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Nuovo motore 0.9 Turbo TwinAir
La principale novità che troviamo sulla MiTo nella versione con cui si presenta per il 2014 è il motore 0.9 Turbo TwinAir da 105 CV (che già equipaggia la Fiat 500) e che va a completare la gamma già ben servita da diverse motorizzazioni: 2 turbodiesel , il 1.3 JTDM da 85 CV e il 1.6 JTDM da 120 CV; e oltre a 5 propulsori a benzina: 1.4 da 70 CV, 1.4 da 78 CV, 1.4 MultiAir Turbobenzina da 135 CV e 1.4 MultiAir Turbobenzina da 170 CV. Senza dimenticare il 1.4 GPL Turbo 120 CV.
Ma torniamo al propulsore oggetto della nostra prova, che punta indubbiamente sulla riduzione della cilindrata e di conseguenza del peso, unita a tecnologie innovative come la sovralimentazione mediante turbocompressore, l'integrazione del collettore di scarico nella testa cilindri e il sistema di controllo delle valvole di aspirazione MultiAir di seconda generazione.
I numeri del bicilindrico da 875 cc parlano di una potenza di 105 CV a 5.500 giri e una coppia 145 Nm a 2.000 giri quando il selettore DNA è in modalità Dynamic, 97 CV a 5.750 giri e 120 Nm di coppia in modalità Normal. MiTo 0.9, con la sua potenza specifica di 120 CV per litro, riesce quindi a spingersi sino 184 km orari di velocità massima e ad accelerare da 0 a 100 in 11,4 secondi, il tutto con un consumo di 4,2 litri di carburante per 100 km e emissioni di 99 grammi di CO2 al chilometro.
Estetica: squadra che vince non si cambia
Sono veramente pochi i perfezionamenti estetici ai quali è stata sottoposta la nuovo MiTo 2014, già amata dai giovani (e non solo) in primis proprio per la sua linea sbarazzina, sportiva e compatta (406 cm in lunghezza, 172 in larghezza). Arriva quindi la nuova calandra ridisegnata e cromata (come sulla Giulietta), il nuovo colore grigio antracite e la finitura brunita dei gruppi ottici anteriori.
Per quanto riguarda gli interni, sono disponibili quattro nuove sellerie: due nuovi tessuti Evoluzione (nero/titanio o nero/rosso) sull’allestimento Distinctive, un nuovo sedile sportivo con inserti bianchi se si sceglie il pack QV Sportiva (disponibile solo su allestimento Distinctive) mentre per la Quadrifoglio Verde Alfa propone il nuovo Tessuto Heritage nero con logo. Novità anche per le plance: arriva la Street con lavorazione specifica nera sulle versioni Impression, Progression e QV Sportiva; e la plancia Evoluzione, due tonalità entrambe sfumate, una nero-grigia e una nero-rossa, sull’allestimento Distinctive.
Tecnologia e sicurezza
Come su Giulietta 2014 anche su MiTo debutta il sistema multimediale Uconnect realizzato in collaborazione con Continental, dotato di touchscreen da 5” e disponibile in due versioni, con o senza il sistema di navigazione integrata sviluppato con TomTom. Immancabili la porta USB e l’ingresso Aux per interagire con cellulari e lettori MP3, così come l'interfaccia Bluetooth per gestire chiamate, SMS (text-to-speech) e Audio Streaming.
La versione con navigazione integrata (e riconoscimento vocale), è dotata di GPS, IQ Routes (per calcolare il miglior percorso basato sulle reali velocità medie misurate sulle strade) e Infotraffic con aggiornamenti in tempo reale. Il sistema è preciso ed efficiente ma non sarebbe male, come su Giulietta, poter scegliere in alternativa il touchscreen da 6,5”, più leggibile e completo.
Al comparto sicurezza (come Giulietta anche MiTo è titolare delle 5 stelle Euro NCAP), troviamo di serie 7 airbag, sistema frenante con antibloccaggio ABS e ripartitore di frenata elettronico (EBD), controllo elettronico di stabilità (ESC) e quello di trazione (ASR), assistenza alla frenata (HBA), ausilio alla partenza in salita (Hill Holder), controllo del freno motore in rilascio (MSR) e ottimizzazione della frenata in curva (CBC). Ritroviamo anche gli stra-collaudati Alfa Q2 e l’Active Steering. Un equipaggiamento che la conferma una “Tecnologic Car”, come Alfa tiene a sottolineare dal lancio di MiTo, nel 2009, ad oggi.
