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Un’attesa durata a lungo, ma alla fine la Tesla Model Y - prima Suv elettrica compatta di Elon Musk - è arrivata anche in Italia, e abbiamo fatto di tutto per procurarcene una. L’abbiamo generosamente avuta da Luca, socio dei Tesla Owners Italia che l’aveva ritirata pochi giorni prima del nostro test strumentale. E, diciamoci la verità, voi avreste il coraggio di darci la vostra macchina nuova da oltre 60.000 euro per un test in pista? E metterla fra le mani del nostro precisissimo ingegnere mago degli strumenti? Grazie a lui (e a Luca), daremo i voti alla Model Y con il temuto “pagellone” di Automoto.it!
Ma una prova non è una vera prova se non ci sono termini di paragone, così accanto alla wrappatissima Model Y è comparsa - aggressiva e decisa a dare battaglia - una rossa Ford Mustang Mach-e First Edition, ovvero colei che negli USA hanno battezzato come la “Tesla killer”, concorrente pressocché perfetta. Non sono mancate le sorprese nella dinamica di guida, con prestazioni strabilianti anche per quel che riguarda l’autonomia, mentre il mondo si divide fra coloro che apprezzano l’iper-digitalizzazione della californiana (made in China) e chi sposa invece il più rassicurante abitacolo della Mustang (made in Messico).
Pro
Se l’elettrico è entrato nella vostra sfera d’interesse, questo è il riferimento per efficienza, tecnologia e disponibilità di infreastruttura di ricarica
Senza ostentare nulla, la Model Y è una vera auto sportiva, molto vicina all’handling di una Stelvio, sicura in frenata e inarrivabile in accelerazione e in ripresa.
Contro
Il design è un punto di orgoglio per Tesla, ma ha i suoi effetti collaterali: la visibilità posteriore e anche un po’ quella davanti non migliorano - nonstante la posizione di guida più alta - rispetto alla Model 3 e dal lunotto non si vede quasi nulla.
Comandi touch? Non ci sono compromessi, qui tutto è sulla punta delle dita o sulle razze del volante. Ma non vuol dire che si trovi tutto al primo colpo, e quel che non si trova genera inevitabilmente un po’ di distrazione. E non solo la prima volta.
Tesla Model Y Long Range
Alimentazione: elettrica
Motore: 2 motori, >350 CV
Coppia max: 640 Nm
Cambio: riduttore a rapporto fisso
Batteria: 75 kWh
Lunghezza: 4,75 m
Larghezza: 1,92 m
Altezza: 1,62 m
Passo: 2,89 m
Peso: 2.050 kg
Batteria: 75 kWh
Prodotta a: Shanghai, Cina
Autonomia 8,5
Auto di riferimento per quanto riguarda l’efficienza energetica, riesce a soddisfare con la percorrenza le esigenze del 99% degli utenti, eccezion fatta forse per i “globetrotter”. Ma la diffusa rete dei Supercharger (vedi “ricarica”) permette di programmare itinerari di qualsiasi lunghezza. In città i 507 km dichiarati sono una realtà, nell’uso medio - senza esagerare con le sgommate - se ne fanno 400. In autostrada poco più di 300. Il consumo medio si colloca attorno ai 20 kWh/100 km.
Accelerazione 9
Bruciante: 5 secondi per lo 0-100, quindi in piena rispondenza con i dati dichiarati e le aspettative prestazionali. Dopo un certo numero di queste “sparate” il PMS limita la corrente e i tempi si allungano proporzionalmente. Nella pratica, l’auto inizialmente accelera piano perché, nonostante la trazione integrale, il sistema si autoregola per evitare pattinamenti, ma dopo circa un secondo, quando le ruote sono già in movimento, arriva tutta la spinta necessaria e sufficiente per lasciare indietro la sua concorrente, la Mustan Mach-e che ha impiegato 5,7 secondi nello stesso test
Ripresa 10
Per avere dei dati di confronto nel test da 80 a 120 km/h occorre andare a spulciare nel mondo delle supercar, 2,7 secondi è un tempo da Ferrari o Porsche. È qui che i due motori e le batterie possono erogare il massimo della coppia e gioca a favore anche il peso della Model Y, che è alto ma non terrificante, visto che si colloca circa 150 kg sotto alle sua principali concorrenti. E anche dopo i 120 la spinta è consistente.
Frenata 8
Quattro dischi ventilati e pinze a 4 pistoncini messi a punto con Brembo; bisogna farci un minimo il “piede” specie nelle modalità ad alto recupero, ma nell’uso d’emergenza e nella resistenza allo stress hanno brillato, pur rimanendo appena un metro più lunghi della Mustang da 100 km/h, ma sempre largamente sotto l’optimum dei 40 metri e con decelerazione superiore a 1 g.
Motore 8,5
Queste unità, che in totale sviluppano oltre 350 CV, sono un’esclusiva Tesla, che li realizza in proprio per ottenere efficienze superiori alla media e consumi inferiori. Hanno regimi di rotazione altissimi, nell’ordine dei 15.000 giri, e la peculiarita è che sono diversi per anteriore e posteriore (il primo è a induzione, il secondo a magneti permanenti).
