Audi RS3: Scoppietta, ruggisce, si stiracchia, ma sa anche andar piano [video]

Esterni

+20 millimetri al posteriore. +14 millimetri all'anteriore rispetto alle A3 canoniche, per un look che definire aggressivo è poco. Personalmente amo Audi perché riesce a mettere insieme sobrietà e spirito racing come nessun altro marchio, e anche questa RS3 si muove su questa lunghezza d'onda. Lunga poco meno di quattro metri e 50, si alza da terra di appena un metro e 40, ed è larga uno e 80. La firma luminosa dei fari full led matrix, la calandra brunita rispetto agli inserti in alluminio che raggiungono non solo la maschera ma anche alcuni aspetti della fiancata, come le calotte degli specchietti retrovisori, conferiscono all'idea di insieme un certo spirito capace di solcare stagioni e mode, e gli pneumatici da 19 pollici offrono una spalla particolarmente esigua, che sul volante fa passare ogni asperità del terreno pur non risultando fastidiosa. Dischi e pinze sono Brembo, e noi abbiamo anche l'optional dei freni carboceramici, che garantiscono un impatto premiante sugli spazi di arresto, specialmente quelli d'emergenza. Sul bagnato, siamo stati in grado di fermarci nello stesso spazio con il quale su altre auto ci siamo fermati, ma con l'asciutto. Dietro sono splendidi i doppi scarichi ovali, ed è infine la colorazione blu elettrico a far salire i battiti del cuore.

Interni

Tutta l'attenzione posta all'esterno si perde in un certo senso dentro. Tradotto: la qualità degli interni non manca, ma non ci sono sulla plancia quei caratteri distintivi capaci di allontanare RS3 da A3. Avremmo voluto un po' di microfibra, magari la stessa che troviamo sull'ottimo volante, o magari un po' di pelle, la stessa che ritroviamo sui sedili contenitivi ed estremamente comodi che hanno nella posizione lombare l'unica impostazione elettrica (nel nostro caso). La posizione di guida si trova facilmente, e ci stanno anche i più alti, ma a pagare il conto sarà chi siede dietro; rimane infatti poco spazio, con la possibilità però di usare una presa da 12V oltre alle bocchette del climatizzatore. Davanti, invece, il climatizzatore si declina nelle consuete bocchette circolari, e al centro della plancia spicca il display forse leggermente piccolo rispetto alle esigenze odierne, ma capace di ritirarsi nella plancia a vettura spenta (o a comando impostato). Davanti agli occhi abbiamo il solito ottimo virtual cockpit, che si impreziosisce di alcune voci legate alle prestazioni, mentre al centro il tunnel non osta la posizione del ginocchio destro, che non esce mai sacrificato dalla larghezza. La cloche del cambio si impugna senza fatica, il climatizzatore è sdoppiato, lo spazio non manca nemmeno per il passeggero, che può gestire diversi vani portaoggetti. Il bagagliaio, che nella parte inferiore ospita il kit di riparazione dello pneumatico e il subwoofer, ospita un minimo di 315 litri, che aumentano a dismisura quando abbattiamo il divano posteriore.

Motori e sensazioni di guida (cambio frizione sterzo)

A disposizione abbiamo un motore che, come la carrozzeria esterna, graffia: 5 cilindri, 2.5 litri benzina, 480 Nm di coppia massima a 1700 giri, 400 cavalli che con l'Audi Drive Select scoppiettano in rilascio, scalpitano, ci fanno divertire. Come sempre, Audi ci mette tra le mani una vettura camaleontica: da una parte quella sorniona e sopita dell'utilizzo nelle modalità più quotidiane, dall'altra un felino straordinario che ruggisce e ci calcia nella schiena in Dynamic. Le prestazioni sono mozzafiato: 0-100 in 4.1 secondi, 250 orari di velocità massima, con frenate eccezionale grazie ai carboceramici Brembo che praticamente ci bloccano. L'assetto è neutro, le sospensioni molto rigide e regolabili magneticamente, la trazione integrale può essere spinta al posteriore fino al 100%, a garantire una dimensione di guida corsaiola adatta solo ai tracciati. Il Launch Control ci proietta in avanti (occhio sul bagnato) con una potenza e un ruggito temibili, mentre lo sterzo, direttissimo, si impugna bene grazie anche alla microfibra che salda le mani al volante. Consueti comandi sulle razze, consueto cambio automatico S Tronic da 7 rapporti che diventa intelligente in Dynamic e può pure essere gestito in manuale dai paddle. A livello di consumi, percorriamo 7 chilometri con un litro di benzina in città, 13 a limite autostradale, 15 a 110 orari.

Sistemi sicurezza attivi e altri optional

C'è tutto, ma è tutto optional, tranne la frenata assistita di emergenza che nel nostro caso funziona bene. Per il resto possiamo solo rifarci ad altre vetture del marchio, visto che questa RS3 è stata tagliata cruda e corsaiola anziché ipertecnologica. Gli altri optional sono il virtual cockpit, 600 euro, la compatibilità con gli smartphone, sui 400, la telecamera posteriore ma non a 360 gradi, il climatizzatore sdoppiato.

Target, prezzi e conclusioni

Ottime prestazioni, e vettura non scontata e di nicchia per i meno disposti a scendere a compromessi. Il superbollo si sente, e in generale si parte da 54.000 euro per arrivare fino a 70.000 per renderla completa. Se si ha il portafoglio, e se si può gettare in pista, però, è piacere allo stato puro.

Pregi

+ Motore e prestazioni
+ Sensazioni di guida

Difetti

- Nella plancia poche cose distinguono il modello RS dalle A3 normali
- Optional: troppi

Scheda

Motore In prova
Cilindrata: 2.5 benzina
Numero cilindri: 5
Potenza: 400 cavalli
Coppia: 480 Nm a 1700 giri
Cambio: S Tronic automatico a 7 rapporti
Trazione: integrale
Consumo km/litro: 7 chilometri in città, 13 a 130, 15 a 110
Emissioni CO2 per km: 189 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 250 chilometri orari
0-100: 4.1 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 448/180/140
Passo: 263 centimetri
Bagagliaio: 315-770 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1585 chilogrammi