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La nuova Citroen DS5 non è una vettura qualsiasi ma un prodotto che solamente una Casa da sempre abituata a sfidare e stuzzicare il mercato poteva realizzare.
Una vettura coraggiosa, in particolar modo per scelte di stile, ma non frutto del caso o della fantasia estemporanea di un designer o di qualche ufficio marketing: Citroen, infatti, con grande intelligenza ha scelto di dare vita ad un brand premium nel contesto di un marchio generalista affiancando modelli come DS3 DS3 Cabrio DS4 e DS5 in grado di andare a conquistare tutti quei clienti stufi delle "solite" proposte tedesche giocando su valori di personalità e tecnologia che identificano completamente quel modo "tutto Citroen" di fare automobili che si era perso negli anni '90 e che oggi torna in auge con grande forza.
DS5: per chi lascia la strada vecchia...
Certo, convincere un cliente BMW Serie 3 o Audi A4 ad abbandonare la strada vecchia per la nuova non è mai un'impresa semplice e, a differenza di altri segmenti, non è solamente una questione di prezzo: il mix deve contenere anche contenuti, look, ma soprattutto un'immagine di brand che Citroen sta riconquistando giorno dopo giorno ripartendo dai concetti che hanno reso popolari vetture come la DS prima e le CX poi.
Tra segmento C e D
Per ottenere questi risultati lo sviluppo della gamma DS ha dato vita ad una vettura a cavallo tra una segmento C e una D (è lunga 453 cm, alta 150, larga 187, passo 272) caratterizzata da uno stile che è una via di mezzo tra una due volumi ed una shooting brake ed un'altezza del corpo vettura maggiore della media.
Non è tutto: in questa silhouette atipica, in cui le superfici vetrate recitano un ruolo molto importante anche nel raccordare i fianchi con la coda - fasciano completamente anche il montante C - ci sono decine di dettagli stilistici di pregio, tra cui i generosi gruppi ottici firmati con una elegante fila di led o i profili metallici che prendono vita dai fari stessi e si sviluppano ai fianchi del cofano raccordandosi con i finestrini anteriori.
Molti dettagli, poi, richiamano molto da vicino il resto della produzione DS: le prese d'aria laterali a C, quella centrale trapezoidale di generose dimensioni ed i baffetti cromati sui quali si sviluppa il classico logo del double chevron.
Interni da aereo
Un look unico e tecnologico che non poteva che nascondere interni altrettanto futuristici e personali. La plancia non solo è orientata verso il pilota ma è studiata quasi per abbracciarlo alla stregua di quanto avviene nel cockpit di un aereo.
La derivazione aeronautica di alcune soluzioni di stile non si ferma qui: alzando la testa, nelle versioni superiori, si può guardare il cielo attraverso tre finestre (0,6 mq!) divise da una plafoniera estremamente sofisticata, all'interno della quale trovano posto i comandi per le tendine, delle luci di bordo ma anche del nuovo servizo eTouch che comprende una gamma di servizi tra cui la chiamata di emergenza e l'assistenza localizzata. Niente male il volume del bagagliaio: si passa da 468 a 1.288 litri abbattendo gli schienali posteriori in modalità progressiva.
“Un look unico e tecnologico che non poteva che nascondere interni altrettanto futuristici e personali. La plancia non solo è orientata verso il pilota ma è studiata quasi per abbracciarlo alla stregua di quanto avviene nel cockpit di un aereo”
Quadro strumenti hi-tech
Molto interessante anche lo stile del quadro stumenti delle versioni top, che prende vita cliccando il tasto start: suddiviso in tre aree, con ampio spazio alla digitalizzazione ed un interessante richiamo al "passato" con l'ago bianco su sfondo nero ad indicare la velocità, fornisce numerose indicazioni riguardanti la vettura ed il viaggio assicurando una visualizzazione esclusiva della navigazione nel caso in cui sul display al centro della plancia venga scelto di visualizzare altro.
Head-up display
Tra gli elementi di spicco vi sono anche l'Head Up Display a colori, che riporta le informazioni essenziali direttamente nel campo visivo del conducente, ma anche i comandi del sistema multimediale che, alla stregua di alcune competitor, annovera una manopola circondata da alcuni tasti funzione con la quale interagire su navigazione, radio, climatizzazione e molto altro.
