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Tre anni fa Citroen ha fatto una scommessa: affiancare alla tradizionale gamma una nuova linea di modelli premium, capaci di distinguersi sul mercato grazie ad un design sofisticato e a contenuti esclusivi, andando a ripescare il marchio DS rimasto scolpito nel cuore degli appassionati dai tempi della mitica ed indimenticata “Squalo”.
Oggi possiamo dire che questa scommessa sia stata vinta in pieno dalla Casa del Double Chevron. Il primo modello della nuova gamma premium infatti, la DS3 lanciata nel 2010, è stata commercializzata in più di 200.000 esemplari, facendo registrare un tale successo da giustificare e rendere possibile un ulteriore ampliamento della famiglia. Sul mercato sono arrivate quindi le ancora più particolari DS4 e DS5, modelli che sotto numerosi aspetti (tecnologici e di design soprattutto) rompono gli schemi della automobili più tradizionali, incarnando pienamente i valori dello slogan di marca Créative Technologie.
Sulla scorta dell’immagine e del valore acquisiti dal suo nuovo marchio premium, che nel complesso ha venduto più di 300.000 unità, il Double Chevron ora alza il tiro, presentando la Citroen DS3 Cabrio, il primo modello en plein air della gamma.
Una cabrio con tetto scorrevole e montanti fissi
La DS3 Cabrio eredita una soluzione tecnica simile a quella della C3 Pluriel presentata nel 2003, ma anche all’attuale 500C, con i montati del tetto fissi lungo i quali si muove una capote scorrevole in tela che si raccoglie nella zona posteriore, fino a far scomparire il lunotto in vetro. La DS3 cabriolet quindi, anche se sarebbe più corretto parlare di versione con tetto scorrevole piuttosto che di una cabriolet vera e propria, vista la presenza dei montati fissi, lancia la sfida alla sua rivale naturale, ovvero la Mini Cabrio, ma anche alla Fiat 500C e più in generale alle versioni en plein air di fascia premium compatte, come BMW Serie 1 Cabrio e Audi A3 Cabrio.
Tralasciando la 500C, che peraltro offre un’abitabilità molto inferiore ai passeggeri, la DS3 Cabrio si presenta sul mercato con un listino molto interessante nel panorama delle vetture scoperte, con un prezzo d’attacco fissato a 19.150 euro (la Mini One Cabrio parte da 21.950). Solo la 500C presenta un prezzo inferiore (16.850), ma non bisogna dimenticare che l’italiana appartiene al segmento A e non al B come invece accade per la Citroen, il che si traduce in un’abitabilità, specialmente per i passeggeri posteriori, nemmeno lontanamente paragonabile a quella della DS3.
Long test per la Sport Chic 1.6 THP da 156 CV
Dopo la prima presa di contatto avvenuta in occasione della prestazione stampa internazionale e dopo aver registrato le nostre video-impressioni di guida, ora abbiamo avuto modo di sottoporre la CitroenDS3 Cabrio ad un long-test, focalizzandoci sulla versione top di gamma Sport Chic abbinata al turbo benzina 1.6 THP da 156 CV, ovvero alla motorizzazione più prestazionale prevista dalla gamma.
Dal vivo: com’è fuori
Senza dubbio la DS3 Cabrio, che, è bene ricordarlo, viene costrutita in Francia nello stabilimento di Poissy, è un’auto capace di farsi notare. Il merito è della vastissima possibilità di personalizzazione, che permette per esempio di sbizzarrirsi con gli abbinamenti cromatici di tetto in tela (disponibile in tre diverse trame Nero, Blu Infini e Grigio Moondust con Monogramma DS), montanti, cover degli specchietti e cerchi in lega, così da ottenere un modello perfettamente cucito sui propri gusti personali.
“La DS3 Cabrio eredita una soluzione tecnica simile a quella della C3 Pluriel presentata nel 2003, ma anche all’attuale 500C, con i montati del tetto fissi lungo i quali si muove una capote scorrevole in tela che si raccoglie nella zona posteriore, fino a far scomparire il lunotto in vetro”
Ne è un perfetto esempio l’esemplare protagonista della nostra prova, che abbiamo deciso di allestire con i colori istituzionali della nostra testata. La DS3 Cabrio è praticamente identica alla versione coupè, da cui si distingue essenzialmente per la zona posteriore, dove è impossibile non notare la presenza del tetto in tela che integra il lunotto e del piccolo portellone dalla diversa conformazione, su cui spicca una vistosa modanatura cromata orizzontale. I più attenti noteranno anche i diversi gruppi ottici di coda a LED, che a differenza di quanto avviene sulla coupé, mettono in mostra al loro interno un originale effetto 3D e sono impreziositi da un logo DS cromato e incastonato in un materiale goffrato nero con motivo DS.
