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Fine giugno. I bimbi giocavano al mare. I primi castelli di sabbia iniziavano a prendere forma e le biglie con Gimondi e Moser rotolavano sulle sponde delle piste disegnate dai “fondoschiena” del più sfortunato della compagnia.
Tutto sembrava quello di sempre ma questa estate qualcosa di diverso ce l'aveva eccome. Dove? A Biella. Biella? Proprio così... e il suo nome era Zenith El Primero World Stratos Meeting. Zenith come il noto costruttore di orologi. El Primero come il cronografo del noto costruttore elvetico. Stratos come la Lancia Stratos HF, la più spettacolare vettura da rally negli anni Settanta, orgogliosamente italiana.
Infatti dal 24 al 26 giugno si è tenuto, in cocomitnanza con il famoso Rally della Lana, anche il raduno mondiale di Lancia Stratos. Un evento capace di richiamare ben 45 vetture d'epoca e il prototipo "New Stratos" del magnate tedesco Michael Stoschek. La manifestazione ha avuto inzio venerdi 24 giugno con l'apertura delle iscrizioni, la conferenza stampa nella piazza del Duomo di Biella e la presentazione in pubblico di tutti gli equipaggi, uno a uno. L'ultima a raggiungere la piazza per posizionarsi in prima fila, come una diva, è stata la Stratos griffata Zenith di Erik Comas. Un momento emozionante dopo l'altro, che ha avuto il suo apice quando gli organizzatori hanno pregato tutti i piloti iscritti di accendere tutte le vetture. Al cielo si è alzato un sound che mai nessun parola scritta potrà mai rendere.
...La leggendaria Stratos HF è stata senza alcun dubbio la più spettacolare vettura da rally negli anni Settanta. La Lancia presentò il prototipo disegnato da Bertone al Torino Motor Show nel 71, un anno dopo l' annuncio della Stratos Zero concept car. Una produzione di 500 macchine fu lanciata nel 1973, ciascuna motorizzata Dino V6 . Fu così che la Stratos ottenne l' omologazione per partecipare al Campionato del Mondo Rally nel 1974.
La Stratos vinse tre volte consecutive il titolo mondiale nel '74, '75, '76. Fu un' epoca d' oro per quest' auto che meritò così l' aggettivo "leggendaria".
Progettata per le competizioni, non tradì le aspettative e, con il suo design avveniristico ed irresistibile, è diventata oggetto di culto e ammirazione.
Biella, la capitale italiana della lana e dei tessuti situata nelle prealpi piemontesi, é la cittadina nella quale Claudio Maglioli, il noto preparatore scomparso quattro anni fa, sviluppò e perfezionò l' auto di Bertone e Fiorio. Il fantastico destino della Lancia Stratos é legato indissolubilmente quindi a questa città nella quale la leggenda vive ancora nei cuori e nelle anime dei tanti appassionati di corse automobilistiche.