WRX 2019. Sud Africa. Timmy, Hansen, Peugeot: Campioni del Mondo!

WRX 2019. Sud Africa. Timmy, Hansen, Peugeot: Campioni del Mondo!
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Il Mondiale Rallycross si decide in Sud Africa e, più precisamente, con l’ultima finalissima della stagione, davvero da cardiopalmo. Prima il Team Hansen MJP Peugeot poi Timmy Hansen diventano Campioni del Mondo
11 novembre 2019

Killarney Raceway, Sud Africa, 10 Novembre. L’anno scorso il Mondiale WRX era arrivato in Sud Africa con i Titoli già assegnati. Da una Gara, infatti, era già Campione Johan Kristoffersson, lo svedese bi-campione che poi non avrebbe difeso il Titolo preferendo “espatriare” verso altre discipline. Quest’anno, invece, il Campionato del Mondo delle Supercar si decide sulla Pista di Città del Capo, per un week end non stop di emozioni sui mille metri della Killarney International Raceway.

Timmy Hansen e Andreas Bakkerud vi arrivano separati da un solo punto, e anche il “fratellino” degli Hansen, Kevin, non è distante, ancora “papabile”. Timmy Hansen è arrivato in Sudafrica da leader con le quattro vittorie di Spagna, Gran Bretagna, Francia e Lettonia, Bakkerud con la vittoria del Canada e 4 piazzamenti “pesanti”. Nell’immagine leggermente più allargata, due Peugeot e una Audi si contendono lo scettro dello scatto bruciante e della “sportellata”. 600 CV, 60 per cento asfalto, 40 terra, start da capogiro e prima curva da cardiopalmo, jocker lap da trattenere il fiato, creatività e coraggio. Questo è lo show del Rallycross, “boosted” by Monster Energy e by… una passione smisurata. Il Rallycross è un po’ come il turbo del Motorsport: quando entra in azione è scarica esplosiva, difficilmente contenibile.

Sabato. Si scende in pista per le prime due manche di qualifica. Timmy Hansen si aggiudica la prima, Niclas Gronholm la seconda. L’Ufficiale Peugeot Hansen, uno dei più forti Team di famiglia che la storia ricordi, va in testa al primo parziale, intermedio preliminare, Bakkerud è leggermente indietro. Vuol dire ancora poco. Il sabato del Mondiale Rallycross serve per questo, più che altro per fare l’appello. Comunque le condizioni per trattenere il fiato fino a domenica pomeriggio ci sono già tutte. Leader, challenger, outsider, una pista e pubblico fantastici.

Domenica mattina Timmy Hansen ribadisce le intenzioni e vince la prima manche di qualifica, terza della serie di avvicinamento. In questo caso proprio davanti a Bakkerud. È il segnale dell’inizio del duello, a favore dello svedese e sempre di misura, anche nella “heat” finale di qualifica vinta da Gronholm. Il bilancio all’intermedio prima delle semifinali vede Gronholm davanti a Tommy e Bakkerud, l’altro Jansen, Kevin, alle spalle del terzetto di testa. I due fratelli Hansen si affronteranno nella seconda semifinale partendo dalla prima fila, Gronholm e Bakkerud aprono la grigia della prima semi.

Un primo risultato, intanto, viene fissato. La somma dei punti conquistati dai fratelli Hansen al termine delle qualifiche sono sufficienti perché il Team Hansen MJP Peugeot non possa più essere raggiunto, quale che sia il risultato individuale al termine della Gara. Il Team diretto da papà Kenneth Hansen è Campione del Mondo. E una!

Avanti, ci siamo! L’importanza del risultato “secco” si somma alla metodica ”istruttoria” del week end sudafricano. Si va verso il verdetto finale del Campionato senza immaginare neanche lontanamente che assisteremo ad un finale senza precedenti.

