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Oltralpe parlerebbero di allure e di verve. Del resto, il neonato marchio DS ha una dote innata, che i designer sono riusciti a distillare un po' in questo, un po' in quel modello: l'eleganza. Mica bruscolini. Per noi anche la più piccola della famiglia, la DS3, di allure e verve ne ha da vendere.
Lo abbiamo detto più volte: DS sta riuscendo a essere veramente Premium, in tutto quello che fa, non solo a parole, non solo a slogan. Sforna, vettura dopo vettura, dei prodotti di alto livello che puntano a essere "popolarmente elitari". Basti pensare che la più piccina, ospite di questo servizio, ha conquistato ben 300.000 automobilisti, dei quali 20.000 in Italia. E lo ha fatto con una buona dose di contenuti, un bel design, rifiniture superiori alla media e quella sua aria un po' snob.
Per fortuna oggi, per descrivere le varie classi di appartenenza delle autovetture non si è quasi più soliti usare termini come utilitaria, ammiraglia ect ect ma ci sono i segmenti: A-B-C... Si perché pensare alla DS3 come a una “utilitaria”, come avremmo fatto negli anni 80, visto il livello raggiunto nelle rifiniture e nella qualità costruttiva, sarebbe obiettivamente ingiusto.
Che sia una vettura “da tutti i giorni”, comoda, cittadina, pratica, è fuori di discussione, ma “utilitario” ha quel retrogusto di semplice, basico, e questo proprio non le si addice. DS3 è il frutto di un attento ma soprattutto riuscito studio ergonomico e stilistico. Ora ve la mostriamo nel dettaglio.
Voto dieci al design
A far la parte del leone nel design della vettura ci sono le forme ben proporzionate e accattivanti, ma soprattutto la fanaleria, anteriore e posteriore. I gruppi ottici anteriori, di grandi dimensioni, e dalla forma molto allungata, inglobano gli indicatori di direzione a led di tipo dinamico e le luci anabbaglianti allo xeno-led. Perché questa doppia tecnologia? Proiettore bi-xeno e luci led?
Per un discorso di sicurezza e praticità: con le luci abbaglianti fisse si accendono gli xeno-LED e quando invece c'è l'attivazione veloce del semplice lampeggio, si accendono solo i led, più reattivi. Ricordiamo che i fari xeno-LED possono essere scelti solo su alcuni allestimenti, come il So Chic dove vengono proposti a 700 euro insieme ai fanali posteriori, sempre a LED. Li troverete di serie invece sulle versioni di alta gamma. Non saranno invece disponibili per le varianti entry level Chic.
I fari, dalla forma allungata, partecipano in grande misura al bel design della vettura
Le luci di posizione poi, poste verticalmente, ai lati del paraurti, donano alla vettura un aspetto particolare, con una maggior imponenza del muso, al centro del quale spicca il doppio cevron. Spostando l'attenzione sulla coda della vettura troviamo due gruppi ottici, di forma rettangolare, di generose dimensioni, come vuole un po' la tendenza del momento.
Avvicinando lo sguardo, si può notare l'estrema cura del dettaglio che in questo caso particolare si palesa con il logo DS nella trama della fanaleria. A completare la linea, ecco un generoso paraurti bombato dal quale fa capolino, sulla destra, un terminale di scarico cromato. Il sound che ne fuoriesce non è certo quello della sorella maggiore da 165 cv, ma ben più silenzioso ed educato. In buona sostanza, la DS3 1.2 si muove con un filo di voce.
Interni molto curati
Le sue forme sono quelle di un auto sportiveggiante, lo abbiamo detto, condensate in un volume che si allunga per 3.95 metri. Ci saremmo aspettati un'accoglienza interna piuttosto “sacrificata”. L'abitacolo, invece, è discretamente spazioso, soprattutto per i posti davanti. Dietro lo spazio riservato alle gambe non è tantissimo ma le sedute sono larghe e molto, molto confortevoli.
Per accedere ai posti dietro, scontato dirlo, bisogna avere una buona mobilità articolare e non essere sovrappeso. Un discorso estendibile a quasi tutte le tre porte di segmento B. Anche lo spazio del baule non è da poco, con una capienza di 285 litri, come vi mostriamo nel video. Voto dieci al comfort offerto dai sedili e in generale dall'abitacolo.
