Il cambio a doppia frizione Alfa TCT porta con sé numerose innovazioni tecnologiche, rappresentando un punto di riferimento per la categoria. A guadagnarne è la Giulietta, che va più forte, consuma meno ed è più comfortevole
Si amplia l'offerta di Alfa Romeo Giulietta con l'arrivo in concessionaria dell'attesissimo cambio a doppia frizione TCT.
Disponibile con un sovrapprezzo di 1.700 euro (si parte dunque da 25.020 euro) rispetto alle corrispondenti versioni manuali a sei marce, il Twin Clutch Transmission può essere abbinato, per il momento, alle motorizzazioni 1.4 TB Multiair da 170 CV ed al turbodiesel 2.0 JTDm-2 di pari potenza.
TCT: 100% Made in Italy
Sviluppato completamente in Italia dal Gruppo Fiat il TCT permetterà, secondo Alfa Romeo, di migliorare del 10% la penetrazione del modello in Europa con punte del 30% in mercati "vicini" al cambio automatico come Svizzera e Olanda. Un dato che si potrebbe dire addirittura prudente visto che dall'apertura delle ordinazioni la scelta del TCT in fase d'acquisto è stata fatta, nel Vecchio Continente, da più del 15% dei clienti.
Attraverso il confronta modello di Automoto.it è possibile confrontare i tre allestimenti, declinati in due motorizzazioni, della Giulietta TCT. Il prezzo parte da 25.020 euro
Rispetto ad un tradizionale cambio automatico a convertitore di coppia il TCT a sei rapporti permette un miglioramento del consumo anche rispetto alle versioni manuali, grazie soprattutto alla possibilità di relazionare in modo più preciso e costantemente privo di errori "umani" motore e cambio.
Palette al volante con in F1
Errori solitamente dovuti ad uno scorretto uso di gas e frizione, ai quali l'elettronica pone rimedio nella modalità completamente automatica, limitandone la presenza nella modalità manuale: per soddisfare alcune esigenze di guida, ad esempio in percorsi montani, è stata infatti mantenuta la possibilità di utilizzare il cambio in modalità completamente manuale, utilizzando le pratiche palette al volante (concettualmente simili a quelle delle monoposto di F1) o la tradizionale cloche del cambio nella posizione manuale "up and down".
Concettualmente composta da una coppia di trasmissioni in parallelo, di cui una per le marce pari ed una per le dispari, l'Alfa TCT permette la selezione e l'innesto della marcia successiva mentre quella precedente è ancora innestata. Questo garantisce, anche grazie alla caratteristica presenza di due frizioni a secco, di assicurare continuità nell'erogazione della coppia pur a fronte di un feeling di guida nelle fasi transitorie che è sostanzialmente identico a quello di un manuale tradizionale.
Il tasto DNA permette di personalizzare la performance della vettura: Dynamic, Natural ed All Weather le possibilità
Lo Start&Stop è di serie
L'Alfa TCT, a differenza di altre trasmissioni a convertitore o a doppia frizione, supporta il sistema Start&Stop a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni, tra le più contenute della categoria in entrambe le motorizzazioni disponibili. In termini d'uso la velocità e le modalità di cambiate automatiche del cambio Alfa TCT sono subordinate alla tipologia di guida adottata da chi siede al volante ma anche, e soprattutto, dalla posizione della leva Alfa D.N.A.: mentre in modalità Natural il sistema permette le cambiate in curva per massimizzare il comfort, in modalità Dynamic le inibisce per offrire le massime prestazioni.
Nella modalità All Weather, o durante l’intervento dei sistemi ASR/VDC, cambio e motore rimodulano la loro performance in funzione della massima sicurezza. Nelle partenze da fermo in salita, la gestione del cambio Alfa TCT dialoga con lo Start&Stop e col sistema frenante attraverso la funzione Hill Holder per contribuire a evitare l’arretramento non desiderato del veicolo.
Per quanto riguarda l’ergonomia, quando si parcheggia, si è in coda o si parte lentamente dal semaforo, la vettura si avvia dolcemente, semplicemente rilasciando il pedale del freno grazie alla funzione di “Creeping”.
La gamma motori abbinabile al cambio a doppia frizione TCT è composta di due motori, entrambi da 170 CV: il 1.4 turbo benzina ed il 2.0 turbodiesel
Due motori da 170 CV: un diesel ed un benzina
La Giulietta 1.4 TB Multiair 170 CV con cambio Alfa TCT, ovvero quella dotata del motore Best New Engine 2010, è in grado di assicurare una velocità massima di 218 km/h ed un crono di 7,7 secondi nello 0-100 km/h. I consumi si attestano a 5,2 l/100 km mentre le emissioni sono limitate a 121 g/km.
Prestazioni interessanti e consumi contenuti anche per la 2.0 JTDM 170 CV abbinata al cambio Alfa TCT: l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,9 secondi contro gli 8 netti richiesti dalla versione manuale, mentre i consumi scendono da 4,7 a 4,5 l/100 km.
