Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Loheac, 7 settembre - Al termine di un week end davvero combattuto e spettacolare, l’ottavo appuntamento del Rally Cross Mondiale incorona ancora Peter Solberg, che sale a quota tre e vola in testa al Mondiale Rally Cross. Teatro della ottava sfida mondiale è il piccolo tempio bretone di Loheac, uno di quei luoghi sacri della specialità capace di catalizzare l’attenzione del pubblico degli appassionati come pochi altri. Non deve destare meraviglia, dunque, se anche quest’anno l’arena del “Villaggio dell’Automobile” a trenta chilometri da Rennes ha registrato il tutto esaurito con oltre cinquantamila spettatori.
Solberg allunga in classifica
E non deve stupire neanche il risultato finale, che permette al norvegese ex iridato WRC di ottenere, con la terza vittoria stagionale, un altro record in seno al neonato Mondiale FIA e di allungare in testa alla graduatoria iridata a due terzi di Campionato. Non deve stupire ma il risultato della finalissima non è tutta la storia, questa sì stupefacente per tensione agonistica e spettacolo. La formula vincente di Loheac 2014 è nella bagarre certo, ma anche nella conformazione della pista, un’autentica arena con una straordinaria visuale sull’intero tracciato, e con una lunga variante “Joker” che culmina con un delicatissimo, e non meno spettacolare, “jump”. Per “Hollywood” Solberg è stato certamente un week straordinario, ma di sicuro non il più facile della sua già luminosa carriera. Anzi.
Un week end da dividere idealmente in due parti, “tagliato” esattamente in due parti, ciascuna delle quali dominate da un protagonista assoluto. Inutile dire che l’eroe della parte finale, e ovviamente più celebrata, è Petter Solberg, ma l’”animale da palcoscenico” della prima parte dell’appuntamento francese è certamente Timmy Hansen. Naturale che Peugeot non volesse lasciarsi sfuggire, dopo una prima parte di Campionato non particolarmente prodiga di risultati, il “boccone” più prelibato, ma il ventunenne svedese non poteva svolgere meglio il compito affidatogli insieme alla responsabilità di “riscattare” in casa l’intero pacchetto di incertezze raccolte dalla Marca francese durante la prima parte della stagione.
Una vettura ora matura
È così che le 208 T16 WRX, uscite quest’anno dall’atelier parigino di Peugeot e affinate dal Team di Kenneth Hansen, hanno di colpo portato a “maturazione” il potenziale di competitività, dimostrandosi finalmente in grado di fornire i risultati sperati. Fino a un certo punto, il risultato finale è apparso addirittura scontato. Timmy Hansen ha dapprima vinto le due prime manche di qualificazione, il sabato, ma anche al risveglio domenicale, dopo che anche la concorrenza aveva aggiustato il tiro, le cose non sono cambiate di molto. Hansen si è aggiudicato anche la terza “heat” e ha concluso con il quarto posto di Heat 4 vinta da Andreas Bakkerud. Per il ventunenne pilota, che si è fatto le ossa anche in Italia, nel 2010, correndo con una Abarth, significava andare alle semifinali con il miglior punteggio intermedio. Tre vittorie su quattro manche, solo Solberg era riuscito sinora a fare altrettanto, in Canada.
La situazione si riequilibrava nel corso delle due semifinali. Petter Solberg, i cui tecnici sono riusciti, nel lungo intervallo, a venire a capo dei problemi di assetto e di pneumatici che avevano afflitto la Ds3, vince la propria semifinale davanti a Reinis Nitiss e l’asso americano delle gimkane Ken Block. Nell’altra semifinale, invece, spunta un po’ a sorpresa lo svedese Pontus Tideman che, con la Audi S1, regola Hansen e l’altra 208 T16 WRX ufficiale di Timur Timerzyanov. Per Hansen, sino ad allora perfetto, un piccolo errore e il contatto con Marklund, giusto quei due secondi che mancheranno all’appello sotto il traguardo e che gli negheranno la prima fila nella finale.
“La finalissima incornicia il terzo capolavoro di Petter Sollberg. Il norvegese non si fa sorprendere e vola subito in testa. Alle sue spalle si scatena la grande sfida degli inseguitori, in particolare Nitiss, soltanto quarto al termine delle qualificazioni”
Non c'è due senza tre
La finalissima incornicia il terzo capolavoro di Petter Sollberg. Il norvegese non si fa sorprendere e vola subito in testa. Alle sue spalle si scatena la grande sfida degli inseguitori, in particolare Nitiss, soltanto quarto al termine delle qualificazioni, e Hansen che, costretto a far riprendere giri alla sua Peugeot dopo una partenza non proprio perfetta, lancia il suo attacco dalle retrovie. I due si scambiano le posizioni in vista del traguardo, quando il pilota Ford ha la meglio sul pilota Peugeot e sale per la quarta volta su un podio Mondiale. Quarto è l’americano Block, Tideman è quinto. All’ultimo posto della finalissima è Timur Timerzyanov, che si è “schiantato” contro il muretto del circuito e lì ha lasciato, insieme allo sterzo, ogni speranza di puntare al podio.
Con il terzo successo ottenuto in Francia, Petter Solberg consolida la propria leadership nella graduatoria provvisoria del Mondiale e si proietta verso un finale di stagione che potrebbe essere non meno che trionfale. Vincendo il Rally Cross, infatti, “Grande Sorriso” Solberg sarebbe il primo pilota a vincere due Mondiali FIA. Intanto il pilota conta 185 punti al suo attivo, 28 più di Reinis Nitiss e 38 più di Toomas “Topi” Heikkinen, che in Francia non ha brillato troppo e non è riuscito ad andare oltre il quarto posto ottenuto nella propria semifinale.
Dopo l’incerto risultato di partenti in Canada, la macchina del W-RX è tornata a pieno regime con 37 Supercar sulla griglia di partenza. Sotto il profilo dello spettacolo e dell’affluenza di pubblico, l’”arena” di Loehac ha surclassato la concorrenza delle altre sette prove iridate sin qui disputate. Si contano i biglietti e si spera di poter almeno uguagliare il record di spettatori trascinati l’anno scorso da “Seb” Loeb, ma per il neonato Mondiale Rally Cross c’è già un riscontro sicuro della valenza tecnica e spettacolare del torneo.
Adesso il Campionato del Mondo FIA Rally Cross si sposta nel Nord della Germania, a Buxtehude, dove il 20 e 21 settembre si corre la nona prova. Giusto una settimana prima del grande appuntamento italiano di Franciacorta, in programma e in avanzata fase di allestimento (sarà, assicurano gli organizzatori, una data memorabile) per il 27 e 28 settembre.