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Quando mi è squillato il telefono e mi è stata offerta la possibilità di mettere il mio sederone su un Bentley Bentayga, ho detto subito sì, ho ringraziato, ho messo giù il telefono e poi sono rimasto un minuto in silenzio. Non sono cose che per qualcuno spostano l'asse terrestre, magari, ma per uno che come me ha grande difficoltà a salire su un pezzo pregiato per via della propria stazza, riuscire a infilarsi su un bel SUV di lusso era qualcosa di inaspettato. Dopo aver aperto un analcolico, mi sono seduto tranquillo ad assaporare il momento... poi mi sono gettato subito fuori dalla porta. Dovevo salire subito a bordo di questa Bentayga.
Piattaforma MLB, la stessa di Cayenne e Q7, questo Bentayga condivide un approccio di grande comodità portando più muscoli rispetto ai suoi cugini. La colorazione apple green all'inizio lascia qualche perplessità, ma poi capisci in fretta che è giusto connotare questo modello con un tono sgargiante, capace di farlo risaltare. E in effetti, questa nuance sottolinea la muscolatura dei passaruota, la grande calandra nera con finiture cromate, lo sdoppiamento dei gruppi ottici anteriori in perfetto stile Bentley, e anche i cerchi da 21 pollici con spalla più che sufficiente ad assicurare un ottimo comfort nell'abitacolo. Di primo acchito questo modello può non piacere, è inutile girarci troppo intorno. Ha forme insolite, e per alcuni sembra un grande taxi londinese. Secondo me è invece particolare, e capace di richiamare tanta attenzione in chi guarda. Dietro gli scarichi twin quad sono meravigliosi, e poi dobbiamo sempre ricordarci che sotto il cofano c'è un V8 biturbo pronto ad aspettarci.
Gli interni sono sartoriali, non riuscirei a definirli in altra maniera. Significa che viene preso tutto il know how di Bentley, e ci viene consegnato un SUV non solo lussuoso ma unico. Alcune scelte, come quelle delle bocchette del climatizzatore, sono molto particolari, mentre per il resto l'organizzazione della plancia ha dettagli di grande pregio, con cuciture a vista che si insinuano armoniosamente nella tanta pelle scelta per l'assemblaggio di portiere, plancia, tunnel, sedili. Questi ultimi sono comodissimi, offrono due memorie e regolazioni elettriche; il volante è dimensionato il giusto, con tutti i pulsanti in stile gruppo Volkswagen, il cruscotto ospita al centro un display LCD che cambia a seconda delle esigenze, mentre il sistema infotainment adotta la compatibilità con Android Auto e Apple Carplay, oltre a una velocità più che sufficiente di navigazione. La comodità è ovviamente al massimo livello, un'asticella posta più in alto anche in virtù dell'organizzazione posteriore, che nel nostro caso prevede due vere poltrone reclinabili, che possono gestire un menù dedicato e soprattutto due tablet Android da dieci pollici, per godersi il viaggio senza disturbo. Il grande tetto apribile porta tantissima luminosità nell'abitacolo, e il bagagliaio ospita da 484 a 1774 litri.
V8 biturbo, 4.0 litri, con 550 CV erogati e una coppia massima di 770 Nm. C'è il selettore delle modalità di guida che si divide in quattro vie per la guida su strada e quattro per l'off road, e le sospensioni pneumatiche che alzano e abbassano automaticamente la vettura a seconda dell'impostazione. Non manca nemmeno l'hill descent control, e c'è persino un sistema che controbilancia il rollio in curva. Si accelera da zero a cento in 4.5 secondi, si raggiungono i 290 chilometri orari, e ci si arresta in condizioni di sicurezza in un amen, senza che lo spostamento dei carichi si faccia sentire in maniera convinta. Il merito è delle sospensioni da una parte e dei freni carboceramici con dischi Brembo da 440 mm davanti e 370 dietro, e piste a 10 pistoncini. Guidare è un piacere, sia che si scelga l'uniformità, sia che si punti sulla modalità sportiva che alza le soglie di cambiata su un più che buon ZF a otto rapporti. In sport, gli scarichi si aprono e si fa un gran bel rumore, con prestazioni di tutto rispetto e consumi che inevitabilmente vanno di pari passo. Da guidare è molto divertente, e sembra dimenticarsi della stazza. Chilometro dopo chilometro, si capisce che non si tratta di un SUV nervoso, ma anzi di un mezzo che unisce lo spirito SUV all'essenza gran turismo.
Ci sono: sensore di protezione alla guida, cruise control adattivo con guida predittiva, ausilio di mantenimento della corsia, frenata di emergenza. Non manca nemmeno il night vision, che ci permette di andare oltre la portata dei nostri occhi.
C'è praticamente di tutto, impossibile citare ogni cosa. Ricordiamo, tra le comodità più tangibili, la telecamera a 360 gradi, e anche il park assist. In più, ci sono quegli oggetti che connotano perfettamente Bentley: l'orologio al centro della plancia dà bella mostra di sè, e in generale si respirano lusso e benessere. Non potremmo, forse, chiedere di meglio.
Si parte da 147.000 euro ma con le personalizzazioni sartoriali si raggiungono ampiamente i 220.000. E passa. In generale recupera dal gruppo Volkswagen di cui fa parte la grande capacità di essere cucita su misura, ed è destinata certamente a un mercato non italiano. Ma d'altronde, un certo alone di mistero con la targa estera la fa ancora di più risaltare agli occhi di chi la guarda, anche solo per la prima volta.
Motore In prova
Cilindrata: 4.0 litri biturbo
Numero cilindri: V8 biturbo 32 valvole
Potenza: 550 cavalli
Coppia: 770 Nm
Cambio: ZF a 8 rapporti
Trazione: integrale permanente
Consumo km/litro: 6 in città, 9 a 130, 11 a 110
Prestazioni:
Velocità Massima: 290 chilometri orari
0-100: 4.5 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 514/199/174
Passo: 299 centimetri
Bagagliaio: 484-1774 litri
Pneumatici: 21 pollici
Peso: 2395 chilogrammi in ordine di marcia
Bentley
Via Giovanni Battista Grassi, 98
20157 Milano
(MI) - Italia
02 356 4179
https://milano.bentleymotors.com/eu/it/home
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