Sterzo 8,5
Pronto e preciso al minimo input, sembra quello di una sportiva e con la sua reattività annulla quasi del tutto le inerzie dovute al peso elevato che, per altro, si ripartisce esattamente per metà davanti e per metà dietro. È anche leggero in manovra e la sua unica pecca è il raggio di sterzata un po’ troppo ampio, che arriva a 6 metri. Se ne accorge in modo particolare chi ha usato la Model 3 (che però è più corta).
Ricarica 10
Per velocità, semplicità di gestione e disponibilità di punti di rifornimento esclusivi, la Tesla è unica e merita il massimo dei voti. La rete è in continua espansione e oltre ai 44 Supercharger già presenti, in Italia ne arriveranno altri 13 nei prossimi mesi. I costi per kWh sono inferiori a 0,4 euro, che è una tariffa contenuta per la potenza a disposizione presso i supercharger, che può arrivare a 250 kW nei più recenti, anche se con la nostra model Y abbiamo visto al massimo 170-180 kW di punta).
Comodità 7,5
Dando per scontato che il silenzio a bordo è elevatissimo a tutte le andature, lo sono anche le sospensioni e la cura per la riduzione dei fruscii aerodinamici, ma in questo caso la Mustang Mach-e ha prerformato un po’ meglio della Model Y, in particolar modo alle velocità autostradali, dove fa registrare un valore di 69,5 dB(A) contro 71.
Visibilità 5
Anche se risolve il problema segnalato da molti della posizione di guida bassa della Model 3, visto che il sedile è parecchio più alto, in realtà ha ancora qualche problema attraverso il lunotto, veramente piccolo, molto inclinato e con montanti massicci. Anche quelli del parabrezza non sono di dimensioni ridotte e tolgono visibilità di lato, specie in curva. Da segnalare invece le eccellenti telecamere a 360° e i sensori di prossimità.
Spazio 8
Le maggiori dimensioni hanno portato un grande beneficio per la libertà di movimento all’interno, davanti ma sopratutto dietro, dove aumenta lo spazio in larghezza e in altezza. Accessibilità più che buona.
Bagagliaio 7
Grande la capacità di carico, che arriva a 575 litri reali sfruttando tutti i vani in configurazione 5 posti. Il bagagliaio è così ampio che potrà ospitare in futuro anche una terza fila di sedili. In relatà ci sono tre spazi distinti: il bagagliaio classico è da 390 litri, poi c’è un ampio spazio da 100 litri rimuovendo il pianale e infine un altro pozzetto anteriore da 95 litri.
Qualità 6
Anche se a detta di tutti la Model Y è ad uno standard qualitativo migliore della Model 3, c’è ancora un certo gap raffrontando il modello con le concorrenti europee, specialmente le tedesche di pari prezzo. C’è ancora qualche imperfezione nella verniciatura e vari disallineamenti nelle linee di giunzione del bagagliaio con gap che vanno dai 2 ai 4 mm. Decisamente meglio all’interno rispetto al passato, sia per la scelta dei materiali sia per il loro assemblaggio.
Tecnologia 9
Top quasi assoluto sia per gli aspetti legati alla trazione e alla ricarica, sia per l’infotelematica e l’interfaccia con il guidatore. Non arriva al punteggio pieno perché secondo noi richiede una certa dose di distrazione (oltre che di apprendistato) per governare rapidamente il tutto e accedere ad alcune informazioni. La soluzione della Mustang Mach-e, che ha un piccolo display aggiuntivo anche dietro il volante, è più comoda (e la Tesla infatti l’ha applicata sulla nuova Model S).
Assistenza alla guida 9
Anche in questo caso Tesla è di molti passi davanti agli altri concorrenti visto che ha un livello di guida autonoma che - dov’è permesso - raggiunge il grado 3 quindi l’autosufficienza del Full Self Drive, basati su telecamenre e algoritmi di riconscimento delle immagini, oltre il Gps e i sensori di prossimità. Oltre a questa importante qualità, la Model Y ha dozzine di altre funzioni di aiuto nella vita di tutti giorni come il Summon per l’uscita teleguidata dai parcheggio e il Sentry mode per la sorveglianza antifurto e antivandalismo.
Costo/noleggio 6
I prezzi di listino, obbiettivamente, non sono per tutte le tasche, ma una volta superato lo “shock iniziale” le spese ordinarie sono veramente basse: tassa di possesso ridotta o cancellata, tagliandi di manutenzione non previsti se non per gomme, tergi e filtri abitacolo, assicurazione ridotta, consti chilometrici che sono un decimo della benzina o del gasolio. E per chi ha auto da rottamare, anche gli incentivi statali e regionali.
Punteggio finale 81/100
Tesla
Piazza Gae Aulenti, 4
Milano
(MI) - Italia
02 94753521
EUSales@tesla.com
https://www.tesla.com/it_it
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