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“Su un tratto di un'autostrada non meglio precisata, a una decina di chilometri da Monaco di Baviera”... Gli alberi che incorniciano quel tratto di asfalto si chinano al passaggio di una folata di vento. Lo spostamento d'aria fa ondeggiare le altre vetture che percorrono a quell'ora le quattro corsie asfaltate. L'etere viene squarciato da un suono che da cupo si fa via-via dilaniante, nella sua tonalità. Dicono che il demone della velocità abiti in quelle foreste e l'assenza di limiti ne rafforzi lo spirito tanto che lì, anche una vettura come la Cadillac CTS-V possa dare dimostrazione di sé: 649 cavalli, 855 Nm di coppia a 3600 giri/min e una velocità massima di 320 km/h. In scia ecco anche la più tranquilla ATS-V che di cavalli ne sprigiona 470. Numeri che meritano rispetto, soprattutto perché sono ben amalgamati e condensati in due vetture molto equilibrate e belle da guidare.
Non manca nulla. Solo il cambio automatico a otto rapporti con la frizione dotata di convertitore di coppia, non è un mostro di velocità, sicuramente un po' più lento di quelli a doppia frizione della concorrenza. Vediamole nel dettaglio.
Dai 470 cavalli a 650 cv! Berline e coupè
Un marchio di super-lusso. Ecco cosa è sempre stata la Cadillac, dal lontano 1905, anno della sua fondazione. Sono passati un centinaio di anni ma la percezione del marchio di Detroit è bene o male sempre la stessa. Prodotti di alto profilo con un grande appeal su un pubblico maturo di alto livello tanto che ancora oggi, in tutto il mondo - America ovviamente in primis - Cadillac è considerata da tutti la vettura dei “Presidenti”.
C'è da dire però una cosa: oggi, a cavallo tra il 2015 e il 2016, si ha la sensazione che Cadillac stia facendo un piccolo sforzo per andare oltre. Il desiderio è quello di crescere e conquistare un pubblico più giovane che vuole sì distinzione, ma anche prestazioni, emozioni. Ed ecco che giunti alla loro terza generazione, la più “piccola “ ATS e la più “importante” CTS assumo anche la connotazione più sportiva ovvero V-series.
Una sola giornata per testare due vetture così prestazionali e particolari non è certo sufficiente, se a questo aggiungiamo il fatto che la prova è avvenuta su strade aperte al pubblico, capirete bene che un'analisi approfondita e scrupolosa non è possibile. Il test che ci è stato concesso di fare è stato però sufficiente per impressionarci, grazie alle potenze in gioco, e conquistarci grazie al piacere di guida che queste vetture hanno innegabilmente fuso nelle meccaniche e nelle ciclistiche. La CTS, che sarà disponibile in Italia a partire dalla prossima primavera, è realizzata come berlina diversamente dalla ATS che arriverà a gennaio anche in configurazione coupè.
Dal vivo: come sono dentro. Gli interni? Un mix di high-tech e artigianato
Abbiamo deciso di non scindere troppo l'analisi delle due vetture ma di fare un discorso piuttosto generale, con la promessa di affrontare nuovamente il discorso con più attenzione, addentrandoci di più nei dettagli, non appena ci verrà data la possibilità di avere una di queste vetture per una prova dedicata.
È stato fatto un grande lavoro di cura del dettaglio e razionalizzazione, all'interno e all'esterno della vettura!
Iniziamo con la base: posizione di guida e abitacolo. Dire che il confort è massimo su due vetture premium è abbastanza scontato, ma quello che invece non è per nulla scontato è trovare due auto con una perfetta ergonomia: una volta seduti al volante e regolato elettricamente il sedile e il volante si ha l'immediata sensazione di un'ottima disposizione dei comandi e integrazione corpo-vettura. Sappiamo bene che è un dato molto soggettivo, quasi “epidermico” ma sarebbe ingiusto non condividerlo con voi. Buono anche lo spazio riservato ai passeggeri che troveranno ad accoglierli una seduta ampia, confortevole e un ampio spazio per le gambe anche nel caso in cui gli occupanti dei sedili anteriori siano molto dotati in statura.
Gli interni della CTS sono davvero di altissimo livello, un mix ben riuscito tra un prodotto elitario, quasi artigianale, e una vettura hi-tech, dove il carbonio si sfuma sulle plastiche e si fonde con la microfibra scamosciata. La CTS-V offre, di serie, sedili anteriori riscaldabili e ventilati con 20 regolazioni con rivestimento in pelle semi-anilina e inserti/schienali sempre in microfibra scamosciata. Sulla vettura che abbiamo avuto il piacere di provare, ecco invece sedili Performance Recaro, che però sono optional (2.460 euro).
