Audi Q7 2019. Restyling profondo o nuovo modello? [Video]

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Torna Audi Q7, con notevoli novità estetiche e tanta tecnologia sotto la pelle e all'interno dell'abitacolo, che la rendono di fatto un'auto quasi del tutto nuova
31 luglio 2019

21.300 vetture immatricolate nel nostro mercato e dopo il lancio delle versione 2015 Audi rivede la ricetta di Q7 per dare ulteriore competitività alla vettura in un segmento che sta registrando sempre più successo, essendo, di fatto, un vero e proprio traino per il mercato dell’auto e ricco di rivali agguerrite. Come per A4, il restyling è molto profondo e porta con sé novità tecniche sotto la pelle della vettura  oltre che all’interno, con un nuovo sistema multimediale che si allinea a quello delle ammiraglie. 

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Dal vivo: com’è fuori

Le dimensioni cambiano a livelli impercettibili, ma abbiamo sempre 3 metri di passo per 5 metri di lunghezza totale (+11 mm) e un altezza di 1,74 con 1,97 m di larghezza. Numeri che ci danno accesso ad un bagagliaio pronto a tutto, con 865 L e 2050 L se andiamo ad abbattere gli schienali sulla configurazione  a 5 posti. La Q7 infatti è disponibile anche in variante 7 posti, altra peculiarità che l’ha resa molto apprezzata in questi anni. Le rivisitazioni per l’esterno vedono dei gruppi ottici con un design che adesso è più vicino a quello dei più recenti SUV presentati dalla casa tedesca e sono disponibili in 3 diverse varianti. Di serie la Q7 arriva con i LED e da qui si può passare ai LED Matrix o ai LED Matrix HD che integrano la tecnologia Laser, prima assoluta su un modello Q. Per il resto, le novità riguardano il paraurti anteriore, che vede una nuova griglia ottagonale a 6 listelli cromati e prese d’aria sdoppiate con un disegno più morbido, mentre sul posteriore adesso c’è l’integrazione di un diffusore e delle nuove cornici di scarico

Le novità tecniche, come accennato, riguardano i motori, che oggi si avvalgono di un impianto mild hybrid a 48 V per poter essere più efficienti e gestire separatamente la rete di bordo. Grazie a questo sistema è infatti possibile veleggiare a motore spento per 40 secondi tra 55 e 160 km/h e recuperare fino a 8 Kw di energia durante le decelerazioni, che vengono stoccati in una batteria agli ioni di litio. Non solo, con questo sistema è possibile accedere alla funzione di Stop&Start già da 22 Km/h. Parlando di numeri, c’è da dire che in ogni caso si fa riferimento al 3.0 L V6, disponibile in 2 varianti TDI e una TFSI. Le prime due sono quelle da 231 e 286 CV, mentre il benzina conta su 340 CV. In tutti i casi c’è l’abbinamento alla trazione integrale Quattro e al cambio Tiptronic a 8 rapporti. 

L’assetto vede l’arrivo di importanti novità come le sospensioni pneumatiche adattive che possono variare l’altezza della vettura a seconda della situazione e delle modalità del Dynamic Select. In autostrada, ad esempio, la Q7 si abbassa di 30 mm e sui tratti dissestati in off road arriva ad alzarsi di 60 mm. Se scegliete l’assetto sportivo, oltre a una taratura più rigida, avrete anche un’altezza da terra inferiori di 15 mm rispetto al sistema standard. Da oggi, anche per lei è disponibile lo sterzo integrale, che aiuta nei tratti ricchi di curve andando a ridurre virtualmente il passo e conferendo all’auto un’agilità notevole per la stazza che ha. Altra chicca è il controllo attivo del rollio, che conta su un compatto motore elettrico, posto in corrispondenza di ciascuno degli assali, gestisce le sezioni delle barre stabilizzatrici, andando ad unirle o a scollegarle nel caso si adotti una guida sportiva o lo stile sia più rilassato. 

