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SUV francese di grande impatto, DS7 Crossback si presenta sulle pagine di Automoto.it con un design particolare e curatissimo. Ma non è solo fumo negli occhi, perché c'è anche molto da dire di quello che prende posto sotto la carrozzeria.
Esternamente ha le tipiche proporzioni del SUV. Un SUV non certamente di secondo piano, ma di grande impatto. Sono soprattutto alcune scelte stilistiche a piacere, come le cromature che si rincorrono e le parti nere in plastica che conferiscono all'idea di insieme un ottimo carattere; dietro l'unica cosa che non ci piacciono sono i terminali, dalle forme un po' così. Bellissimi i gruppi ottici, che hanno un'animazione insolita all'apertura delle serrature, e una trama che non si scorda facilmente. Scenici anche i cerchi bicromatici, comodo l'ingresso keyless. Un SUV compatto che si fa notare, dunque.
Molti rombi. Troppi? Sono quelli delle impunture delle pelli, che si rincorrono in tutto l'abitacolo scuro ma reso più luminoso dall'ampio tetto in vetro. Lo spazio non manca, a patto che non siate dei watussi. I sedili, infatti, pur essendo elettrici nella nostra versione, non scendono più di tanto, e lasciano pochissimo spazio alla testa di chi svetta oltre il metro e novanta. Poco male, perché di spazio per le gambe ce n'è molto, e anche il volante, le cui bellissime razze riprendono l'idea di design esterna, non è abbondante. Davanti agli occhi abbiamo un esteso LCD, che cambia a seconda delle nostre impostazioni. Lo fa con una certa dose di pigrizia, ma amen. Bello il display centrale dell'infotainment, molto largo, e capace di ospitare anche Android Auto e Apple CarPlay. L'unico problema, semmai, è che non è un fulmine di guerra. Bisogna prenderlo con calma, così come bisogna interagire con le funzioni vocali, non particolarmente dinamiche ma che anzi appesantiscono un filo il tutto. Nulla da dire sui particolari, tutti curati a parte qualche caduta di stile, e anche sulla comodità per chi siede dietro, dove è possibile gestire le bocchette del climatizzatore, inclinare lo schienale del divano, gestire le USB. L'insonorizzazione non è niente male, ci ha stupiti in positivo, e dietro abbiamo un bagagliaio che si apre o passando la gamba sotto la carrozzeria oppure con il pulsante. Elettrico, si apre e si chiude in tutta tranquillità, e ospita un minimo di 555 litri e un massimo di 1752. Non male anche per i lunghi viaggi.
A disposizione abbiamo la motorizzazione diesel più potente: 177 CV, 400 Nm di coppia massima a 2000 giri, un'accelerazione 0-100 che ferma il crono a 9.9 secondi e una velocità di punta di 215 chilometri orari. Frena in spazi contenuti senza che si debba applicare una smodata forza al pedale del freno, e soprattutto consuma poco. Ma quale poco? Molto poco: 13 chilometri in città, 15 a 130, 17 a 110... sono dimensioni tutt'altro che insufficienti per un SUV da 16 quintali. La trazione è anteriore, sul mercato non ci sono ancora le integrali, ma in generale si viaggia nel comfort più totale, con una percezione premium insolita anche per un brand attento al design come DS. Le sospensioni sono molto comfortevoli, non ci sono comportamenti nervosi, ma solo un pizzico di beccheggio pronunciato in fase di frenata di emergenza. Sono d'altronde le misure di questo SUV a rendere naturale questo genere di comportamento. Non è una vettura che cambia tantissimo pelle, DS7 Crossback, ma non dispiace per nulla il selettore delle modalità di guida; è infatti tangibile la differenza tra ECO e Sport: molto tranquillo il primo, più dinamico il secondo, con indurimenti dello sterzo, delle sospensioni, ma soprattutto con una risposta più pronta dell'acceleratore.
C'è il sensore dell'angolo cieco, c'è l'assistente attivo di corsia, c'è il cruise control. Sono sistemi tarati abbastanza bene, a parte l'assistente nel traffico, che si aggancia troppo bruscamente alla vettura che ci precede tenendo un po' troppo la destra. Interessanti anche i sensori infrarossi disposti sopra al volante, che ci tengono sempre sotto controllo, e quando ci distraiamo PAM, suona tutto (con sobrietà). Ovviametne disponibile anche la frenata anticollisione di emergenza. Dal punto di vista dell'infotainment, bene la compatibilità con Android auto e Apple CarPlay, male la telecamera posteriore, che ricostruisce un improbabile 360 gradi, e lo fa scattando un po' troppo. Il climatizzatore è sdoppiato e rinfresca agilmente, forse ci saremmo aspettati qualcosina di più dall'infotainment, che è lo stesso di DS3 (per esempio); belle, però, le aggiunte di interfaccia con i rompi che si cliccano direttamente per accedere alle varie funzioni. E se non vi basta, ecco i pulsanti a sfioramento che racchiudono le varie funzioni. Sono poste sotto al display centrale. Fighissima la proiezione del logo DS sull'asfalto sotto le portiere quando andiamo ad aprire nella notte la vettura.
Si parte da 31.000 euro, si arriva al massimo a 46.000. Sta anche nel prezzo la forza di questa vettura, che si propone con grandissimo charme e un prezzo contenuto. Non è solo forma, però, ma anche sostanza, basti pensare ai consumi che vi abbiamo raccontato poco sopra. Un modello da tenere in considerazione, quindi.
Motore In prova
Cilindrata: 2.0 diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 177 cavalli
Coppia: 400 Nm a 2000 giri
Cambio: automatico a otto rapporti
Trazione: anteriore
Consumo: 13 in città, 15 a 130, 17 a 110
Emissioni CO2 per chilometro: 128 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 9.9 secondi
0-100: 215 chilometri orari
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 457/190/162
Passo: 274 centimetri
Bagagliaio: 555-1752 litri
Pneumatici: 20 pollici
Peso: 1610 chilogrammi