L’effetto flottante del tetto, reso possibile dalla tipica pinna di squalo laterale e tratto caratterizzante della DS3, resta inalterato anche sulla versione Cabrio, grazie ai montanti fissi e al nero dei pannelli laterali posteriori che nascondono i montanti. Gli accoppiamenti di carrozzeria sono piuttosto rigorosi, così come ci ha colpito positivamente la verniciatura della carrozzeria, molto uniforme e ben realizzata anche nelle zone meno visibili della vettura.
Dal vivo: com’è dentro
La possibilità di personalizzazione continua anche all’interno, dove le decorazioni della plancia, i profili delle bocchette di ventilazione ed il pomello della leva del cambio si intonano alle tinte della carrozzeria e del tetto in tela, mentre sei finiture diverse (oltre alla Carbotech del nostro esemplare sono disponibili decorazioni in Grigio, Nero , Bianco, Blu Infini e Grigio Moondust). L’allestimento top di gamma Sport Chic è molto completo e comprende un sistema multimediale che permette di integrare il proprio smartphone attraverso Bluetooth, ingresso Aux-In e USB. Il navigatore però non lo abbiamo trovato dei più efficaci in fase di funzionamento: la visualizzazione grafica non è delle più chiare e il fatto di non avere a disposizione uno schermo touch rende più complesse le operazioni di selezione e inserimento dati.
I materiali più in vista, come la plancia “carbon look” o gli inserti in alluminio del volante, ma anche la pelle di rivestimento dei sedili, sono di ottima qualità e contribuiscono con forza a sottolineare l’anima premium di questa vettura con colorazioni e trame particolarmente originali. Lo stesso non lo si può affermare invece per le plastiche meno alla portata degli sguardi dei passeggeri, come quelle utilizzate nella zona inferiore degli sportelli o per realizzare il vano portaoggetti e il tunnel centrale dove si trova il freno a mano, che utilizzano materiali plastici duri e che rivelano un design meno raffinato rispetto al resto dell’abitacolo. Queste componenti infatti lasciano intravedere la derivazione della DS3 dalla C3: le due vetture infatti condividono la medesime base meccanica, ma anche alcune componenti dell’abitacolo.
Capote: si apre e si chiude fino a 120 km/h
La scelta di aver dotato la vettura di un tetto scorrevole con montanti fissi se da un lato non permette di avere una vettura completamente scoperta dall’altro ha portato con sé una serie di vantaggi, introvabili su una classica cabriolet. Il tetto in tela infatti, capace di chiudersi in 16 secondi, può essere azionato fino ad una velocità di 120 km/h e garantisce tre posizioni di apertura (intermedia, apertura orizzontale e apertura totale).
Gli ingegneri francesi inoltre hanno prestato particolare attenzione all’insonorizzazione dell’abitacolo, vero tallone d’Achille di molte vetture cabrio. Prima di tutto si sono serviti di un materiale di alta qualità per la realizzazione delle tetto in tela, che ci ha positivamente sorpreso. Anche a velocità di codice autostradali (130 km/h) il confort acustico all’interno dell’abitacolo è molto elevato e quasi paragonabile a quello di una classica berlina. Un deflettore aerodinamico inoltre migliora il confort acustico quando il tetto si trova in posizione aperta, dal momento che devia i flussi d’aria evitando che i fruscii d’aria penetrino eccessivamente nell’abitacolo.
“La scelta di aver dotato la vettura di un tetto scorrevole con montanti fissi se da un lato non permette di avere una vettura completamente scoperta dall’altro ha portato con sé una serie di vantaggi, introvabili su una classica cabriolet”
Solo 25 kg in più, ma il bagagliaio...
