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L’inverno mite di Valencia è come un anticipo di primavera per chi come noi arriva dal nord Italia. I 18° indicati dal termometro del computer di bordo sono un toccasana per lo spirito, e permettono di assaporare vizi e virtù della nuova Citroën DS3 Cabrio. Ma iniziamo dal principio.
Com’è… anzi cos’è
E' la nuova Citroën DS3 in versione cabrio, o sarebbe meglio dire con capote scorrevole, versione a cielo aperto della fortunata e venduta (200.000 pezzi consegnati in soli due anni) compatta premium francese. Fuori cambia poco, e meno male, anche perché il look è certamente uno degli aspetti maggiormente apprezzati della DS3. Le modifiche sono da ricercarsi nella parte alta dell’abitacolo, con il tetto in tela fornito dalla tedesca Webasto (marchio storico nel campo delle capote e tetti apribili) che fa l’occhiolino al tetto rigido della versione berlina, mentre al posto del lunotto bombato, che caratterizza la versione chiusa, ne troviamo uno più piccolo con due fasce di tessuto laterali a dissimularne le dimensioni.
La modifica è quasi ininfluente in termini di peso, con soli 25 kg in più della versione berlina, mentre non intacca le capacità torsionali del telaio. Nuovi anche i gruppi ottici posteriori a Led che hanno la particolarità, una volta accesi, di creare un effetto 3D inusuale e piacevole, mentre un fregio cromato percorre la parte bassa del lunotto e serve da appiglio per l’operazione di chiusura del cofano bagagli. Immutato il muso con bocca e occhi da squalo, e intatta anche la “pinna” laterale. Dunque anche le dimensioni esterne non cambiano di un solo cm, per cui la DS3 è lunga 3.948 mm e larga 1.715 (199 all'altezza dei retrovisori), mentre è alta 1.483 mm.
…e dentro
L’ambiente chic e ricercato della berlina non trova particolari differenze sulla versione cabrio, che ha il rivestimento interno del tetto molto simile a quello della versione “chiusa”, ma un pulsante posizionato sulla plafoniera permette di modificare tale sensazione. Una leggera pressione sul comando e il tetto inizia a scorrere indietro, come se fosse un tetto apribile panoramico, un secondo tocco e anche il lunotto si abbassa e si ripiega al di sotto della capote. In tale configurazione la visibilità posteriore diminuisce drasticamente, e per eventuali manovre ci si deve affidare totalmente ai sensori di parcheggio.
Il colpo d’occhio del guidatore è paragonabile a quello che si presenterebbe al posto di guida della berlina, con un cruscotto piacevole, realizzato con materiali di qualità e dagli assemblaggi accurati. La posizione di guida ottimale è facilmente raggiungibile attraverso le regolazioni del sedile, che per i nostri gusti rimane sempre un po’ troppo alto per quanto riguarda il piano di seduta, mentre imbottitura generosa e supporti laterali consistenti ma non esagerati, rendono l'insieme particolarmente accogliente.
Lo spazio a bordo della DS3 Cabrio è più che abbondante per chi siede sui sedili anteriori, mentre lo spazio per chi occupa il sedile posteriore è ottimo in lunghezza e in altezza, meno in larghezza. I cinque posti omologati da Citroën, che sono una rarità nella categoria, sono credibili solo nel caso in cui il terzo incomodo sia un bambino (degna di nota la presenza degli attacchi isofix per eventuali seggiolini).
Da notare che la particolare forma del cruscotto davanti al passeggero, con il vano portaoggetti che seppur di volume generoso è molto sagomato, lascia ampio spazio alle gambe di chi siede alla destra del guidatore, e permette di far avanzare notevolmente il sedile, lasciando margine alle articolazioni inferiori di chi siede dietro. Comode le maniglie posizionate sul montante centrale, che servono nelle manovre di uscita, ma anche per tenersi ed evitare di essere sballottati a destra e sinistra, se il guidatore è un emulo di Loeb! Diverso trattamento per chi siede alla destra del “mancato pilota”, non ci sono appigli e bisogna confidare solo nella buon contenimento offerto dal sedile.
