WRC25 Svezia d2. Evans, Katsuta, Tanak sul filo del rasoio [GALLERY]

WRC25 Svezia d2. Evans, Katsuta, Tanak sul filo del rasoio [GALLERY]
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Velocità da capogiro e assoluta precisione vogliono dire grande equilibrio. Piccoli errori fanno grandi differenze. Evans resiste al comando alla fine del primo giro, poi arrivano Katsuta e Tanak. A sera è Evans, Katsuta e Tanak, cioè Rally del tutto aperto
14 febbraio 2025

Umea, Svezia, 14 Febbraio 2025. Velocità da brivido, coraggio, indubbiamente, e guida di assoluta precisione. Così è se si vuol venire a capo del Rally di Svezia numero 72 sulla base di una qualche velleità. L’imperativo diventa regola, parliamo di Mondiale WRC, è chiaro, e la giornata da brividi scorre tutto sommato iper tranquilla. C’è gloria un po’ per tutti e un grande equilibrio agonistico e di prestazioni che lascia meno spazio all’adrenalina dei colpi di scena, ma che restituisce un quadro generale di altissimo livello. Vanno forte la Macchine, insomma, e vanno fortissimo i Piloti, gli Equipaggi. Non è lo Svezia dei colpi di testa, non è più il freddo dei guasti elettrici, è il secondo Rally della stagione che ci offre un notevole spessore di contenuti.

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Alla resa dei conti il secondo giorno di Gara (ma il primo è stato soltanto una coreografica inaugurazione) porta sulla ribalta, a turno, nomi diversi di acclamati fuoriclasse. È partito Elfyn Evans, Toyota, e alla fine del venerdì sembrerebbe ancora l’ufficiale a ruolo di Toyota destinato ad imporsi. Il margine irrisorio con cui si arriva alle ultime due Speciali del giorno, tuttavia, si trasforma del contesto di un improvviso rovesciamento di fronte. Il primo giro del gallese è perfetto, e Evans resta al comando al giro di boa del Service di metà giornata, pur di strettissima misura su Fourmaux, Tanak e Katsuta. Da notare che se Evans ha vinto la prima Bygdsiljum, la più lunga del Rally con i suoi 28.27 km, è Katsuta che vince la ripetizione alla ripresa del secondo giro. È un segnale forte.

Inizia il ballottaggio. La vittoria del giapponese di Toyota coincide con un calo progressivo delle prestazioni di Evans che, problemi di consumo dei pneumatici e conseguente instabilità della Yaris, deve cedere il passo. Sembrerebbe poterne approfittare Fourmaux, che ha vinto le ultime due speciali del primo giro, e invece il francese fa stallare la sua Hyundai proprio sulla lunga. Ne approfitta dunque Katsuta che, con una esecuzione stellare, vince la Speciale e passa al comando. È un po’ una sorpresa, ma il giapponese ormai promosso in serie A deve pur restituire in moneta sonante la fiducia accordatagli. Mai veramente in gara né Neuville né Rovanpera. Se però il Campione del Mondo ci ha abituati ad una certa flemma di fronte al rischio di sbagliare, il bi-Campione ci fa pensare ad altro, e cioè che il Rally è ben lungi dall’essere definito.

Tornando sulle piste ghiacciate, eccoci alle ultime tre Speciali del giorno. Evans è tornato al comando grazie al “liscio” di Katsuta, ancora uno stallo, sulla seconda Andersvattnet. Sono i piccoli errori o il calo delle gomme, Fourmaux, Katsuta, Evans, che producono i grandi effetti in una situazione di grande equilibrio. Tanak ha vinto la sua prima Speciale, è passato al mode attack e porta la sua Hyundai sotto alle Toyota di Evans e Katsuta. Neuville vince la successiva Bäck di 10.80 km, è nei cinque e torna ad interessarsi al risultato, ma è Tanak, secondo a un soffio nonostante un impatto da brividi contro la neve, che raccoglie il massimo passando in testa.

L’ultima Speciale del venerdì è la ripetizione della Umea Sprint, corta e spettacolare nell’atmosfera della notturna. Ci si arriva con Tanak, Katsuta e Evans nell’ordine. I tre Equipaggi al comando sono vicinissimi. Ed è così che la prova spettacolo diventa uno… spettacolo vero. È il rovesciamento di fronte. Evans torna a dettare la sua legge (mai vista così giusta) e torna dove era partito: in testa. Il Day 2 dice: Evans, Katsuta, Tanak. I tre sono in due secondi e mezzo, il Rally, come si dice, è completamente aperto. Neuville si conferma in attesa, ottimo Sesks, settimo, fanno fatica Pajari e Munster.

Il menù del sabato porta altri due giri per complessivi 102 chilometri contro il cronometro. Due volte ciascuna la Vännäs di 15.65 km, la Sarjöliden di 14.23 km e la Kolksele di 16.06 km, infine la Umeå 1, questa volta una “vera” di 10 chilometri. Forse potremo vederci più chiaro, ma non si può nascondere che un Rally così sul filo del rasoio, in tutti i sensi, sia particolarmente attraente.

72° Rally Sweden. Classifica Assoluta dopo D2
1 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) 1:08:36.5
2 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +0.6s
3 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) +2.5s
4 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +7.9s
5 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +9.1s

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