La strumentazione è di sicuro impatto: completamente digitale, chiara, bel leggibile (con ogni condizione di luce) e con un trasferimento immediato delle informazioni al guidatore. Il cruscotto è dominato al centro dallo schermo da 12,3 pollici con grafica tipica delle V-Series e Head-Up Display a colori, riconfigurabile. Come sulla sorella minore ATS, dietro al pannello centrale posto sotto al display, si nasconde un vano molto capiente per riporre carte, borselli e anche lo smarthphone che potrà anche essere ricaricato grazie alla presa USB o per induzione.
La vettura è dotata anche delle tecnologie di connettività quali la connessione Bluetooth e riconoscimento della voce, navigatore con sistema audio Bose Surround, funzione Text-to-voice (per convertire gli sms ricevuti in suoni e “leggerli”), Apple CarPlay (che consente, con un iPhone, di gestire chiamate, inviare e ricevere messaggi e ascoltare la musica direttamente sul touch screen).
La differenza di prezzo e di livello tra la ATS e la CTS si traduce anche in una grande differenza tra gli allestimenti interni. Se la CTS-V convince in tutto e per tutto, dalla ATS-V ci saremmo aspettati qualcosa di più, soprattutto per quanto riguarda la strumentazione analogica che risulta forse un po' “basic” per un'auto da quasi 80.000 euro.
Dal vivo: come sono fuori. Tu chiamale, se vuoi, emozioni...
Prendete una quantità massiccia di cavalli, un auto molto ben bilanciata, un bell'assetto, serviti con una trasmissione posteriore con differenziale autobloccante elettronico e capirete che a chi ama guidare una vettura su strada ma soprattutto su circuito, non potrebbe ambire a qualcosa di migliore.
V-Series sono auto pensate per chi cerca una vettura prestigiosa ma da usare anche in pista
Potente la ATS, esageratamente potente la CTS. Le due nuove V-series di casa Cadillac non solo incontreranno il gusto di chi cerca un'auto dal design muscoloso e distintivo, ma anche a chi ama le emozioni forti.
Grazie al Performance Traction Management, il conducente potrà scegliere quattro modalità (Tour, Sport, Track e Snow) in grado di adattare elettronicamente la vettura alle varie condizioni di guida e ai desideri più o meno “adrenalinici” dell'automobilista. Selezionate la modalità track e capirete quanto sia estremamente “libidinoso” essere al volante di queste due vetture.
Se la storia del marchio di Detroit è sempre stata legata a doppio filo al concetto di eleganza, classe, distinzione, ora lo è anche a quello di sportività pura. La serie delle auto più sportive di Cadillac oggi sono più che mai curate e impreziosite da materiali di forte impatto sportivo e miglior resa, come il carbonio. C'è un sola vera critica (costruttiva): non è stata prevista una versione station-wagon che a nostro parare, soprattutto nel mercato europeo, sarebbe stata molto apprezzata, più di quella coupè o berlina. Nella versione station avrebbe potuto impensierire la diretta rivale, l'Audi RS6.
Motore V8 da 6.2 per la CTS-V
Il motore della CTS è un 6.2 litri sovralimentato V8, abbinato a un cambio automatico a otto rapporti e comandi al volante con funzione di launch control e Performance Algorithm Shifting (sistema intelligente di riconoscimento modalità di guida). Con questo propulsore, la nuova CTS-V è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi.
Ovviamente su un'auto di così alti livello non potevano mancare anche degli accessori quali la telecamera anteriore per controllare i marciapiedi, l'assistenza automatica al parcheggio per agevolare gli ingressi in verticale od orizzontale, il sistema di avviso angolo cieco, quello di collisione, l'assistenza per il mantenimento della corsia di marcia e il sistema di allerta traffico trasversale.
La nuova ammiraglia "energizzata" di casa Cadillac è dotata anche di una chicca tecnologica davvero succulenta. Il suo nome è Performance Data Recorder e consente di registrare video ad alta definizione delle esperienze di guida in pista o su strada, con dati in sovraimpressione che potranno poi essere condivisi sui social abilitati. Il sistema registra non solo tracce video ma anche quelle audio, comprese le voci all'interno dell'abitacolo. Non dimentichiamo che la CTS è disponibile anche in versione normale, non V-Series, con motore 2.0 a due e quattro ruote motrici con una potenza massima di 276 cavalli.
Un bel V6 da 3.6 litri per la ATS-V
La ATS-V porta con sé un primato: è la prima vettura con motore biturbo nella storia della gamma V-Series. I turbocompressori sfruttano turbine a bassa inerzia in lega di titanio-alluminio e wastegate ad azionamento a vuoto per una maggiore reattività nell’erogazione della coppia. Inoltre ci sono bielle leggere in titanio che riducono l’inerzia del gruppo rotante.
