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Loheac, 6 Settembre. Dopo la vittoria ottenuta così chiaramente in Norvegia, e nello splendido rispetto del filo conduttore, altrettanto eloquente, suggerito in Germania e Canada dalle vittorie di Davy Heanney, per non parlare del controverso risultato della Svezia, la Peugeot 208 WRX ha vinto ancora, dominando il “Gran Premio” di casa in un contesto agonistico e spettacolare che potremmo definire senza precedenti. Con la vittoria nel RallyCross di casa la Supercar di Velizy ha così consolidato il proprio primato nella graduatoria dei Team, 328 punti contro i 275 di Ford Olsbergs MSE, e offre ora al suo Pilota più efficace, Timmy Hansen, le credenziali per poter puntare al Titolo Mondiale Piloti.
Per un Pilota, correre un Mondiale RallyCross a Loehac è come per un calciatore giocare una finale Mondiale al Maracana, ma per una Macchina, nella fattispecie la Supercar Peugeot 208 WRX, vincere è un obbligo morale e un obiettivo di prestigio come lo sarebbe per il Brasile uscire vincitore dal suo stadio più celebre. E chiaramente questo era l’obiettivo, “obbligatorio” e dichiarato, del Team Peugeot Hansen di Papà Kenneth, sulle cui spalle gravava un triplo carico di peso e di pressione. Il Figlio Timmy, il proprio Team, e la Casa che rappresenta, Peugeot, tutti chiaramente favoriti nel delicato contesto del RallyCross di casa Peugeot, Loheac.
Non restava che rifarsi ai programmi più riusciti della stagione, in particolare quelli sviluppati in occasione dei RallyCross di Canada e Norvegia, e partire all’attacco sin dalle prime battute. La formula del RallyCross, del resto, impone che si riesca ad essere redditizi sin dalla prima delle quattro manche di qualificazione. L’efficienza ad ogni passo in avanti del week end Mondiale, infatti, rappresenta un equivalente in punteggio, e anche l’intermedio del sabato sera, vale qualcosa che alla fine può avere il suo peso. In Bretagna Timmy Hansen, come appunto in Canada e Norvegia, è andato al riposo in testa al termine delle due manche eliminatorie, vinte entrambe, e si è presentato alla propria semifinale ancora con la pole position pur risparmiando le gomme in Heat 3 e 4.
Dopodiché Hansen ha stravinto la semifinale davanti allo svedese Ekstrom, Audi, e al sorprendente connazionale Dubourg, Citroen. Dall’altro lato del “tabellone”, il Campione del Mondo in carica Petter Solberg si faceva largo con una ben diversa strategia di gara. Consapevole che, a questo punto della stagione, l’insidia alla sua leadership viene costantemente e in maniera sempre più incisiva dal Team Peugeot Hansen, il norvegese si è concentrato sulla migliore tattica di difesa, cercando di non commettere errori e di portare a casa il maggior numero di punti possibile.
Solberg vs Hansen
La chiave tattica di Solberg è apparsa chiara in occasione della 3° manche di qualificazione, vinta senza badare a… gomme per ottenere il massimo dei punti ed avvicinare Hansen. La certezza che la propria semifinale fosse alla portata della Ds3 del suo Team non c’era ancora ma, ancora una volta e senza commettere errori, Solberg si imponeva facilmente davanti agli svedesi Kristoffersson e Larsson.
Strategia prudenziale perfetta, ammirevole quasi quanto la nettamente più aggressiva di Hansen, con il risultato che i due soli Piloti ormai in grado di animare concretamente la corsa verso il Titolo si ritrovavano affiancati sulla linea di partenza della grande super finale di Loheac. Davanti al semaforo le parti si invertivano. Solberg si sentiva libero di sferrare il suo attacco, Hansen aveva pur sempre il fiato sul collo del Padre e del Ragioniere di Velizy, più quello dei “suoi” 75.000 spettatori.
A quel punto al 24enne svedese è toccato crescere e fare un salto importante di esperienza. E così, freddo come la regione che lo ha visto nascere, al verde Hansen è partito di nuovo all’attacco, a testa bassa liberando fino all’ultimo i 550 cavalli e passa della Supercar Peugeot, troppi anche per la pur efficientissima Ds3 di Solberg.
A un giro dalla fine della super finale il vantaggio di Hansen era più che rassicurante, e il giovane… figlio di papà Kenneth poteva così gustarsi metro per metro l’ultima tornata vittoriosa, come in un ibrido tra camera car e “selfie”, pregustando il proprio trionfo. Poi sono passati il Campione del Mondo in carica e il sorprendente Jean-Baptiste Dubourg, con una Citroen C4.
Il Campionato del Mondo RallyCross non è finito. Mancano ancora le prove di Spagna, Turchia, Italia-Franciacorta 16 ottobre e Argentina. Il Mondiale per Team va decisamente nella direzione di Peugeot, il Titolo Piloti sarà un affare privato tra Petter Solberg, ancora in testa con 219 punti, e Timmy Hansen, che si è fatto sotto alle sue spalle, 182 punti e un incontenibile trend di crescita che gli vale un nuovo nickname: “Predator”!