WRC25 Monte-Carlo. E siamo dentro, è Mondiale 2025! Clamori, nonsense, novità

WRC25 Monte-Carlo. E siamo dentro, è Mondiale 2025! Clamori, nonsense, novità
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Teatro e palcoscenico sono sempre simili, ma dietro allo scenario di partenza della nuova stagione ci sono diverse novità. Gomme, ibrido, punti. Macchine e equipaggi. 70 partenti, Neuville Campione del Mondo, Rovanpera “fisso”. Primo shakedown dell’anno a Tanak, prima prova speciale a Ogier. Neuville primo leader
23 gennaio 2025

Monte Carlo, Principato di Monaco, 23 Gennaio 2025. Per prima cosa grazie Pirelli. Ci mancherai. Fine del ciclo di 4 anni di un monogomma di successo, dentro Hankook che calzerà tutto il mondiale WRC per 3 anni. Il Rallye Monte-Carlo, alla 93ma edizione, non è solo lo spartiacque tra due stagioni, bensì la summa dei cambiamenti e delle novità per la nuova stagione. Non solo cambiamenti di ordine… sentimentale, non solo arrivederci, quindi. Ecco dunque le novità più importanti.

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Addio ibrido, non ci mancherai, benvenuta benzina “chimica”. “Le auto Rally1 saranno più leggere, più facili da guidare, meno complesse da mantenere, più economiche da usare.” Ecco perché è stato abolito l’ibrido. Grazie al cavolo, e allora ci dovete far capire perché è stato introdotto? Nonsense. Comunque, dopo discussioni e tira e molla interminabile, la fornitura di potenza elettrica alle Rally1 è stata tagliata, definitivamente se si prendono per buone anche le voci sul nuovo regolamento 2027 valido dieci anni. Stop, drastico, come quando non paghi la bolletta. Le Rally1 saranno più leggere, i motori più “strozzati”, 1.6 litri turbo da 380 cavalli. Insomma, Mārtiņš Sesks, che nel 2024 ha fatto qualche apparizione con una Puma no-hybrid, magari solo per ragioni economiche, è stato un precursore. Per una qualche coerenza con le buone intenzioni, tuttavia, si potranno utilizzare solo benzine non-fossili, ed ecco l’accordo del mono-carburante con il distillatore P1 Fuels. Auto Rally1 più lente? Forse in certe condizioni, forse il contrario in altre. In generale dubitiamo fortemente, saranno veloci e spettacolari come prima, più di prima.

Piloti e cambi di “casacca”. Macchine e Piloti sono sempre l’oggetto della prima e massima attenzione. Delle Macchine abbiam detto, ora tocca ai Piloti. Alle formazioni e a quel che è cambiato. Non molto, per la verità, ma abbastanza. La prima notizia è il passaggio di Adrien Fourmaux da Ford M-Sport a Hyundai. È già notizia vecchia, data dei primi di dicembre. Ma l’aspetto più “impattante” di questo passaggio è doppio. Da una parte M-Sport parte da capo alla ricerca di nuovi talenti. Quest’anno zio Malcolm conferma Gregoire Munster e punta sul giovane irlandese Josh McErlean. Poi offre una Puma Rally 1 a Mārtiņš Sesks per 6 eventi. Dall’altra parte Hyundai Motorsport, che ha lavorato anche su cambi della struttura, al centro ancora Cyril Abiteboul, senz’altro il manager WRC dell’anno, prende un’altra strada, ovvero quella… vecchia. Non più panchina lunga, ora tre Piloti “fissi”. Il neo Campione del Mondo Thierry Neuville, lo sfidante di sempre Ott Tanak e, appunto, benvenuto a Fourmaux. Ancora non è definitivo, forse un quarto almeno in alcune circostanze. Esapekka Lappi ha discusso ancora un po’ ma poi si è dirottato su un programma WRC 2. Che fine fa Dani Sordo, comunque in odore di fine carriera al volante? Toyota Gazoo conferma e aggiunge. Kalle Rovanpera, Elfyn Evans e Takamoto Katsuta a “tempo pieno”, Sébastien Ogier sempre a chiamate, Sami Pajari promosso, con livrea differente. A Oliver Solberg una Yaris Rally2 e compiti ufficiali.

