Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Con l'arrivo del restyling della Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde (proposta ora a partire da 34.250 euro) la gamma della segmento C italiana porta a completamento il proprio aggiornamento iniziato lo scorso autunno con il lancio di un leggero restyling e di alcune novità motoristiche e tecnologiche. Rispetto alla precedente le novità riguardano il motore che ora è sostanzialmente lo stesso 1.742 cc della 4C (- 22 kg), la sorella coupé con il telaio in fibra di carbonio: i CV passano dunque da 235 a 240 a 5.750 giri mentre la coppia massima sale sino a 340 Nm nel range di giri compreso tra i 2.000 ed i 4.000.
Valori decisamente interessanti per una vettura a trazione anteriore, scaricati a terra attraverso un reparto trasmissione che si affida al solo cambio robotizzato TCT a doppia frizione e sei marce e ad un differenziale elettronico (Q2) che, utilizzando i freni delle singole ruote, sposta da un lato all'altro la coppia in eccesso andando a simulare la presenza di un differenziale meccanico a scorrimento limitato. Una soluzione pensata per ridurre i costi e migliorare l'efficienza visto, elemento molto a cuore degli automobilisti anche nella categoria delle berline più sportive: Alfa Romeo dichiara per il suo quadricilindrico Euro6 una media di consumo pari a 14,3 km/l (prima 13,2) con un valore di emissione pari a 162 g/km.
Oltre al motore la Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde si distingue dagli altri modelli per questioni estetiche: a differenza di altre caratterizzazioni sportive tedesche o francesi, però, Alfa Romeo prosegue sulla tradizionale linea della sobrietà proponendo il classico triangolo con il Quadrifoglio in onore di Ugo Sivocci - team Alfa Romeo anni 20 - sul parafango anteriore, nuovi listelli anteriori bruniti all'interno della calandra e specifici cerchi in lega da 18" gommati 225/40. Assetto ribassato e dimensioni sostanzialmente identiche a quelle delle versioni standard (435 cm di lunghezza, 180 di larghezza e 147 d'altezza, passo 263, peso 1.320 kg) la Giulietta Quadrifoglio Verde viene proposta anche in una speciale edizione lancio che vanta un pacchetto aerodinamico più spinto, cerchi color antracite, specchi con calotte in fibra di carbonio ed, all'interno, navigatore e impianto audio Bose.
Internamente le novità riguardano l'introduzione del logo Quadrifoglio Verde al centro del cruscotto, il volante sportivo asimmetrico ed i sedili sportivi con poggiatesta integrato e cuciture della pelle a contrasto: bianche e verdi o rosse, a scelta del cliente. Non manca una pedaliera sportiva lucidata con aree grip in gomma per una miglior aderenza della scarpa bagnata. In termini di multimedialità Alfa Romeo propone un sistema Uconnect con display da 5" che integra radio, usb, aux-in, bluetooth e comandi vocali. Per la navigazione si passa alla versione con schermo da 6,5" (1.300 euro).
Dal vivo: com'è fuori
Non che sia difficile riconoscerla dalle versioni standard, visto che i cerchi da 18" ed i piccoli accorgimenti messi a punto dagli stilisti Alfa Romeo si fanno comunque notare, ma a differenza di una Renault Mégane RS o di una Mercedes Classe A 45 AMG la versione più sportiva della gamma Alfa Romeo Giulietta fa il possibile per offrire un pacchetto tecnico in linea con le performance ma un look decisamente sobrio e funzionale alle esigenze di sportività quotidiana che gli uomini del Biscione si fissano come parametro di riferimento nella definizione delle diverse Quadrifoglio Verde che via via abitano il listino Alfa Romeo. La Mito QV, per intenderci, è concettualmente identica.
“Colpiscono alcuni dettagli specifici come il logo del Quadrifoglio all'interno del quadro strumenti o le cuciture a vista su sellerie, cuffia del cambio e freno a mano”
Dal vivo: com'è dentro
Molto raffinata, all'interno la Quadrifoglio Verde più che una versione veramente sportiva sembra il modello top della gamma Giulietta, anche se colpiscono alcuni dettagli specifici come il logo del Quadrifoglio all'interno del quadro strumenti o le cuciture a vista su sellerie, cuffia del cambio e freno a mano. Davvero bellissimi e ben rifiniti poi i sedili sportivi e il volante sagomanto in stile racing, che esaltano l'anima corsaiola di questa Giulietta, così come la pedaliera in alluminio con loghi Alfa Romeo impressi, mentre il sistema infotainment, con display al centro della plancia (prima c'era un head-up display nella parte alta del cruscotto), ora è stato aggiornato con la versione più aggiornata messa a punto dal Gruppo Fiat.