Il Twin Turbo Cadillac è dotato poi di sistema di lubrificazione che il marchio definisce “ad alte prestazioni" ovvero è stato progettato per mantenere un livello ottimale della pressione dell’olio e della ventilazione anche durante le condizioni di guida più gravose come quelle che prevedono elevate forze laterali per via dei repentini cambi di traiettoria, tipici dell'utilizzo in pista. Perchè,non dimentichiamolo, queste due vetture sono sì due auto “premium” ma che sono state sviluppate, concepite e pensate per la guida racing.
La ATS-V, grazie al suo V6 di 3.6 litri, è in grado di erogare 470 cavalli (346 kW) e 603 Nm di coppia, tanto da essere tra i più potenti del segmento.
L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 3.9 secondi con una velocità massima di 304 km/h.
Cadillac sottolinea come la CTS e l'ATS siano più leggere di tutta la concorrenza
A questo motore Twin Turbo Cadillac si abbinano un telaio profondamente rielaborato (rigidezza strutturale aumentata del 25% per sostenere carichi più elevati in curva), sospensioni e gruppo motore-trasmissione sviluppati per rendere la ATS-V una delle vetture premium ad alte prestazioni più agili, reattive e sicure sul mercato. Tutte caratteristiche che nella nostra breve presa di contatto, abbiamo potuto effettivamente constatare. Come per la CTS, anche la ATS è disponibile in versione normale, quindi non V, con una motorizzazione più “umana”cioè di 2000 centimetri cubi, in grado di sprigionare 276 cavalli.
Ben bilanciate e molto reattive
Le V-Series si sono dimostrate due auto molto potenti ma anche ben bilanciate-lo abbiamo già detto- e capaci di una grande reattività. Un plauso alla precisione dello sterzo che merita un voto alto anche per la sua reattività. Le due vetture in esame condividono infatti il nuovo sterzo elettronico Servotronic II (ZF Steering Systems) con servo assistenza variabile. Voto nove anche all'impianto frenante (ci riserviamo di dare l'eccellenza solo dopo aver sottoposto la vettura a un test più gravoso in pista): le due vetture hanno pinze a sei pistoncini all'avantreno e a quattro al retrotreno. Dischi da 370 - 339 mm e 390-365 mm rispettivamente per la ATS-V e la CTS-V
La CTS-V condivide lo stesso passo di 2.910 mm (ATS 2.775 mm) con i modelli CTS non appartenenti alla Serie V, ma ha un'impronta anteriore e posteriore maggiore che ne migliora l'aderenza, riducendo i movimenti della vettura anche nelle frenate più potenti.
In conclusione
Innanzitutto brevemente i prezzi. ATS-V berlina ha prezzi a partire da € 73.200 con la versione Premium, quella oggetto della nostra prova che sale fino a quota 78.300 euro. Per portarsi a casa invece la ATS-V coupé serviranno 75.900 euro (Premium a 80.900 euro) e infine la CTS-V berlina fa un bel balzo verso l'alto fino a quota 102.519 euro. Diciamo che se qualche tempo fa, le vetture sportive di Cadillac ingolosivano l'acquirente amante delle vetture americane o dell'essere controcorrente grazie a un prezzo inferiore alla concorrenza, con questa nuova famiglia V-series il marchio è perfettamente allineato a BMW, Audi, Mercedes. Cosa dovrebbe spingere ora l'appassionato a valutare l'acquisto di una CTS o ATS? Un argomento importante di vendita importante rimane, a nostro parare, l'eccentricità delle linee: uniche, inimitabili, forti. Poi senz'altro il piacere di guida! Queste due auto sono senza dubbio tanto curate nei dettagli quanto belle da guidare. La trasmissione di questi valori sarà però vincolata a un'attenta comunicazione pubblicitaria e soprattutto a una mirata campagna "test drive". Non ci è ben chiara ancora la strategia di Cadillac legata alla rete vendita in Italia ma, vista la grande qualità costruttiva e la bontà di questi prodotti, ci auguriamo che venga dato loro il giusto supporto.
Pro
- Bilanciamento
- Rifiniture degli interni
- Precisione sterzo
- Divertimento alla guida
Contro
- Prezzo allineato alla concorrenza blasonata
- Mancanza versione station-wagon
- Cruscotto "povero" della ATS
Maurizio Vettor
Cadillac
Via G. Borgazzi, 8
Monza
(MB) - Italia
039 246 0055
info@cavauto.com
Cadillac
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