Confronti impossibili, Mercedes: CLK GTR Vs AMG Project One

Confronti impossibili, Mercedes: CLK GTR Vs AMG Project One
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Parallelo a distanza di due decenni per auto fuoriserie di altissime prestazioni, con stella a tre punte. Tecnologia soprattutto motoristica ben diversa, ma legame al Motorsport e in parte anche linea, di un certo tipo, ci sono per entrambe. Quale la più estrema e specialistica? Sotto il vestito e nella tecnologia certo la nuova, a pelle o al volante forse...
7 ottobre 2017

Punti chiave

La regina del Salone di Francoforte 2017 per molti è stata lei, la stupenda AMG Project-One che, realizzata in serie limitata di soli 275 esemplari già sold-out prima che si avvii la produzione, identifica il massimo che Mercedes possa mettere in strada oggi, in termini di veicolo sportivo estremo, altamente tecnologico nel senso più pieno della definizione, qui non certo abusata come altrove. Un gioiello apprezzato ma per pochi, proibitiva nel costo e volutamente dedicata a una clientela selezionata che ha prevalso su chi “poteva” ma non è arrivato in tempo. Se nel 2017 ci si rifà alle vittorie in F1 con l’ibridazione del V6 1.600 benzina e i quattro motori elettrici, per oltre 1000 CV in totale, nel 1997, esattamente venti anni addietro, la Casa della Stella a tre punte proponeva la CLK GTR quale arma tutta pistaiola per correre nell’allora più quotato e anche popolare di oggi Campionato internazionale GT. Di quella vettura, realizzata in relativa fretta per vincere gare e titoli contro rivali molto blasonati, arrivarono poi in strada pochissimi esemplari (una trentina) derivati in versione coupé o aperta. Categoria e soprattutto rendimento ben diversi; cubatura ed ecologia agli opposti; ma in parte l’utilizzo, le dimensioni, un logo e anche certi profili dell’una non sono poi tanto distanti dall’altra, nonostante i decenni che le separano. Analogamente il target a dir poco ristrettissimo: entrambe simboleggiano il massimo possibile (o per meglio dire quasi impossibile) per un cliente Mercedes, nel proprio rispettivo momento, ma celano presupposti diversi alla base.

In parti simili nel taglio generale, ispirato alle gare, ma la CLK GTR riprendeva anche temi della produzione in serie MB
In parti simili nel taglio generale, ispirato alle gare, ma la CLK GTR riprendeva anche temi della produzione in serie MB
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Stile

Sarà che chi scrive non ha più vent’anni però quei profili, quelle sagome pressoché identiche alle poderose GT che correvano velocissime in pista negli anni Novanta facendo “paura” più di certe F1 e certo di tutte quelle odierne, generano per la CLK GTR una sensazione di mostro da gara e certo di prestazione, da “gestire” essendone capaci. Bassa, parecchio larga, palesemente derivata dalle corse vere dove talvolta vinceva a mani basse, con però quei quattro fari e la tipica griglia in comune alle stradali Mercedes del tempo, come la prima CLK (W208) disegnata da Michael Fink; idem per i gruppi ottici e una parziale lavorazione del paraurti, posteriormente. Era singolare e identificativa in pista, tra le concorrenti, ancor più in strada, per i pochi che ne abbiano mai vista una. Fa venire in mente certi prototipi di Le Mans più che altre certe Supercar stradali, come anche la Project One oggi invero, che riprende palesemente l’immagine corsaiola, ma è più personale la cugina nata venti anni prima, perché sa al 95% di auto da corsa “vera” in ogni suo millimetro. La nuova AMG Project One è fantastica, amabile, moderna e molto più equilibrata nelle proporzioni, pur simili, con dettagli precisi e invidiabili. Entrambe hanno la presa aria centrale sul tetto, i retrovisori a sbalzo e un ingombrante profilo alare, ma la nuova è certo più gradevole ai gusti contemporanei e globali, avvicinandola si percepisce una sensazione di auto speciale e certo di forme comuni solo a quelle che corrono nelle serie GT, però… Un po’ meno “forte” rispetto alla più vecchia CLK GTR. Quando le si arriva accanto la si ammira e tocca, pensando a quanto sia ben fatta e studiata, pregevole e godereccia da condurre, ma forse non ci si meraviglia come con la vecchia, pur meno ben rifinita e un po’ rude, anche meno “educata”. Già da lontano si capisce che quello della W297 era un prototipo messo forzatamente in strada, anche senza chiamarsi “project” era la derivazione più o meno voluta a priori e necessaria di un progetto, fine alla pura competizione.

