Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Barcellona, 18 Settembre. Anche Barcellona è un tempio del Motorsport, per cui quando arriva il Mondiale Rallycross, anche se è specialità relativamente nuova per gli appassionati iberici, il pubblico si infiamma. Pubblico competente, s’intende, dal palato fine e non incline alla piaggeria per il primo spettacolo dei motori che arriva. Difatti il menù è prelibato. Non solo sono presenti tutti i migliori della Specialità, ma la situazione di Campionato rende particolarmente accesso il Rallycross che si corre sul circuito Catalunya, 60% asfalto, 40 terra, e un salto da paura. Questa compresa, siamo a quattro prove dalla fine, e due barra tre Piloti, Solberg, Ekstrom e Kristoffersson, ma mettiamoci anche Bakkerud, e due barra tre Marche e Team, EKS Audi, Peugeot-Hansen e VW Sweden, sono ancora perfettamente in corsa per l’assegnazione di un Titolo iridato. Ekstrom, nonostante le tre vittorie, consecutive in Germania, Belgio e Gran Bretagna, non è riuscito a stare davanti al Campione del Mondo in carica, Petter Solberg, che ha vinto solo in Portogallo ad inizio di stagione, ma è poi stato di una regolarità “terrificante”. Ma vedremo che il castello era così delicato che è bastato un colpo di vento per farlo crollare, riaccendendo l’assalto al mondiale e… smentendo quasi clamorosamente tutti i nostri “credo” ripostati alla normale incertezza delle vicende agonistiche più combattute.
Bene, si inizia un po’ come in Francia. Uno è più veloce sabato e all’inizio della domenica, in Francia Ekstrom e in Spagna Timmy Hansen, ma un altro vince le restanti due Heat di qualifica, in entrambi i casi Johan Kristoffersson, che poi in Francia aveva vinto sia semifinale che finalissima, tornando al successo dopo un lungo digiuno. Vuoi vedere che ci avviamo sull’unica indicazione statistica “attendibile” del Campionato, ovvero che un vincitore guadagna anche il diritto di bis (vedi Bakkerud) o addirittura di tris (parliamo di Ekstrom)? No, non succederà neanche questo, non avevamo pensato che il dato statistico poteva essere interpretato in modo diverso.
Eccoci alle semifinali. Stabile Hansen, e velocissimo, il migliore al termine delle manche di qualifica, in crescita Ekstrom, che sovverte il terzo posto delle qualifiche uscendo allo scoperto e vincendo la prima semifinale. Alle spalle di Ekstrom e Hansen, un sorprendente Larsson ottiene il terzo posto della semifinale, acquisendo così il diritto di accedere alla finale, ed elimina sia Solberg, quarto, che Loeb, sesto a causa di una toccata. È la “scossa” al Rallycross di Barcellona e... al Mondiale.
L’altra semifinale è una copia virtuale, meno bella, della prima. La vittoria questa volta è ottenuta in un clima di piacevole sorpresa, poiché ci restituisce il miglior Timerzyanof, e il secondo posto va a Kristoffersson che, vincitore in Francia, può riaccendere la fiamma dell’ottimismo in vista della finalissima. La brutta copia è l’esclusione, anche in questo caso, di uno dei favoriti, Bakkerud, fermato da una bandiera nera e dal lettone Baumanis che passa alla finalissima.
Finale. Tutto possibile, come sempre. La finale di una prova Mondiale di Rallycross è il parossismo di adrenalina dell’intero week end. Conta una sola cosa, vincere, e tutti quelli che vi accedono hanno, tutto sommato, una buona chance. Altra sorpresa, le due Fiesta del Team WRX Austria, Timerzyanov e Baumanis, per la volta insieme in finale. Sin dal via Ekstrom è il più rapido, e anche il più deciso e determinato. Lo svedese conduce i primi giri davanti a uno scatenato Timerzyanov, a Kristoffersson e Hansen. Hansen risale quando i piloti che lo precedono affrontano il giro Joker, si “incolla” a Ekstrom e resiste al ritorno di Timerzyanov. Quest’ultimo, “colpito” da Kristoffersson, è costretto a cedere il passo, ma la dinamica finisce nelle mani della giuria. Ekstrom ha la meglio su Hansen e può controllare l’esiguo margine fino al traguardo. È la quarta vittoria dello svedese, e vale la leadership del Mondiale. Il contatto tra Kristoffersson e Timerzyanov viene giudicato irregolare, lo svedese finisce all’ultimo posto, il russo e Baumanois al terzo e quarto.
La faccenda, adesso, si fa più seria. Diremmo avvincente. Petter Solberg, che aveva meritato il primato in Francia in virtù di una gara non esaltante ma molto redditizia, questa volta ha fatto un passo falso. Non solo non ha vinto, ma non è nemmeno andato in finale. Al contrario Ekstrom è andato in crescendo e non ha sbagliato nulla. Questo spiega come, a tre prove dalla fine, Ekstrom sia passato in testa al Mondiale, con un vantaggio, dieci Punti sul norvegese, che diventa improvvisamente consistente. Per la prima volta, la fortezza Solberg, da due stagioni inespugnata, sembra poter vacillare, ed è chiaro che il norvegese dovrà cercare di vincere in Lettonia per alimentare le sue chances.
Kevin Hansen, intanto, è Campione Europeo delle Supercar ERX. Il “fratellino terribile” di Timmy, e dunque anch’egli figlio di quel talento anche cromosomico che è il padre Kenneth Team Manager del Team Peugeot-Hansen ufficiale, è arrivato “lungo” al termine delle qualifiche, ma ha ripreso in mano le redini della situazione vincendo sia la propria semifinale che la finalissima . Il diciottenne svedese si aggiudica così il Rallycross di Spagna e, cosa ben più importante, il Titolo del Campionato nel cui paddock è cresciuto.