WRX-18. Mondiale Rallycross alle corde: ritiro anche per il PSRX di Solberg e Kristoffersson

WRX-18. Mondiale Rallycross alle corde: ritiro anche per il PSRX di Solberg e Kristoffersson
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Al termine della quinta stagione, il Mondiale Rallycross rischia il collasso. Si ritira anche la squadra PSRX Volkswagen Sweden di Peter Solberg. Concorrenza in declino o scelte sbagliate?
14 dicembre 2018

Stoccolma 14 Dicembre. Se il ritiro della Squadra Ufficiale Peugeot Total dal Mondiale Rallycross poteva lasciare ancora aperta la porta a qualche dubbio, l’ultimo annuncio, in ordine di tempo, di un forfait, apre la finestra su uno scenario preoccupante.

Ad annunciare questa volta una “pausa” del programma di partecipazione al Campionato è il PSRX Volkswagen Sweden, il Team che condensa i protagonisti di quattro quinti della Storia del Mondiale. Nel 2014 e 2015, infatti il Mondiale fu vinto da Petter Solberg, l’eclettico ex Campione del Mondo WRC, mentre nel 2017 e 2018 entrambe le stagioni sono state letteralmente dominate da Johan Kristoffersson con la nuova, imbattibile Polo R. Otto vittorie su 12 Prove nel 2017, di cui una di Solberg, e un indiscutibile 11 su dodici per Kristoffersson al termine della stagione da poco conclusa, lo “strike” interrotto dall’unica vittoria della Peugeot di Sébastien Loeb in Belgio. Questo è il bilancio globale delle due stagioni di vita e di partecipazione al Mondiale Rallycross del Team PSRX VW Sweden.

Solberg attribuisce la rinuncia alla prossima stagione Mondiale del Rallycross all’indebolimento del Campionato a causa dell’esodo massiccio che ha caratterizzato il finale di stagione, ma parla di “pausa” non escludendo l’ipotesi di un ritorno nel 2021. Allo stesso tempo “Hollywood” rassicura sullo stato di salute della struttura, annunciando che continuerà a lavorare compatta su un progetto che vedrà la luce l’anno prossimo, ovvero la prossima stagione, e che lo vedrà ancora dietro a un volante. Non dispiacerebbe poter “leggere”, tra le righe della notizia, il ritorno di Solberg nel WRC, magari con un impegno di Squadra con le nuove Polo R5 che lo stesso norvegese ha portato a battesimo al Rally di Catalogna.

Via Solberg e Kristoffersson, via le Audi del Campione del Mondo 2016 Mattias Ekstrom, via le Peugeot di Loeb e dei fratelli Hansen, il cui avvenire in seno alla disciplina che li ha lanciati è assai meno chiaro di un impegno in altro settore del Motorsport, via la formazione Olsbergs MSE, adesso il Mondiale Rallycross rischia il collasso, seppure il Promoter IMG si dimostri fiducioso invitando le nuove leve ad approfittare dell’occasione di andare a riempire i posti lasciati vuoti in prima fila.

Paul Bellamy ripone la sua fiducia anche nel rilancio del Campionato in chiave elettrico in programma per la stagione 2021. Anche se, a dire il vero, si direbbe che proprio l’altalena di discussioni e di decisioni sullo “switch” sia stata alla base del generale, contagioso disamore per il Rallycross Mondiale.

Altri temi che vedranno svilupparsi in risposte urgenti riguardano la popolarità della disciplina in rapporto con i costi, tanto è vero che è intanto in programma un importante rilancio di un torneo a livello europeo, e la convenienza di un siffatto impegno ufficiale, sempre nel rapporto costi-ritorno di immagine, per le Case automobilistiche. Brutta storia.

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