20 anni esatti di distanza per il massimo possibile della produzione Mercedes, con motori molto diversi sotto il cofano
20 anni esatti di distanza per il massimo possibile della produzione Mercedes, con motori molto diversi sotto il cofano

Tecnica

La AMG Project-One vuole un po’ essere la F1 moderna con ruote coperte, da “uso” incredibilmente anche stradale. Vanta infatti la power-unit derivata dalla W06 Mercedes vincente nel Mondiale 2015 per un mix che fa parlare prima ancora di vederla e rimarrà certo iconica, riferendosi a questo periodo. La moderna ibrida ad alte prestazioni con oltre 1000 CV e velocità massima superiore a 350 km/h, dalla sua ha il fatto di incarnare qualcosa veramente unico, per ora: estrema applicazione delle raffinate tecnologie da competizione, quelle di cui tutti parlano ma pochissimi toccano, all'impiego stradale. Figlia di esigenze da pura competizione sportiva anch’essa, la CLK GTR nasceva dopo alcuni passaggi di sperimentazione motoristica su telaio da gara McLaren per poi divenire un’arma vincente nella massima formula GT tutta Mercedes, prima del declino della categoria stessa, in parte “uccisa” da questa medesima vettura. Il suo telaio, come tutto il resto, è forse meno elitario se si pensi al Motorsport di alto rango in grado di produrre simili oggetti, ma spaventa per la forza di metterli in strada. V12 aspirato 6898cc capace di circa 600bhp variabili (non poco) secondo le versioni: praticamente il doppio dei cilindri e addirittura oltre quattro volte in cubatura, rispetto il V6 1.6 turbo della cugina giovane, che oltretutto gira “solo” a 11000; eppure la potenza è ben maggiore oggi grazie all’elettrificazione (800 Volts) come si usa dire, dove frontalmente le rotazioni sono a ben 50.000 giri per una sensazione sotto il piede definita migliore di un ottimo V8 aspirato. La Project One soprattutto, oltre vantare un rendimento termico ed energetico ben migliore (vedasi recupero in frenata) è a trazione integrale, con l’asse anteriore spinto elettricamente e tutti i controlli immaginabili per gestirne la dinamica: infinitamente più sicura e configurabile nei modi guida, sebbene la CLK GTR avesse comunque l’ABS e un controllo di trazione. Sono oggi otto i rapporti della trasmissione, due più della CLK GTR i quali non erano certo a facile innesto, come quelli supportati idraulicamente e dall’elettronica della Project One, gestibili a volante. Sospensioni raffinate davanti e dietro per entrambe, con l’ovvio gap del tempo ad arricchire la correzione adattiva più raffinata della nuova, con gommatura 285/35 ZR 19 anteriore e 335/30 ZR 20 posteriore per la ibrida, mentre la vecchia endotermica usava 265/65 - 18 e 350/40 – 18.

