Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Dopo la presentazione statica di qualche mese fa [qui] , BYD ha scelto Madrid come location per la prova dinamica del secondo modello presentato al mercato europeo, appena dopo il lancio della Atto3 di qualche giorno fa.
BYD, lo ricordiamo, è nata nel 1996 come produttore di batterie ricaricabili e, grazie a questa enorme esperienza nel settore, oggi attraverso BYD Automotive vede il raggiungimento della leadership mondiale nella produzione di veicoli a energia nuova (NEV), con partnership importanti nel mondo automotive come Toyota (per la produzione delle loro auto elettriche) e Tesla (per la fornitura di batterie).
La location per il media drive della Dolphin è una “finca” spagnola, scelta per la presentazione da parte del team europeo di BYD (sempre più in crescita, con professionisti esperti precedentemente in ruoli di vertice in brand come Tesla e Kia) e una rappresentanza cinese molto determinata: il loro prodotto ha le caratteristiche adeguate per segnare un benchmark importante per questo settore in Europa, ne sono convinti.
La conferenza stampa ci racconta i particolari del prodotto, le origini del marchio, la strategia a medio termine messa sul campo in Europa e il programma della giornata. L’auto verrà messa a disposizione di noi giornalisti per due ore e mezza complessive di guida, nelle quali attraverseremo percorsi misti (scorrimento veloce, extra urbani con un bel passo di montagna e cittadini nella trafficata Madrid) per valutare appieno questo nuovo modello cinese.
Sull’aia sabbiosa della finca madrilena troviamo i diversi allestimenti previsti nel catalogo BYD per la Dolphin, auto come detto appartenente a quel segmento C che tanto piace al mercato italiano.
Active / Boost / Comfort / Design sono gli allestimenti, le differenze non sono così eclatanti, cosi come non lo è neanche la differenza di prezzo tra di loro.
Veniamo alle caratteristiche di ognuno di loro:
Partiti da Madrid, ci dirigiamo verso una diga percorrendo prima un tratto autostradale e poi un toboga di curve molto divertente, nel quale ho potuto spingere un po' di più per capire come si comporta con una guida più dinamica, per poi finire a zigzagare nel traffico di Madrid con ottimi riscontri.
Triangolazione di guida: regolazione altezza del sedile, angolatura delle gambe e presa del volante sono ottime, tutti i comandi dal piantone del volante alla regolazione del sedile sono comodi. La visibilità è ottima, a parte il montante laterale sinistro, un po' troppo massiccio e che toglie visibilità nelle svolte a sinistra.
Com'è? Le finiture interne sono discrete, con qualche particolare in plastica dura misto ad ecopelle (pelle vegana) lungo le portiere. Sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente a sei vie (guidatore) e a quattro vie (passeggero anteriore). Grazie alla piattaforma e-Platform 3.0, i sedili posteriori presentano più spazio per le gambe dei passeggeri. Volante realizzato con materiale morbido al tatto e un cockpit piccolo ma funzionale di fianco al grosso schermo "girevole" centrale caratteristico di BYD (presente anche su Atto3). Tunnel centrale sul modello "comfort" poco sfruttabile, con un portabicchieri e un poggia telefono risicato, senza caricatore wireless per smartphone. Nascoste al centro si trovano le prese USB che sono difficili da raggiungere. Lo spazio per gli occupanti del veicolo in generale non manca, l'auto è confortevole e la tecnologia della blade battery (che spieghiamo meglio di seguito) permette di avere maggiore spazio soprattutto per i passeggeri. In generale l'auto ha buone finiture considerata la fascia di prezzo. Gli interni della BYD Dolphin sono stati progettati con curve morbide ed estese creando per gli occupanti l'illusione di essere avvolti dalle onde del mare.