Come va?
All’interno dell’abitacolo le sensazioni non cambiano, se messe a confronto dei modelli precedenti: i sedili ben avvolgenti, l’abitacolo “a uovo” che dà la sensazione di essere su una vera sportiva, la qualità di tessuti, plancia e pannelli. Solo il nuovo sistema di navigazione e il logo Alfa Romeo inserito appena sopra, le danno un’aria più “da grande”, lineare ed elegante.
Una volta accomodati ritroviamo le cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico e il sistema anti-colpo di frusta integrato ai sedili anteriori. Un occhio al piccolo schermo luminoso per accertarsi che tutti i passeggeri abbiano le cinture allacciate (un po’ sacrificato lo spazio dedicato agli ospiti che si accomoderanno sulla panca posteriore) e via.
“All’interno dell’abitacolo le sensazioni non cambiano, se messe a confronto dei modelli precedenti: i sedili ben avvolgenti, l’abitacolo “a uovo” che dà la sensazione di essere su una vera sportiva, la qualità di tessuti, plancia e pannelli”
In ambito autostradale il nuovo motore 0.9 si comporta più che bene, una volta inserita la sesta marcia MiTo si rivela stabile, abbastanza silenziosa e sicura. Certo non dobbiamo aspettarci prestazioni top: il bicilindrico è sì leggero ma ha comunque i suoi limiti e all’interno dell’abitacolo non nasconde di certo la sua voce; nulla di fastidioso, solo il rombo del piccolo propulsore ma niente fruscii o rumori indesiderati; chi compra una MiTo o un’Alfa in generale si sa, il sound del motore lo vuole sentire! In tutte le condizioni di guida l’elettronica non è invadente e accorre in aiuto del guidatore solo quando davvero se ne sente il bisogno.
Vocata probabilmente più all’ambito cittadino (un po’ sacrificato per i viaggi il bagagliaio da 270 litri), la nostra MiTo soffre un po’ in collina: se la guidabilità tra le curve è quella piacevole e divertente che abbiamo già avuto modo di apprezzare, la potenza ai bassi regimi viene invece a mancare soprattutto sulle salite, dove la piccola del Biscione tende ad arrancare anche con la seconda marcia inserita. Poco male: inserendo la modalità Dynamic possiamo contare su una risposta un po’ più pronta, uno sterzo più consono alla guida sportiva e anche il sound del motore diventa più grintoso.
La guida si fa quindi più grintosa, ma i consumi salgono inesorabilmente. Si conferma a nostro avviso un’ottima dotazione di bordo, lo ribadiamo come già fatto parlando di Giulietta, il selettore DNA, che ha una soluzione per ogni condizione di guida o meteorologica.
Bene l’impianto frenante: efficace sul bagnato (sempre presente durante il nostro test) il sistema ABS, e apprezzabile anche la presenza del ripartitore di frenata elettronico EDB che rende il tutto più stabile e modulabile. Qualche dubbio invece per quanto riguarda il comparto sospensioni: su manti stradali particolarmente dissestati faticano a ricalcare le asperità. La rigidità richiesta per regalare al guidatore una risposta sicura in caso di guida sportiva va inevitabilmente a inficiare il comfort su pavè o simili. Un’auto dedicata quindi ai giovani, ai neopatentati o a chi cerca una vettura compatta, dalla linea piacevole, ma senza prestazioni esagerate.
Allestimenti e prezzi
La gamma 2014 per l’Italia propone 5 allestimenti: Impression, Progression (17.997 Euro), Distinctive(18.803 Euro), Superbike (18.803 Euro) e Quadrifoglio Verde. Tutti i modelli offrono una possibilità di scelta tra 10 diversi cerchi in lega, 10 colori per la carrozzeria, (ricordiamo il nuovo Grigio Antracite), e con la possibilità di scegliere tetto e calotte a contrasto sull'allestimento Superbike. Quattro i pacchetti accessori disponibili: Pack - Sport, Comfort, Lusso e Superbike. Ricordiamo sempre di serie su MiTo: 7 airbag, ESC, Hill Holder, ABS, ASR, Brake Assistant, MSR, CBC, Alfa Q2 e Alfa Dynamic Steering.
Pregi
Linea sportiva compatta
Dotazione di serie
Possibilità di personalizzazione
Divertimento alla guida
Difetti
Sospensioni rigide su manti dissestati
Motore: poca potenza ai bassi regimi
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/