Interni da moderna hypercar e richiami unici F1 per la nuova, dettagli palesemente mutuati dalla serie per la vecchia
Interni da moderna hypercar e richiami unici F1 per la nuova, dettagli palesemente mutuati dalla serie per la vecchia

Dotazioni, Finiture e Utilizzo

Portiere che si aprono verso il cielo su entrambe, ma dentro è proprio un altro pianeta, la nuova freccia d'argento. Da incredibilmente vera auto (anche) stradale, la CLK GTR aveva selleria in pelle, climatizzazione e impianto radio ma per il resto, la sensazione non è certo troppo morbida o adattabile, al contrario della Project One che usa tessuti in microfibra ecologica Miko (azienda italiana con l’onore di essere fornitrice non solo di questa hypercar, ma anche dell’intera gamma AMG) e dotazioni anche per l’intrattenimento, su ampio touchscreen 10'' orizzontale. Con la vecchia difficile anche solo pensare di muoversi, in occasione delle limitazioni traffico per emissioni, mentre la Project One percorre volendo 25 km da pura elettrica, utili in certi (limitati) contesti. Entrambe due posti supersportive, la si tocca anche dentro la sportività purissima, ma con la vecchia è meglio dire di essere in uno strano mix di vettura “normale” Mercedes del tempo e quella da gara, per come si percepiscono ad esempio volante o cruscotto (quasi del tutto analogico) piuttosto che alcuni comandi manuali e quasi ordinari, mutuati dalla produzione Mercedes del tempo; mentre la Project One offre volutamente pezzi unici, mix tra artigianalità e massima tecnologia, ripresi dalla F1, partendo dal volante; in questo forse senza alcune, piccole, limitazioni di costo magari imposte alla brevissima produzione CLK GTR, meno orientata al pubblico e alla condivisione mediatica. E poi, quando si guida? Pochissimi possono raccontarlo, della CLK GTR, meno ancora della Project One attualmente, però possiamo stimare, o meglio azzardare qualche considerazione. 0-200 Km/h in meno di sei secondi per la Project One, con uso in pista capace di fare vedere ben 350 Km/h e probabilmente una certa accessibilità quando settata in modo soft, ma quando capita, di andare a manetta? Qualora capiti la velocità di punta sarà marginalmente a favore della moderna, mentre indubbiamente è migliore l’accelerazione (controllata) da fermo, con vantaggio stimato di ben quattro secondi al raggiungimento dei 200 Km/h. Il suo indubbio vantaggio come detto è però anche dove sia permesso dalle regole stradali, in solo elettrico lei ci passa silenziosamente, per giusto venticinque chilometri, tra le persone meravigliate; la CLK GTR certo potrebbe stonare un po’ a livello di zone verdi, magari si domanda cosa sia anche chi abbia perso parzialmente l’udito con gli anni, se il conducente apre il gas. Il comfort relativo è assolutamente a favore della nuova che può sposare anche normali spostamenti di passerella senza particolari sacrifici e perché no, percorsi “quotidiani” pur tutelati. Parcheggiare ovunque e non in autodromo una CLK GTR, magari versione roadster, farebbe un po’ “più strano”.

Economia e gestione

Il prezzo, elevatissimo, non conta poi troppo, almeno non quanto lo sia normalmente per i miliardi di persone che queste auto estreme le ignorano o solo osservano, piuttosto che apprezzano da fuori. Chi può permettersele in acquisto, non dovrebbe aver problemi. La CLK GTR costava più di qualunque altra vettura al tempo, un record, ovvero circa tre milioni di marchi tedeschi, avvicinando il milione e mezzo di euro, o sforandolo se si conteggi in dollari. 2.275 euro invece il costo attuale della Project One. Costi relativi in entrambi i casi, visti i numeri limitati e le transazioni pressoché nulle, una volta immesse sul mercato. Possiamo dire che i prezzi sono alle stelle (con tre punte…) rapportati al periodo per entrambe, la produzione limitata altrettanto, ma in percezione ora la nuova Project One è ancora oggetto più lussuosamente elitario della precedente CLK GTR, non solo per il costo comunque più elevato. Vero è che poi consuma meno la nuova, ma le manutenzioni straordinarie di un sistema così evoluto rimandano al 100% presso chi l'ha costruita, mentre la CLK-GTR in qualche maniera può essere meno affidabile su lunghe percorrenze, forse (ammesso che le faccia) necessitando di cure anche meccaniche non comuni alle vetture stradali “maneggiata” però nel caso anche da persone genericamente esperte, ricorrendo alla Casa madre solo per recuperare i materiali necessari. I consumi, oltretutto solo stimabili, vedono un vantaggio della Projet One ovviamente, non che chi le possegga debba preoccuparsene. Sul fronte della tenuta di valore, o meglio dell'incremento di quotazione, con il tempo il discorso è molto relativo. Certo è che la precedente CLK GTR ha un gran fascino da collezione già oggi e i prezzi indicativi, pur flessibili, sono nell’ordine di almeno € 1,5 o 2 milioni, anche oltre pensando alle ultime aste: più di quello che costava da nuova, non così distante dal listino della Project One; auto anch’essa inedita e destinata a rimanere nella storia della produzione Mercedes-AMG. Sfruttando il richiamo della Formula Uno e non della serie GT, oltretutto in anni in cui il marchio ha vinto, potrebbe avere una maggiore rivalutazione percentuale e quindi un migliore investimento la nuova, vista anche la sua superiore adattabilità di uso nella pratica.