Unico neo? La possibilità di variare l'inclinazione dello schienale, per mezzo della regolazione rotante micrometrica, è un po' datata, tanto quanto scarsamente pratica. A livello di impressioni dinamiche, la 1.2 Vti So Chic condivide con le versioni più sportive, una concezione di assetto piuttosto rigido che si traduce, nel caso ci si trovi a dover affrontare un avvallamento in curva, in un istantaneo alleggerimento del retrotreno, con una scarsa capacità quindi a copiare l'ostacolo.
A livello di visibilità, quella anteriore è buona, con i montanti anteriori che non infastidiscono eccessivamente la vista. Poco visibili gli angoli del muso, molto bombato. Piuttosto scarsa quella posteriore: bisogna usare la telecamera e/o i sensori.
Ecco i numeri del 1.2 Pure Tech da 110 cavalli
Il propulsore PSA EB Turbo PureTech tre cilindri benzina, ha una cilindrata di 1200 centimetri cubi, ottenuta con un alesaggio di 75 mm e una corsa di 90,5 mm. Il rapporto di compressione è di 10,5:1. L'alimentaziome avviene per mezzo dell'iniezione diretta di benzina, con turbocompressore di ultima generazione. Senza dubbio un motore che grazie ai suoi 110 cv si fa apprezzare per la generosa potenza, utile quando si viaggia in un numero superiore a due e che grazie alla turbina spinge con vigore fin dai bassi regimi. Pecca solo un po' in allungo, dove tende a “murare”.
La potenza e l'elasticità sono i punti di forza del tre cilindri turbo. Parchi i consumi
Insomma, tradotto, con questo tre cilindri è piuttosto inutile insistere per spingerlo ad alti regimi: meglio farlo girare più basso e fargli fare strada. Parlando di prestazioni pure, la velocità massima è di 190 km/h e per passare da 0 a 100 km/h le servono 10,6 secondi. Ora apriamo l'annoso capitolo del consumi, sempre più d'attualità e di interesse.
Quelli dichiarati si attestano attorno ai 5.6 litri/100 km nel ciclo urbano, 3,9 litri/100 km nell'extraurbano e 4,5 litri/100 km nel misto. Ovviamente sono un po' ottimistici. A grandi linee diciamo che il consumo medio effettivo è di circa 5.5 litri/100 km.
Cosa troverete in concessionaria...
Le versioni e gli allestimenti di tutte le DS sono davvero numerosi. Le Citroën DS3 berlina e cabrio hanno prezzi compresi fra i 16.100 euro della 1.2 VTi Chic a benzina con 82 cavalli (con fendinebbia e radio di serie) e i 28.800 della 1.6 BlueHDi So Irresistible Cabrio 120 cavalli (di serie i fari bixeno e led e l’Active City Brake). In mezzo ci sono la So Irresistible da 23.300 euro e la So Chic da 17.250 euro. La 110 S&S So Chic, oggetto della nostra prova e del nostro video parte da 20.350 euro.
Ricordiamo che i fari che combinano luci a led e bixeno (non previsti per la Chic, optional a 1.000 euro per la So Chic) sono montati di serie sulle altre. Per tutte le vetture ci sono poi vari tipi di selleria in pelle (da 910 euro) e diversi colori per la plancia (105 euro) nel catalogo degli accessori.
Sempre parlando di optional ecco anche il sistema Active City Brake (da 450 euro) che grazie a un sensore laser, posto in cima al parabrezza, calcola la distanza dai veicoli che precedono e (viaggiando a meno di 30 km/h) rileva il rischio di un tamponamento, azionando i freni nel caso a farlo non sia il guidatore. Per quanto riguarda le potenze delle motorizzazioni, con i benzina andiamo dagli 82 ai 110 cavalli mentre per i diesel dai 75 ai 120 cavalli.
Al top della gamma troviamo infine due vetture, trattasi di una versione e di un allestimento molto particolari. La prima è la THP 1.6 Racing 200 cv, versione ormai di fine serie, in vendita a 32.500 euro e la DS3 60 Anniversary 1955 che parte da un prezzo base di 22.850 euro.
Pregi
-Spazio a bordo
-Stile elegante
-Cura dei dettagli
Difetti
-Regolazione schienale a scatti
-Assetto rigido
-Autoradio con formata datata
Maurizio Vettor
Si ringrazia Autolavaggio Villa di Villa - Carate Brianza