Dal vivo: com’è dentro

Radicalmente diversa rispetto al modello precedente, adesso Q7 può contare sul sistema di infotainment MMI touch response, che integra la navigazione MMI e le mappe HERE. A questo si aggiunge il virtual cockpit da 12,3” aggiornato nelle grafiche di visualizzazione, l’assistenza vocale Amazon Alexa e ovviamente la connessione LTE. Il tutto aiuta a semplificare la gestione della vita a bordo, grazie alle funzioni che vi consentono di rimanere sempre aggiornati sulle notizie di vostro interesse, pianificare la vostra agenda o fruire di una navigazione molto precisa che tiene conto di quello che succede sul percorso di fronte a noi. Parlando di spazio, invece, non ci si può lamentare. Gli interni possono ospitare facilmente 5 persone e arrivare a 7 con i due sedili in più che vi tolgono qualcosa in termini di capacità di carico. Di base si parte da 865 L per arrivare a 2050 quando si abbattono gli schienali. 

Dal vivo: come si guida

Come un’auto notevolmente più piccola. Nonostante l’ingombro e il peso, potendo guidare bendati, non si direbbe mai di essere al volante di una vettura di queste dimensioni. Non è dinamica come una A6 Avant, ma grazie alle sospensioni pneumatiche e le 4 ruote sterzanti (la nostra non aveva la stabilizzazione attiva del rollio) la Q7 se l’è cavata benissimo anche nelle strette e tortuose stradine dell’Irlanda. Il vantaggio sta nel poter utilizzare meno angolo di sterzo in ogni situazione, soprattutto durante la manovra e contare su un adattamento automatico degli ammortizzatori (modalità selezionabile dal Drive Select) per affrontare qualunque situazione a seconda del vostro stile di guida. In dynamic, le risposte sono assai pronte e anche se provate a metterla in crisi lei tiene botta fin oltre quello che vi aspettereste

Il suo carattere, però, la vuole più rilassata e concentrata sull’isolarvi dall’ambiente esterno. Grazie ad un’ottima insonorizzazione l’ambiente interno rimane molto godibile e il funzionamento del cambio garantisce una progressione priva di strappi. Per la prova abbiamo scelto il V6 3.0 L da 286 cv con 600 Nm di coppia e da dire c’è veramente poco: schiena infinita e poderosa, con un buon allungo, ma a stupire è il livello di silenziosità che a sua volta rende la Q7 ancor più simile al salotto di casa vostra. I freni sono poderosi e il mordente è deciso, grazie anche alla nuova pinza monoblocco in alluminio a 6 pistoncini che morde i dischi anteriori. I sistemi di assistenza alla guida aprirebbero un capitolo a parte, visto che sulla Q7 2019 ce ne sono 30 in totale. Gli ADAS di secondo livello, al centro dell’interesse nella nostra breve prova, si sono rivelati precisi anche sulle b-roads dell’entroterra, luogo dove vi sconsigliamo di usarli, visto che sono pensati per assistervi al 98% in autostrada. 

Solitamente, nei primi contatti, non prestiamo eccessiva attenzioni ai consumi, dato che le circostanze non riescono a farci utilizzare l’auto in modalità ‘tragitto casa-lavoro’. Il computer di bordo, in questo caso, è arrivato a indicare 8 L per 100 Km, valore tutto sommato interessante considerata, come già detto, la stazza di questo SUV. Abbiamo invece riscontrato con piacere l’effettivo intervento dell’impianto a 48 V che a più riprese (molto più di quelle previste) ha messo da parte il motore termico per farci accedere alla funzione di veleggio per periodi in linea con i 40 secondi dichiarati dalla casa. Non si tratta di un sistema che fa miracoli, si chiaro, ma se guidando ci concentriamo su questo aspetto e impariamo a capire il suo funzionamento per dargli modo di esprimersi al meglio, possiamo sicuramente riscontrare dei vantaggi concreti nei consumi. 

In conclusione:

non ci sono ancora notizie precise per i prezzi che indicativamente dovrebbero vedere la base partire da circa 70.000 euro. Se vi state chiedendo l’effettiva utilità di questo mezzo, noi vi rispondiamo che la risposta è nel mezzo. Parlando di spazio, non ce n’è per nessuna del resto della gamma e per chi cerca un’auto accogliente, comoda e utilizzabile con un discreto margine anche in 7 persone il Q7 è la scelta giusta in casa Audi. Dinamicamente, se ogni tanto avreste piacere di concedervi una tiratina, l’A6 Avant avrebbe qualcosa in più, anche se il divario continua ad assottigliarsi e grazie alle nuove dotazioni anche il Q7 è abbastanza tonico tra le curve da non farvi sbadigliare. Infine, con l’aggiornamento degli interni, dispone di tutte le features del resto della gamma più recente, per cui, moda o no, in fin dei conti, con questo modello 2019 il Q7 ha sempre più il suo perché. 

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