Look e comfort come le versioni manuali
Rispetto alle versioni dotate di cambio manuale non cambia nulla in termini di dimensioni ed interni: lunga 4.351 mm, larga 1.798 ed alta 1.465, la segmento C Premium del Biscione poggia su un passo di 2.634 mm. Valori che le permettono di fare spazio ad un bagagliaio di 350 litri assicurando, allo stesso tempo, ottimi indici di abitabilità sia per chi siede davanti per chi siede dietro.
In quattro si viaggia tutto sommato comodi, ed anche in termini di posizione di guida la Giulietta è in grado di mettere a proprio agio piloti di tutte le taglie: sedile e volante, infatti, sono regolabili in altezza ed in profondità e l'allineamento tra seduta, volante e pedaliera è perfetto.
Il sedile è molto comodo ma lo schienale potrebbe essere più "contenitivo" nella guida al limite
Cosa non ci piace
Perfetto lo spazio per il piede sinistro, inutilizzato per tutto il tempo di permanenza alla guida, mentre abbiamo trovato meno piacevole il feeling tattile offerto dalle leve del cambio in materiale plastico e la finitura del volante, che per questioni di stile "spinge" la cover plastica delle razze sin sopra la pelle della corona a discapito dell'impugnatura. Viste le performance che la vettura è in grado di offrire, di cui parleremo più avanti, tra i dettagli che si potrebbero rivedere citiamo anche la forma dei sedili anteriori: molto comodi nella guida di tutti i giorni, faticano a contenere il corpo (schienale in particolare) nella guida al limite.
Tecnologia: integrazione perfetta con Mp3 e Smartphone
Ben fatta in termini di sistemi multimediali, visto che a fianco della perfetta integrazione via cavo o BT con gli smartphone di ultima generazione c'è anche la possibilità di ospitare SD card, la berlina italiana si distingue anche per la qualità dei materiali utilizzati e per la qualità dell'assemblaggio, che non ha davvero nulla da invidiare alle competitors tedesche. Molto gradevoli nel look ed intuitivi da usare i comandi sulla plancia, così come abbamo trovato molto ben leggibile la strumentazione, che si compone di quattro strumenti analogici di cui due (contagiri e tachimetro) di generose dimensioni. Non manca il display del computer di bordo, con caratteri di colore rosso su sfondo nero.
“I clienti di Giulietta dal lancio ad oggi sono stati per l'80% uomini con un'età media di 40 anni, di cui il 50% con famiglia: un valore, quest'ultimo, che fa il paio con lo spazio a bordo e la silenziosità di marcia, pur rimanendo comunque "lontano" dagli obiettivi dinamici che sono nel DNA del brand: la Giulietta, infatti, si guida molto bene”
Nulla da invidiare anche in termini di insonorizzazione dell'abitacolo: grazie ai vetri laterali più spessi del 25% rispetto alla media e le doppie guarnizioni alle portiere la Giulietta, in abbinamento alla motorizzazione benzina, risulta molto silenziosa anche in accelerazione. Una sensazione oggettivamente confermata dai test svolti dalla stessa Casa, che confermano come Giulietta sia la migliore della categoria in termini di indice di articolazione e nel passaggio a 50 km/h sul porfido.
La comprano anche le famiglie ma è sportiva
Ecco perchè, in fase progettuale e di collaudo, i tecnici Alfa Romeo hanno speso molto tempo nella definizione di una architettura compact più leggera della precedente, lavorando sodo anche sullo sterzo Dual Pinion e sulle sospensioni, McPherson davanti e Multilink dietro.
Il risultato, grazie anche alla presenza di sistemi elettronici come l'Alfa DNA ed il differenziale a controllo elettronico Q2, è quello di una vettura forse meno sanguigna della 147 ma alla resa dei conti più stabile, rigorosa negli inserimenti in curva e dotata di un retrotreno molto preciso. Di altissimo livello, in relazione alle proposte della categoria, anche lo sterzo e l'impianto frenante che ha risposto alle sollecitazioni della pista Langhe di Balocco senza mai perdere mordente o feeling sul pedale.
La guida della Giulietta è molto redditizia anche nell'apparentemente "tranquilla" modalità Natural
Va forte anche in Natural
Piacevole anche il tastino DNA: la vettura cambia davvero volto nelle tre modalità pur trovando, anche in pista, un perfetto equilibrio nella più tradizionale modalità Normal. Della Dynamic, infatti, è apprezzabile la volontà di rendere apparentemente più sportiva la risposta (intervenendo principalmente sull'impostazione delle cambiate automatiche, sul servosterzo e sul rapporto tra apertura delle farfalle e pressione sul gas) pur senza apportare significative differenze prestazionali rispetto alla Natural. Completamente diverso, invece, il comportamento della vettura in All Weather (A): cambiate anticipate, risposta dolcissima dell'acceleratore, taglio della potenza disponibile ed abbassamento della soglia di intervento dei controlli di stabilità sono gli elementi che permettono maggior controllo sulla neve o su fondi a scarsa aderenza, ovvero laddove la potenza non serve.
