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Premium già lo era in precedenza ma con l'effettivo distacco dalla gamma Citroen il brand DS ha iniziato un nuovo ed indipendente percorso che ha come principale obiettivo quello di sfidare le Casa tedesche in segmenti molto redditizi ma allo stesso tempo estremamente competitivi...e non solo per quanto concerne le qualità del prodotto. L'immagine di marca, infatti, conta moltissimo nella certificazione del prodotto agli occhi del cliente.
Una sfida decisamente interessante quella intrapresa da PSA e che a partire da marzo 2015, con l'introduzione del quasi contemporaneo facelift di molti dei propri modelli, ha colto al balzo l'occasione per introdurre non solo nuovi concetti di stile, ben visibili nei nuovi frontali con calandra e logo DS, ed alcune novità tecniche e tecnologiche pensate per distanziare ulteriormente l'attuale gamma DS da quella del double chevron, con cui hanno convissuto fino a pochi mesi fa.
Lunga 428 cm, larga 181 ed alta 150 (passi 261) la DS4 entra in concessionaria a partire da 22.600 euro con dimensioni da segmento C (Audi A3, BMW Serie 1, Mercedes Classe A), un bagagliaio notevole (da 385 a 1.021 litri) ed una dotazione di serie già particolarmente interessante dall'allestimento So Chic (57% del totale) il primo in cui si incontrano anche le motorizzazioni di punta: si va dalle ruote in lega da 17" al clima bizona passando per il cruise control ed il sistema multimediale con bluetooth. Se qualcuno volesse qualcosa in più è disponibile anche il più ricercato Sport Chic (28.300 euro) che aggiunge a So Chic la selleria misto pelle ed i gruppi ottici anteriori dotati di una architettura LED-xeno.
Dal display a sfioramento si possono pilotare decine di funzioni anche se alcune delle fondamentali, come quelle legate alla climtatizzazione ed alla radio, sono rimaste legate ai normali pulsanti
Come al solito per la DS4 è previsto un importante livello di personalizzazione a partire dalla colorazione del tetto - viola, blu, nero o arancio) che per 550 euro va in contrasto con i colori della carrozzeria sino a realizzare 38 combinazioni. Per i più sportivi sono disponibili anche i cerchi in lega da 18" gommati 225/45 con un sovrapprezzo di 600 euro.
Più evidenti le modifiche interne. Seguendo una filosofia già introdotta dal gruppo PSA con l'i-cockpit di Peugeot 308, i vertici DS hanno scelto di razionalizzare la consolle introducendo un nuovo schermo del sistema multimediale da 7" integrabile (+1.000 euro) con la navigazione satellitare ed il sistema di assistenza online DS attivo H24. Dal display a sfioramento si possono pilotare decine di funzioni anche se alcune delle fondamentali, come quelle legate alla climtatizzazione ed alla radio, sono rimaste legate ai normali pulsanti. Tra le possibilità offerte dal nuovo multimedia system si fa notare la presenza di Android Auto ed Apple Car Play che permettono la massima integrazione della stragrande maggioranza degli smartphone in circolazione.
Tra gli elementi legati alla personalizzazione si fanno notare anche i rivestimenti in pelle: il livello più "prezioso", in listino a 4.300 euro, è talmente raffinato da richiedere 8 ore di lavoro manuale per essere realizzato vista la copertura integrale anche di plancia e pannelli porta. Novità della gamma la DS4 Crossback: più alta di 30 mm e caratterizzata da alcune finiture di stampo fuoristradistico, come i codolini passaruota in tinta nera opaca, la Crossback mira ad offrire una diversa chiave di lettura della segmento C DS ad un pubblico che apprezza il senso dell'avventura offerto dai SUV pur cercando nella DS vantaggi pratici in termini di costi e di dimensioni.
La gamma motori prevede, tra i benzina, il tre cilindri turbo PureTech da 1.2 litri e 130 CV (230 Nm di coppia massima) e due declinazioni del quadricilindrico THP 1.6: quello da 165 CV, abbinato al solo cambio automato EAT6 a sei marce, e l'inedita versione da 210 CV abbinato al manuale a sei marce. Consumi ed emissioni vanno da 5,1 a 5,9 l/100 km con livelli di emissione compresi tra i 119 ed i 138 g/km. La gamma diesel si apre con i 120 CV (300 Nm) del BlueHDI da 1.6 litri - abbinabile anche all'automatico EAT6 - e si chiude con i 180 CV del 2.0 BlueHDi con cambio automatico EAT6 passando per i 150 dell'unità di pari cilindrata e 180 CV (400 Nm). I consumi dichiarati per la gamma a gasolio vanno da 3,8 l/100 km a 4,3 l/100 km con livelli di emissione di CO2 che oscillano tra i 100 ed i 113 g/km.
Lo spazio riservato ai bagagli è ampio mentre per chi siede dietro la DS4 non è molto ospitale: i posti non sono larghissimi, anche se c'è parecchio spazio per la testa, ma soprattutto i finestrini sono bloccati per dare seguito al concetto di coupé con due porte in più
Dal vivo: com'è fuori
La nuova DS4 è sostanzialmente identica alla versione precedente per quanto concerne la fiancata ed il posteriore mentre nella zona anteriore è stato fatto un massiccio lavoro di ristilizzazione per introdurre la nuova calandra con finitura centrale a nido d'ape che d'ora in avanti farà da sfondo al nuovo logo DS. Interessante, per gli amanti del genere, la versione Crossback: con pochi ritocchi i designer francesi sono riusciti a regalare un'immagine ancor più personale ed in linea con le esigenze di un pubblico che ha già dimostrato di apprezzare operazioni di questo genere nel contesto di altri brand premium. Un'operazione di stile ben riuscita quella del restyling di DS4, che dona alla segmento C francese un look al passo coi tempi ed un'immagine più fresca nell'attesa (almeno 3 anni) di una DS4 sviluppata da 0 secondo quelli che saranno i canoni di stile DS.