Batteria: due i tagli disponibili (da 60,4 kWh e da 44,9 kWh) utilizza la tecnologia di loro proprietà “blade battery” con tanti vantaggi ovvero: più sicurezza considerata la resistenza migliore alle perforazioni rispetto alle batterie tradizionali, visto che ha superato test invasivi con risultati ottimali. Questo sistema “a lamelle”, che ricordano quelle del “raffreddamento ad aria” dei motori endotermici, sono molto utili per il loro raffreddamento visto che dissipano meglio il calore con relativa miglioria dell’efficienza energetica e migliore autonomia a parità di peso. L'autonomia dichiarata è di 427 km nel ciclo standard, dopo circa 150 km con una guida attiva, ho visto sul cruscotto un chilometraggio residuo di 170 km. E' dotata di VtoL (Vehicle to Load), sistema utile per caricare dispositivi esterni all'auto.
Assetto: comportamento morbido in generale, la macchina è fatta per andature regolari, senza strappi non è adatta a velocità elevate. Sui tratti sconnessi copia bene le asperità, grazie anche all'ampia spalla degli pneumatici. La tenuta di strada è buona a patto che non si esageri con l'acceleratore: il peso (1.658 kg la massa) e l'ergonomia dell'auto renderebbero la guida nervosa e poco intuitiva.
Sterzo: elettrico. comodo da impugnare, comunica abbastanza bene con l’avantreno anche se si alleggerisce quando si guida in maniera un po' troppo disinvolta. In manovra è molto comodo e ha un buon raggio di sterzo.
Freni: l'impianto frenante targato Brembo (e uno dei componenti non realizzati direttamente da BYD insieme alle sospensioni) risulta leggero durante la prima frase di frenata, poi una seconda fase più pronta e inaspettatamente potente, finendo in una terza fase della frenata che risulta “spugnosa” e poco prestante. Questo comportamento avviene quando si guida con più decisione l'auto, confermando l'obiettivo di questo modello di puntare tutto sul confort di guida.
Tecnologia: utilizza la modernissima piattaforma elettrica e-Platform 3, per l’intelligenza integrata nel veicolo garantendo la massima efficenza del sistema.
Prestazione: motore elettrico anteriore con batteria Blade da 60,4 kWh e motore sincrono a magneti permanenti da 150 kW (204 CV) sull’asse anteriore che porta questa BYD da 0 a 100 km/h in soli 7 secondi, con 310 Nm di coppia e una velocità massima dichiarata di 160 km/h. Quattro modalità di guida (Sport/Normal/Economy/Snow) per affrontare le varie condizioni dell'asfalto e la preferenza dell'utente finale.
Conclusioni: quando sono partito da Milano per provare la Dolphin mi aspettavo di vedere l'auto cinese che "i più" si immaginano e che erroneamente catalogano come "poco qualitativa". Devo dire che la tecnologia e le finiture della BYD Dolphin sono interessanti e, visto il listino prezzi che vi lascio qui sotto, confermo che è un prodotto molto interessante (considerando anche gli ecoincentivi statali che portano l'auto a una quotazione finale d'acquisto a portata dell'acquirente medio italiano).
La guida è confortevole, ho provato la guida rilassata e quella più spinta: con questa modalità, gli pneumatici cinesi montati sui modelli stampa, non hanno regalato un'esperienza piacevole (in Italia questi modelli arriveranno con le Continental come pneumatici di primo equipaggiamento) in quanto la macchina rispondeva bruscamente ai comandi e non era precisa. Guidandola in maniera rilassata, senza strappi, in maniera intelligente, l'auto funziona molto bene e regala un senso di rilassatezza notevole. In città è davvero comoda, versatile e agile, il suo habitat naturale, soprattutto per il motore da 44,9 kWh.
L'auto viene distribuita ufficialmente da uno dei dealer dei gruppi scelti da BYD come parnter per l'Italia, ovvero: Autotorino, Barchetti e InterCea.
La Dolphin è il primo modello della serie “Ocean” 100% Elettrica e con un concetto di design “Aesthetics”, che le conferisce un look distintivo ed elegante, forme che richiamano il mammifero marino, scelto come nome del modello di questa crossover cinese.
La differenza di soli 7.000 € tra il modello base (Active) e quello full optional (Design) la rende molto appetibile per il mercato, considerando che sono quotazioni al netto di incentivi statali. Oltre ai quattro allestimenti, sono disponibili 7 differenti combinazioni di colore esterno. Le consegne sono previste a partire dal quarto trimestre 2023.