Sedili da...orologio
Non mancano gli accostamenti tra vari materiali di pregio, pensati per esaltare le caratteristiche premium del prodotto: i sedili ClubSport, ad esempio, non solo sono rivestiti in pelle con uno stile che ricorda alcuni celebri cinturini Rolex ma sono rifiniti in alluminio per esprimere al meglio i valori di tecnologia e raffinatezza con il quale è stato pensato l'arredamento della vettura.
Per chi vuole il massimo sono inoltre disponibili i dieci altoparlanti amplificati Denon, ma anche un sofisticato kit composto da 2 lettori DVD portatili e due paia di cuffie che garantiscono ai passeggeri della fila posteriore una visione ed un audio di qualità cinematrografica.
Diesel da 112 o 163 CV
Cinque le motorizzazioni disponibili, di cui due a gasolio, due benzina e un'ibrida. Più interessante per il mercato italiano è certamente la 2.0 HDi da 163 CV a 3.850 giri e 340 Nm di coppia massima. con questo motore DS5 tocca i 215 km/h di velocità massima assicurando una accelerazione 0-100 km/h in 8,8 secondi. 4,9 il consumo dichiarato e 129 g/km il valore di emissione di CO2. Per questa unità sono disponibili il manuale a sei marce e l'automatico a sei rapporti.
Il 1.6 e-HDi da 112 CV è forse il motore più indicato per i clienti flotta, anche in virtù della presenza di serie del cambio manuale pilotato a sei marce con Stop&Start: 191 km/h di velocità massima e 13,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h il compatto quadricilindrico francese consuma 4,4 litri di gasolio ogni 100 km emettendo 114 g/km di CO2.
Benzina da 155 a 200 CV
Sul fronte benzina l'accesso alla gamma prevede i 156 CV ed i 240 Nm di coppia del 1.6 THP: disponibile solo in abbinamento al cambio automatico a sei marce l'unità sviluppata in collaborazione con BMW permette una velocità massima di 202 km/h ed una accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi. 7,1 l/100 km il consumo medio e 165 g/km il valore medio di emissione di CO2.
Crescono le prestazioni scegliendo il 1.6 THP nella versione da 200 CV: 235 km/h la velocità massima, 8,2 secondi il valore dello 0-100 km/h e consumi addirittura contenuti rispetto a quelle del 1.6 automatico. Si scende a 6,7 l/100 km con emissioni di 155 g/km, ma in questo caso non è disponibile alcun tipo di cambio automatico in alternativa al sei rapporti manuale.
“Prima al mondo ad abbinare i vantaggi della motorizzazione a gasolio a quelli di un motore elettrico da 37 CV, la HYbrid4 tocca i 211 km/h di velocità massima accelerando da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. 3,8 l/100 km il consumo medio dichiarato”
Ibrida a gasolio da 200 CV
Non manca la perla tecnica del Gruppo PSA già utilizzata anche su vetture come Peugeot 3008 e 508, ovvero la motorizzazione ibrida HYbrid4. Prima al mondo ad abbinare i vantaggi della motorizzazione a gasolio a quelli di un motore elettrico da 37 CV la HYbrid4 tocca i 211 km/h di velocità massima accelerando da 0 a 100 km/h in due decimi in meno rispetto alla versione 2.0 HDI "liscia" (8,6). Decisamente più contenuti i consumi: si passa dai 4,4 della standard ai 3,8 della versione ibrida con un valore di emissione di CO2 di 99 g/km.
Tre versioni più una
Al netto delle versioni speciali sono tre gli allestimenti disponibili per tutte le versioni, ai quali si aggiunge una variante Business dedicata alle flotte: Chic, So Chic e Sport Chic. Chic, disponibile con 1.6 THP 155 CV, 1.6 e-HDi, 2.0 HDi e 2.0 HYbrid4, propone climatizzatore automatico bi-zona, ESP con assistenza alle partenze in salita, cerchi da 17", volante in pelle regolabile in altezza e profondità, sedile regolabile in altezza, sensore di pioggia, freno di stazionamento elettrico, vetri posteriori e lunotto oscurati, sensore di pioggia e radio con CD/MP3 con 6 altoparlanti.
