Eagle F1 Asymmetric 5, lo sportivo stradale secondo Goodyear

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Abbiamo messo alla prova l'ultima versione del pneumatico sportivo stradale della Casa americana. Ottime le performance sia in termini di grip, che sul bagnato, senza rinunciare al comfort.
16 maggio 2019

Il +22% fatto registrare nell’ultimo periodo dal mercato degli pneumatici sportivi con diametro superiore ai 17” rappresenta un indicatore preciso di come questo genere di copertura sia sempre più gradito e apprezzato dagli appassionati. Non è un caso, quindi, che un costruttore come Goodyear abbia deciso di lanciare di recente ben 4 nuovi modelli tra sport e ultra hyper sport

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Tra i primi, l'Eagle F1 Asymmetric 5, un prodotto dedicato alle auto sportive, pensato unicamente per l'impiego su strada, che entro fine anno sarà disponibile in ben 61 misure e che abbiamo avuto l'occasione di testare a bordo di una Golf R. Ad affiancarlo, all'interno della gamma Goodyear dedicata alla guida prestazionale, l'Eagle F1 Supersport, l’Eagle F1 Supersport R e l’Eagle F1 Supersport RS, con il primo adatto a chi, di tanto in tanto, voglia concedersi anche qualche giro in pista (in una percentuale che vede comunque primeggiare l’asfalto all’80%), il secondo capace di esprimere un rapporto pari a 50 e 50 tra l'impiego in strada e in circuito, e il Supersport RS nato per soddisfare le esigenze di chi abbia bisogno di un prodotto omologato anche per l'utilizzo su strada, ma realizzato per un impiego di tipo sostanzialmente esclusivo tra i cordoli.

Come si comporta, quindi, questo Asymmetric 5? Ad emergere, sopra ogni cosa, sono il comfort, la tenuta in frenata e sul bagnato, oltre al grande grip assicurato in condizione di asciutto. Una comodità, quella assicurata durante la marcia, che emerge anche con misure come quella in prova (la Golf R monta pneumatici 235/35/19) e che non viene meno neppure davanti a spalle di misura particolarmente ridotta, consentendo di viaggiare al meglio, anche nei lunghi trasferimenti, a fronte di performance in ogni caso degne di nota. Molto buono è, poi, il feedback nelle fasi di perdita di aderenza. Portando la tenuta al limite, ad esempio sul bagnato, è sempre possibile comprendere cosa stia accadendo tra pneumatico e asfalto, con reazioni che sono progressive e prevedibili.

Questo prodotto vanta una nuova carcassa e una mescola inedita, rispetto al modello che è andato a sostituire. Sull'Asymmetric 5, infatti, la prima è più rigida, cosa che conferisce al pneumatico una maggior precisione, la seconda ha una nuova formulazione - indicata da Goodyear come Impulse Control Compund. Quest'ultima promette più grip sul bagnato, senza che con ciò compromettere la maneggevolezza sull'asciutto, prerogativa fondamentale per un pneumatico del genere. 

Tra le altre tecnologie degne di nota, di particolare interesse risulta la presenza di quella che il costruttore americano definisce come l’Active Braking Technology. In sostanza, l'area di contatto tra pneumatico e asfalto è studiata in modo che nelle fasi di frenata, i blocchi del battistrada vadano ad espandersi sotto la spinta deformante della forza d'inerzia del corpo vettura. Più forte è la frenata, maggiore è l'effetto "espansivo", maggiore, a sua volta, è il la superficie di contatto e quindi il grip assicurato all'auto. Una soluzione molto interessante che si affianca alla Power Cushion Technology, ovvero una tela di sommità aggiuntiva, che permette di avere una miglior precisione nella trasmissione della potenza, sia in frenata che in accelerazione, riducendo ulteriormente i movimenti della carcassa.

Capitolo prezzi: il prodotto che abbiamo utilizzato per questa prova - lo ricordiamo, nelle misure 235/35/19 91Y - è venduto al pubblico ad un prezzo che si attesta attorno ai 190 Euro.

Ma il viaggio all'interno del mondo degli penumatici sportivi, firmati Goodyear, non finisce qui. Torneremo a voi, nei prossimi giorni, con un nuovo test che vedrà questa volta impegnata la nostra Golf R... in pista!

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