ZTL no problem, anche senza l'auto elettrica

ZTL no problem, anche senza l'auto elettrica
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Proposte alternative alle quattro ruote per muoversi nelle zone a traffico limitato senza rischiare multe
18 agosto 2022

Centri storici chiusi alle auto, limitazioni ai veicoli a combustibile fossile, costi proibitivi dei carburanti tradizionali: tutto spinge verso la mobilità elettrica, ma non è detto che tutti (anzi!) siano nella condizione di acquistare una vettura a zero emissioni.

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Allora, un po' per gioco ma anche con un fondo di serietà, in un momento in cui permettersi l'acquisto di un'auto elettrica è un sacrificio finanziario fuori portata per molti di noi, abbiamo pensato di proporvi alcune alternative all'EV e che pur senza offrire il comfort di un'automobile, rendano possibile l'ingresso in centro senza ricorrere al servizio di trasporto pubblico e, soprattutto, mettendoci al riparo da ogni sanzione o contestazione da parte delle polizia municipale.

Lo scooter elettrico

Pur non essendosi ancora del tutto liberato dall'immagine primigenia che lo vuole sgraziato e poco efficiente, lo scooter elettrico offre al momento il miglior rapporto tra prezzo, dimensioni, manutenzione e costi di gestione quasi azzerati, facilità d'uso e importo per chilometro irrisorio.

Permette di arrivare in ufficio senza sobbarcarsi la sauna della metropolitana nelle ore di punta ed ormai diversi modelli assicurano percorrenze di tutto rispetto, superiori ai 120 km con una sola carica, mentre le versioni più cheap (ma anche meno onerose per il portafogli al momento dell'acquisto) offrono almeno 50 km di autonomia, con manutenzione quasi inesistente (anche 20.000 km senza vedere l'insegna di un meccanico!) e batterie affidabili (dura circa 1.000 cicli o 40.000 km).

I monopattini elettrici

Facili da trasportare (anche in ufficio, sui mezzi pubblici o in metropolitana), disponibili anche in sharing e diffusi (anche troppo!) in tutte le zone a traffico limitato delle grandi città, il pregiudizio nei loro confronti deriva dall'essere diventati in pochi mesi il passaporto per utenti senza scrupoli per muoversi senza rispettare alcuna regola, come se il Codice ed i segnali stradali per loro non valessero.

Ed invece non è affatto così; e nuovi regolamenti, come quello redatto a Roma ne limitano ora molto il raggio d'azione ed i potenziale pericolo per tutti gli altri utenti della strada.

Ma usati in maiera corretta e senza prevaricazione, restano una delle soluzioni più geniali della cosiddetta “mobilità dolce“, elisir di eterna giovinezza.

Bici a pedalata assistita

Da originale strumento della prima libertà personale, poi soppiantata da scooter e motorini, la bicicletta oggi conosce una nuova giovinezza grazie all'assistenza elettrica, la piccola spinta per non sudare, ritrovare la forma fisica e sentirsi di nuovo giovani.

È vero che per l'aumento di domanda i prezzi sono esplosi, ma è successo lo stesso a benzina e diesel, per non parlar del metano.

E così lo stile di vita imperante nelle grandi città prevede di avere almeno una bici a pedalata assistita in garage; vivendo a Roma, i sette colli si domano con una facilità che neanche Pantani sull'Isoard, e al fine giornata ci si sente tonici come si fosse passata un'ora sul tapis roulant in palestra, visto che per legge il supporto elettrico si disattiva una volta toccati i 25 km/h e che andar più veloci bisogna spingere di gambe e polpacci.

Tutto bene? Quasi: oltre a ricordare che pur non obbligatorio, è sempre consigliato l'uso del casco, le bici elettriche sono oggetto del desiderio dei furfanti e quindi vanno difese ricorrendo senza risparmio a catene e sistemi elettronici di antifurto.  
 

Cargo bike a tre ruote

Se da da noi sono ancora degli UFO, all'estero sono piuttosto diffusi e potrebbero presto valicare le Alpi: la bici assistita elettricamente a tre ruote, due davanti ed una dietro, con il cassone anteriore utile a caricare la spesa o portare con tutta comodità i bambini a scuola di mattina ed alla palestra nel pomeriggio, presenta alcuni vantaggi pratici che possono sfuggire ad una prima analisi sommaria, come il fermarsi al semaforo senza essere obbligati a mettere il piede a terra.

Consigliata quindi alle persone con scarso senso d'equilibrio, e più sicura rispetto alla bici tradizionale, potrebbe diventare una presenza consueta all'interno delle ZTL, anche utilizzato per le consegne al dettaglio.

Già definita la “station wagon“ più conveniente sul mercato, grazie alla batteria da 0,5 kW/h offre un'autonomia di circa 40 chilometri; il fattore negativo più evidente risiede nell'ingombro, che non consente slalom ed acrobazie, oltre alla considerazione relativa al luogo di ricovero quando non si usa, visto che esige uno spazio simile ad un'utilitaria.

Ma volete mettere con l'appeal che assicura a chi se ne mette alla guida?

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