DS 3 1.2 PureTech EAT6

DS 3 1.2 PureTech EAT6
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Via il marchio Citroen, il nuovo brand "premium" DS punta tutto sulla qualità, anche su questa nuova DS 3 che debutta con il nuovo e ottimo cambio elettroattuato EAT6 a 6 rapporti in abbinamento al motore 1.2 PureTech da 110 CV
7 maggio 2015

Il neonato marchio DS ha detto addio a Citroen per diventare un marchio premium indipendente. Un giorno, il suo sogno, nemmeno troppo nascosto, è quello di vedersela con i mostri sacri del lusso a partire da Audi, BMW e Mercedes. La strada per conquistare un obiettivo tanto ambizioso è lunga e i vertici di DS lo sanno bene. Serviranno anni, forse decenni ma da qualche parte bisognerà pur cominciare.

 

Prima di tutto quindi hanno iniziato con l’eliminare il marchio del Double Chevron dalla DS 5 (la stessa sorte toccherà prossimamente a DS 4 e DS 3) e ora, come annunciato, iniziano ad arrivare le prime novità tecniche.

 

Questa volta è la piccola di famiglia a sfoggiare una nuova chicca. La DS 3, dopo aver venduto 330.000 esemplari nel mondo (più di 20.000 in Italia) e dopo essersi concessa un restyling, guadagna finalmente un moderno cambio automatico, che si avvia a mandare (finalmente) in pensione l’ormai obsoleto elettroattuato ETG (rimarrà disponibile solo sul benzina da 82 CV). Per ambire al cuore del mondo premium del resto non si poteva più aspettare e quindi anche la citycar francese ora sarà disponibile con il nuovo automatico EAT6. Si tratta del sofisticato convertitore di coppia per motori trasversali a sei rapporti sviluppato da Aisin, che abbiamo già incontrato su Peugeot 308, ma anche DS 4 e DS 5. Un cambio al passo coi tempi, che secondo i tecnici DS ha permesso di ridurre del 40% i tempi di cambiata rispetto al vecchio elettroattuato, ma anche i consumi (- 20%) grazie a minori attriti interi e ad una migliore efficienza di funzionamento complessiva.

 

Su DS3, al momento, l’automatico EAT6 è offerto solamente in abbinamento al nuovo tre cilindri turbo 1.2 PureTech da 110 CV con Start&Stop. Per non è previsto l’arrivo sulle altre motorizzazioni della gamma (esclusi quindi i diesel e i benzina più potenti), anche se “in futuro si vedrà”, ci rispondono i vertici DS. Non è detta quindi l’ultima parola visto che questo stesso automatico viene già oggi utilizzato su numerose motorizzazioni benzina e diesel del Gruppo PSA. 

ds 3 12 puretech 110 cv eat6 test (20)
Sparito il "Double Chevron", ora sul portellone c'è il marchio "DS"

Dal vivo: cosa c’è di nuovo fuori

L’arrivo del nuovo cambio automatico è stata l’occasione per concedere alla DS3 anche qualche piccola novità estetica. Prima di tutto sparisce del tutto il logo “Citroen” dal portellone posteriore, che fino ad oggi compariva sotto al marchio DS. In compenso debutta l’inedito marchio “DS 3” nell’angolo inferiore destro e quello “Cabrio” nel caso di modelli con tetto apribile in tela. Arriva inoltre la nuova tinta verde smeraldo Emeraude, veramente originale, disponibile per tetto (anche in tela) e dettagli interni (plancia, pomello del cambio). La versione Cabrio inoltre ora guadagna nuove finiture in tinta con la carrozzeria nella zona del lunotto posteriore (prima erano verniciate di nero), che rendono più originale il tetto apribile in tela. Il modello naturalmente continua a puntare sulle possibilità di personalizzazione, grazie a 68 combinazioni di colori diverse per tetto e carrozzeria. All’anteriore infine ritroviamo i sofisticati fari xeno-led con sfiziosi indicatori di direzione dinamici. 

Dal vivo: cosa c’è di nuovo dentro

Anche dentro però c’è spazio per qualche novità. Il sistema multimediale, vero tallone d’Achille delle versioni precedenti, guadagna finalmente uno schermo touch, che ha permesso di eliminare il pannello di controllo inferiore, così ricco di tasti e ormai fin troppo obsoleto.

 

Al suo posto è spuntata una plancia molto più pulita con un piccolo vano, dove è possibile riporre piccoli oggetti come penne o, per la gioia di tutte le donne, trucchi e rossetti. Un bel passo in avanti anche se il software del sistema multimediale, in particolare quello del navigatore, è rimasto sempre lo stesso ed inizia a sentire un po’ troppo il peso degli anni. Rimangono come al solito ben fatti gli interni, con materiali lucidi e di qualità, ben assemblati.

 

Nelle zone più lontane dagli sguardi invece, come nella parte inferiore degli sportelli, sul tunnel in mezzo ai sedili e vicino al bauletto, troviamo ancora plastiche dure, pensate più per durare nel tempo che per apparire. Da dieci e lode i sedili in pelle pieno fiore, non solo per l’ottima profilatura, che sostiene in maniera corretta, ma anche per la qualità della pelle, che mette in mostra la raffinata confezione “a cinturino d’orologio”, con una elegante sfumatura dal bianco al nero. 