Comodo e ampio il bracciolo posizionato tra i due sedili anteriori, ma solo nell'uso autostradale o nel caso in cui la nostra DS3 sia dotata di cambio automatico, infatti durante i cambi marcia è facile che crei qualche impedimento al braccio destro. Il volante è bello da vedere e realizzato con materiali di qualità, si impugna bene, ma come gran parte dei volanti moderni, è sagomato in maniera ottimale solo se si tengono le mani sulle 9 e 15, mentre durante le manovre da fermo o semplicemente quando si affrontano curve particolarmente strette, per esempio dei tornanti, il look mette in secondo piano la praticità. Abbastanza comode, ma quasi del tutto coperte dalle razze dello stesso, le due leve multifunzione per autoradio e cruise control, poste sotto al devio luci, si riescono ad utilizzare al meglio solo dopo un breve apprendistato.
“L’ambiente chic e ricercato della berlina non trova particolari differenze sulla versione cabrio, che ha il rivestimento interno del tetto molto simile a quello della versione “chiusa”, ma un pulsante posizionato sulla plafoniera permette di modificare tale sensazione”
Vano bagagli
Considerando il volume totale del bagagliaio della DS3 Cabrio, il giudizio non può che essere lusinghiero, anche senza usufruire della volumetria aggiuntiva offerta dalla possibilità di abbattere lo schienale posteriore (nelle porzioni 1/3 – 2/3), i 245 litri a disposizione rappresentano un record per la categoria, ma è il come accedervi che lascia qualche perplessità. Il movimento a pantografo del cofano bagagli è pratico, ma l’apertura che permette l’accesso è di dimensioni ridotte e per di più obbliga a chinarsi eccessivamente. Va però detto che la potenziale clientela interessata a questo genere di auto, Mini e Fiat 500 insegnano, sembra poco interessata a questo aspetto.
Dotazione
La DS3 Cabrio si può ordinare in vari allestimenti, denominati: Chic, So Chic e Sport Chic. I primi due si possono inoltre integrare con il pacchetto Perfo, che comprende oltre ai cerchi da 17 pollici, anche i sedili sportivi e la pedaliera in alluminio. L'allestimento di serie è decisamente ricco anche nella versione “base”, e comprende il doppio airbag, ABS, climatizzatore manuale e vetri elettrici, oltre al regolatore di velocità e all'impianto stereo con CD/Mp3 con comandi al volante. Passando alla versione So Chic, si aggiungono alla lista i cerchi in lega da 16 pollici, il climatizzatore con filtro antipolline, il Pack Chrome (particolari cromati sulla carrozzeria), leva freno a mano e volante in pelle con inserti in metallo e l'illuminazione soft.
La più dotata è però la versione Sport Chic, che per 24.250 euro mette a disposizione oltre ai cerchi da 17 pollici con trattamento diamantato, il climatizzatore automatico con filtro antipolline ai carboni attivi, il doppio terminale di scarico cromato e il sedile passeggero regolabile in altezza. Come per tutte le Citroën della serie DS, la disponibilità di optional aggiuntivi è davvero ampia, mentre le possibilità di personalizzazione estetica sono quasi infinite.
Motorizzazioni
La DS3 Cabrio che abbiamo guidato è la top di gamma, dotata del quattro cilindri a benzina THP 1.6 litri da 156 CV (115 kW) a 6.000 giri, ma esistono anche una versione intermedia motorizzata con il VTI, sempre 1600, da 120 CV, e una entry level con il 1200 VTI da 82 CV. Se invece si preferiscono le motorizzazioni a gasolio, è disponibile una DS3 Cabrio con motore 1.6 E-HDI 90 da 92 CV.
Trasmissioni
La piccola francese prevede tre tipologie di cambio, un cinque marce per le versioni dotate dei motori a benzina da 82 e 120 CV, un sei marce manuale per il THP da 156 CV, mentre la motorizzazione a gasolio monta un sei marce a comando manuale-pilotato con inserimento automatico o manuale (attraverso leva o paddle al volante) dei sei rapporti.
Sospensioni e Freni
Per tutta la gamma DS3 Cabrio sono previste sospensioni anteriori MacPherson, mentre posteriormente sono installate delle traverse “deformabili”. Naturalmente gli assetti sono dedicati, e studiati in funzione delle prestazioni garantite dalle differenti motorizzazioni. Anche gli impianti frenanti seguono questa logica, per cui all'accoppiata dischi da 266 mm – tamburi della 1200, si contrappongono i dischi da 266 mm - dischi da 249 mm, della diesel, per arrivare ai dischi da 283 mm – 249 mm delle versioni più potenti a benzina. Naturalmente tutte le Citroën DS3 Cabrio montano di serie l'ABS e l' ESP, con in più il sistema AFU che sovraintende alle frenate improvvise e accende automaticamente le luci d'emergenza nel caso in cui si freni in maniera brusca.
