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Salire sul Cinquone di Romeo Ferraris è un po’ come salire in groppa ad un toro rabbioso che ha appena visto qualcosa di rosso passargli davanti. Vettura molto compatta, di peso ridotto ed estremamente potente (350 CV!) che non ci mette molto a farti capire che esige rispetto e precisione.
Una turbina micidiale
Una macchina che non ti aspetti. Uscendo dai box acceleri e subito non ti sembra che ci sia tutta questa potenza. Infatti il turbo entra in funzione a regimi abbastanza alti (intorno ai 6000 rpm) e quindi è facile essere un po’ ingannati all’inizio. Una volta che il turbo si attiva però son guai perché vi assicuro che quando si ha tutta la potenza disponibile tenere in mano questo Cinquone non è per niente uno scherzo! Un vero torello da domare!
Mi ci vuole qualche giro per prendere confidenza con il Cinquone. Il difficile viene nel gestire l’acceleratore soprattutto fuori dalle curve lente, i tornantini di prima tanto per intenderci. Il turbo dà la potenza in maniera talmente brutale che se le ruote non sono diritte e si ha il gas tutto giù la macchina avrà un sottosterzo di potenza talmente brutale che non è escluso uscire di pista a curva praticamente fatta!
Il controllo di trazione arriverà, ma anche maggiore potenza!
Mario Ferraris mi ha accennato che stanno sviluppando il controllo di trazione che dovrebbe essere pronto a breve e quindi una volta installato la vettura dovrebbe diventare molto più gestibile. Aumenteranno però anche i cavalli per portare il motore 1.4 L a 380 CV. Sarei curioso di provare l’evoluzione...
La frenata invece è più facile. La vettura infatti dispone di ABS che funziona molto bene e quindi il difficile sta “solo” nel controllare un posteriore molto leggero che potrebbe danzare un poco se ci sono delle sconnessioni o avvallamenti accentuati. Questo anche perché tutto il peso della vettura è spostato sul davanti e di conseguenza il retrotreno si muove parecchio.
Proprio per il bilanciamento dei pesi e per il fatto che è tutto spostato sul davanti, nei tratti veloci della pista il posteriore continua a muoversi se si è al limite. Nei primi giri bisogna attendere pazientemente che le temperature dei pneumatici posteriori salgano perché essendo a trazione anteriore scaldarli non è facile o scontato.
Che cambio!
Il cambio è sequenziale a sei marce a leva. Molto bello da usare e si addice in pieno allo stile della vettura. Mai vorrei avere dei paletti posti dietro il volante, toglierebbe parecchio del divertimento!
Devi essere molto reattivo con questa macchina perché per sfruttarla appieno (e bene) devi tenere il motore a regimi sempre molto alti
Una volta che il tutto è caldo e pronto, spingere diventa davvero bello. Entri forte in curva, il posteriore parte e sta a te controllarlo. Devi essere molto reattivo con questa macchina perché per sfruttarla appieno (e bene) devi tenere il motore a regimi sempre molto alti. Quindi devi arrivare lungo e di conseguenza lottare in frenata per fermarla, farla voltare e poi mettere giù il prima che puoi. A guidare così non è facile, il tutto diventa molto “nervoso” e avviene davvero velocemente, si ha quasi l’impressione di guidare un kart per intenderci.
Un rombo inconfondibile
Il fascino nel guidare questa vettura sale poi in maniera esponenziale nel momento in cui si sente il rumore del motore, soprattutto quando si sale di marcia. Infatti ad ogni cambiata corrisponde una detonazione più o meno forte e ben presto ti ritrovi a guidare con il sorriso stampato sulla faccia! E mentre il test procedeva io non potevo non pensare per un attimo a quanto gli amanti del motorsport vorrebbero sentire un rumore simile anche in F1.
In definitiva, direi che guidare il Cinquone è davvero un esperienza unica. Vettura che non ti aspetti e che per come è concepita riesce a darti emozioni forti. Va fortissimo, fa casino, si muove e non è per niente scontata. Provare per credere. Alla fine ho chiesto a Mario quanto costa il Cinquone Gara. Non è riuscito a rispondermi con esattezza: "Non ho mai pensato a quanto mi sia costata questa preparazione - ha risposto - in ogni caso è di certo una cifra improponibile. Il Cinquone però è un'auto che nasce con il cuore e non con in mente il portafoglio quindi anchn la versione Gara non poteva essere da meno».
Miloš Pavlović