, il cambio di chiara ispirazione Mazda è a sei marce con leva corta e innesti particolarmente precisi. I consumi? Non bassi: 9-10 chilometri in città, 14 a limite autostradale, 17 intorno ai 110. Aperta è uno spettacolo, perché i flussi dell'aria non entrano con prepotenza nell'abitacolo. E' quindi disegnata nel migliore dei modi, per far godere chi guida di tutte quelle sensazioni positive e genuine che solo una spider BENZINA può dare. Il trasferimento dei carichi non si sente, l'assetto è da tavoletta, l'arresto in fase di emergenza avviene in una manciata di metri senza che si debba applicare una forza smodata al pedale del freno. Una cosa importante: evitate come la peste il cambio automatico.
Ci sono solo tre pack accessori, alcuni di questi vanno scelti. 1.500 euro per i fari led e sensore pioggia, 1.000 per la radio touch e 800 per il navigatore con retrocamera. Bisogna scegliere ASSOLUTAMENTE gli altoparlanti nei poggiatesta, perché a fronte di una spesa di 800 euro riusicrete a usare il vivavoce anche con la capote abbassata. Gli ADAS invece non ci sono per niente; abbiamo solo il cruise control non adattivo.
Destinata agli amanti del marchio ma anche a chi non si fa tradire da un design sonnolento, questa Fiat 124 è un chiaro richiamo del passato che arriva fino a noi dai favolosi anni '60. Si parte da 28.000 euro, e anche chi vi scrive la comprerebbe... se solo ci stesse!
Motore In prova
Cilindrata: 1.4 benzina
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 140 cavalli
Coppia: 240 Nm a 2250 giri
Cambio: manuale a sei rapporti
Trazione: posteriore
Consumo km/litro: 9-10 in città, 14 a 130, 17 a 110
Emissioni CO2 per km: 148 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 215 chilometri orari
0-100: 7.5 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 405/174/123
Passo: 231 centimetri
Bagagliaio: 140 litri
Pneumatici: 16 pollici
Peso: 1125 chilogrammi
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com
Fiat
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