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Timmy Hansen e Andreas Bakkerud si impongono ciascuno nella propria semifinale. L’Hansen “grande” batte il fratellino e Scheider, eliminando Chicherit, Di Ridder e Bennet. Il “Norvegese Volante” si impone su Gronholm e Timerzyanov eliminando Marklund, Szabo e Baumanis. Timmi Hansen e Andreas Bakkerud ottengono ciascuno 6 punti. Lo svedese è avanti di 2 punti sul norvegese.

Finalissima. Gara, Stagione, Mondiale sono racchiusi nell’exploit degli ultimi sei giri dell’anno. Se vince Bakkerud a Timmy Hansen non basta il secondo posto, ed è il norvegese che assume il comando delle operazioni con una partenza perfetta. Timmy è letteralmente incollato e guida negli scarichi di Bakkerud al limite. Non può sorpassare, ma “spinge”, letteralmente, e non concede un solo centimetro all’avversario. Verso la fine del primo tratto su terra Bakkerud allarga la coda dell’Audi e Hansen infila il muso della Peugeot all’interno. Le due Macchine si affiancano, poi accostano le fiancate, Hansen spinge Bakkerud verso l’esterno ma sul “rimbalzo” finisce sul terrapieno all’esterno.

Gronholm passa al comando, Bakkerud mantiene il secondo posto, Hansen scende fino al quinto. La situazione diventa drammatica, in quel momento Bakkerud è ancora Campione del Mondo e Hansen ha davanti a sé Timerzyanov e Scheider. Al terzo giro Scheider esce per il jocker lap e rientra alle spalle di Hansen, poi sbaglia e da spazio anche a Kevin Hansen che era uscito di strada per evitare di danneggiare il fratello alla fine del primo giro. Timmy Hansen è quarto, ma deve affrontare a sua volta il Giro Jolly. Bakkerud non può raggiungere Gronholm, bravissimo e inavvicinabile, che porta ancora la Hyundai al primo posto diventando così l’ago della bilancia del Campionato. Hansen esce per il giro “handicap” al quinto passaggio, indisturbato, rientra e conclude al quarto posto. L’incidente della ormai famosa “sesta curva” sarà oggetto di investigazione, Bakkerud non sarà l’uomo più felice della Terra ma non commenterà. Magari se ne riparlerà ancora, e magari a lungo, ma c’è fairplay nel Rallycross, anche troppo. E i conti sono presto fatti. Bakkerud conquista i 5 punti del piazzamento e sale a quota 211, Hansen recupera i 3 punti del 4° posto e sale… a quota 211.

Stesso, identico punteggio dopo 10 Prove, ma il Campione del Mondo è il più “anziano” dei fratelli Hansen, 27 anni, per quelle 4 vittorie durante la stagione che fanno la differenza dopo lo sventolare dell’ultima bandiera a scacchi. Timmy brucia le gomme, poi si mette e piangere… Un lustro di attesa, il Titolo inseguito come il culmine della carriera e più volte sfiorato. La Peugeot 208 T16 WRX ufficiale… non più ufficiale era la Macchina giusta!

Con il Mondiale Rallycross 2019 che va in archivio si chiude una stagione che potremmo definire di rilancio, immediato dopo la diserzione in massa dello scorso anno. Le prospettive diventano subito interessanti. Come abbiamo visto, International Managment Group, la società che detiene i diritti commerciali del Campionato, si è affrettata a correre ai ripari con intelligenza e prontezza di riflessi. La prossima stagione si aprirà sulla grande novità tecnica il cui presupposto è l’introduzione delle Vetture su base ibrida del Projekt E. Il modello di strategia è geniale e sicuramente vincente, e consentirà non solo di introdurre le “elettrificate” senza alcun effetto collaterale, ma di fornire immediatamente lo strumento per valutare correttamente il rapporto tra potenziale del futuro e… tradizione.

Giù impazienti di veder decollare la settima stagione del Mondiale Rallycross.

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