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Tre anni di gestazione e collaudi dell’app e della funzionalità dei servizi: se hai in mente di sfidare un colosso come Uber, devi essere pronto ed infallibile.
Si chiama Zoom Ride la nuova piattaforma di servizio nel campo dei taxi privati appena diventata operativa nel territorio di Detroit; nata dalla
creatività di Basel Al Yasin, ex responsabile del gruppo Panasonic in Qatar e Bil All Hashwi, già ingegnere in Ford, si propone di diventare in breve un’alternativa concreta ad aziende già attive nel settore del calibro di Uber e Lyft.
Il debutto, già in calendario per lo scorso marzo, è stato più volte rinviato causa Covid-19, ma ora è arrivato il momento di portare le auto in strada: anzi, vista la particolare situazione sanitaria, Zoom Ride ha fatto della sicurezza per il cliente il suo vessillo, puntando al “rischio zero“ rispetto a potenziali contagi grazie anche ad un sistema di luci ultraviolette (presente su ogni vettura della sua flotta) in grado di santificare l’abitacolo in modo costante, che si aggiunge ai pannelli divisori tra conducente e cliente ed alle mascherine d’obbligo durante i trasferimenti.
Ma non c’è solo il virus da combattere: uno dei problemi più seri emersi durante le esperienze di Uber ed altre piattaforme simili riguarda la sicurezza a bordo per le donne, spesso oggetto di “attenzioni particolari“, quando di non vere e proprie aggressioni, da parte dei conducenti la vettura.
«Un terzo degli utenti del ride hailing sono donne - ha detto Bil Al Hashwi - ed una ricerca che abbiamo condotto rivela come la maggior parte di esse non si senta al sicuro se al volante c’è un uomo. Per questo Zoom Ride offre alle clienti la possibilità di scegliere un conducente del loro stesso sesso. Inoltre, il passeggero può condividere tutte le informazioni sul suo spostamento con altre persone, come i membri della famiglia, anche se questi non dispongono sugli smartphone della nostra app».
Ed a maggior tutela, per guidatore e passeggero c’è a bordo un “panic button”, attivo H24, in contatto con la sede centrale per chiamare soccorso.
I primi riscontri dell'attività di Zoom Ride sono positivi: gli iniziali 200 conducenti registrati sono subito raddoppiati e l’azienda, complice anche la riduzione delle attività delle società concorrenti per la pandemia, ha ricevuto oltre 800 richieste di nuove affiliazioni.
Zoom Ride prevede presto di allargare la sua attività in altre città americane, ad iniziare da Miami, Orlando e Fort Lauderdale in Florida; il piano prevede poi lo sbarco a Chicago e Boston, ma non a New York, ritenuta ancora una metropoli troppo complicata da servire e per la quale sarà necessario studiare formule specifiche per superare la concorrenza delle altre piattaforme.