Si parte da 29.600 euro
29.600 euro il prezzo d'accesso fissato per la 1.6 THP 155 CV e la 1.6 e-Hdi, mentre per la 2.0 HDI da 163 CV in allestimento Chic sono necessari 30.900 euro. La tecnologica HYbrid4, invece, in allestimento Chic costa 37.350 euro. La motorizzazione 1.6 THP da 200 CV, invece, si incontra solamente con l'allestimento So Chic (che fa da base per la Business) a 33.500 euro.
So Chic è un allestimento intermedio che con le motorizzazioni d'accesso "viene via" a 32.300 euro e che propone cerchi da 17", sensori di parcheggio, telecamera di retromarcia e navigatore satellitare. Il top di gamma Sport Chic, disponibile solo in abbinamento alle motorizzazioni più potenti, offre anche interni in pelle, sedili sportivi regolabili elettricamente, pedaliera in alluminio, strumentazione digitale e volante in pelle pieno fiore con comandi integrati. In questo caso il listino apre con i 37.500 euro della 1.6 THP da 200 CV.
Dal vivo: com'è fuori
L'impressione, forse per via dell'altezza del volume anteriore, è quella di ritrovarsi di fronte ad un'auto decisamente più imponente rispetto a quanto poi è riportato alla voce dimensioni, che invece sono sostanzialmente una via di mezzo tra quelle di una Volkswagen Golf ed una BMW Serie 3.
E' una vettura evidentemente studiata per stupire, di quelle che si amano o si odiano...anche se a differenza di molte altre protagoniste "del genere" i detrattori ne apprezzano il coraggio di alcune soluzioni e la cura del particolare. c'è anche chi la DS5 la vorrebbe ma poi sceglie vetture più noiose, meno personali, un po' per andare sul sicuro ma anche per dare un po' meno nell'occhio: con la DS5 è impossibile, infatti, passare inosservati.
Dal vivo: com'è dentro
Via di mezzo tra un crossover, una berlina a due volumi ed una station wagon sportiva (oggi sdoganate come Shooting Brake) DS5 riflette anche internamente i valori di stile che ne caratterizzano gli esterni. La posizione di guida è leggermente rialzata rispetto a quella di una classica berlina di segmento medio ma la seduta è sostanzialmente quella di una vettura normale con il volante piuttosto verticale (ampiamente regolabile) e le gambe sufficientemente distese per non sentirsi a bordo di un SUV.
Solo il tunnel centrale, molto voluminoso per questioni di raccordi stilistici con la plancia, può dare un'idea di limitare lo spazio per le gambe anche se alla resa dei conti viaggiano molto comodi piloti dal metro e sessanta ai due metri.
“La posizione di guida è leggermente rialzata rispetto a quella di una classica berlina di segmento medio ma la seduta è sostanzialmente quella di una vettura normale con il volante piuttosto verticale e le gambe sufficientemente distese per non sentirsi a bordo di un SUV”
Dentro manca qualche vano
Quello che manca, semmai, è uno spazio comodo per riporre gli oggetti di tutti i giorni: vero, ci sono le tasche sui pannelli porta, ma in posizione centrale, magari proprio davanti al cambio, gli stilisti Citroen non hanno previsto nulla che possa dare una mano e spesso ci si ritrova nella scomoda posizione di non saper dove mettere oggetti d'uso comune come il telefono o le chiavi di casa.
Buona la visuale anteriore mentre la 3/4 posteriore e posteriore sono fortemente limitate dall'andamento spiovente del tetto: fortunatamente nell'era dei sensori di parcheggio e delle telecamere questi sono solo dei dettagli e bisogna sottolineare come i sistemi di assistenza al parcheggio Citroen siano tra i migliori per facilità di comprensione e per precisione.
Dettagli di pregio
La plancia della versione Sport Chic è molto ben rifinita, in particolar modo per quanto riguarda l'alluminio spazzolato con il quale sono rifiniti molti dettagli, tra cui spicca quella del tunnel centrale: una finitura di gran pregio che si ritrova anche nei sedili ClubSport, davvero belli sotto il profilo stilistico e decisamente molto comodi.
Interessante la funzione di massaggio, anche se qualche programma in più potrebbe dare una mano, mentre si nota la mancanza di un sistema di ventilazione che in estate può davvero aiutare. Intrigante anche la plafoniera, che nelle versioni top divide le tre superfici trasparenti attraverso le quali guardare il cielo: grazie ad uno stile dei tasti volutamente aeronautico la sensazione di essere nel cockpit di un aereo viene addirittura rafforzata.