Allo stesso modo della versione coupé, la DS3 Cabrio è lunga 395 cm, larga 172 ed alta 146. Invariato anche il passo, che resta di 245 cm, mentre quella che cambia è naturalmente la capacità di carico del bagagliaio che si attesta a 245 litri a fronte dei 285 litri sulla coupé. Di per sé il vano bagagli rimane in ogni caso ampio e profondo, quello che non convince fino in fondo è invece l’imboccatura, che si presenta davvero troppo stretta. Una conseguenza resa inevitabile dalla presenza della capote e tipica di questo tipo di vetture (anche Mini Cabrio e Fiat 500C non sono da meno), ma qualche cm in più sarebbe stato sicuramente più apprezzato. Basta un borsone, una valigia o un trolley mediamente grande per trasformare in un’impresa le operazioni di carico. Molto bello invece il sistema di apertura del portellone, che si porta verso l’alto con un semplice tocco grazie a due pistoncini e che permette di essere azionato anche in spazi molto ristretti, per esempio quando si parcheggia vicino ad un muro.
Tutta la gamma DS3 Cabrio prevede sospensioni anteriori MacPherson, mentre posteriormente sono installate delle traverse “deformabili”. Naturalmente ogni versione può godere di una taratura specifica dell’assetto, in modo particolare quella equipaggiata con il motore più potente a benzina protagonista della nostra prova che può vantare dischi freno da 283 mm all'anteriore. La scelta di aver dotato la versione Cabrio di un tetto scorrevole inoltre ha consentito di non compromettere troppo il peso, che infatti risulta essere superiore di soli 25 kg rispetto alla DS3 tradizionale. L'ago della bilancia quindi oscilla tra i 1.032 e i 1.156 kg, a fronte dei 1.038/1.125 della hatchback a tetto fisso.
Sicurezza: c'è il giusto
Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza la DS3 Cabrio può contare su Abs, Esp e controllo elettronico della trazione forniti di serie, ma anche su airbag frontali, laterali e per la testa, oltre che di appoggiatesta posteriori.
Davanti si viaggia in poltrona
Due e vere proprie poltrone, in puro stile francese, accolgono i passeggeri anteriori. Sulla nostra versione, Sport Chic, sono rivestite in pelle, mentre la conformazione, con ampie spalle di supporto laterale, offrono davvero grande confort, anche dopo diverse ore di viaggio. La possibilità di regolazione in altezza del sedile anteriore, unita al volante regolabile in altezza e profondità, permette di assumere una posizione più sportiva con le gambe distese e il volante quasi in posizione orizzontale, ma anche una più turistica. Basta alzare il sedile infatti per godere di una seduta di guida rialzata molto confortevole. L'accesso ai sedili posteriori è abbastanza agevole, mentre il divanetto, che sulla carta offre posto a tre passeggeri di fatto mette a disposizione due veri posti a sedere, mentre il terzo centrale è adatto al massimo ad un bambino o per brevi tragitti.
“Dotata di un turbocompressore con tecnologia twin-scroll e di iniezione diretta, questa unità da 156 CV e 240 Nm è in grado di regalare tutto il brio che si merita una vettura come la DS3 Cabrio”
3 benzina, 1 diesel
La Citroen DS3 Cabrio viene offerta, oltre che con la prestazionale motorizzazione 1.6 THP da 156 CV protagonista della nostra prova, anche con il più tradizionale 1.6 aspirato a benzina 1.6 VTi da 120 CV e con il moderno e poco assetato 1.2 VTi sempre aspirato a benzina da 82 CV. Disponibile in gamma anche il turbo diesel 1.6 e-HDi da 92 CV, che promette valori di consumo da record (3,8 l/100 km). Il 1.6 THP che monta l'esemplare protagonista della nostra prova invece è un quattro cilindri con turbocompressore in grado di sviluppare 156 CV di potenza a 6.000 giri/min e di scaricare al suolo 240 Nm, un valore peraltro già disponibile a 1.400 giri/min. Questa unità permette un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e una velocità massima di 210 km/h, mentre il consumo medio dichiarato pari a 5,9 l/100 km.
Citroen DS3 1.6 THP 156 CV: le nostre impressioni di guida
Mettiamo in moto, il quattro cilindri turbo benzina si fa riconoscere con un sound sordo e un po' cupo, ma per niente invasivo. Grazie al nostro long test (abbiamo percorso circa 8.000 km sulla DS3 Cabrio) possiamo dire ormai di conoscere in ogni sua sfumatura questa motorizzazione (il suo nome è Prince EP6), che viene costruita in collaborazione con BMW e che può essere tranquillamente considerata il punto di riferimento nella categoria.