Dal vivo: com'è dentro
Il lavoro di "sviluppo" degli interni che ha interessato il restyling della DS4 si fa davvero notare ed ora l'abitacolo della berlina francese appare più moderno, razionale ma allo stesso tempo tecnologicamente avanzato. La presenza dello schermo da 7", del resto, aiuta moltissimo sotto questo punto di vista ma quello che più colpisce è la razionalizzazione dei comandi della consolle centrale a tutto vantaggio di una miglior percezione qualitativa. Ben costruita e rifinita con cura la DS4 dimostra di essere davvero molto curata soprattutto se abbinata al costoso interno in pelle completo: la plancia rivestita con le cuciture a contrasto è davvero un elemento di pregio come del resto si fanno apprezzare i sedili rivestiti con una pelle di altissima qualità disposta elegantemente come il braccialetto di un orologio.
Lo spazio riservato ai bagagli è ampio mentre per chi siede dietro la DS4 non è molto ospitale: i posti non sono larghissimi, anche se c'è parecchio spazio per la testa, ma soprattutto i finestrini sono bloccati per dare seguito al concetto di coupé con due porte in più con cui è stata concepita sin dall'inizio. Notevole il sistema multimediale: realizzato con la collaborazione di Magneti Marelli il sistema nella sua declinazione più spinta - ovvero quella dotata di DS online e navigatore - si dimostra molto completo ed in grado di interagire davvero bene con gli smartphone android ed apple: oltre alle funzionalità di mirrolink è anche possibile sfruttare a pieno i servizi di ricerca ed assistenza vocale proposti di default da entrambe le compagni americane.
Come si guida
Con la nuova DS4 i vertici DS hanno voluto dare un bel po' di brio in più al loro alto di gamma e così, a fianco dei comunque interessanti motori d'accesso pensati per offrire basti costi d'esercio e prestazioni comunque interessanti, al vertice dell'offerta si posiziona il nuovo THP in declinazione da 211 CV. Millesei turbo il motore che già si è fatto notare su numerosi modelli della gamma PSA dimostra di avere come al solito un gran bel carattere offrendo una spinta interessante già a partire dai bassi e medi regimi. Un motore davvero molto completo a cui manca solamente un po' di "voce" nell'abitacolo, in grado di spingere forte quando ci si vuole divertire: aspetto, quest'ultimo, che trova riscontro in un assetto piuttosto rigido (e poco confortevole, ma la colpa è anche dei cerchi da 18") che compensa una certa altezza del corpo vettura. Buono l'impianto frenante, non velocissimo lo sterzo, e preciso il cambio a sei marce, la DS4 più potente in listino non è nemmeno troppo assetata se si guida con un po' di accortezza: il muro dei 13 km/litro può essere raggiunto abbastanza facilmente.
Discorso diverso per la Crossback, che abbiamo provato con la motorizzazione BlueHDi da 180 CV: più alta e quindi maggiormente incline al rollio rispetto alla DS4 standard, la versione che strizza l'occhio al mondo delle crossover e sport-utility rimane una vettura decisamente guidabile anche se caratterizzata da un limite in curva leggermente più basso.
La nuova DS4 rappresenta una scelta interessante per chi cerca una vettura di segmento C con caratteristiche di lusso e qualità molto elevate ma decisamente atipica per quanto concerne stile e, naturalmente, brand
Elemento, quest'ultimo, che si baratta volentieri sul fronte del confort di bordo che sulla Crossback appare superiore a quello della versione da cui deriva. Il turbodiesel da 180 CV vanta una bella spinta ed un ampio arco di utilizzo e si dimostra ben accoppiato al cambio automatico con convertitore di coppia di derivazione Aisin: il sei marce è molto veloce nelle cambiate sportive ma sa essere anche molto confortevole nella guida di tutti i giorni, con tempi di cambiata che quasi raddoppiano (a tutto vantaggio del confort) quando si va a passeggio. Un cambio talmente performante da sembrare strana la scelta di DS di non adottare le palette al volante, invece in uso alle cugine di pari segmento del Gruppo. Anche in questo caso bassi i consumi reali: senza esagerare si possono oltrepassare i 18 km/l.
In conclusione
La nuova DS4 rappresenta una scelta interessante per chi cerca una vettura di segmento C con caratteristiche di lusso e qualità molto elevate ma decisamente atipica per quanto concerne stile e, naturalmente, brand. Una scelta che può distinguere e che può essere interessante anche a livello flotte: in quest'ultimo caso il millesei turbodiesel da 120 CV, contestualizzato nell'allestimento Business, può essere una scelta davvero azzeccata. Peccato solamente per l'assenza di alcuni sistemi di sicurezza come l'antitamponamento o il cruise contro attivo. Del resto il progetto è nato poco prima della rapida diffusione di questi sistemi anche nel segmento C.
Pro
- Linea: che piaccia o meno è indubbiamente personale
- Motori: gamma davvero completa, sia diesel che benzina
- Percezione qualitativa molto elevata nei modelli top
Contro
- Spazio posteriore e finestrini "bloccati"
- Assetto un po' rigido con le ruote da 18
- Mancano i sistemi di gestione della distanza di sicurezza
Ds
Via Gattamelata, 41
Milano
(MI) - Italia
800 24 24 07 07
citroenit@citroen.com
https://www.dsautomobiles.it/
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