Prezzi

La nuova DS 3 1.2 PureTech da 110 CV con l’inedito cambio automatico EAT6 viene offerta in Italia dal mese di maggio ad un prezzo che parte da 20.750 euro (da 22.350 la più ricca Sport Chic), mentre la versione Cabrio parte da 24.250 euro (da 25.850 euro la Sport Chic). Le concorrenti rimangono quelle di sempre: Audi A1 e Mini, senza dimenticare la Fiat 500, che pur avendo dimensioni più compatte intercetta in un certo senso lo stesso tipo di clientela. 

Le nostre impressioni di guida

Partiamo dal DS World, il nuovissimo e scintillante flagship store del neonato marchio francese, nel cuore di Parigi, sugli Champs-Élysées. All’interno troviamo una leva del cambio che presenta ancora innesti segmentati e non lineari, come vuole la moda del momento, ma dobbiamo ammettere che il pomello cromato dona un tocco di eleganza in più all’abitacolo. Diamo vita al tre cilindri turbo e portiamo la leva in D, pronti a partire. 

ds 3 12 puretech 110 cv eat6 test (7)
Il dettaglio del selettore del nuovo cambio robotizzato EAT6, molto dolce negli innesti

 

Il 1.2 PureTech ha preso vita, nella massima silenziosità e con un minimo accenno di vibrazioni, per la verità quasi impercettibile, tanto che scompare non appena ci mettiamo in marcia. Immersi nel delirante traffico parigino apprezziamo fin da subito il brio del tre cilindri, che grazie ad una coppia di 205 Nm, subito disponibile a 1.500 giri/min, rende la DS 3 agile e frizzante in città. Non è un motore che invita a cercare la prestazione assoluta (per questo scopo si può scegliere tranquillamente il pluri-premiato 1.6 turbo THP che ora ha 165 CV), ma pensato piuttosto per la guida rilassata, per chi cerca grande comfort e consumi contenuti. Il merito è dell’ottima elasticità, garantita dal piccolo turbo, che garantisce un’erogazione molto lineare e consistente fino ai medi regimi. 

Cambio EAT6: parola d’ordine dolcezza

Il nuovo automatico EAT6 si sposa perfettamente all’indole di questo motore. E’ dolcissimo negli innesti, che nella guida rilassata sono praticamente impercettibili e rapidi al punto giusto. Certo, essendo un convertitore di coppia non aspettatevi lo scatto fulmineo di un doppia frizione, ma è lontano anni luce dalla macchinosità e la lentezza del vecchio robotizzato. E’ un automatico finalmente all’altezza della situazione, che esalta le doti del 1.2 PureTech e che tiene a bada molto bene i consumi, grazie a logiche di cambiata pensate in chiave dell’efficienza. Guidando tranquilli la marcia superiore viene innestata già a 2.000 giri/min, in maniera talmente dolce e naturale che si fa fatica ad accorgersene. 

Il nuovo automatico EAT6 si sposa perfettamente all’indole di questo motore. E’ dolcissimo negli innesti, che nella guida rilassata sono praticamente impercettibili e rapidi al punto giusto

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Come nel caso del motore, anche con il cambio è inutile pretendere prestazioni sportive. Sulla DS3 tre cilindri questo automatico del resto nasce per privilegiare il massimo comfort, quindi quando si sale troppo con il numero di giri finisce per perdere quella sua eccezionale dolcezza e per risultare un po’ più lento e impacciato. Molto meglio quindi esaltare le sue doti con una guida tranquilla, senza ricorrere alla modalità manuale, che poco si sposa con il carattere di questo automatico, e godendosi il viaggio nella massima comodità. Un’unica nota stonata si avverte al minimo, non appena ci si ferma, quando il cambio, prima di normalizzarsi, provoca qualche vibrazione di troppo.   

Consumi

Nel corso del nostro test, dove abbiamo alternato il traffico parigino a strade extraurbane in campagna ed autostrade, abbiamo rilevato un consumo medio pari a 7,2 l/100 km (dato del computer di bordo). Niente male per un’auto a benzina automatica di questa categoria, visto che non ci siamo risparmiati troppo con il gas. 

Conclusioni

La DS 3 continua nel suo percorso evolutivo regalandosi finalmente un cambio automatico all’altezza delle aspettative. Si prepara a dire addio al vecchio robotizzato con un moderno convertitore a sei rapporti che si sposa perfettamente all’indole del 1.2 PureTech da 110 CV. Dolce, veloce e con logiche di gestione ben studiate, è pensato per la guida tranquilla e per chi cerca il massimo comfort di guida. Promosso anche per la sua capacità di tenere a bada i consumi. 

Pregi

1.2 PureTech 110 CV: un tre cilindri frizzante e meno assetato rispetto ai precedenti 1.6 aspirati

Cambio EAT6: è dolcissimo e ben amalgamato all’indole del 1.2 PureTech

Finiture e possibilità di personalizzazione 

Difetti

Qualche vibrazione di troppo al minimo dovuta al cambio automatico

Sistema multimediale: ha guadagnato il touchscreen ma rimane troppo lento per gli standard attuali

La leva del cambio automatico: è ancora del tipo con innesti segmentati 

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  • Peso da 1.107
    a 1.280 Kg
  • Carrozzeria Cabrio
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