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Naiwasha, Kenya, 20 Marzo. 380 chilometri contro il cronometro, 1.800 in totale in quattro giorni e 21 prove speciali. Ma potevano essere anche 5.000 nella Rift Valley, tutti contro il tempo. Una volta, ormi tanto tempo fa. Ad ogni modo, anche oggi è Il più lungo dell’anno. Nel “bush”, con la polvere finissima del fesh-fesh, io secco che spacca la terra e un acquazzone che può trasformare il suolo in palude, guadi spaventosi e rocce affioranti nascoste nella vegetazione, erba alta. Altitudine sui plateau a un passo dal cielo. Giraffe, gazzelle, zebre, leoni e ghepardi, serpenti mentre cambi una ruota, scimmie che giocano col il tergicristallo e tartarughe come macigni. È la fotografia del safari, di un Safari pacifico, colorato e veloce come nessun altro: il Rally Safari Kenya, oggi alla 73ma edizione.
Kenya. Safari. Nonostante la riduzione generale drastica dell’impegno, resta uno dei Rally più duri e difficili, insieme a Sardegna e Grecia. Una “bestiaccia” che impone una “formattazione” generale del sistema. Il punto più delicato è quello dell’equilibrio tra prestazione e affidabilità. Meccanicamente, è ovvio, ma anche “mentalmente”. Il recordman del Rally, il leggendario Shekhar Mehta, è passato alla storia non solo per le 5 vittorie, 4 consecutive, ma per essere stato maestro di gestione delle sue Datsun e Nissan. In tempi recenti, nel panorama di disfatte multiple, Toyota si è imposta in virtù di una vettura inossidabile e del perfetto equilibrio di Sébastien Ogier – non stupisce – e Kalle Rovanpera, che hanno vinto due volte ciascuno. Peccato Sébastien non sia della partita, ma contenti che Kalle sia tornato in pianta stabile.
Le prime due speciali, Kasarani e Mzabibu, dell’edizione 73 portano la firma di Elfyn Evans e di Ott Tanak. Anche qui poco stupore. Evans è considerato Pilota ormai “maturo” (nel senso che se non vince quest’anno è finita) e Tanak, più affamato di tutte le belve dell’Africa messe insieme, conta sul ritorno di Hyundai alla i20 pre-Svezia, la configurazione “vecchia” che si suppone possa garantire maggiore affidabilità. 13 chilometri in tutto per il primo di quattro giorni del Safari, tornano per una volta le icone caratteristiche, snorkel, protezioni anteriori, massime altezze, e c’è già qualcosa che non funziona. Fourmaux è out per un problema elettrico (batteria) – dirà: “Hakuna Matata!” – e Neuville si è visto in un brutto momento che la ha costretto a un finale rallentato. Nulla di nuovo e tanto meno di definitivo.
C’è anche un singolare silenzio radio. I Piloti hanno deciso di rifiutare ogni commento a fine Speciale. La ragione è l’ormai famosa, discussa e discutibile appendice 12.2.1 e le multe appioppate a Fourmaux e, lo scorso anno, a Ogier, per le “parolacce”, una volontà moralizzatrice di Bin Sulayem che appare solo vetrina di ipocrisia. Tanak guida la “protesta”, che è solo la sottolineatura di un provvedimento difficilmente comprensibile. Se ne discute a fine Rally, FIA e Alliance dei Piloti di fronte. Tornando ai fatti Ott Tanak è il primo leader del 73° Rally Safari Kenya, davanti a Katsuta e Munster. 10 Rally1 al via. Evans è scivolato indietro di una manciata di secondi, Neuville di una ventina. Vien da dire che, in effetti, nessuna garanzia è ancora firmata sul piano dell’affidabilità delle Hyundai. Quindi la palla passa al Pilota, soprattutto in vista del venerdì del Safari, subito il giorno più lungo con 8 Speciali e 157 chilometri di fuoco.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com
73° Rally Safari Kenia. Classifica Assoluta dopo D1
1 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) 9m52.3s
2 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +2.4s
3 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +2.6s
4 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +3.0s
5 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +4.5s
6 Josh McErlean/Eoin Treacy (Ford Puma Rally1) +8.8s
7 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +9.8s
8 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +19.7s
9 Kajetan Kajetanowicz/Maciej Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) +22.7s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) +24.0s