Multimedialità al top
Molto buona la sezione multimediale: l'audio è eccellente mentre l'integrazione con telefoni di ultima generazione avviene senza alcun problema attraverso il bluetooth o la porta USB. Molto interessante, in termini di digitalizzazione dell'abitacolo, anche la strumentazione delle versioni top di gamma, dove si nota il perfetto dialogo con il sistema multimediale di bordo: nel quadrante di destra, ad esempio, appare la schermata a colori relativa alla navigazione, che rappresenta un aiuto alla guida molto utile se nel display centrale si preferisce visualizzare altro.
Interessante anche il funzionamento dell'head-up display: a differenza di altri costruttori Citroen continua a preferire una linguetta estraibile come schermo sul quale proiettare le informazioni, a tutto vantaggio della visualizzazioni a colori di cui è ora dotato il sistema. Di contro c'è che in alcune circostanze la linguetta può risultare fastidiosa in quanto, per forza di cose, "oggetto estraneo semitrasparente" posizionato a mezzavia tra gli occhi e il parabrezza.
Bagagliaio: è basso ma generoso
A dispetto della dimensione della vettura e dello stile scelto per "chiudere" le linee di coda, il bagagliaio è ben sfruttabile e tutto sommato in linea con le esigenze di una breve vacanza in famiglia: l'unico vero neo è l'altezza, sicuramente superiore a quella di una berlina a tre volumi ma inferiore rispetto a una station wagon, che costringe ad abbattere gli schienali nel caso in cui si debbano trasportare oggetti voluminosi.
Il motore 2.0 HDI protagonista della nostra prova si rivela un motore sostanzialmente perfetto per questa vettura: le prestazioni sono di tutto rispetto ma quello che sorprende è la silenziosità ed il confort che la vettura raggiunge nella marcia autostradale.
“A 130 km/h, con il cruise control attivato, la DS5 si trasforma da cockpit d'aereo a sala riunioni o in sala d'ascolto (soprattutto se si sceglie il kit Denon) rendendo molto piacevole il viaggio: l'unica cosa che manca è il cruise control attivo”
L'autostrada è il suo regno
A 130 km/h, con il cruise control attivato, la DS5 si trasforma da cockpit d'aereo a sala riunioni o in sala d'ascolto (soprattutto se si sceglie il kit Denon) rendendo molto piacevole il viaggio: l'unica cosa che manca è il cruise control attivo ma DS5 è nata proprio nel momento in cui questa tecnologia ha iniziato a diffondersi ed è quindi probabile che qualcosa, sul tema, si veda con l'avvento di un aggiornamento nei prossimi 30 mesi. Non c'è nemmeno lo specchietto retrovisore autoanabbagliante mentre abbiamo trovato a punto il sistema di controllo di cambio involontario della corsia che avvisa del pericolo facendo vibrare il sedile.
Piacevole tra le curve
Fuori da quello che sembra il terreno di caccia ideale, l'autostrada, la DS5 fa valere l'efficacia di un telaio che non ha nulla in comune con la C5: non ci sono le sospensioni attive, insomma, ma DS5 risulta molto piacevole da guidare anche a fronte di un assetto che non nasce per esaltare le doti sportive del telaio ma piuttosto quelle di sicurezza e di confort.
Della stesso opinione anche il cambio automatico che a dispetto della sua costruzione "tradizionale" (è a convertitore di coppia) fornisce cambiate molto veloci e precise, anche in modalità manuale.
In conclusione
Citroen DS5 è pensata per chi sogna un'auto non troppo grande ma nemmeno contenuta nelle dimensioni in grado di combinare stile raffinato e personale a soluzioni tecniche interessanti come la motorizzazone ibrida HYbrid4.
Assieme alla tradizionale diesel 2.0 HDI quest'ultima combinazione fa parte della rosa di quelle cose "da scegliere" in fase d'acquisto se si sogna di combinare a linee futuristiche anche una soluzione tecnica che "domani" sarà di serie sulla gran parte delle automobili: essere trendsetter, del resto, ha il suo costo ma regala grandi soddisfazioni.
Ds
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