Come va
La cura dei dettagli estetici e dell'abitacolo, é proseguita anche nella definizione della dinamica di guida della DS3 Cabrio, silenziosa e confortevole quando si va a passeggio, precisa e piacevolmente aggressiva quando si vuole "guidare" veramente. Tutto sulla DS3 asseconda i desideri di chi la guida. Il motore sovralimentato da 156 CV è fluido e silenzioso nell'uso tranquillo, ma ha doti di ripresa e accelerazione decisamente brillanti, quando viene richiesta maggiore potenza, come in fase di sorpasso.
“Il misto è terreno di conquista per la piccola francese, che è dotata di un assetto che pur non intaccando il comfort dei passeggeri, riuscendo a smorzare al meglio le sconnessioni dell'asfalto, riesce a tenere il ritmo anche se chi si trova alla guida pensa di guidare in una prova speciale del Rally di Montecarlo”
Non è importante dove si trovi l'ago del contagiri, 2.000 o 4.000 per il quattro cilindri è la stessa cosa, e la spinta è vigorosa sempre e comunque. Il cambio a sei marce non è fulmineo negli innesti, ma è preciso e non ha mai incertezze, mentre la frizione è robusta e ben modulabile. Il misto è terreno di conquista per la piccola francese, che è dotata di un assetto che pur non intaccando il comfort dei passeggeri, riuscendo a smorzare al meglio le sconnessioni dell'asfalto, riesce a tenere il ritmo anche se chi si trova alla guida pensa di guidare in una prova speciale del Rally di Montecarlo.
Il muso si inserisce rapidamente e in maniera precisa, mentre il retrotreno allarga quel tanto da aiutare a chiudere più rapidamente la curva, magari pelando per una frazione di secondo il pedale del gas. Buona la trazione sia in percorrenza che in uscita di curva, ottima la sensazione di appoggio sia nelle curve strette che sui curvoni autostradali. La frenata è perfettamente modulabile e decisamente potente, con l'ABS che si fa sentire solo quando facciamo gli emuli… del solito Loeb. Basandoci su quanto ci dice il computer di bordo I consumi dichiarati, sempre decisamente in maniera ottimistica, sono nella realtà di circa 6,5 litri per 100 km, andando a spasso, 10 – 12 litri … quando si è in prova speciale!
A cielo aperto
Dopo aver goduto delle prestazioni del quattro cilindri e del telaio della DS3 Cabrio, che a quanto ci è apparso mantiene tutte le caratteristiche di rigidità torsionale rispetto a quello della berlina, ci concentriamo su quello che è l'aspetto principale per una cabrio, e cioè la guida a cielo aperto. Un colpetto al pulsante che comanda la capote, ed eccoci a viaggiare con il sole in fronte. Il fatto che di colpo ci si trovi a contrastare il rumore del traffico e dell'aria, alzando il volume della radio, significa che l'insonorizzazione del tetto è davvero efficace e ben studiata.
Fino ai 60/70 km/h l'aria che entra nell'abitcolo non crea particolare disturbo, ma se si decide di viaggiare con il vento nei capelli anche in autostrada, bisogna prepararsi a qualche compromesso con i vortici d'aria che arrivano da dietro le spalle. Ma le cabrio, quando sono aperte, vanno godute ad andature da passeggio, e in questo caso specifico la DS3 non fa eccezione. Eccoci allora a usufruire delle indicazioni del navigatore satelittare che ci accompagna per il centro di Valencia, che senza un tetto sulla testa è ancora più bella.
In conclusione
Definire cabriolet vera e propria la DS3 Cabrio è forse ottimistico, come lo è per una concorrente diretta quale la Fiat 500C. Il fatto che i montanti del tetto e i vetri posteriori siano fissi, la dicono lunga su questa affermazione. È anche vero, però che tale caratteristica lascia integre le doti telaistiche e di guidabilità che tanto apprezziamo della piccola francese, pur consentendo di guidare con il vento nei capelli e il sole in fronte, caratteristica decisamente piacevole. Un colpo al cerchio e uno alla botte, per una compatta chic che guadagna ancora punti in esclusività e immagine.
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