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Per l’Audi A4 è arrivato il momento di un profondo restyling che interessa tutta la gamma, dalla berlina alla avant, passando dalla all-road, per arrivare alla S4. Non ci sono solo novità estetiche ma anche tanta sostanza sotto i cofani delle versioni diesel e benzina, in particolare quella più sportiva. Arrivano anche novità per l’infotainment, che adesso è più evoluto e riesce ad intrattenere i passeggeri grazie all’hot spot Wi-Fi.
Le novità non fanno capo ad un semplice make up ma riguardano una rivisitazione decisa dei gruppi ottici anteriori, che adesso integrano la freccia progressiva in un nuovo schema che, come prima, funziona anche da luce diurna. Il frontale vede anche la nuova calandra che ora si allinea al corso di stile delle sorelle più grandi, quali A6 e A7. I fianchi sono solcati da linee più tese in corrispondenza dei passaruota e anche il posteriore vede dei nuovi fari full LED rivisti nel design. Non cambia il passo, fermo a 2,82 m, ma cresce la lunghezza complessiva di 24 mm, adesso a 4,76 m. La capacità di carico, a sua volta, resta invariata a 495 L, con uno spazio ben organizzato, che arriva a 1495 se andiamo ad abbattere gli schienali.
Il rotore per navigare nei menù del sistema di infotainment va in pensione e da oggi c’è il display TFT da 10,1” del nuovo sistema MMI touch response, che si bassa sulla piattaforma MIB 3, capace di rendere la navigazione più scorrevole e fornire informazioni più precise e più velocemente. Non manca, poi, il virtual cockpit da 12,3” che offre anche la navigazione MMI e nuove grafiche per la visualizzazione delle informazioni relative al funzionamento del propulsore.
Tra tutte, quella più al centro dell’attenzione potrebbe essere la nuova S4, il modello di ingresso della gamma sportiva della A4, che da oggi ha sotto il cofano un propulsore a gasolio. Lo sappiamo che state già storcendo il naso, ma se vi ricordate, in fatto di diesel, Audi ha uno storia di successi nelle corse senza eguali. Dopo il debutto della R10 TDI alla 12H di Sebring nel 2006, la casa tedesca è stata capace di conquistare 13 successi assoluti alla 24 H di Le Mans su 17 partecipazioni. Tutto il know how dei campi di gara oggi lo ritroviamo sui modelli di serie, che aggiungono anche un impianto mild hybrid da 48 V per attivare un interessante metodo di doppia sovralimentazione. Il motore della nuova S4 TDI, infatti, può contare non solo su un turbo, ma anche su un compressore volumetrico azionato elettricamente che vi da una botta di coppia da 700 Nm a 2500.
Questo conferisce alla S4 una reattività da auto elettrica e la spinta dei 347 CV favorisce un allungo che nemmeno noi ci saremmo mai aspettati. Sorprendente, quindi, o forse neanche tanto, visto che le parole diesel e sportività, a Ingolstadt, vanno a braccetto già da tempo. Stuzzicante anche il sound, che non viene replicato digitalmente e che riporta proprio alle tonalità del prototipo LMP1 che ha impazzato sulle piste del mondiale endurance per tanti anni. Il tutto è incorniciato in un pacchetto tecnico di rilievo, che prevede la trazione integrale Quattro, un cambio a convertitore a 8 rapporti e, nel nostro caso, lo sterzo dinamico con differenziale posteriore sportivo, capace di offrire la funzione torque vectorign. Nella modalità Dynamic, le risposte sono molto pronte ed è bello trovare un posteriore capace di assecondare e seguire gli input che date all’avantreno.
Convincenti sono anche la reattività del cambio e la costanza dell’impianto frenante, che vi consente di tenere sempre a bada l’auto. Non ci sono le emozioni della RS4, su questo non mentiamo, ma il modo in cui, soprattutto su strada, il motore vi consente di esplorare il resto della meccanica è di certo una novità, visto che la coppia vi regala una guida meno impiccata. Il bello di questo nuovo layout, però, non sono le prestazioni più accessibili, ma il lato più amichevole dell’S4 nell’utilizzo di tutti i giorni, grazie a consumi più contenuti e un carattere in generale più morbido.
Come dicevamo, la famiglia di A4 vede l’arrivo del mild hybrid 12 V anche sotto i 2.0 L 4 cilindri benzina e diesel, che garantiscono più efficienza grazie alla possibilità di attivare lo stop&star già dai 22 km/h e dare più sostegno durante il veleggiamento. Per i TFSI le varianti ibride sono il 150, 190 e 245 cv tutti abbinati al doppia frizione a 7 rapporti. Il diesel invece vede l’aiuto della componente 12 Volt sul 136 e 163 cv. Per il resto sono disponibili i diesel da 190, 231 e 186 CV (l’ultimo è il V6 50 TDI). Altri motori in arrivo sono il diesel da 122 CV e il metano G-Tron da 170 CV.
Entro fine 2019 saranno disponibili tutte le motorizzazioni, ma per adesso possiamo darvi i prezzi di 5 propulsori, 3 benzina e due diesel. La versione Avant richiede circa 1600 euro in più rispetto alla berlina e si parte con il TFSI da 150 CV che attacca a 40.400 euro con cambio S-Tronic. Ci vogliono 44.500 euro per il 190 CV TFSI e 51.650 per il 245 CV TFSI, visto l’aggiunta della trazione integrale. I Diesel, dotati di trazione integrale e cambio automatico partono da 47.550 per la 190 CV e 52.350 per la 231 CV.
Audi
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