Dotata di un turbocompressore con tecnologia twin-scroll e di iniezione diretta, questa unità da 156 CV e 240 Nm è in grado di regalare tutto il brio che si merita una vettura come la DS3 Cabrio. Sopra ai 2.000 giri/min infatti il 1.6 turbo affila i denti e mostra tutta la sua grinta, offrendo un buono spunto ed un'accelerazione con divertimento garantito (lo 0 a 100 km/h viene coperto in 7,4 secondi). L'erogazione è molto regolare e progressiva fino al limitatore, senza particolari picchi, ma tenendo il motore ad un alto regime si dimostra sempre corposa e pronta a rispondere tempestivamente ai comandi dell'acceleratore. Sotto ai 2.000 giri/min invece questo motore cambia anima, dimostrandosi invece più pigro ma anche molto più attento ai consumi di carburante.
La grinta non manca, peccato per il sound
Il punto di forza di questo motore rimane senza dubbio la grande elasticità che permette di adottare, anche nel traffico cittadino, una guida molto rilassata, senza avere la necessità di continuare a manovrare la leva del cambio. La grinta e l'aggressività agli alti regimi del 1.6 THP non è accompagnata però da un sound altrettanto coinvolgente. Almeno quando gira in alto, avremmo preferito ascoltare note più incisive dal sistema di scarico. Il cambio mette a disposizione innesti sempre precisi e rigorosi, ma l'escursione della leva piuttosto lunga non lo rende molto sportivo e comunicativo. Ottima invece la risposta dello sterzo, di cui abbiamo molto apprezzato anche la conformazione sportiva con il fondo “tagliato”.
Freni, sterzo e assetto: promossi a pieni voti
Ad ogni suo minimo movimento corrisponde la precisa e repentina riposta delle ruote, mentre il feeling mai troppo acquoso o molle, nemmeno alle basse velocità, lo rende perfetto per un'auto ben assettata come la DS3 Cabrio. Lo sterzo quindi, abbinato ad un ottimo assetto – rigido quanto basta per aumentare al massimo il piacere di guida senza compromettere il confort dei passeggeri - offre cambi di direzione fulminei, molto diretti che regalano uno stile di guida coinvolgente quando si alza il ritmo.
Più che ottima infine la risposta dei freni. Sulla versione protagonista della nostra prova i grandi dischi da 283 mm regalano mordente a volontà, che permette di arrestare la DS3 in una spazio davvero contenuto anche in caso di frenate di emergenza ad alte velocità. La DS3 Cabrio 1.6 THP in definitiva ci ha ricordato molto da vicino, almeno per quanto riguarda l'assetto e la risposta dello sterzo, la Mini Cooper. È un'auto divertente, per chi cerca il piacere di guidare, che rimane incollata al suolo anche per merito di un retrotreno granitico. Il motore è grintoso a partire dai 2.000 giri/min, anche se un assetto così ben riuscito e bilanciato forse avrebbe meritato qualche cavallo in più.
“La DS3 Cabrio si dimostra una validissima alternativa rispetto alla più tradizionale versione con tetto fisso”
Consumi: tutto nella media
Durante gli 8.000 km del nostro long test il consumo medio della DS3 Cabrio 1.6 THP da 156 CV si è inchiodato sui 7,4 l/100 km (13,5 km/l), un risultato ottenuto adottando i più svariati stili di guida possibili, sia in città che in autostrada, che su strade di montagna, mantenendo la capote abbassata anche per lunghi tragitti. Questo valore di consumo non sorprende (il valore dichiarato è 5,9 l/100 km), ma si dimostra comunque in linea con le caratteristiche della vettura in termini di potenza e coppia.
Conclusioni
La DS3 Cabrio si dimostra una validissima alternativa rispetto alla più tradizionale versione con tetto fisso. Se si è disposti a spendere una cifra superiore (a parità di allestimento Sport Chic ci sono 3.200 euro di differenza tra Cabrio e tre porte tradizionale) e a rinunciare a un po' di praticità per quanto riguarda il bagagliaio, si ha a disposizione un'auto capace di garantire tanto divertimento, grazie ad un assetto da 10 e lode, da vera piccola sportiva e ad un motore grintoso, il tutto condito con la possibilità di scoprire completamente il tetto, godendosi il piacere di guida unico dell'auto en plein air, con il vento nei capelli.
Pregi
- Assetto
- Sterzo
- Motore 1.6 THP 156 CV
Difetti
- Sistema multimediale
- Cambio poco sportivo
- Sound anonimo
Ds
Via Gattamelata, 41
Milano
(MI) - Italia
800 24 24 07 07
citroenit@citroen.com
https://www.dsautomobiles.it/
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