Ritorni e nuovi Rally nella stagione più lunga. Via Croazia, Polonia, Lettonia, torna il Rally di Estonia dopo un anno di purgatorio, dentro Islas Canarias e Paraguay, aggiudicata l’ultima prova della stagione all’Arabia Saudita, Jeddah. Anticipato l’Acropolis a Giugno dopo il Sardegna, e di un pelo Central Europe e Giappone per far posto all’Arabia.

Nuovo sistema di punteggio. Si cambia ancora. Nel 2024, dicono, troppa importanza alla Super Domenica in rapporto con il risultato del vincitore del Rally. Per la verità a me non era dispiaciuto, ma… Adesso, 25, 17, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1 punti dal primo al decimo. 5, 4, 3, 2, 1 per il Power Stage, e 5, 4, 3, 2, 1 anche per il risultato della sola Super domenica. Quindi, nessun anticipo di cassa al sabato sera.

1630 chilometri in totale, di questi 343 in 18 prove speciali in quattro tappe. Centro delle operazioni Gap, Alte Alpi, più vicina a Torino che alla Monte Carlo che dà il nome, e il lustro, all’evento. La 93ma edizione del Rallye Monte-Carlo si presenta con i suoi indecifrabili… standard. Che sono il meteo, prima di tutto, e di conseguenza la variabilità dei fondi, acqua, neve, gelo, fango si asfalti di vario tipo, alla quale si aggiunge la scoperta delle novità tecniche, per esempio quelle legate alla comprensione della nuova fornitura di pneumatici. 70 equipaggi al via, come lo scorso anno. Le Rally1 sono sempre le stesse, una decina di Macchine quando va bene, per la buona volontà e l’impegno di due Fabbriche e mezzo, Toyota, Hyundai e Ford in collaborazione con M-Sport. Continua e dilaga, invece, il successo delle Rally2, al “Monte” più di 30 macchine. Sempre più forte l’impressione che il proposito di derivare le Rally1 dalle Rally2 dal 2027 in poi potrebbe essere al salvavita del WRC.

Il numero 1 è sulla Hyundai di Tierry Neuville e Martijn Wydaeghe. Neuville ha vinto due volte il “Monte”, e il successo dello scorso anno è stato il trampolino della sua stagione trionfale, Tanak non ha mai vinto e Ogier, già recordman solitario, è alla ricerca della decima vittoria. Rovanpera l’anno scorso non c’era. Il prestigio del Rallye è tale, comunque, che tutti quelli che hanno una sia pur minima chance di vittoria faranno di tutto per usarla fino in fondo. Mercoledì shakedown, giovedì la prima Speciale in notturna. Sullo Shakedown di Route de la Garde la Hyundai di Ott Tanak si mette dietro le tre Toyota di Rovanpera, Ogier e Evans. Neuville viene subito dopo e Sami Pajari chiude la fila della Rally1. Poi si comincia, con la Digne-les-Bains / Chaudon-Norante di 19 chilometri, al buio. Ed ecco la non-sorpresa. Vince Sébastien Ogier, con Vincent Landais sulla Toyota GR Yaris Rally1 (che bello non dover scrivere più “hybrid”). 4 secondi scarsi a Elfyn Evans e Scott Martin, 4 abbondanti a Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe. Fourmaux subito tra i grandi al debutto con la Hyundai, assai prudenti gli altri debuttanti, Pajari coin la Toyota e, soprattutto, McErlean, Ford, che si è fatto fregare da Nikolay Gryazin, Skoda, e Yohan Rossel, Citroen, con le prime Rally2. Ogier vince poi anche la seconda, e Evans la terza in conclusione di serata. Morale: Thierry Neuville, il Campione del Mondo e campione in carica del “Monte”, è il primo leader dell’anno!
Siamo dentro, proprio un assaggio di very inizio di stagione. Il temibile Monte-Carlo è ancora tutto da seguire!

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com

93° Rallye Monte-Carlo. Classifica Assoluta dopo D1
1 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) 32m58.8s
2 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +2.0s
3 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +12.8s
4 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) +27.0s
5 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +30.0s

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