In conclusione

Ne parlano in molti di queste auto, commentandole al debutto, ma pochissimi le possono guidare e poi conoscere a fondo. Giudizi personali con criteri più o meno esaustivi si sprecano, ma qui ci permettiamo di considerare che potenza assoluta, sicurezza, ecologia e ovviamente comfort a parte, molto molto inferiori, la CLK GTR ha ancora oggi il suo bel fascino non facile da contrastare, per certi versi, idem per la valorizzazione economica. Chi ha una certa età può percepire tutto il sapore delle corse di massimo livello nel ventennio scorso, quelle che ancora il pubblico “sentiva”. Senza nulla togliere alla più raffinata e complessa, volendo anche utile e fascinosa tecnologia della Project One, CLK GTR è indubbiamente auto più rara, sia in quanto a copertura mediatica, contando l’esubero di comunicazione fatta sulla nuova che l’ha resa popolare virtualmente al mondo prima che ne sia stata consegnata una a un cliente, sia perché la produzione fu circa un decimo di quella Project-One. La CLK GTR e le pochissime altre varianti di quel progetto (LM e Super Sport) furono veicoli venuti al mondo “per servizio” alla competizione iridata di Mercedes-AMG e non il contrario, come invece è almeno sinora il concetto di Project-One. Così simili nell’idea che uno potrebbe farsi sfogliando solo un listino e magari anche nella percezione visiva, ammodernamenti a parte, così diverse nello stimolo e anche obiettivo di produzione. Scegliendo quale avere in casa pensando di usarla, a 360° gradi sicuramente la nuova, impagabile per sicurezza e fruibilità, certamente anche più facile e amica in pista cimentandosi. Dovendola però solo possedere come oggetto da ammirare, esibire con gusto maggiormente di nicchia e magari osar guidare a fondo gas una-tantum, dove concesso, certamente la vecchia GT fa ancor oggi più paura, prima ancora di accenderla, figuriamoci una volta in moto. Le valutazioni qui considerate non portano contrariamente ai nostri classici confronti a poter dire quale delle due sia meglio, perché appartengono a periodi diversi e a una categoria di auto molto specifica, a giudizio personale. Auto da sogno, da ricchi, da pilota, che con gli anni si rivalutano anche… Piove sul bagnato, verrebbe da dire. Quei pochi fortunati che hanno potuto avere una CLK GTR ai tempi, di sicuro non dovrebbero rimpiangere la scelta, amando le auto da corsa, al netto di eventuali oneri di manutenzione non troppo noti, pensando anche alla rivalutazione. Lo stesso potrà verosimilmente essere con Project One, spendendo un po’ di più ed essendo meno nella nicchia però, dato che ce ne sono dieci volte tante nel mondo ed è più "gentile" verso l’uomo che la tocchi solo o vi si sieda al volante.

 

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