Il cambio TCT: in automatico come in manuale
Il pezzo forte della nuova Giulietta TCT, però, è il cambio: nato per essere il nuovo punto di riferimento della categoria, e lo è visto che è l'unico con frizioni a secco a supportare carichi di lavoro fino a 350 Nm, il nuovo cambio permette di essere utilizzato in modalità manuale, attraverso i paddles sul volante o la cloche del cambio nell'area dedicata a questa funzione, o in modo completamente automatico.
“La modalità automatica del cambio a doppia frizione TCT permette di concentrarsi completamente sulla guida, sicuri del fatto che anche in frenata, accompagnate da una piacevole doppietta, le scalate arrivano con cadenza precisa e puntuale”
Nella prima parte del nostro test abbiamo utilizzato inizialmente la modalità automatica scoprendo come la logica di lavoro messa a punto da Alfa Romeo sia assolutamente in linea con le esigenze dei motori a benzina e gasolio con cui il cambio TCT è proposto: nella Natural le cambiate avvengono con un certo anticipo rispetto alla Dynamic, dove il sistema è invece portato a spingere le cambiate a regimi più elevati esaltando la sportività, ma in ogni caso i passaggi di rapporto sono fulminei oltre che puntuali.
Una modalità, quella automatica, che permette di concentrarsi completamente sulla guida, sicuri del fatto che anche in frenata, accompagnata da una piacevole doppietta, le scalate arrivano con cadenza precisa e puntuale. Un elemento, quest'ultimo, messo talmente ben a punto da aver totalmente evitato i classici scossoni dalla 2a alla 1a che solitamente affliggono i cambi a doppia frizione, in particolar modo con le motorizzazioni a gasolio.
La modalità manuale è esaltata dalla possibilità di salire o scendere di rapporto attraverso i paddles sul volante, concettualmente simili a quelli presenti sulle monoposto di F1
In manuale: stesso feeling di un cambio tradizionale
Preso atto del fatto che in automatico il TCT fa tutto da solo (e molto bene) i tecnici Alfa Romeo hanno comunque voluto mantenere la possibilità di far interagire il pilota con il cambio: in manuale le cambiate avvengono con gli stessi tempi di passaggio da un rapporto all'altro dell'automatico ma sono ovviamente decise da chi guida, senza particolari influenze da parte dell'elettronica. Si può rimanere in prossimità del limitatore senza che l'elettronica forzi il passaggio alla modalità inferiore, così come è possibile utilizzare il motore a regimi prossimi ai 1.000 giri senza che il TCT scelga di passare ad un rapporto inferiore (sempre che ce ne sia uno). Rimane la funzione di kick-down automatica nel caso in cui si dia il 100% di gas, ma la richiesta di tale funzione è comunque "manuale" visto che va forzata "saltando il gradino" posizionato a pochi mm dalla fine corsa del pedale dell'acceleratore.
Noi sceglieremmo la 1.4 benzina
Come detto in precedenza le prestazioni del cambio sono perfettamente in linea alle esigenze sportive dei motori benzina e diesel di Giulietta: visto il prezzo del carburante, ormai identico tra diesel e benzina, il minor prezzo d'acquisto ed i consumi non certo elevati del 1.4 Turbo da 170 CV crediamo che tale motorizzazione sia addirittura preferibile alla duemila diesel di pari potenza. L'elasticità del millequattro italiano, grazie al soffio della turbina, permette di utilizzare il motore a qualsiasi regime, rendendo esaltante la guida in prossimità dei regimi più elevati. Il turbodiesel consuma leggermente meno ma per sua natura "filtra" di più nell'abitacolo in termini di sound e risulta meno divertente da "pilotare" rispetto al benzina, nonostante prestazioni assolute praticamente identiche: in fase d'acquisto noi non avremmo alcun dubbio, scegliendo il 1.4 benzina.
Entrambe molto prestazionali le motorizzazioni di Giulietta TCT hanno anche la particolarità di assicurare consumi contenuti: ecco perchè preferiamo il motore a benzina, elastico come il diesel ai bassi ma più grintoso agli alti regimi
In conclusione
In conclusione possiamo affermare che Alfa Romeo ha dato con il cambio TCT, oltre che con il progetto Giulietta, una vera e propria dimostrazione delle proprie competenze tecniche: la berlina italiana non ha assolutamente nulla da invidiare alle competitor tedesche dello stesso segmento. Peccato solamente che il prezzo del cambio sia un po' elevato: qualcosa ci dice che se i 1.700 euro richiesti fossero 1.000, i clienti disposti a scegliere l'Alfa TCT sarebbero molti di più del 15% che l'ha fatto sino ad oggi.
Quanto costa
Già in concessionaria Alfa Romeo Giulietta TCT è in listino a cifre comprese tra i 25.020 euro della versione 1.4 Turbo MultiAir TCT Progression ed i 31.320 euro della 2.0 JTDm-2 TCT in allestimento Exclusive.
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