In pista: le nostre impressioni di guida
Auto come la Giulietta QV possono dimostrare il loro vero potenziale soltanto in pista. Siamo a Balocco, quindi non ce lo facciamo ripetere due volte, allacciamo le cinture e diamo vita al raffinato 1.750 turbo benzina. Con il restyling viene offerto per la prima volta il Launch Control, proprio come sulla 4C, una vera chicca per gli appassionati. Basta mettere il cambio in modalità manuale, premere sul pedale del freno, attivare una volta il paddle in scalata e il gioco è fatto. La Giulietta QV scatta da 0 a 100 in 6 secondi netti (una Golf GTI Performance strappa un tempo pari 6,4 secondi, ndr), mentre un sound profondo e coinvolgente ci accompagna con la schiena incollata al sedile. Il merito è del QV Intake Engine Sound messo a punto dai tecnici del Biscione, che lascia filtrare all'interno dell'abitacolo le note più basse e potenti dello scarico, quelle che ti prendono allo stomaco, quando si forza il ritmo, mentre sonorità più moderate e pacifiche giungono alle orecchie degli occupanti ad andature moderate e nell'uso quotidiano.
Abbiamo visto che la QV va davvero forte in accelerazione ma quello che più ci importa è il comportamento nel misto, quando iniziano curve e controcurve. Nelle zone più veloci del tracciato la più potente delle Giulietta, in modalità Dynamic, si sente a casa, grazie a un comparto telaio-sospensioni ben fatto che la rende molto agile e reattiva, in definitiva sempre veloce sui curvoni e molto divertente. Il discorso cambia però nel misto stretto, quando le curve diventano tortuose e più impegnative. Qui inizia a sentirsi la mancanza di un vero differenziale meccanico anteriore, un aspetto accentuato anche per via del peso non indifferente che continua a gravare sull'avantreno (poco meno di 900 kg), nonostante l'alleggerimento del motore. Certo, c'è il Q2 elettronico, ma quando si chiede alla Giulietta di essere veramente veloce in inserimento e uscita di curva emergono i suoi limiti, rendendo la QV meno agile di quanto ci si potrebbe aspettare da una trazione anteriore con questa cavalleria.
“Nelle zone più veloci del tracciato la più potente delle Giulietta, in modalità Dynamic, si sente a casa, grazie a un comparto telaio-sospensioni ben fatto che la rende molto agile e reattiva”
Anche in modalità Dynamic poi l'Esp interviene in maniera troppo invasiva, tagliando l'erogazione in maniera netta, proprio quando si avrebbe bisogno di tutta la potenza, mentre il cambio TCT, davvero rapido e deciso a salire di marcia, risulta troppo conservativo in scalata e non lascia la possibilità di mantenere il motore a regimi elevati, prossimi alla linea rossa del contagiri. Un difetto peraltro comune a molte sportive di questa taglia con cambio automatico (a partire dalla stessa MiTo QV) e che sarebbe facilmente aggirabile, se solo fosse disponibile un classico cambio manuale. Bello lo sterzo, non solo da impugnare, ma anche da azionare dal momento che regala un buon feeling, facendo sentire sempre bene dove si mettono le ruote, così come i freni che hanno mordente in quantità anche per le situazioni più al limite.
Conclusioni
La Giulietta Quadrifoglio Verde rimane una delle hatch sportive più eleganti e raffinate del segmento, per chi vuole un'auto con alte prestazioni senza dare troppo nell'occhio. Il restyling porta con sé un motore più leggero, raffinato e potente, che regala un'accelerazione emozionante e un allungo più che discreto per un motore turbo, ma anche il Launch Control e tonalità allo scarico più coinvolgenti. La Giulietta QV diverte e si trova davvero a suo agio quando si forza il ritmo in tratti veloci, mentre fa sentire l'assenza di un vero differenziale meccanico all'avantreno nel misto stretto, dove anche l'Esp finisce per dimostrarsi un po' invasivo e il doppia frizione risulta troppo conservativo in scalata. In definitiva è un'auto sportiva che regala prestazioni di tutto rispetto, ma che non costringe a troppi sacrifici anche nell'uso quotidino.
Pregi
- Il motore spinge bene in accelerazione – Launch Control
- Intake Engine Sound: le note allo scarico sono coinvolgenti quando si forza il ritmo
- Look interno/esterno non esasperato. Anche la QV rimane elegante e raffinata
- Telaio, sterzo e sospensioni lavorano bene, specialmente sul misto veloce
Difetti
- Si sente l'assenza di un vero differenziale meccanico
- Cambio TCT troppo conservativo in scalata
- Avantreno pesante nel misto stretto
- Esp troppo invasivo in Dynamic
Gamma Alfa Romeo Quadrifoglio Verde: lo spot
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/