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Loheac, Francia, 1 Settembre. Non era iniziata bene, ma per fortuna l’incerto segnale lanciato dalle prime manche di qualificazione era un falso allarme. Timmy e, soprattutto, Kevin, non riuscivano a “estrarre” dalla Supercar Peugeot la “birra” necessaria per emergere, come era successo per buona parte della Stagione in corso, sul gruppo degli agguerriti avversari. Il “segnale” non era così forte, ma molto spesso il trend iniziale degli appuntamenti mondiali del Rallycross trova un riscontro logico e lineare nell’epilogo della Gara. Dunque allarme.
Forse l’atmosfera, Loehac è l’indiscusso e mitico tempio francese del Rallycross, forse la “necessità” di ritrovare le tracce entusiasmanti della prima parte della stagione, sta di fatto che l’atmosfera è stata capace di galvanizzare, di favorire “spudoratamente” la resurrezione del Local Hero Timmy Hansen portandolo in palmo di mano fino al gradino più alto del podio finale dell’Evento. Local Hero, sembra una definizione grossa, esagerata, ma non bisogna dimenticare che il Rallycross nell’era dell’impegno delle grandi Case automobilistiche aveva eletto a “patria” del Team Peugeot proprio la pista “nazionale” del Marchio PSA impegnato ufficialmente nel torneo iridato. Poi Peugeot ha lasciato il ruolo ufficiale tornando ad assegnare al Team di Kenneth Hansen il ruolo di ambasciatore e “spada”, ma intanto l’imprinting del gemellaggio era consolidato.
Neanche parlare, quindi, di un ruolo da coprotagonista per il Team svedese in Terra francese: si va per vincere e per difendere l’onore della Stagione.
Secondo nella manche di qualificazione di apertura, Timmy Hansen era crollato all’ottavo posto nella seconda. Questione di assetto, di regolazioni, il Rallycross è salito a un livello incredibile e un quarto di giro di cacciavite può produrre una differenza abissale. Mal comune mezzo gaudio, comunque, se Atene si preoccupava anche Sparta non era tranquilla, e la stessa, incerta sorte era toccata anche al pericolo pubblico numero 1, Andreas Bakkerud, travolto da una vicenda analoga che favoriva, in quel momento, Toomas Heikkinen e tale Rokas Baciuska, alla guida rispettivamente di una Renault Megane e di una Hyundai i20.
Proprio vero che la notte porta consiglio… e regolazioni vincenti.
Si riparte la domenica, e il primo ad aggiornarsi è Bakkerud, che vince la terza manche davanti a Marklund e Gronholm, due ossi duri. Timmy ha un incerto e si “nasconde” al sesto posto, Kevin è più brillante ed è quarto.
Di solito la quarta manche decide del futuro prossimo della Competizione, almeno nelle linee generali. Timmy Hansen non si sottrae al dovere di protocollo e vince chiaramente davanti all’insistente Baciuska e al più amato dei funamboli inglesi della Specialità, Liam Doran. Bakkerud è desolato al termine di una brutta manche, appena undicesimo al limite teorico dell’ammissione al turno successivo, ma non molla, tanto è vero che riesce ad invertire drasticamente la situazione vincendo la prima Manche di semifinale davanti proprio a Timmy Hansen e a Marklund. Una partenza perfetta e il gioco è fatto. Loheac si accende di entusiasmo, è chiaro che il finale dell’Evento sarà travolgente.
La seconda semifinale è più combattuta, conferma sia Gronholm che Baciuska, che meritano l’accesso alla finale, e offre l’occasione quasi insperata di riscatto a Kevin Hansen, che conquista e difende con i denti il terzo posto in un perfetto gioco di Joker Laps guadagnando il diritto allo… scontro finale.
L’atto finale del Rallycross di Loheac vive sulla non negoziabile azione di Timmy Hansen, che comunque riesce ad imporsi nella classifica intermedia di metà evento davanti a Baciuska e Bakkerud. Lo svedese sembra volersi togliere tutti insieme i sassolini accumulati in entrambe le scarpe, e scatena l’inferno alla sua maniera dando fuoco alla passione dei 70.000 del “catino” francese. L’aiuto a Timmy, quasi insperato, arriva da un eccesso di animosità di Bakkerud e Gronholm, che lo precedono sulla griglia di partenza. I due battistrada vanno alla sportellata, Gronholm stringe alla corda della prima curva e in risposta Bakkerud lo porta fuori, all’esterno, aprendo un varco di cui Timmy, arrivato velocissimo in campo libero, non può che approfittare. Gronholm e Bakkerud finiscono in coda e Kevin Hansen conquista la seconda posizione ai danni di Marklund. I Joker Lap finali dei Fratelli Hansen decidono il risultato. Timmy è perfetto e vince la finalissima, Kevin si fa soffiare la piazza d’onore da Marklund ed è terzo.
Il Campionato del dopo Loheac è di nuovo aperto e super avvincente. Andreas Bakkerud, Audi, conserva un lieve margine in testa al Mondiale, ma il vantaggio è di appena due punti, “aggravati” dal fatto che, secondi e a pari merito, ci sono adesso Kevin e Timmy Hansen con le Peugeot ex-ufficiali. Le vicende del duo Peugeot-Hansen, tradizionalmente legato al rispetto di una grande tradizione di Famiglia unita, non ha mai dato adito a “sospetti” sulla natura potenziale del confronto. Non si parlerà mai di “guerra fratricida”, questo è certo, ma si può star certi che, già dal prossimo appuntamento del Mondiale, il Rallycross di Lettonia terz’ultimo appuntamento stagionale di metà Settembre, sarà meglio proteggersi dal fulmini dello show Rallycross dentro una gabbia di Faraday!